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πŸ”. πˆππ“. π’π“π”πƒπˆπŽ 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐄 - π†πˆπŽπ‘ππŽ

INT. STUDIO DEL RE - GIORNO

Tybalt, assorto, guarda dalla finestra.

ISABEL (O.S.): E se a me non piacesse Amaury?

Tybalt si volta verso di lei. Nella stanza, oltre Isabel, ci sono Rohesia, Althea e suo padre, FRED STAFFORD (45). Fred non eΜ€ molto alto e ha capelli neri ricci, anche se ne ha persi un poΜ€. E ha anche qualche capello bianco qua e laΜ€. Indossa un lungo cappotto di velluto nero, una camicia bianca e pantaloni neri.

TYBALT: Isabel, non hai capito. Non ti voglio imporre di sposare Amaury, ma almeno eΜ€ un pretendente a buon mercato. Costa troppo organizzare un ballo. Piuttosto vai da una fattucchiera del paese, fanno miracoli. Tante zitelle del paese hanno trovato marito grazie a loro. Ma non pagarle tanto.

ROHESIA (Esasperata): Bravo, Tybalt. Anche le fattucchiere le consigli, cosiΜ€ tua sorella porteraΜ€ a casa un bandito di Lessgolden, uno che si ubriaca nelle taverne.

Mentre Rohesia parla, Tybalt si dirige verso la sua scrivania.

ROHESIA (CONT'D) (Rivolgendosi a Isabel): E poi chi pensi di conoscere a questo ballo? Qualche cavaliere povero?

ISABEL: BASTA TUTTI! Punto primo, non voglio nessuna fattucchiera.

ROHESIA: E ci mancherebbe altro!

ISABEL: Punto secondo, non voglio nemmeno pretendenti a buon mercato. Se proprio devo trovarmi un marito, voglio potermelo scegliere io. E l'idea del ballo almeno...

Tybalt ora eΜ€ seduto alla sua scrivania.

TYBALT: L'idea del ballo eΜ€ disastrosa. Questo paese ha giaΜ€ tanti problemi economici. Quelli del popolo si lamentano percheΜ€ con il loro lavoro non guadagnano abbastanza e poi vengono da me a chiedere donazioni percheΜ€ non riescono a pagarsi da mangiare. Io queste lamentele non le voglio piuΜ€ sentire. Vogliono i miei soldi e non li avranno. Da oggi cambieraΜ€ tutto. Althea, crea un editto a mio nome. Scrivi questo...

Althea prende una pergamena, una piuma e una boccetta di inchiostro situati sulla scrivania. Inizia a scrivere sulla pergamena.

TYBALT (CONT'D) (Rivolgendosi ad Althea): Sua maestaΜ€ dice "Niente piuΜ€ donazioni economiche". E sai percheΜ€? Arrivano tante persone che comunque dovrebbero avere una propria indipendenza economica, vestiti di stracci per avere soldi da me. Sapete chi eΜ€ venuto prima a chiedermi denaro?

ALTHEA: Chi?

TYBALT: Hervy De La Reue. Ma vediamo... Fa il cavaliere, quindi viene pagato direttamente da chi? Da me. Lo pago bene, quindi non puoΜ€ volere altri soldi. Questo popolo vuole prendermi per i fondelli. Ma io non lo permetteroΜ€. Basta aiuti. Basta donazioni. Basta generositaΜ€, che qui i sudditi se ne approfittano.

ISABEL: Quindi non ho il permesso?

TYBALT: Assolutamente no, dato che non paghi tu.

ISABEL (Triste e sconsolata): Ma ho giaΜ€ mandato gli inviti...

Althea guarda l'espressione triste di sua cugina e prende coraggio.

ALTHEA: Potrei dire la mia, se eΜ€ possibile?

TYBALT (Annoiato): Se vuoi...

ALTHEA: E se ser Hervy avesse davvero avuto bisogno di soldi?! Se--

TYBALT: Sisi come no! Fammi un favore, Althea, non nominarlo piuΜ€. Il cavaliere piuΜ€ stupido che ho...

ALTHEA: D'accordo, non lo nomino, ma in quanto apprendista del consigliere reale, posso dire la mia sul ballo?

TYBALT: Stai dicendo la tua su troppe cose, secondo me.

FRED: Potrei parlare io, allora, dato che non ti fidi di quello che dice mia figlia Althea.

TYBALT (Sbuffa): D'accordo, zio, o, in questo caso, consigliere Fred. Il protocollo. Non posso neanche chiamare le persone come prima.

FRED: Ad ogni modo, ho chiesto a diverse persone cosa ne pensano del tuo operato finora. Il popolo, specialmente quelli appartenenti ai ceti meno abbienti, non sono felici di averti come re.

TYBALT: Io credo che questo popolo si lamenti un poΜ€ troppo.

FRED: Il ballo, come hai detto, eΜ€ uno spreco di soldi. Ma se fosse una festa non in onore di Isabel, ma in onore del popolo?

ROHESIA: Vuoi che i miei figli si fidanzino con dei contadini?

FRED: Vuoi che Isabel trovi un buon partito, no? E al ballo potraΜ€ conoscere tutti i gentiluomini che vorraΜ€, percheΜ€ questi saranno comunque invitati. Ma saranno tutte le persone che appartengono ai ceti piuΜ€ bassi gli ospiti d'onore. Per la prima volta dopo tanto tempo potranno sentirsi importanti. E l'indice di gradimento di Tybalt saliraΜ€.

TYBALT: Non mi importa dell'indice di gradimento, o come si chiama. Non intendo fare una festa in onore dei pagliacci di Nevergolden. Arriveranno vestiti di stracci per avere altre donazioni. Se andiamo avanti cosiΜ€, loro diventeranno ricchi e io diventeroΜ€ povero.

ALTHEA: Capisco il problema delle donazioni, ma non dovresti penalizzarli cosiΜ€.

TYBALT (Rivolgendosi a Fred): Zio, quando sono salito al potere, credevo che i sudditi sarebbero state persone sensate, con i piedi per terra, invece mi ritrovo davanti tanti lagnosi che si aspettano che i soldi piovano dal cielo. Mettiamola cosiΜ€. Organizzo il vostro stramaledetto ballo. Invito il popolo, faccio anche un banchetto in loro onore, ma non voglio piuΜ€ lamentele. E il prossimo cavaliere che viene da me a chiedere soldi verraΜ€ spedito a Lessgolden senza nessuna replica. Sono stato chiaro?

FRED: Giustissimo.

ISABEL: Grazie, fratello!

Fred e Isabel escono dallo studio.

ALTHEA: Grazie, Lord Tybalt. Anche se--

TYBALT (Alzando un poΜ€ il tono della voce): Non voglio sentire giustificazioni per i tuoi amati fratelli De la Reue!

ALTHEA (Sbuffa): D'accordo.

Mentre Althea esce dallo studio, entra Berty con in mano una lettera con un elegante sigillo rosso impresso sulla busta.

BERTY: Signore, disturbo?

TYBALT (Sbuffa): Si, Berty. Cosa c'eΜ€?

BERTY: C'eΜ€ una lettera per lei. EΜ€ da parte di Christian Ide. Non lo conosco bene, ma sento sempre molte storie su di lui.

TYBALT: Non voglio conoscere i tuoi commenti pettegoli. Leggimi la lettera, piuttosto.

Berty apre la busta e inizia a leggere.

BERTY (Imitando la voce di un Lord inglese): Sua maestaΜ€, mi perdoni per non essermi congratulato per la sua incoronazione, ma ero impegnato all'estero. Volevo scusarmi per la mia maleducazione...

TYBALT: Certo, certo, come no... Berty, Christian Ide... Dice qualcosa di interessante in questa lettera?

BERTY (Sempre con accento inglese): Potrei farle avere gratuitamente i biglietti per l'intera stagione di polo. E se organizzeroΜ€ qualche partita con i miei amici, gente accuratamente scelta e selezionata, lei eΜ€ il benvenuto. (Con voce normale): Potrei venire anch'io?

TYBALT: No che non puoi. Come puoi pensare che i nobili di Nevergolden-- (Sbuffa): Comuque rispondi che va bene. L'importante eΜ€ che mi facciano giocare.

BERTY (Un poΜ€ arrabbiato per non essere stato invitato, ma tenta di nasconderlo): D'accordo, lord Tybalt.

TYBALT: E digli che lui e i suoi amici sono invitati al ballo in onore del popolo, se vogliono.

BERTY: D'accordo, lord Tybalt. C'eΜ€ altro?

TYBALT: Niente. Puoi andare.

Berty fa un inchino.

BERTY: Buona giornata.

Berty esce dalla porta.

TYBALT (Tra sé e sé): DiventeroΜ€ il giocatore piuΜ€ forte di Nevergolden!

Sorride felice e soddisfatto e poi torna a scrivere su una pergamena che si trova sulla scrivania di fronte a lui.

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