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INT. CAMERA DI ISABEL - GIORNO
Isabel eΜ seduta sul letto della sua stanza. Insieme a lei due nobildonne, sue amiche: MURIEL RIVIERE (15) e MALIE DE VAUX (15).
Muriel eΜ grassottella, ha i capelli castani e un'espressione fintamente amichevole sul volto. Indossa un abito colorato, contraddistinto dai colori accesi.
Malie, invece, eΜ pelle e ossa, ha i capelli neri e quel giorno eΜ vestita completamente di celeste (abito celeste, scarpe celesti, orecchini celesti, collana celeste, bracciali celesti e trucco celeste).
Un'atmosfera un poΜ stucchevole aleggia in questa stanza dalle tinte pastello. Copriletto rosa, tende rosa con qualche tocco di celeste nel velo, pareti rosa antico...
Alcuni ritratti di scapoli d'oro della societaΜ sono disposti sul letto. E Muriel li mostra uno per uno a lady Isabel. I primi due rappresentano LEO e HERVY. Leo (16) ha lunghi capelli neri e occhi scuri; un'aria da giovane ribelle. Hervy (15) eΜ un ragazzo molto magro, con capelli e occhi scuri e labbra carnose.
MURIEL (in tono un poΜ arrogante): Leo e Hervy de le Reue. Distinti cavalieri, entrambi celibi--
ISABEL: E in attesa di un miracolo.
Malie, al contrario sembra affascinata dai due scapoli dipinti.
MALIE: Fra i due forse preferisco Leo, ma credo che Hervy tratti meglio le donne... Forse sceglierei lui!
MURIEL: Malie, a noi non interessa sapere chi ti piace. Ti ricordo che siamo qui per Lady Isabel. So bene che a te vanno bene tutti. Continuiamo...
Muriel mostra un altro dipinto ad Isabel.
MURIEL (CONT'D): Julyan Baudry, attore emergente, celibe e molto, ma molto affascinante.
ISABEL:Β E molto, ma molto stupido.
Malie eΜ incantata dal bell'attore.
MALIE: Ah Julyan...
Muriel lancia un'occhiataccia a Malie e mostra un altro ritratto a Lady Isabel.
MURIEL: Charles Bainard, cavaliere promettente, perfetto gentiluomo, bravo con le donne--
ISABEL (Disgustata): E si trucca piuΜ di me.
Muriel mostra ancora un altro ritratto alla giovane lady.
MURIEL: Poi c'eΜ mio cugino, Frank RivieΜre. Ricco, divertente--
ISABEL: E brutto. E' pieno di brufoli.
MALIE: Non eΜ male peroΜ...
MURIEL: Malie, quello che hai da dire non ci interessa.
Muriel mostra il ritratto di Christian Ide a Isabel.
MURIEL (CONT'D): Christian Ide.
Dopo un secondo, Muriel riprende gelosamente nelle sue mani il ritratto.
MURIEL (CONT'D): Lui eΜ mio! Non dovrai mai guardarlo.
ISABEL: E chi lo vuole?!
Muriel le lancia uno sguardo minaccioso.
MURIEL: SaraΜ meglio per te! Comunque ti lascio i ritratti. Se ti interessa qualcuno, mandami un gufo. Devo sapere subito chi eΜ.
Malie e Muriel escono dalla stanza, quest'ultima portando con seΜ il ritratto di Christian Ide. Isabel quindi rimane da sola. DaΜ un'altra occhiata ai ritratti, insoddisfatta. In quel momento in camera sua entra sua cugina ALTHEA (15).
Althea eΜ un'adolescente dalle guance paffute, capelli rossi e un'espressione sempre sorridente sul volto. Indossa un abito verde e arancione.
Quando vede i ritratti degli scapoli assume un'espressione sconcertata.
ISABEL: Si... Sono gli scapoli d'oro di Nevergolden... Ho chiesto a Muriel di portarmeli. Almeno per vedere se c'eΜ di meglio rispetto ad Amaury.
ALTHEA: Ma eΜ presto per sposarti, sei ancora giovane. E non dovresti affrettare i tempi. E non dovresti per forza sposare Amaury.
ISABEL: Mia madre lo ha detto. PuoΜ essere un ottimo partito per me. Quindi mi tocca cercare altri buoni partiti.
ALTHEA: Ti interessa qualcuno di loro?
Althea indica i ritratti.
ISABEL: Questo eΜ il punto. Nessuno. Sono tutti ricchi, divertenti, deficienti... Comunque... Malie prima mi ha dato una buona idea.
ALTHEA: Quale? Vuoi vestirti anche tu ogni giorno usando un unico colore?
ISABEL: Smettila di prenderla in giro. Comunque mi ha consigliato di organizzare un ballo. Potrei incontrare qualcuno.
ALTHEA: Beh... Non sarebbe una cattiva idea, ma--
ISABEL (Entusiasta): Si puoΜ fare, quindi... Tu, Althea, convincerai tuo padre, il consigliere reale, che convinceraΜ mio fratello.
ALTHEA: IO? PERCHEΜ DEVO FARLO IO? Non puoi farlo tu?
ISABEL: Non mi ascolterebbero mai, lo sai. Direbbero che butto i soldi.
ALTHEA: E quindi lo devo chiedere io? Non mi direbbero mai di si.
ISABEL: Provaci.
Isabel corre fuori dalla stanza.
ALTHEA (un poΜ arrabbiata, alza la voce per farsi sentire da Isabel, ma invano): GRAZIE DI STARMI A SENTIRE!
Poi sul letto di Isabel vede il ritratto di Leo e sorride.
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