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INT. SCALINATA DEL PALAZZO REALE / CORRIDOIO DEL TERZO PIANO - GIORNO
Isabel sale alcuni gradini di corsa, poi si sede a terra nel corridoio del terzo piano. Scoppia in lacrime.
Althea, che l'ha seguita si siede vicino a lei sul pavimento grigio.
ALTHEA: Cosa eΜ successo?
ISABEL: Non mi voglio sposare, mi sembra ovvio. Althea, io ho quindici anni e non ho fatto niente. E il mio mondo eΜ piccolo cosiΜ. Sono solo quindici feudi e fuori non c'eΜ niente.
ALTHEA: Lo so, le aspettative sono alte certe volte--
ISABEL: Tu non capisci niente. Tu sei una qualsiasi, non hai un titolo. Hai Fred e Honor che hanno sempre permesso a te e tua sorella di fare quello che volevate. Io e mio fratello no. Noi non saremo mai persone normali. E i sudditi si aspettano che siamo grandi, che ci comportiamo da adulti, ma allo stesso modo aspettano un nostro passo falso solo per vederci cadere. E forse avevi ragione a dire che non sono pronta per il matrimonio.
ALTHEA: Ma percheΜ non dici a tua madre la veritaΜ, che non sei pronta per questo, piuttosto che continuare ad organizzare il ballo?
ISABEL: Lo so, dovrei. La veritaΜ eΜ che... Forse volevo essere al centro dell'attenzione per una sera. PeroΜ ora non posso cancellare la festa. EΜ l'unico modo che Tybalt ha per ottenere il consenso del popolo. Lui ci tiene ad essere re, e tiene alla sua gente, anche se per loro non spenderebbe un centesimo. E il mio compito eΜ quello di aiutarlo a farsi apprezzare dai suoi sudditi.
ALTHEA: Quindi cosa intendi fare?
ISABEL: Il ballo si faraΜ comunque. FaroΜ finta di voler conoscere degli scapoli d'oro, quando in realtaΜ non voglio conoscere nessuno.
ALTHEA (Perplessa): D'accordo... Ma sei sicura?
ISABEL (Cercando di asciugare le sue lacrime): Lo sono... Credo... Comunque, davvero non preoccuparti per me. Pensa ad essere bella per Leo.
ALTHEA: Come fai a sapere--
Isabel ride.
ISABEL: Ma ti prego, chiunque a Nevergolden sa che ti piace lui...
ALTHEA (Con un'espressione triste sul volto): Ma comunque non gli interesso. A lui interessa un altro tipo di ragazze... Ragazze piuΜ carine di me.
ISABEL (Annoiata): Althea... Non buttarti giuΜ. Sei... Beh... Sei carina anche tu. E sono sicura che alla festa ti chiederaΜ anche di ballare. Ora vai e scegli un bel vestito.
ALTHEA: D'accordo. Tu stai bene?
ISABEL: Si, sto bene.
Isabel finge un sorriso, mentre Althea scende le scale per tornare al piano di sotto. Isabel rimane sola e smette di sorridere.
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