❄[Parte 2 {L'Allenamento Per La Respirazione}]❄
Aurora POV.
Sono passati oramai 7 mesi precisi e il maestro Urokodaki mi ha detto che sente l'odore di una forza troppo grande dentro di me e per questo non posso padroneggiare la respirazione dell'acqua perché se la respirazione è troppo debole ma la persona è fortissima la potenza per tagliare la testa al demone le tecniche non funzionano e non vengono bene, di conseguenza la testa del demone può non essere tagliata, quindi mi ha detto solo di perfezionare la respirazione della concentrazione assoluta poi quando l'avrò padroneggiata perfettamente mi avrebbe mandato da un pilastro però non mi disse il nome del mio prossimo maestro, però non riesco a padroneggiare bene la respirazione della concentrazione assoluta, AURORA PORCO $&%£°#, (Autrice: il Family friendly cristo, IL FAMILY FRIENDLY) DAI NON È MICA COSÌ DIFFICILE DAI, mi dissi mentalmente per spronarmi ma nulla, nonostante il mio impegno non c'è la faccio, poi mentre stavo facendo il solito esercizio di respirazione cioè la meditazione, ma ogni volta che chiudo gli occhi vedo solo il vecchio campo di battaglia dove io e la mia vecchia squadra andammo a combattere contro Eren, riuscì a salvare la mia squadra fortunatamente, mentre altre persone venivano ammazzate brutalmente dai giganti che Eren, che si era trasformato nel fondatore, avendo attivato il boato della terra, riaprii gli occhi quasi subito in preda ad un attacco di pianto mi alzai e corsi via verso un sentiero che porta verso una piccola cascata dove Tanjiro si allenava...e dove il maestro Urokodaki l'ha spinto da una roccia facendogli fare un tuffo in acqua, ora Tanjiro sta facendo un altro esercizio ma con la katana, mi misi sulla roccia dove il maestro era solito ad allenare il ragazzo, mi sedetti sulla fredda roccia con le ginocchia al petto e cercai di calmarmi con il suono dell'acqua che scorre e gli uccellini che cantano e la dolce brezza del vento, mentre le lacrime non finivano di uscire per i vari ricordi orribili che erano della guerra che avevo vissuto, sentivo quanto dolore poteva causare una cosa del genere e pensare che succederà anche qui mi vengono i brividi e mi sale la paura di ritrovarmi in una situazione come quella che ho ricordato poco prima, sono stata una capitano poi per prendere il posto del mio ex compagno che era caposquadra e ho fallito nell'intento di proteggere i miei sottoposti, poi mentre stavo pensando con il volto nascosto dalle ginocchia sentii una mano posarsi sulla mia spalla e incontrai lo sguardo del ragazzo con gli occhi color vino, era visibilmente preoccupato con i lati della bocca puntati verso il basso si sedette anche lui vicino a me avvolgendomi un braccio intorno alle spalle per calmarmi.
Tanjiro: Auri-San, che ti prende? ti ho visto correre a tutta velocità qui.
Rimasi in silenzio, purtroppo non sa nemmeno lui a cosa va in contro, ma io si e so come ci si sente perché questa è una guerra combattuta nel buio della notte ma è simile a quella che ho vissuto anche se quella che ho combattuto era nota al mondo, guardai Tanjiro negli occhi con lo sguardo che esprimevano un dolore indescrivibile, il ragazzo rabbrividì leggermente, poi mi diede un amichevole abbraccio capendo che non volevo parlarne nascosi li volto con le mani perché stavo per scoppiare di nuovo in un pianto senza freno, sentivo il ragazzo pattarmi la schiena incitandomi a tirare tutto fuori, non c'è la feci più e piansi con le mani che coprivano il mio volto, Tanjiro continuò a pattarmi gentilmente la schiena abbracciandomi, mi calmai dopo ore di pianto liberatorio, io raccontai un po come mai mi sono messa a piangere e cosa avevo ricordato, dopo un po riuscii a calmarmi con l'aiuto del ragazzo che mi pattava la schiena dolcemente per incitarmi a riprendere il controllo delle emozioni, dopo un po dissi però che ora stavo meglio e che poteva stare tranquillo, Tanjiro (come immaginavo) non era d'accordo ma insistetti perché credevo di sentirmi meglio di prima, il ragazzo protestò leggermente ma insistetti per farlo tornare ad allenarsi perché se no non sarebbe mai arrivato a trovare la cura per Nezuko per farla tornare umana, Tanjiro però non si arrese, così lo riabbracciai dolcemente e gli dissi che era una cosa che dovevo combattere da sola e che lui doveva solo stare tranquillo diventando un grande spadaccino senza pensare a me dicendo che me la sarei cavata, Tanjiro pian piano cominciò a convincersi così appena lo lasciai andare lui ritornò ad allenarsi con uno sguardo preoccupato mentre io rimasi lì a fare l'esercizio di prima, stranamente mi sentivo un po più in pace di prima, chiusi gli occhi e cercai di riconcentrarmi sulla respirazione della concentrazione assoluta, ma poi all'improvviso l'immagine del fondatore di Eren tornò alla mia mente, riaprii gli occhi di scatto e misi le mani tra i miei capelli stingendo leggermente la presa poi dissi frustrata facendomi cadere all'indietro facendo toccare la mia schiena con la pietra.
Io: e che porca di quella troia però, lasciami in pace maledetto bastardo! non posso stare tranquilla manco con i miei pensieri mannaggia a te Eren.
?!: ehy tu mocciosa, smettila di lamentarti, devi conviverci con quei sensi di colpa sai? mica puoi concederti il lusso di lamentarti in modo così fastidioso.
Ero ancora sdraiata sulla pietra con ancora le mani tra i capelli girai la testa e vidi un ragazzino con i capelli color salmone, con una maschera da kitsune con il disegno di una cicatrice sulla guancia, dai lati dalla maschera pendono 2 cordoni rossi fuoco con dei nodi alla fine della corda, aveva una fantasia particolare nel suo kimono, aveva una Bokken (katana di legno) nella cintura dell'hakama e in fine indossava un Haori bianco candido, lo guardai bene ricordai che quello era Sabito, tolsi le mani tra i miei capelli e mi rimisi seduta a gambe incrociate guardando quella figura, appena si spostò da lì venendo verso di me con un scatto felino spostò delle foglie che erano cadute dall'albero svanì in un batter d'occhio dal posto iniziale, lo ritrovai davanti a me poi si fermò a guardarmi negli occhi dopo pochi secondi mi diede una sberla sulla guancia, gli chiesi come mai quella sberla, lui rispose che non avevo affatto imparato e che avevo solo fatto perdere tempo al maestro Urokodaki e che mi avrebbe fatto lui da secondo istruttore visto che con le spiegazioni del maestro non avevo capito come fare, mi fece alzare tirandomi da un braccio e mi disse di respirare come avevo capito e così feci, ma a quanto pare non era per nulla giusto il modo perché Sabito mi colpì fortissimo il ventre con uno schiaffo, imprecai internamente per questo, poco dopo però andò via, ma dopo notai che c'era anche Makomo con il suo sguardo gentile, vestita con quel kimono rosa e la maschera da kitsune con i fiori blu sulla guancia della maschera, che aveva un adorabile sorrisino a differenza di Sabito che si rivelò molto serio, la bambina mi disse che Sabito è sempre stato così e che non dovevo essere arrabbiata con lui, anche se non ero arrabbiata con lui visto che mi ha fatto notare che non dovevo respirare in quel modo quindi per me più che un rimprovero era un suo modo per indicarmi che avevo sbagliato.
Makomo: immagino che sei quella più paziente e calma, non è così?
Io: beh più meno si, io mi arrabbio solo e solamente quando qualcuno ha fatto qualcosa di veramente grave...o quado ho il ciclo ma questo mezzo mondo femminile.
Makomo: *risatina* questo non lo metto in dubbio, però sicuramente sei una guerriera.
Io: per favore non farmici ripensare.
Makomo: mi dispiace molto, non volevo.
Io: oh tranquilla non potevi saperlo mica.
Dissi semplicemente pattando la testa alla bambina, poi la piccola mi fece esercitare con la respirazione della concentrazione assoluta ma con l'unica differenza che mi fece impugnare una Bokken e tirare fendenti, ma io dovevo imparare solo la respirazione della concentrazione assoluta, lo dissi alla piccola dai capelli nero carbone, ma poi Makomo mi spiegò che tutti gli stili avevano un punto in comune quindi non dovevo preoccuparmi di nulla. I mesi passarono indisturbati e continuai ad allenarmi con i 2 bambini in contemporanea con il maestro Urokodaki e Tanjiro, ma i ragazzini con le maschere a volpe m'illustrarono come fare passo dopo passo, si certe volte sbagliavo e ricevevo una leggera botta di Bokken in testa ma ci provavo, Sabito era molto severo con me mentre Makomo era sempre gentile e allegra rispiegandomi come fare, Makomo mi ripete sempre che il maestro Urokodaki era una persona buna e gentile ma con disciplina come un padre iperprotettivo, gli allenamenti con loro erano non solo molto complicati ma anche parecchio divertenti nonostante la freddezza del ragazzo dai capelli salmone, finché un giorno Sabito mentre mi stava per dare un colpo sull'addome, era un allenamento per la difesa personale perché anche se non percorrevo la strada della respirazione dell'acqua dovevo pur difendermi durante la strada, dicevamo, mentre stava per colpirmi gli presi il polso e lo feci cadere a terra con un tecnica gli cadde la maschera dal volto mostrandomi i suoi occhi che sono 2 diamanti per quanto erano luminosi e chiari, lui mi guardò sorpreso con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta, poi lo aiutai a rialzarsi, lui dopo un minuto di silenzio mi sorrise e mi disse con tono molto tenero e sereno.
Sabito: hai imparato tutto...complimenti e buona fortuna con gli allenamenti con il tuo prossimo maestro.
Io: grazie mille Sabito per avermi insegnato tutto questo ma potresti aiutare anche quel ragazzo di nome Tanjiro? ha bisogno di una guida come la tua, ringrazio infinitamente tutti e due per avermi aiutata.
Makomo: il fatto che ti sai difendere ora è la giusta ricompensa per noi.
Sabito: giusto, aiuteremo comunque Tanjiro, dobbiamo dimostrare al maestro Urokodaki che lui può farcela come c'è l'hai fatta tu...Addio...Aurora-Sama.
Dissero il mio nome in coro alla fine, poi svanirono in in una nebbia densa, che riposino in pace e si so che loro sono morti in verità, per quanto la cosa può essere Creepy mi fa piacere che mi abbiano dato una mano altrimenti non imparavo mai, tornai alla capanna con un sorriso molto più ampio e contento, Tanjiro appena mi vide così all'inizio non capì ma poi quando dovevo farlo vedere al maestro Urokodaki che c'è l'avevo fatta a dominare il respiro della concentrazione assoluta rimase sorpreso, il maestro Urokodaki non diceva nulla mi guardava molto pensieroso ma poi mi disse con semplicità e un pizzico di pentimento nella voce, mi disse che non pensava che c'è l'avrei fatta quindi non partire per andare ad allenarmi con quel pilastro e rimanere al sicuro dai demoni, ma visto che l'aveva promesso al pilastro che se avrei padroneggiato la respirazione della concentrazione assoluta sarei andata da lui, ma visto la situazione mi farà partire tra 2 giorni il perché non lo so, Tanjiro era felice per me così mi abbracciò forte a lui in modo molto stretto quasi da farmi mancare il fiato, poi appena mi lasciò andare andai da Nezuko e gli accarezzai la testa e gli dissi semplicemente.
Io: Ehi Nezuko, lo so che senti sempre la voce di tuo fratello e la mia per parlarti in questi ultimi tempi, ma domani e dopo domani saranno le ultime volte che sentirai la mia voce, perché dovrò andarmene da qui e andare da un altra parte per allenarmi con un altro maestro, non so se vorrai mai vedermi e non solo ascoltare le parole di una poveraccia come me, beh se sei curiosa ti dirò che io sono insignificante e non sono nemmeno tanto bella ansi sono maschiaccio e non mi curo così tanto come le altre ragazze ma a me va bene così, non voglio diventare una fotocopia con gli standard per compiacere la società altrimenti mi sentirei solo sbagliata e non me stessa come deve essere, beh scusami tanto se ti ho annoiata Nezuko, comunque anche se non ti conosco bene prometto che ti proteggerò anche io oltre tuo fratello, il maestro Urokodaki e Tomioka-San puoi stare tranquilla, ok? beh ci sentiamo anche domani, se ti sveglierai un giorno ti verrò a trovare, promessa solenne.
Dissi quel monologo accarezzando dolcemente la testa di Nezuko, speravo che lei aprisse gli occhi e cercare di interagire con me, ma sentivo che doveva recuperare le forze quindi sorrisi e me ne andai dalla stanza, ero tesa da matti perché tra 2 giorni dovrò salutare tutti in quel posto così caldo è accogliente con delle persone così brave, quasi loro mi ricordano la mia famiglia che mi manca come l'aria famigliare che respiravo prima, mi dispiace solo che non so se rincontrerò Tanjiro e Nezuko o Urokodaki-Sama, so solo che si scatenerà l'inferno tra un bel po, perché scopriranno che c'è un Ammazza-Demoni che si porta in collo un demone, spero solo che la mia presenza non abbia affrettato i tempi della scoperta di Nezuko mettendo in pericolo non solo lei e il fratello ma anche Urokodaki-Sama e Giyuu, non voglio far rischiare vita di 4 persone buone inutilmente, sono stanca di veder morire le persone che mi stanno intorno, mentre mangiai un po di zuppa di miso fatta dal maestro Urokodaki, come suo solito, pensai a un'idea che sicuramente non sarà molto apprezzata da Merlin se lo viene a sapere, cioè fare un incantesimo per sdoppiare questo universo così io in questo universo cercherò di non far fare una brutta fine a qualcheduno mentre nell'altro si rispetterà il destino di tutti quanti, purtroppo dovrò infrangere una o più regole del multiverso ma non me ne frega, porco cazzo sono stanca di veder morire persone a me vicine, trasferirò la mia parte un po realista nell'universo originale così quella me di quel universo non bramerà il suicidio, perché se ci metto la mia parte sensibile eccome se ci pensa, se vi chiedete perché sto dicendo questo è perché logico, pensateci se siete solamente sensibili senza essere realisti e non pensare che è quello il destino che si deve compiere tipo la morte di qualcuno che amavate cosa succederebbe se eravate soli in balia delle emozioni negative tipo tristezza e rimorso, cosa poteva succedere? beh ovviamente non sto dicendo di pensarci veramente ma è sottointeso che succedevano 2 opzioni o che vivevate ma soffrendo nel profondo o beh l'opzione definitiva, tutti questi pensieri mi vennero mentre il maestro Urokodaki mi guardava preoccupato.
M. Urokodaki: per caso ti senti poco bene? ti vedo molto pensierosa e non mangi.
Io: Oh non è nulla, mi scusi tanto maestro ero solo immersa nei miei pensieri, nulla di ché.
M. Urokodaki & Tanjiro: sicura?!
Io: si sono sicura, non dovete preoccuparvi.
Tanjiro mise una mano sopra la mia fronte per vedere se mi sento bene o no, gli dissi che non c'è nulla di male e che ero immersa nei miei pensieri tutto qui, dopo un paio di minuti mi credettero i 2, o meglio mi credevano in parte, così come il primo giorno lavai tutto quanto io, ma sta volta Tanjiro mi diede una mano ma lui ripulì la pentola dove il maestro ha cucinato la zuppa di miso ma nel mentre mi stava guardando preoccupato e in modo leggermente strano, poi appena finimmo andammo nella nostra stanza per dormire, poi lì il ragazzo iniziò il quarto grado che manco Lucifer nella 2° puntata con quei giornalisti, ovviamente io non avevo nulla, ✨tranne traumi della guerra contro gli Eldiani e contro Eren e il suo fottuto fratellastro ma sono sgargianti dettagli che si possono sorvolare questi✨, guardai il ragazzo in modo un po serio e incrociai la braccia al petto guardandolo negli occhi e gli dissi un semplice.
Io: Tanjiro, secondo te ti nascondo qualcosa? se nascondevo qualcosa avrei il coraggio di guardarti negli occhi?
Tanjiro: Ahm...No? credo?
Io: visto?? anche se ci conosciamo da poco capisci che tipo di persona sono.
Tanjiro: Auri-Chan però sono preoccupato.
Io: di cosa sei preoccupato?
Tanjiro: mesi fa mentre stavi facendo meditazione hai aperto gli occhi poi ti sei messa a piangere senza motivazioni e sei corsa verso la cascata dove il maestro Urokodaki mi ha fatto fare un tuffo, contro la mia volontà perché mi ha spinto dalla roccia, poi un giorno ti abbiamo ritrovato svenuta alla riva del fiume affianco alla cascata come se qualcuno ti avesse spinto dalla roccia e sei caduta nel fiume, poi una volta ti ho visto con una Bokken in mano a tirare fendenti, mi sto preoccupando, sei sicura di stare bene ma veramente dico io no un "sto bene" ma nascondi le tue sofferenze.
Io: si sto bene Tanjiro, non devi preoccuparti di nulla, ok?
M. Urokodaki: ragazzi andate a dormire.
Io: Si maestro Urokodaki ora andiamo a dormire, dai Tanjiro altrimenti il maestro ci uccide se non andiamo a dormire che domani ci aspetta una giornata dura.
Dissi con aria un po spaventata, non voglio sentire il Maestro Urokodaki incazzato come una bestia, così feci girare il ragazzo e mi cambiai con il kimono che uso come pigiama e entrai dentro il futon per poi dare la buonanotte a Tanjiro e tutti quanti, ma di solito manco dormo perché ripenso ai miei amici e la mia famiglia che sono lontani anni luce da me mi mancano molto, mamma sicuramente sta male perché non sono con lei e papà soffre perché non sono più lì con loro, ma qui nel periodo Taishō che è ben lontana dall'epoca dei disastri ambientali e pandemie...quasi quasi sono tentata a portare qui i miei per dargli pace al meno un po, perché da quando i miei sono sposati hanno avuto le peggio tragedie finché non sono nata io da lì fino a quando non sono andata a scuola un po di felicità l'abbiamo avuta, poi ricominciò l'inferno in terra, però devo dire che nonostante tutto ci sono state le mie amiche che mi hanno pressappoco aiutata, poi conobbi beh il mio ex compagno, poco dopo la fine della scuola mentre stavamo camminando siamo stati rapiti da Eren e Zeke dell'universo originale (cioè il mio), poi da 2 sono diventata una...esattamente tutto questo è successo in vita mia ed è raro che lo racconto o che ci ripenso, perché oramai le mie emozioni si sono mezze volatilizzate e quei pochi momenti che sono felice è quando sono nel Void nello spazio che divide un universo dall'altro, lì non c'è nulla che mi possa ferire e sono rilassata in quello spazio vuoto, ma come si dice bisogna guardare le 2 facce della medaglia cioè si sono felice ma sono sola senza nessuno quando sono lì, poi lo dice anche il nome Void=Vuoto, quindi è sottointeso il significato di Void giusto? dopo poco sentii come una specie di botto ma quella botta arrivava da sotto il mio futon, MA CHE CAZZO? questo vuol dire che c'è qualcuno che vuole parlarmi dentro una dimensione tascabile così mi misi meglio nel futon e cercai di concentrarmi regolarizzando il respiro (che ora è molto più semplice controllare il respiro)poi chiusi gli occhi ripetendo una formula per entrare in una specie di dimensione tascabile creata da chi voleva parlarmi, appena entrai in quella dimensione rividi Merlin con le braccia incrociate leggermente incuriosita.
Io: Oi Lady Merlin perché con così poco preavviso, poi sai che ho una valvola cardiaca che non è il massimo quindi per favore cerca di non dare troppo forte il colpo altrimenti rischio la morte.
Merlin: oh dio scusa non volevo non me lo ricordavo del tuo difetto cardiaco, volevo solo chiederti se sei sicura di sdoppiare questo universo, quindi ne sei sicura?
Io: Si, sono stanca di vedere la gente che mi circonda morire e io non posso fare nulla, mi fa male è frustrante, è ingiusto, è orribile, queste regole del multiverso hanno tutte le caratteristiche peggiori, ti prego Merlin aiutami sai benissimo che io da sola non riesco a fare questo incantesimo, devi prendere una piccola percentuale della mia personalità e ricrearmi nell'altro universo originale, mentre io sto nella copia a salvare chi merita di essere salvato.
Merlin: ma come farai a debellare il destino di quella persona sai che quel incantesimo per debellare il destino è difficilissimo e pericoloso.
Io: lo so ma io farò di tutto per poter salvare il salvabile o meglio ciò che merita di essere salvato.
Merlin: di la verità, c'è qualcuno in particolare che vuoi salvare dal suo destino.
Si, questa è la risposta ma non risposi alla domanda della maga non volevo dare a vedere che volevo salvare QUEL qualcuno, e se ve lo state chiedendo no non è il mio ex compagno, perché è passato troppo tempo e l'universo l'ha cancellato ora mai e non posso più recuperarlo o riportarlo da me, per quanto lo rivoglia con me non posso fare nulla posso solo vivere con il suo ricordo che ora mai è diventato più una pugnalata che altro, Merlin mi guardò negli occhi vedendo che non volevo rispondere anche se non conosce bene questo universo ha capito che lì c'era qualcuno in particolare che volevo salvare ma non capiva chi fosse se il protagonista e la sorella o qualcun altro, lei lasciò perdere tagliando il discorso per poi iniziare con l'incantesimo di sdoppiamento, che consiste in una specie di danza come quelle che facevano le fiamme (o i demoni) nel castello errante di Howl, solo che però dovevamo ripetere una formula in latino che significa "sdoppiamento universale" poco dopo l'incantesimo riuscii ma svenni perché per sdoppiarmi ha preso un pezzo della mia personalità, mi risvegliai a causa degli strattoni di Tanjiro che voleva farmi risvegliare, lo guardai al quanto stranita lui mi guardò con preoccupazione piangendo.
Io: ma cos'è successo?
Tanjiro: non ti risvegliavi avevo avuto paura per un secondo.
Io: tranquillo sto bene...forse ho avuto una paralisi del sonno
Merlin se volevi far morire di paura il povero Tanjiro eri lì lì he, Tanjiro non capiva cosa fosse la paralisi del sonno così gli spiegai meglio cosa fosse, però appena mi feci un leggero esami di coscienza e realizzai che ero qualcosa fuori dall'ordinario, beh posso ben dire riesco rigenerare le mie ferite con l'unico potere che mi era rimasto dell'universo di Eren, ho dei poteri da maga e posso volare per le ali da fata che ho acquisito nell'universo dei 7 peccati capitali insieme alla valchiria che è una delle trasformazioni che ho acquisito lì e in fine Ammazza-Demoni, Beh che dire...CAZZO SONO OP, no dai scherzi a parte sono abbastanza forte forse posso tenere testa a una delle 12 lune demoniche, ovviamente non so quanto sono forte perché non ho testato il mio limite di forza o cose così, beh chi sa forse in questo universo mi ci posso stabilire con la mia famiglia quando troverò il modo più sicuro, beh poi chi sa forse è la volta buona che posso cambiare pagina senza sofferenza nella mia vita...ah ma chi prendo in giro la sfiga mi perseguita in ogni dove quindi è inutile che spero...poi chi vive sperando morì cagando, così dice il detto, è inutile che mi guardi in modo strano caro lettore è vero, vabbè tornando a noi, stavo bene forse perché sto recuperando la memoria di colpo ho avuto quella paralisi del sono, dissi così a Tanjiro per non farlo preoccupare, perché i ricordi se sono molto forti e tanti possono fare questo effetto ad una persona, comunque il maestro mi fece fare esercizi di respirazione per mantenermi allenata con la respirazione della concentrazione assoluta, ma c'è un piccolo dettaglio ovvero che la uso normalmente oramai quindi posso sentire il suono del mio cuore nelle orecchie quando mi concentro molto.
-1 giorno alla partenza-
Oggi il maestro Urokodaki mi sta facendo allenare molto di più facendomi arrivare al passo numero 10, cioè rallentare così tanto l'organismo che sembro morta, per quanto può essere creepy credo che mi servirà, vabbè può essermi utile per fare delle imboscate per i demoni per poi ucciderli, anche se non ho una nichirin, vabbè quello quando farò la selezione finale non ho fretta, ma come farò a difendermi quando dovrò raggiungere il mio prossimo maestro? perché non è molto vicina la casa dove vive quel fantomatico maestro, quindi dovrò camminare notte e giorno per arrivare il primo pomeriggio, che bella seccatura, ma se devo fare l'Ammazza-Demoni questo posso farlo, poi chi sa forse diventerò un pilastro con il dovuto tempo...che c'è non ho fretta nel raggiungere gli obbiettivi, perché con la fretta non si conclude mai un cazzo...ora che ci penso ho fatto la promessa di proteggere Nezuko questo significa che...PORCO IL CAZZO DI MUZAN CHE C'È L'HA PICCOLO, SANEMI MI AMMAZZERÀ, vabbè che lui odia tutti e vuole uccidere qualunque cosa si muova o che respiri che abbia un aura demoniaca quindi non sarà una novità, mentre sentivo il povero Tanjiro allenarsi a tirare fendenti per farsi i muscoli delle braccia sento fermarsi a 290, mazza tesoro che impegno, vabbè dovrò farlo anche io ma sono sicura che c'è la farò perché le spade le ho usate sia nell'universo di Eren che in 7 peccati capitali, si da Eren c'avevo delle spade cazzutissime e in 7 peccati capitali avevo un fioretto da scherma ma sempre che nelle mie mani sono passate delle spade, poi mi venne in mente che quando partirò dovrò viaggiare anche la sera tardi e la sera fa freddo quindi se partivo senza qualcosa con cui coprirmi potrei morire assiderata o pigliarmi un bel raffreddore, così chiesi al maestro Urokodaki se aveva un bel pezzo di stoffa e della pelliccia a pelo corto, lui mi diede un bel pezzo di pelliccia bianca a pelo corto di una volpe di montagna che è bianca latte e la stoffa mi ridiede il kimono che portavo quando sono stata salvata da lui e Tanjiro, o meglio usai un bel pezzo enorme del di sopra del kimono e iniziai a tagliare e cucire, grazie a dio che la scuola di moda che ho fatto è servita a qualcosa, appena tornò Tanjiro gli chiesi se poteva aiutarmi per riparare il disopra del kimono e l'haori visto che ci sono ancora i buchi causati dai denti del demone che ha praticamente bevuto il mio sangue some un fottuto crodino, lui accettò sorridendo, misi la mano sotto la stoffa dell'Haori che Tanjiro si mise per aiutarmi ad individuare i buchi dei denti e ricucii con il punto invisibile, poi appena finii con quel capo iniziai con il kimono che era di un bellissimo blu notte con dei dettagli a fiocco di neve bianco e argento, l'Haori era con una sfumatura dal blu scuro che va verso l'alto diventando azzurro pastello fino ad arrivare al bianco con dei fiocchi di neve che sono in ordine sparso e ricamati con il filo d'argento, devo dire che è un kimono stupendo, poi scucii la parte di sotto del kimono che era molto lungo fino a terra e lo accorciai un po per poter camminare senza problemi durante il viaggio, presi la pelliccia bianca che mi ha fornito il maestro e iniziai a cucirmi un mantello pesante con i pezzi di stoffa che ho tolto dalla parte di sotto del kimono, perché l'inverno è praticamente arrivato e fa un freddo boia la sera, misi i vestiti che avevo rimesso a nuovo e vedevo che nonostante il tempo passato senza cucire robe così la mia mano non ha perso nemmeno un po il suo tocco, devo dire che è quasi un miracolo, mi rimisi il kimono che indossavo poco prima e presi quelli che avevo riparato e rimessi a nuovo e li piegai in modo che non si rovinino, pronti per domani che è l'ultimo giorno che starò qui.
-giorno prima della partenza-
Oggi è l'ultimo giorno che starò con il maestro Urokodaki e Tanjiro, Tanjiro era un po triste perché aveva legato molto con me e il fatto che non giudicavo sua sorella pericolosa perché è un demone e gli promisi di proteggerla gli permise di fidarsi di me e come sapete io le promesse le mantengo sempre, ovviamente quelle possibili da mantenere questo è sottointeso, non sono il padreterno non posso fare tutto, poi oggi Tanjiro mi disse che tra qualche mese dovrà fare la selezione per diventare Ammazza-Demoni e che forse ci rincontreremo lì, lo spero, anzi spero in 2 cose, 1) che io riesca a superare la settimana di tempo che prevede la selezione e 2) spero di sopravvivere alla selezione stessa, oggi ci fece fermare il maestro perché era l'ultimo giorno che stavo con loro quindi ci fece trascorrere il tempo insieme, Makomo aveva ragione è una brava persona il maestro Urokodaki, parlammo del più e del meno poi arrivò la fatidica domanda da Tanjiro cioè.
Tanjiro: ti ricordi qualcosa?
Io: ora ricordo molto bene la mia famiglia e quasi tutto il mio passato, ricordo che mio padre è molto freddo e molto severo ma dentro il cuore è dolce e buono solo che non lo dimostra, un po come Urokodaki-Sama.
Tanjiro: beh forse hai ragione.
Io: Tanjiro io noto tante cose quindi per favore non fare il finto tonto si vede che l'hai notato anche te.
Tanjiro mi diede ragione, poi arrivò il momento di andare a mangiare, però appena arrivammo alla capanna il ragazzo dai capelli color vino mi tappò gli occhi dicendo di non sbirciare mi fece camminare molto piano perché non vedendo dove mettevo i piedi e aveva paura che cadessi da qualche parte, poi sentii la porta scorrevole della capanna aprirsi e Tanjiro mi spinse facendomi entrare in casa, domandai se poteva togliermi le mani dagli occhi che sicuramente le lenti dei miei occhiali sono sporchi facendomi vedere sfocato e Tanjiro mi rispose che mancava poco, il ragazzo mi fece sedere sul tatami sempre con le sue mani sui miei occhi poco dopo sentii come se fosse stato messo qualcosa davanti a me, ok che cazzo sta succedendo qui? poi Tanjiro piano piano tolse le mani ma mi disse di tenere gli occhi chiusi e aspettare un attimo e un altra cosa venne aggiunta davanti a me, sentivo come se una scatola di legno fosse stata messa davanti a me, poi Tanjiro mi disse di aprire gli occhi poi quello che vidi mi fece rimanere di sasso, era una katana con l'impugnatura con i nastri rosa e i quadretti celesti (sicuramente apparteneva a Makomo) e una scarpa a quadri azzurro pastello e blu notte con una scatoletta piccola sopra alla sciarpa, ero stupita.
Io: ma questo? perché?
Tanjiro: se ti devi difendere contro i demoni questo è anche il minimo.
M. Urokodaki: ricordati che quella scatola contiene una spilla a forma di fiocco di neve e quella sarà come il tuo timbro di riconoscimento per il tuo nuovo maestro e per le case del glicine in caso ti volessi fermare.
Io: Capito.
M. Urokodaki: brava hai capito immediatamente cosa devi fare.
Io: però seriamente avete davvero fatto troppo per me, dopo come faccio a ricambiare un favore così grosso.
Tanjiro: sopravvivere e farti forza per combattere contro i demoni malvagi.
M. Urokodaki: esattamente questa è la ricompensa che noi vorremo da te, vivi al massimo, ok?
Rimasi di stucco, si sono così tanto affezionati a una come me a tal punto? sorrisi in modo simpatico così dissi che per quella volta avrei cucinato io quella sera, non ho cucinato da quando ero nell'universo di Eren/7 Peccati capitali quindi era ora che avrei ricominciato, quella sera avrò cucinato due cose, il dolce alle pesche tipico di quelle parti e un piatto della mia tradizione (il piatto tipico che facciamo sempre io e papà quando c'è una festa tra amici o un avvenimento importante) ma cucinai fuori visto che dovevo lavorare con la brace, presi delle rocce con la forma ovale ma un po più allungata e le sistemai in modo parallelo come se dovessi confinare la brace, presi dei piccoli pezzi di carne che mi fornì l'anziano maestro e l'infilzai nello spiedino e presi della salsa di soya, che ha sempre fatto il signor Urokodaki, e insaporii la carne, Tanjiro mi guardò con l'acquolina in bocca, presi gli spiedini e li poggiai sopra a quelle 2 pietre che facevano da sostegno per non far poggiare la carne sopra la brace ardente, non voglio che il mio migliore amico e il mio vecchio maestro mangino il carbone, si cucinarono pian piano con molta pazienza presi i vassoi di bambù e posizionai o spiedini proprio sopra il vassoio, li offrì ai 2, il maestro però disse che aveva da fare in casa quindi prese la sua parte di spiedini e rientrò nella capanna, guardai Tanjiro si vedeva che aveva fame così dissi il classico Itadakimasu e iniziammo a mangiare, Tanjiro mi guardò con sorpresa e mi disse come si chiamassero da me questa prelibatezza, me lo chiese perché non usai la piastra riscaldata che di solito loro usano per la carne, poi iniziai a dire che quella prelibatezza(gli dissi anche il loro nome nel mio dialetto), Tanjiro cominciò a provare a dirlo nel dialetto ma fallendo miseramente così dissi ridendo che poteva anche non provarci se era difficile.
Tanjiro: ci provo comunque perché vorrei farti ridere, poi perché noi ci rivedremo tra qualche mese alla selezione finale degli Ammazza-Demoni, poi mi piace quando sorridi in modo sincero, vorrei che la mia migliore amica sorrida di più così gli illumina il volto.
Io: grazie mille Tanjiro sei veramente un amico, però mi raccomando al meno una volta a settimana ci scriviamo delle lettere per sentirci, ok?
Tanjiro: ovvio useremo il corvo del legame del signor Urokodaki, non ti libererai di me tanto facilmente fiocchetto di neve.
disse mettendomi un braccio intorno al collo facendomi la saponetta in testa con l'altra mano chiusa leggermente a pugno chiamandomi con il soprannome che mi mise lui, mi misi a ridere intimando Tanjiro a finirla di strofinare la mano sulla testa, lui si separò da me e continuammo a raccontarci cose su cose della nostra famiglia, me lo sta raccontando perché forse si fida di me, spero solo che non ho danneggiato la Time-Line, si è una copia questa ma se danneggio qualcosa questo universo sarà indipendente dagli altri si sembra una cosa buona però se succede si staccherà un pezzo dell'universo principale non so per quale ragione sinceramente, poi ad un tratto si fermò il tempo ma io potevo muovermi, guardai davanti a me e vidi Merlin, lei a quanto pare vuole tenermi d'occhio, forse voleva dirmi qualcosa d'importante perché se compare in puro stile Amenadiel è importante, lo so praticamente Merlin è la mia Amenadiel degli universi e io sarei come la Lucifer di turno, la maga mi disse che dovevo solo stare attenta perché a quanto pare Muzan ha in mente qualcosa non solo per Tanjiro e Nezuko...ma anche per me, a quanto pare posso essere un ostacolo per lui, chiesi a Merlin su cosa si è basata, lei mi disse che aveva visto una scena futura nella sua sfera di cristallo, cioè Muzan che mi ha catturata e che mi graffiava con le sue unghie acuminate ma senza infettarmi con il suo sangue, lì impallidii vistosamente cercai di ricompormi il prima possibile, questo vuol dire che lo incontrerò, ma quando? ma dove? e in che forma? mi preoccupai ma poi presi la decisione di allenarmi notte e giorno con il mio prossimo maestro così sarò pronta e eviterò di farmi prendere come una polla, ma gli chiesi quello che mi sta attanagliando la mente cioè "se questo è un universo indipendente ma sicuro o è instabile?" lei rispose che aveva pensato a tutto quindi sono al sicuro e non dovevo temere, poi dissi a Merlin che se sarò in pericolo dovrà togliere il sigillo dal mio potere da maga altrimenti non riuscirò mai a fuggire dalle grinfie di quel mostro.
Merlin: Lady Auri non c'è bisogno di chiedere te li attiverò ora questi poteri così potrai difenderti, buona fortuna...rompiti sigillo.
disse la maga spezzando il sigillo invisibile che portavo sul petto nella parte del cuore scomparendo e far ripartire il tempo, Tanjiro continuava a raccontare dove aveva interrotto Merlin, allora incontrerò molto presto Muzan a quanto pare, qualcosa qui mi puzza di bruciato e non sto parlando del fuoco che ho acceso fuori la capanna per cucinare la cena, guardai Tanjiro che era impegnato ad attizzare il fuoco per farci riscaldare prima di andare in capanna per dormire, nel mentre mi stava raccontando del suo compleanno quando erano tutti in vita e Nezuko non era un demone, sembrava molto felice di parlarne, sorrisi perché so che supererò anche questo universo...SPERANDO CHE TENGEN NON MI USI COME ESCA NEL QUARTIERE DEI PIACERI FACENDOMI INTRUFOLARE IN UNA DI QUELLE CASE, oh dio spero di no altrimenti sarà la fine, mi truccherà come un pagliaccio quello se succede e non voglio ridurmi come Tanjiro, Inosuke o Zenitsu, oh dio mi vengono i brividi al solo pensiero, poi riguardai Tanjiro e la sera la passammo così a ridere e scherzare come matti, però arrivò l'ora di andare a dormire perché il giorno dopo sarei dovuta partire presto, chi sa chi sarà il mio maestro? Urokodaki non mi ha detto niente manco una descrizione del soggetto, mi ha solo detto d'indossare una spilla a forma di fiocco di neve al centro della scollatura del kimono per farmi riconoscere dal mio nuovo maestro, speriamo non sia tanto strano o con strane idee in testa altrimenti sono spacciata, sto sperando di non capitare con Tengen, si vede? si è simpatico ma allo stesso tempo quello lì mi mette i brividi sulla schiena per le idee che gli vengono in mente, andammo a dormire tutti quanti, io invece ero stra tesa e felice ma anche leggermente preoccupata di come andranno gli allenamenti o cose così.
Dicerie dell'epoca Taischō:
Nezuko nonostante lei dormisse ascoltava sempre quando Aurora le parlava nel sonno perché la maggior parte delle volte la ragazza gli raccontava delle storie fantastiche di carattere fantastico con Giganti buoni, fate, elfi, re, regine e principesse.
Nel prossimo capitolo: la partenza
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