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Capitolo quindicesimo


POV di nessuno:

- Sei sicuro che sia questo il luogo giusto?- domandò Nappa a Radish vedendo lo stato di nervosismo di Vegeta. -Certo che lo è- rispose:- Io non mi sbaglio mai!-. Nappa lo guardò per alcuni secondi, per poi incrociare le braccia e ribattere:- È la stessa cosa che continua a dirci Vegeta,lo sai?- - Mi stai forse dicendo che io mi sbagli sempre?- sbraitò quest'ultimo. -Sentite, mi piacerebbe molto vedervi litigare come due femminucce, ma al momento abbiamo ben altro a cui pensare- 

Radish, dopo aver detto ciò, si incamminò nei dintorni della casa, fino a quando, svoltato l'angolo, venne sorpreso da una voce chiedergli chi fosse. Egli si girò, e accortosi con chi stesse parlando sorrise avvicinanandosi molto lentamente a lui :- Ciao, Kakaroth.

Allontanatisi in volo dal luogo dello sterminio, il trio dei Sayan era già in viaggio verso il luogo in cui avrebbero incontrato il fratello di Radish. Dopo un po' di tempo, l'espressione del Sayan cambiò in una di sorpresa, per poi dire guardando gli altri compagni di essere finalmente quasi vicini. Vegeta e Nappa si fissarono per un secondo: uno indeciso, l'altro con gli occhi che gli brillavano dall'euforia. Il gruppo  volò  così per un'altro minuto, per poi atterrare, finalmente, in un'isola abitata da una piccola casa. 

Nel frattempo Zarbon e Frost, dopo che l'icejin blu decise di aiutarlo, erano già sulle loro tracce. Il verde era molto agitato: per quanto non fosse evidente, la sua mente farneticava di pensieri e di preghiere, girando in qua e là come un ossesso e imprecando con secche esclamazioni quando non riusciva a trovare niente. 

-Ti senti bene, Zarbon? - chiese Frost lievemente preoccupato. Comprendeva perfettamente lo stato d'ansia del soldato; conosceva Freezer, e così come lui conosceva l'indole cruenta della sua razza. Sapeva benissimo quanto avrebbe potuto prendersela il suo caro amico se avesse scoperto che i tre Sayan fossero spariti. - Sto bene.- mentì l'altro, sistemandosi i capelli che erano finiti sul volto dietro le spalle:- Ma se vuoi che io stia veramente bene, cerca di fare silenzio e di proseguire le ricerche, per favore.- Frost tacque, stanco ormai di proseguire la conversazione, per poi lasciarlo da solo e sorvolare gli altri terreni circostanti. 

Freezer POV:

Nel mentre che stavo controllando alcune informazioni sul pianeta, uno dei computer che analizzavano il complessivo livello di forza di tutti gli esseri viventi cominciò a vibrare. Colto di sorpresa dal rumore, accorsi velocemente per vedere di che si trattasse. Premetti sullo schermo, intuendo immediatamente che il sistema di ricerca avesse riscontrato un'anomalia. Avviai il tasto di ricerca, osservando incessantemente l'immagine di caricamento di tutti i dati. Non appena la carica fu completa, guardai di cosa si trattasse. Il mio sguardo s'illuminò di colpo alla sola vista. 

-Ora sì che si ragiona!- esclamai entusiasta. Ciò che il computer aveva rilevato era una vera scoperta: dei terrestri con un livello combattivo maggiore a tutti gli altri. Un ghigno si formò sul mio viso, mentre mi informavo con interesse degli ulteriori dettagli su di loro. Trovai riprese di tornei e svariate competizioni che vennero organizzate con loro come partecipanti, notizie locali di combattimenti finiti in prima pagina, tra cui le analisi di ognuno di loro. Rimasi sorpreso quando, nel mentre che circolavo fra le notizie varie, vi fosse presente sul pianeta un namecciano, probabilmente l'ultimo sopravvissuto alla distruzione del pianeta Namek, ma soprattutto, anche se con grande diffidenza iniziale, la presenza di un Sayan nello stesso territorio dove si era atterrati. Non nascosi il turbamento iniziale, uno sgomento passeggero che si tramutò in curiosità, la voglia di sapere quali fossero le sue tecniche e quanto fosse effettivamente degno di una breve sfida con me.

POV di nessuno:

- Sei sicuro che sia questo il luogo giusto?- domandò Nappa a Radish vedendo lo stato di nervosismo di Vegeta .  -Certo che lo è- rispose:- Io non mi sbaglio mai!-. Nappa lo guardò per alcuni secondi, per poi incrociare le braccia e ribattere:- È la stessa cosa che continua a dirci Vegeta,lo sai?- - Mi stai forse dicendo che io mi sbagli sempre?- sbraitò quest'ultimo. -Sentite, mi piacerebbe molto vedervi litigare come due femminucce, ma al momento abbiamo ben altro a cui pensare- 

Radish, dopo aver detto ciò, si incamminò nei dintorni della casa, fino a quando, svoltato l'angolo, venne sorpreso da una voce chiedergli chi fosse. Egli si girò, e accortosi con chi stesse parlando sorrise avvicinanandosi molto lentamente a lui :

- Ciao, Kakaroth.- 

In quello stesso istante anche Vegeta e Nappa erano accorsi a vedere, e così come loro, anche altre quattro persone che erano nell'abitazione: una donna, un bambino, e due uomini, uno di bassa statura e l'altro anziano.

-Goku, e loro chi sono?- domandò la persona bassa. I tre Sayan fissarono Kakaroth con aria interrogativa, per poi sentirsi ripetere goffamente la stessa domanda da lui. Vegeta sorrise, e mettendosi la mano sul petto si presentò:- Noi tre siamo Sayan, ed io sono il principe Vegeta, perciò inchinatevi a m-

 Prima ancora che potesse proseguire a vantarsi, Radish gli si parò davanti, per poi coprirgli la bocca tra lo sguardo ancora stupito di tutti. La ragazza, incredula ma al tempo stesso visibilmente spaventata, ripeté balbettando la parola 'Sayan', per poi fissare con aria interpetua il giovane che l'aveva pronunciata prima. Nappa, che non aveva ancora detto niente, cercò di rimediare spiegando meglio quello che volesse dire il compagno:- Quello che Vegeta ha detto è vero: noi non siamo terrestri, bensì gli ultimi membri della nostra  razza scomparsa misteriosamente a causa di un meteorite. Il motivo per cui siamo qui è per portare con noi il qui presente Kakaroth e aiutarci a sconfiggere una minaccia possibile per la vostra sopravvivenza. - detto ciò, egli indicò la persona che gli altri avevano chiamato Goku, il quale, per la sorpresa, fece altrettanto non capendo. 

-Ci deve essere uno sbaglio. Sì: è sicuramente così!- esclamò il bambino diffidente. -Che ti piaccia o no, Kakaroth, tu dovrai venire con  noi, altrimenti saremo costretti a portarti via facendolo  con le maniere forti- riprese Radish seriamente. Goku rifletté per un attimo, ancora indeciso sul da darsi. Vegeta, spazientito da quanto tempo ci stesse mettendo, iniziò a minacciarlo di sbrigarsi dicendolo a denti stretti.

-Ma io non sono Karoto, io mi chiamo Goku!- esclamò presentandosi allegramente. Nappa si mise un mano sulla fronte, mentre Vegeta, stanco di dover spiegare le cose a qualcuno di così stupido, iniziò a sbraitargli contro:- Ascoltami bene, Goku- gridò accentuando il suo nome:- Non mi interessa cosa ne pensi al riguardo, ma io ho bisogno di sconfiggere quel maledetto di Freezer, perciò sbrigati a deciderti o sarà peggio per te!- Ancora, Vegeta venne zittito da Radish, che avendo capito che suo fratello non fosse in grado di ricordare delle sue origini, iniziò a raccontare nuovamente tutta la vicenda dall'inizio, specificando il comune nemico che avrebbero dovuto affrontare e l'urgenza che necessitavano nel suo supporto. Perfino gli amici di Goku, inizialmente sorpresi per il fatto che da quanto dicessero non fosse un terrestre, compresero il rischio dell'arrivo dell'icejin sulla Terra e accordarono, dopo avere riflettuto un po', di allearsi tutti insieme per sconfiggerlo. 

-E va bene.- concluse alla fine Goku:- Lo ammetto: non ho capito molto di questa faccenda, ma se quel Freezer dovesse essere un tipo tosto, allora sarò pronto a combatterlo!- 

-Ancora? Ma come è possibile: sei per caso caduto da piccolo?-  -Vedi di darci un taglio, Vegeta.- esclamò Nappa nel mentre che Radish si tratteneva dal non ridere. 

Entrati nell'abitazione, tutti quanti, subito dopo essersi presentati, iniziarono a ragionare una possibile strategia per risolvere il problema. -Dimmi, signore- chiese il bambino di nome Gohan a Radish:- Per quanto tempo rimarrete qui?- Non sapendolo, l'uomo guardò Vegeta, il quale rispose che sarebbero rimasti se tutto fosse andato bene per due settimane:- So che il tempo è troppo breve, ma se tenete a salvarvi la pelle dovremo iniziare ad allenarci da partire da ora.- -Proprio adesso? Mi dispiace, ma al momento non posso...- protestò debolmente il ragazzo basso Crilin. -E sentiamo, testa calva, quando credi che potremo cominciare? Domani?- -Domani andrebbe bene, ma voi che cosa ne dite?- chiese l'anziano Roshi riferendosi al resto della combriccola, quali accordarono immediatamente. 

-Tsk; e domani sia.-

Frost POV:

Il Sole era tramontato, e quasi tutti i soldati, meno che io e Zarbon, erano ritornati alla base. Ero esausto, e così anche il mio compare, ma lui non ne voleva sapere di ritirarsi nemmeno per un secondo: aveva troppo timore di quello che gli avrebbe potuto fare Freezer. D'altro canto, era lui quello che si era sempre preso la premura di controllare i soldati. Provai a parlarci, a dirgli che sarebbe stato meglio controllare il giorno dopo, e che soprattutto non ne avrei discusso con la mia controparte se non cercando perlomeno di chiudere un occhio. Ma niente: lui non ne voleva sapere. 

-Cosa credi, che io mi stia divertendo? Per te è facile parlare, dato che sei il suo amico!- Anche il solo sentire che ne avesse evidenziato la parola mi faceva rabbrividire. -Che cosa staresti insinuando, adesso? Che fra noi ci sia qualcosa? - Zarbon mi guardò sorridendo. Un sorriso malizioso, ma che conteneva  tutto il suo nervosismo e esaurimento:- Secondo te? È vero, finora non ha fatto che usarti, ma cosa ti fa pensare che non continui a farlo?- Non capivo: che cosa stava cercando di dirmi?

Zarbon si stava aggirando in qua e là nei dintorni:- Voglio dire, c'è da ammettere che quello che avesse fatto è stato una grande sciocchezza, una sciocchezza che non capirò mai: rinunciare l'immortalità per conoscere un suo simile, rapirlo e poi cosa? Fingere che non sia successo niente e essere tuo amico? - si fermò, per poi girarsi e prendermi per le spalle:- Frost, per cortesia: scendi dalle nuvole, chiaro?- 

Ero scioccato. Allora, tutto quello che era successo, era solo parte di un suo piano? Tutto ciò che c'era stato fra di noi era...una menzogna? Qualcosa sembrava essersi spento; ero stato un illuso anche solo a pensare che qualcuno potesse provare interesse nei miei confronti, che mi riconoscesse per quello che fossi e non per come apparissi. 

-Zarbon. - ripresi pacato togliendogli le mani su di me:- Grazie mille per avermelo detto: non ho bisogno di saperne i dettagli. Non appena ti avrò aiutato a trovare i Sayan scomparsi, farò una bella conversazione con Freezer.-. Zarbon mi guardò esterrefatto, probabilmente resosi conto di avere esagerato con le parole. Provò a  richiamarmi chiedendomi scusa, ma io non avevo intenzione di perdonarlo per avermi detto un cosa importante: la verità.  

Passarono altre due ore, fino  a quando ci rifugiammo in un'abitazione disabitata per potervi trascorrere la notte. Entrati, iniziammo ad ispezionare l'interno, per poi trovare una camera matrimoniale e decidere di usarla per dormire. In altre occasioni dormire assieme a qualcuno  sarebbe stato molto imbarazzante per me, tuttavia ero troppo distrutto anche solo per pensarci. Ero quasi sicuro di essere crollato nel solo istante che toccai il materasso, crollato in un sonno senza sogni. 

Al mio risveglio la prima cosa che notai fu l'assenza di Zarbon. Cercatolo ovunque per l'abitazione, uscii all'aperto, dove lo vidi intento a osservare i dintorni. Mi stropicciai gli occhi, leggermente infastiditi dai raggi del Sole, avvicinandomi al mio compare e unendomi in attesa di una qualche conversazione. Lì per lì lui non se era reso conto della mia presenza, ma non appena mi notò, si ricompose dopo lo stupore iniziale e mi salutò. 

- Certo che la Terra offre di una bella qualità paesaggistica, non trovi?- riprese il verde fissando l'orizzonte costernato da delle colline illuminate dalla luce mattiniera. Annuii. Dopodiché, lui mi fissò, chiedendomi se stessi bene, ed annuii nuovamente. 

-Vuoi mangiare qualcosa? Ho trovato un po' di cibo in cucina.- -Certo- risposi sorridendo. Tornati in casa, ci avviammo nella stanza, dove iniziammo a sceglierci cosa prendere. -Accidenti, questi terrestri non sembrano seguire uno stile di vita molto sano!- esclamai mostrando a Zarbon diversi contenitori con cibo zuccherato. Proseguimmo a cercare, fino a quando trovammo un po' di frutta e dell'acqua che mangiammo frettolosamente per poi ripartire. 

Vegeta POV:

-Bleah! Ma che accidenti è questa schifezza?- protestò Nappa masticando con disgusto uno di quei cibi che i terrestri si degnavano di chiamare colazione. -Sono dei cereali integrali, prego.- rispose seccamente la ragazza di nome Bulma. - Ma non sanno di nulla!- mugolò nuovamente lui. -Nappa ti prego, mangia senza commentare.- rispose Radish minacciando l'amico Sayan di imboccarlo con la forza. Questa mattina sarebbe iniziato l'addestramento, e per far sì che si fosse tutti carichi per iniziare la faticosa giornata,  ci eravamo riuniti a mangiare tutti insieme assaggiando per la prima volta la spazzatura umana. Mi sentivo carico, ed ansioso di poter cominciare, non badai minimamente ai due deficienti che stavano litigando e a cosa stessi mangiando. Voltatomi per un attimo, vidi che anche Kakaroth, o Goku, o come altro si volesse far chiamare quello stupido, oltre a divorare con estrema velocità la colazione, nutrisse di un'evidente eccitazione che vi si leggeva negli occhi.

Non appena finimmo tutti di mangiare, io e il resto del gruppo uscimmo fuori dell'abitazione per cominciare. Dopo esserci riscaldati, ci assegnammo con chi combattere fra di noi; decidemmo di fare scambio di persona in persona ogni giorno che passava, e dato che si era comunque in pochi, non sarebbe stato difficile rifare il giro una o più volte. 

Per esempio, la persona con cui avrei combattuto oggi sarebbe stato Goku, per Radish Muten e per Nappa Crilin. Diverse ore più tardi che erano cominciati gli allenamenti, potei costatare che, tralasciando le mezze calzette amiche di Goku, ci sarebbe stato un grosso lavoro da fare: se Kakaroth non era fisicamente pronto per uno scontro fisico con me, sarebbe stato difficile immaginare la sua vittoria se si fosse battuto con Freezer! -Imbecille.- ripresi parlandogli a pranzo:- Perché nonostante tutto continui ancora a ridacchiare come un bambino? Hai la minima idea di cosa dovremo fare nei prossimi giorni? - Goku mi guardò innocentemente, iclinando la bocca verso il basso con una faccina incredula e dispiaciuta:- Eh? Ma si può sapere che cosa ti ho fatto?- -Rilassati, fratellino: lui è sempre così!- esclamò interrompendolo Radish. Sbuffai infastidito. Se dovessimo perdere questa battaglia sarà solo per colpa vostra...

Il giorno seguente, ormai pronti per il proseguimento dell'addestramento, uscii con nonchalance fuori dall'abitazione,  fino a quando, all'improvviso, non percepii qualcosa alle mie spalle.

-Bene, finalmente ci rincontriamo. -

2391 parole

Aaah, che fatica! Questo capitolo è stato proprio difficile, specie per il fatto che ci siano stati più punti di vista dei Sayan e una rivelazione schiacciante per la storia fra Frost e Freezer. Secondo voi, che cosa pensiate possa succedere nel prossimo capitolo? Alla prossima!

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