Capitolo diciassettesimo
<<Una storia d'amore non si sa quando inizia, ma si sa di una storia d'amore quando finisce.>>
Misato Katsuragi, Neon Genesis Evangelion.
POV di nessuno:
-Come? Che cosa significa che Dodoria è stato sconfitto?- domandò Freezer nella sua solita, cinica calma a Berryblue. Era trascorsa già una settimana da quando il soldato era partito e solamente oggi, dopo molti giorni di attesa di sue notizie, venne riferito alle orecchie dell'icejin che fosse stato trovato deceduto. Il lutto dell'ormai ex-sottoposto non suscitò come consono in Freezer dei sentimenti di pietà, nemmeno per il fatto che fosse stato molto vicino a lui per vari anni. In quell'istante la sua unica fissazione era una soltanto: trovare Frost. Non gli importava di nient'altro se non di questo. Assorto com'era nei suoi pensieri, l'icejin non si stava minimamente dedicando ad ascoltare Berryblue, la quale, pur essendosene accorta, proseguiva con un finto dispiacere a descrivere i pochi dettagli riferiti riguardo al decesso. Ella accese lo schermo di un tablet, il quale iniziò a proiettare delle immagini tridimensionali sulla località dove fosse stato rinvenuto. Freezer si decise di prestare attenzione, giusto con una tenue curiosità, per poi osservare un'isola occupata da una piccola abitazione rosa.
-A quanto sembra, ammesso che ciò che mi sia stato detto fosse vero, questo luogo è anche la stessa località dove vi alloggerebbe Frost.-
Freezer sgranò gli occhi tutto ad un tratto. Scese dal suo trono sul quale vi era seduto sopra, e avvicinatosi alla donna, si prostrò in avanti per guardare meglio la fotografia della casa. Ovviamente non ne era certo, dopotutto erano dei dati incompleti e poco precisi, ma in quel momento la necessità di fare un tentativo era ugualmente vana:- Berryblue, mi potresti stabilire le coordinate del luogo, per cortesia?- chiese lui. Ella annuì sorridendo, per poi uscire dalla stanza e lasciarlo da solo. L'icejin si avvicinò alle vetrate dell'oblò. Erano ancora nella stessa zona dove erano atterrati, gli stessi campi, lo stesso ambiente, fatta eccezione per una cittadina nella quale mostrava da poco i segni della devastazione che lui e i suoi soldati avevano lasciato. Appoggiò una mano sul vetro, pensieroso.
-Spero davvero di rivederci presto...-
Frost sospirò. Era sera, e il blu era da poco uscito dall'abitazione per potersi soffermare nelle sue riflessioni guardando il mare. Seduto poco lontano dalla riva, egli osservava il tramonto, variopinto quel giorno da dei colori mescolati fra il rosa pomeridiano, l'azzurro di quella che sarebbe stata notte e un'arancione giallognolo di quel che stava lasciando di quel colore il sole. Non aveva mai sperimentato un fenomeno così affascinante fino a quel momento, ed era solo adesso che poteva, grazie al soggiorno sulla Terra, osservare entusiasta come la stella che illuminava l'intera giornata su quel pianeta stesse per svanire nell'orizzonte della vasta pianura acquosa. Il vento era lieve, e benché non fosse tanto insistente, era più che sufficiente per dargli dei tremolii di piacere che sembravano poterlo cullare e rincuorare da ogni male. Erano state delle giornate molto intense per lui, dopotutto: fra l'essere accettato fra i cosiddetti Guerrieri Z e gli allenamenti che doveva tenere al pari con qualcuno da una potenza notevole era particolarmente stressante. Aveva avuto modo di conoscere e approfondire i rapporti un po' con tutti, i terrestri in modo particolare, poiché sia i Sayan che Vegeta soprattutto non erano ancora molto lieti nel sapere che uno come lui si fosse arruolato con loro. Goku, per esempio, era quello che gli piaceva di più: era una persona positiva e solare, spesso un tantino sorprendente nei sui modi di fare rivelanti un intelletto leggermente scarso, ma che accettava chiunque a prescindere da chi fosse e da cosa avesse fatto. Secondo lui Frost sarebbe potuto diventare buono come lo avrebbero voluto vedere gli altri, e che forse lo fosse sempre stato ma che non c'era nessuno per aiutarlo veramente a essere chi avrebbe voluto essere. L'icejin ci credeva assai in quell'ultima parte. Con Bulma, invece, era nata una sorta di migliore amicizia. Lei era l'unica a cui avesse potuto veramente dirle tutto, in particolare modo del rapporto speciale che lui e Freezer avevano avuto fino a quel momento. La ragazza era, difatti, colei che aveva spiegato a Frost la normalità in questa sua attrazione che da quanto aveva capito lui riteneva sbagliata.
-È strano, ma questo perché non me lo sarei aspettata da te che ti confidassi in questo modo. L'amore non ha bisogno di regole, ma credo che non sia giusto che te lo dica io, infatti dovrai essere tu a scoprirlo da solo.-. Le frasi che Bulma e Goku dicevano spesso lo facevano riflettere molto:non capiva molto il loro senso, in particolare modo il senso del doverlo scoprire da solo. Era un'essere sensibile sotto certi punti di vista, ma nonostante tutto restava ugualmente un icejin che era abituato alla praticità delle cose, le quali erano perlopiù incentrate su argomenti che solo il suo rango sociale poteva gestire, come il combattimento o la gestione di un vasto impero.Effettivamente l'affettività era vista come un tabù nella sua società, ma d'altro canto era proprio la specie di per sé ad essere, a seconda della maggioranza, impietosa e con un cuore di pietra.
Si sentì chiamare da dietro. Era Gohan, il figlio di Goku. Con lui non ci aveva parlato molto, si era sempre mostrato molto riservato nei suoi confronti, probabilmente per il fatto che qualcuno gli avesse detto di mantenere le distanze con lui il più possibile.
-Che cosa stai facendo?- chiese sedendosi vicino a Frost. L'icejin si voltò a guardarlo, sorridendo lievemente:
- Niente di interessante, in realtà. -
Il piccolo teneva lo sguardo verso il basso, disegnando con l'indice di una mano delle linee casuali sulla sabbia:
-Poco fa stavo studiando.- riprese il bambino, ormai deciso a voler iniziare una conversazione con il blu. Frost gli chiese se quello che stesse studiando fosse difficile, e in tutta risposta ottenne un cenno di approvazione con la testa:
- Sai, io da grande diventerò qualcuno di molto importante, o almeno così dice mia mamma, ma che per farlo devo impegnarmi moltissimo a fare i compiti e passare le verifiche con i gradi più alti.- spiegò Gohan continuando a non fissare l'icejin; si avvertiva in lui, nonostante lo avesse detto molto innocentemente, un tono di un disagio, di una costrizione.
-E tu lo vorresti essere?-
Il bambino mugolò: non lo sapeva, ma Frost aveva compreso perfettamente che lo stesse facendo perché ne fosse costretto. Pensò a quando, per saldare i debiti della sua famiglia, avesse iniziato la sua professione da finto eroe. Ripensò a tutte le persone che lo avessero abbandonato, tradito, deriso. Forse pure Freezer era fra queste, ma ancora non riusciva ad accettarlo.
L'icejin e Gohan si alzarono entrambi per poi avviarsi verso casa: era ora di cenare.
Bulma POV:
-Noto che gli allenamenti procedono a meraviglia!- esclamai entusiasta.
-Col cavolo. - sentenziò Vegeta con il suo solito fare scorbutico. Una sola frase da parte sua era talmente fastidiosa da cambiare il mio umore allegro in un battito di ciglia. Sbuffai: non avevo alcuna intenzione di parlarci, ma per quanto mi doleva ammetterlo, ammiravo in un certo senso la sua personalità, fintanto che non iniziava anche nei momenti più sciocchi a fare il presuntuoso con una sgarbatezza competitiva. Goku iniziò a ridere per drammatizzare la situazione:
- Beh, immagino che dovremo lavorare ancora nel gioco di squadra!-
- Ah, lasciatelo stare al principino: è fatto così!- spiegò Nappa sorridendo sotto i baffi. Mi voltai nella direzione opposta alla loro, dove c'era pure Junior che meditava fra sé. Era arrivato da pochi giorni, e come di consueto non era lontanamente spronato nel fare quattro chiacchiere con qualcuno, fatta eccezione per Gohan con il quale si allenava gradualmente. Il mio amico Goku aveva proprio ragione: sarebbe stato un disastro se nessuno di noi avesse avuto intenzione di trovare un modo per comunicare, in particolar modo nei combattimenti contro un nemico di cui si sapeva veramente poco.
-E gli altri dove sono?- domandò Radish riferendosi a Crilin, il Genio delle Tartarughe, Gohan e Frost.
-A chi importa? Sarà soltanto un loro problema se dovessimo cominciare senza di loro!-
-Permesso!- esclamò una voce interrompendo la tensione che si era formata nella sala. Ci guardammo tutti nella direzione della porta, per poi notare, fra gli sbuffi di Vegeta, che il resto della combriccola fosse arrivata. Feci uno sguardo di vittoria nella direzione del Sayan, il quale volteggiò sfacciatamente gli occhi al cielo per poi cominciare ad allenarsi come se niente di tutto ciò fosse successo. Frost si avvicinò a me, iniziando a scusarsi per il ritardo. Successivamente, dato che erano ormai tutti pronti, iniziarono ad allenarsi. I primi a cominciare furono Goku e Radish, i quali terminarono dopo mezz'ora con un pareggio da parte di entrambi, i secondi Muten e Junior che si aggiudicò la vittoria, mentre i terzi furono Vegeta e Frost. Non appena l'icejin realizzò con chi avrebbe dovuto combattere sembrò riluttante sul farlo; la scorsa settimana il Sayan se la prese così a male per la sua sconfitta a tal punto da voler uccidere Frost sul momento.
-Piuttosto che gareggiare con una fighetta preferirei un degno avversario!- esclamò quest'ultimo facendo uscire quella sua poca vela di orgoglio nell'attimo. Anche Frost, però, sembrava irritato, probabilmente per gli atteggiamenti dell'avversario nei suoi confronti che per altro:
- Confermo pienamente: Bulma, come mai mi stai facendo giocare con una fighetta?-
-Vuoi per caso provare il contrario? - chiese Vegeta seriamente, quasi perdendo il suo solito tono, diventato adesso più freddo. Frost si avvicinò all'uomo: voleva sfidarlo. Adesso avrebbero fatto seriamente, ne ero più che certa. Mi misi una mano sulla fronte, desolata nel vedere Goku esultare per entrambi, con la tipica espressione innocente di chi non sapeva cosa stesse succedendo. Accesi il timer nel mentre che i due contendenti si stavano mettendo in posizione di attacco.
Diedi il via, ma nonostante tutto, niente accadde: se ne stavano lì, ad osservarsi, nello stupore generale di tutti. Non riuscivo bene a comprendere il motivo, fino a quando Frost, dopo aver tremato leggermente, con una visibile titubanza, si puntò in avanti per affrontare il Sayan con un attacco ravvicinato. Il principe lo bloccò immediatamente, restando allo stesso tempo sbigottito per questa sua scelta improvvisa e ben poco pensata nel sui stile. Ovviamente lo prese a suo vantaggio, e iniziò così a colpirlo velocemente. Frost dall'altra parte non riusciva a parare i colpi, a malapena reagiva. Vegeta lo mollò, giusto per pochi secondi, per poi riprendere avvicinandosi a lui, questa volta però affrontato a dovere dell'avversario che aveva iniziato a non dargliela vinta. Continuavano già da un bel po', più precisamente tre minuti e un quarto come segnava l'orologio, e ancora sembrava che, nonostante fossero entrambi affaticati, nessuno volesse mostrare un segno di debolezza all'altro. Ad un certo punto, però, nel mentre che erano in un contatto strettamente vicino, il blu si diede una spinta con la coda, andando all'indietro e fermandosi velocemente con una mano per frenare la caduta.
-Eh? Che cosa sta facendo Frost?- chiese il mio amico stupito.
-Non lo so, fratellino, ma non mi piace per niente!- affermò Radish confidandosi con lui e noi altri. Lì per lì non ascoltavo neppure, ormai troppo presa per riflettere. Effettivamente Frost aveva iniziato a comportarsi in modo ambiguo sin dall'inizio, ma che tutt'ora mi restava indecifrabile.
Sembrò come se avesse letto nella mente di tutti: Frost si rialzò con fatica, così come a sorridere lievemente e a rivolgersi al duellante:
-Sei molto bravo, sai? Quasi ci speravo che un giorno saresti riuscito a raggiungere una parte della forza di cui tanto speravo!-
-Che cosa intendi con questo?- intervenne Vegeta, con un espressione calma ma con voce dubbiosa. Frost gli chiese se volesse veramente sapere, e lui annuì.
-Sai, un tempo Freezer mi parlava molto di voi Sayan: si vantava sempre di come avesse distrutto il vostro pianeta, e di come, seppur accennandolo, si fosse sbarazzato del problema del cosiddetto Super Sayan.-
Ci fu un attimo di silenzio, fatta eccezione per i mormorii sorpresi di Nappa e Radish.
-È soltanto una stupida leggenda! Vegeta, non dargli assolutamente ascolto, chiaro?- gridò Radish nella loro direzione. L'icejin sembrò riderne di questa affermazione.
-Affatto, e sarò io stesso a farvi diventare tali!-
POV di nessuno:
Ormai era passato un altro mese, e le forze speciali Ginew erano ormai pronte, assieme al loro imperatore e ad altri soldati, ad affrontarsi in uno scontro che avrebbe segnato decisamente le sorti di loro e dei loro contendenti, i cosiddetti Guerrieri Z. Questi ultimi, durante le ultime settimane, si erano dati molto da fare affinché le loro forze e energie venissero dosate assieme a quelle dei loro nemici. Vegeta, Radish e Nappa erano ormai pronti a rivendicare la loro stirpe, gli anni di torture subite da Freezer ed il suo temibile esercito, e proteggere quel pianeta così tanto ospitale che ormai, nonostante vi abitassero da poco, la definivano come una vera e propria casa. Goku, Crilin e il resto del gruppo erano intimoriti su ciò che avrebbero successivamente affrontato, anche se Kakaroth era come al solito eccitato al sol pensiero di testare il frutto dei suoi allenamenti. Frost, nonostante fosse una situazione dedica di una notevole importanza, non provava incredibilmente nulla: aveva messo da parte i sentimentalismi per un altro giorno, un altro momento, non voleva per niente al mondo che le sue debolezze fuoriuscissero sul campo di battaglia. Lui più di tutti voleva vendicare Zarbon, voleva dimostrare, dopo essere stato il pezzo mancante per i Sayan a sbloccare quel potere a loro ignoto, di valere e di non essere più usato da qualcuno per un volere che non gli apparteneva minimamente. Dall'altra parte, però, a Freezer mancava Frost. Gli era mancato, gli era mancato moltissimo, e il solo pensiero di poterlo rincontrare di nuovo gli lasciava una sensazione di agrodolce in bocca, da una parte sorprendentemente rassicurante, dall'altra un miscuglio di preoccupazioni su ciò che avrebbe ardentemente voluto dirgli per risolvere il distacco fra i due. Era bizzarro, in un certo senso, scatenare una guerra per lui, ma intuiva che gli avversari con i quali la controparte vi viveva non fossero positivi a volerlo lasciare andare. Ecco perché se ne sarebbe occupata la Ginew Force: prima ancora di intervenire, ci avrebbero pensato loro, eliminando i Sayan e il resto di quella assurda combriccola per poi proseguire anche, svolto questo problema, di usurpare tutti i privilegi della Terra e distruggere successivamente il pianeta.
Nel frattempo che l'iicejin rimaneva ancora nelle rovine di quella cittadina, il gruppo di Frost, munito di tutto punto, era giunto nei dintorni di quel territorio. Avevano cibo a sufficienza per un paio di settimane, il quale veniva diligentemente tenuto d'occhio dallo sguardo affamato di Goku, e un rifugio, più precisamente un camper con cui vi erano partiti. Gohan era stato riportato a casa: era ancora troppo pericoloso, specialmente per un bambino come lui di soli cinque anni, venire con un gruppo già numeroso di suo a rischiare la vita irresponsabilmente, e inoltre, come se non fosse sufficiente di suo, Chi-Chi era stata chiara nel volerlo indietro il più presto possibile, onde per cui era inutile che il piccolo sperasse di poter avere un appoggio da qualcuno più deciso e caparbio di chiunque altro conoscesse se non la madre.
- Sapete cosa? Un po' mi mancherà quel marmocchio a rompere le scatole.- affermò Radish non appena lo vide andare via:
- Era proprio simpatico.- aggiunse anche, facendo sorridere perfino il fratello, lieto che alla fine, nonostante si fossero conosciuti da poco, avessero instaurato buoni rapporti un po' con tutti.
Frost POV:
Era trascorso solamente un giorno da quando eravamo giunti nei dintorni della città che, assieme a Freezer, avevamo osservato venire distrutta dai suoi soldati. Era abbastanza nostalgico il pensiero, un ricordo di un po' di tempo fa che era straordinariamente vicino e correlato a tutti gli altri recenti e passati della mia vita. Avrei dovuto pentirmene di essi? Avrei potuto cambiare, se ne avessi avuta l'occasione, i loro eventi? No, assolutamente: per me tutte le scelte che avevo compiuto erano preziose, così come la strana ma simpatica compagnia con la quale sono riuscito e stavo riuscendo a cambiare. Tutto ciò che avevo fatto valeva la pena essere compiuto, e tali come le miei azioni, tutti gli eventi che mi ero lasciato correre davanti valevano la pena di essere vissuti, orgoglio o disonore fossero.
Guardai il gruppo dei Sayan di fronte a me che litigavano per le minime piccolezze, e riflettei sul semplice fatto che, malgrado le nostre differenze, in fin dei conti collaborassimo entrambi per un fronte comune e convivessimo pacificamente all'unisono senza che l'odio sfociasse fra di noi. Eravamo, alla fin fine, degli esseri viventi che volevamo vivere, ed era questo e molte altre nostre volontà a volerci mandare avanti in questo cammino condiviso.
-Ahi! Vegeta, si può sapere che cosa ti ho fatto?-
-E stai un po' zitto, imbecille! La prossima volta che mi rivolgerai la parola ti farò a pezzi, chiaro?-
- Suvvia, datevi un contegno, voi due! Mio fratello non ti infastidirà più, così che non minaccerai di ucciderlo, va bene? Qualcuno può venire perlomeno a dividerli?- aggiunse Radish guardando nella mia direzione. Giusto per accontentarlo, mi alzai da dove ero seduto, e avvicinatomi ai tre che continuavano a bisticciare, iniziai a sbattere come se fosse stata una frusta la mia coda al suolo, per poi placcarmi fra Goku e Vegeta nel mentre che Radish lo bloccava per le braccia. In quell'istante entrò Bulma, la quale, sbigottita da quello che stesse succedendo, richiamò la nostra attenzione con un urlo ordinandoci di uscire immediatamente.a accompagnammo dietro docilmente, proprio come dei cagnolini, fino a quando realizzai con sorpresa della vicinanza di un'astronave dinanzi al nostro accampamento.
I colori erano fin troppo familiari per non essere riconosciuti, e proprio nel preciso istante che stavo contemplando la struttura, dalla botola vi fuoriuscirono tutti i membri della Ginew Force. Dalle loro espressioni non sembrava emanassero auree negative, ma dentro di me ero fin troppo consapevole del fatto che, specialmente Jeeth e Butter, si fossero preoccupati per la mia assenza. Il mio sosia era vicino, me lo sentivo; ormai la battaglia decisiva stava per cominciare.
3022 parole
Salve a tutti, ragazzi! Buon fine dell'anno, semmai doveste leggerlo il 31 di dicembre. Come state, state trascorrendo delle felici e meritiere vacanze natalizie? Spero proprio di sì! Dunque, questo era il penultimo capitolo della fanfiction, vale a dire che poi, il prossimo che verrà, sarà l'ultimo che sancirà la fine di questo libro! Ho intenzione di cominciarlo esattamente da partire dall'anno nuovo, onde per cui preparatevi, specie se siete leggermente dei deboli di cuore quali si sono affezionati alla storia! *occhiolino*
Tralasciando gli scherzi, ecco qui, semmai doveste esserne interessati, un breve resoconto personale sulla lavorazione di questo capitolo e anche su quello precedente. Nello scorso capitolo, vale a dire il sedicesimo, ci avevo impiegato quattro mesi di tempo; avevo cominciato da poco Il liceo, una delle mie più personali gioie personali, con il quale, però, riscontrai un periodo felice fra i vari compiti e la vita particolarmente complessa di questa nuova scuola. In questo ho avuto giusto un pò di sfortuna in quanto di idee, ma grazie ai miei amici sono andata avanti e sono riuscita a proseguire fino ad oggi al completamento di questa parte della storia. Per il capitolo di oggi ho aggiunto una canzone dei Queen, Innuendo, e una citazione di un personaggio di uno dei miei anime preferiti, Neon Genesis Evangelion .
Ho avuto modo di notare un errore, ossia quello dell'Alleanza fra Junior e i Guerrieri Z: mi ero inconsciamente scordata che prima dell'arrivo dei Sayan lui odiasse profondamente Goku e il resto del gruppo, e dato che avevo deciso di unire assieme due saghe di Dragon Ball assieme, non avevo riflettuto su questo piccolo particolare molto importante! Ebbene, detto ciò (e anche per non dilungarmi ulteriormente) auguro a tutti una buona giornata e un buon proseguimento con Forever by his Side!
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