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Cap. Decimo

Frost POV:

- Ma... almeno ti fidi un po' di me?

- Ci sto provando, Frost, sappilo-

Ripensai a quella conversazione per tutta la notte; il solo fatto che Freezer stesse provando a fidarsi, mi aveva risvegliato una sorta di calore nel mio petto, una sensazione che non avevo più provato dopo tanto tempo. Nessuno finora era stato gentile con me, e dovevo riconoscere che la mia controparte si stava veramente impegnando: mi aiutava negli allenamenti, mi riservava molti privilegi, e ora desiderava pure conoscermi meglio. Era anche vero che lui fosse di natura artificiale e che non disponesse di veri sentimenti quali avevo io, però percepivo che lui desiderasse essere mio amico. E lo volevo anch'io. 

Il giorno seguente, dopo essermi alzato, raggiunsi la sala da pranzo per fare  colazione. Non avevo avuto neppure il tempo di entrare che qualcuno mi prese per il braccio e mi trascinò via.

-Ehi, che accidenti fai?- gridai stizzito. Adesso non si può neanche più mangiare? 

- È più di un'ora che ti aspetto, e come al solito sei sempre in ritardo! 

-E dai, Freezer, non ho più toccato niente da ieri sera!- protestai mugolando. 

-Sei proprio un bambino...mangerai più tardi, e non si discute! - mi rimproverò la mia controparte affrettando il passo. Era inutile protestare, tanto con lui era guerra persa.

Cominciammo così il nostro allenamento. In queste settimane ero molto migliorato: ero diventato più veloce e agile, inoltre, cosa molto importante, avevo cominciato a capire alcune mosse di Freezer, e adesso, oramai abituato al suo modo di sferrare gli attacchi, non avevo più le stesse lacune di una volta. Sapevo benissimo, però, che lui sarebbe ugualmente stato un passo in avanti a me in qualsiasi caso. Non ci potevo fare niente, dopotutto, lui aveva una capacità fisica ben superiore alla mia. 

Stavo cercando di colpirlo con delle sfere energetiche, stando attento a non avvicinarmi troppo e a non farmi colpire da lui. Freezer, a differenza mia, sferrava i suoi colpi con molta più precisione, tanto che mi beccai alcuni graffi qua e là per il mio corpo. Era inutile, comunque, schivare gli attacchi: leggevo nei suoi occhi la sua impazienza nel proseguire nella fase successiva, e benché stesse provando a essere il più calmo possibile nei miei confronti, quello era un suo instinto che non sarebbe riuscito a frenare. Sospirai,  e preso uno slancio nella sua direzione, mi preparai per affrontarlo in uno scontro ravvicinato. Ci tirammo colpi nel tentare di colpire l'avversario per poi, contemporaneamente, evitare di essere presi. Dopo un po', iniziai a esaurire le energie ( un po' per la fame, un po' per la stanchezza), i miei colpi divennero meno forti e più prevedibili, a tal punto da  ritrovarmi  nuovamente a perdere contro il viola. 

Caddi al suolo, esausto. 

- Non sei andato male, sai?- riprese l'imperatore avvinandosi a me. Alzai lo sguardo sorridendo. Era un bel traguardo sentirselo dire da lui!

- Davvero? -

- Sì, si vede che stai migliorando. - riprese tranquillamente e ricambiando il sorriso. Non volevo fare brutta figura, perciò cominciai a congratularmi con lui per la sua solita bravura. Freezer mi aiutò a rialzarmi. 

-Ehm...Freezer? - lo richiamai timidamente. 

-Sì? 

-Adesso posso andare a mangiare? - chiesi con voce supplichevole. La mia controparte sbuffò, pensando probabilmente a quanto infantile fosse la mia richiesta, e giratosi da una parte, mi diede il consenso. Lo ringraziai e uscii, lasciandolo solo nella stanza.

Freezer POV:

Non appena Frost uscì, sbuffai innervosito. Non riuscivo a spiegarmi il motivo per cui il mio simile fosse così poco maturo a tal punto da avere come punto fisso solo ed esclusivamente per il cibo. Tanto avrebbe mangiato comunque, o sbaglio? Incrociai le braccia sul petto, come era mio solito fare quando ero scontroso, e mi misi ad osservare le mura e il pavimento leggermente devastati dal nostro scontro. Era migliorato parecchio, c'era proprio da ammetterlo, e si vedeva che ci stava mettendo tutto sé stesso negli allenamenti. Anche il fatto che cercasse di prevedere le mie mosse era un segno: lui cercava di imitarmi, ma non proprio a pappagallo, giusto prendermi come esempio. In un certo senso mi sentivo onorato. 

Uscito fuori, mi diressi verso la mia infermeria personale, a cui era riservata una delle migliori capsule di rigenerazione. Subito dopo averla attivata, mi ci infilai dentro fino a immergermi  completamente nell'acqua, chiudendo gli occhi e  aspettando pazientemente che tutte le mie ferite guarissero. Comunemente, la sensazione che si prova quando si è al suo interno è esattamente come quella di fare la doccia: ci si sente rinati. Nelle parti delle ferite si sente spesso un leggero bruciore, dovuto semplicemente al rigeneramento di tutte le cellule morte e dei tessuti della pelle, ma essendo un dolore passeggero, non è più di tanto fastidioso. Personalmente per me era molto rilassante, perché potevo allontanarmi da tutti gli impegni e seccature e distrarmi senza pensare più a niente. 

Tuttavia, in quel momento, non riuscivo a togliermi dalla testa la conversazione del giorno precedente con il mio sosia. Non c'era da stupirsi sul fatto che prima o poi Frost sarebbe venuto a conoscenza di ciò che era successo, ma rimasi sorpreso nel modo innocente di come me lo stesse continuando a nascondere, per poi rivelarmelo con nonchalance, quasi come se non gliene fosse importato affatto. Però, non fu soltanto quella cosa lì a sorprendermi, ma anche per le  molte altre cose in più che mi aveva raccontato.  Dubitavo ancora un po' sul fatto che si fosse aperto così tanto con me, poiché sapevo benissimo che nessuno si sarebbe lasciato scappare tali private informazioni a qualcuno che stava conoscendo da poco...

All'improvviso partì uno squillo ripetitivo, che mi destò dai miei pensieri. Avevo capito che avevo ultimato il mio tempo di rimanere nella capsula, così, aperti gli occhi, premetti un pulsante per  la sua apertura che si trovava sopra la porticina, e uscii fuori. Mi stiracchiai un po' il collo e le spalle e preso un asciugamano, iniziai a strofinarmelo su tutto il corpo per asciugarlo.

Nel mentre che mi dirigevo nelle mie stanze, continuai a riflettere su quello che mi aveva detto Frost. Non era stata una vita facile, e da quanto avevo compreso, alla mia controparte gli era mancato sempre un appoggio da parte degli altri, così da ridursi nel fidarsi ciecamente di chiunque lo incontrasse. E molte di queste persone lo avevano portato al suo declino, riducendolo a ciò che era attualmente. 

Però io non me ne dispiacevo: se non fosse stato per le sue disavventure, sicuramente lui non sarebbe mai arrivato qui, e sarebbe stato molto più difficile per me dopo la realizzazione del mio desiderio reintegrarlo nel mio Universo. E poi...che cos'era quella frase che mi aveva detto ieri? 

Nel mentre che provavo a ricordarmelo, mi ero già sdraiato sul letto. Guardavo il soffitto, e come le scene di un film, rivedevo ogni singolo frammento di quella serata, fino a quando non mi risuonò la sua voce dire:

- Spero si possa diventare buoni amici, Freezer! 

I miei occhi si spalancarono. Era impossibile per me evitare di abbozzare un sorriso. Ultimamente quel piccolo demonietto mi stava veramente facendo impazzire: da quando lui era qui, avevamo stretto buoni rapporti, e avevo finalmente conosciuto qualcuno che mi accettasse per ciò che ero. Lui non temeva di me, e non gliene importava un bel niente del fatto che non avessi veri sentimenti; mi trattava al suo pari, e non temeva di farlo. Inoltre, la sua presenza, da principio quasi estranea a me, era diventata tutto a un tratto quasi un desiderio, ponendo grossi dubbi su questo mio comportamento senza risultato. Che cosa c'era che non andava in me?

1266 parole.

Ciao ragazzi, come va? Finalmente, dopo molto tempo, sono ritornata a scrivere questa fanfiction riprendendola dal punto cui avevo mollato. Ho molta paura che qualcosa non sia molto scorrevole, ma il motivo di tutto ciò è che sono stata molto impegnata con la scuola,  e non ho avuto più tanto tempo per stare qui su Wattpad a scrivere! Vi ringrazio ugualmente per la vostra innumerevole  pazienza e per il vostro appoggio, e detto questo, ci sentiamo come sempre alla prossima! 

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