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3.

Finalmente Millie si fece viva, dopo avermi mollata sola al bancone per almeno due ore.

"Oh, sei viva. Iniziavo a credere che ti avessero rapita." dissi con sarcasmo, lasciando trasparire il mio evidente fastidio, mentre ripulivo il bancone ormai saturo di bicchieri vuoti..

"Ti prego,perdonami" rispose lei con un aria pentita, appoggiando la cassa di gin sul bancone. "Mi ha chiamato mia sorella mentre tornavo per un emergenza e sono dovuta correre da lei."

Sospirai, cercando di soffocare l'irritazione.
"Non preoccuparti, potevi avvisarmi , peró."

"L'ho fatto! Non hai visto il telefono?"

Mi bloccai un secondo. Era vero? Ma quando? Davvero ero così distratta?
"Ah....no, non l'ho visto. Sarà che ero troppo distratta."

Millie alzó un sopracciglio, fissandomi con sospetto.
"Distratta da cosa?"

"Dal lavoro? Stiamo lavorando, ricordi?" ribbatei , cercando di sviare il discorso.

Lei mi fissó, con espressione scettica e poi rise. "Ah, ma sta zitta, che te ne stai sempre col telefono in mano anche mentre lavori." mi punzecchió dandomi una leggera gomitata.

In realtà, aveva ragione. Ma non mi sembrava il caso di dirle che ero stata distratta da Blitz per tutto il tempo in cui era mancata.
La ignorai dunque.

Intanto lei, diede un'occhiata al locale, notando il tavolo vuoto. "Oh, Blitz è andato via?" mi chiese.

La sua domanda mi colse di sorpresa, tanto che risposi senza pensare.
"Si."

Ma non appena quel "si" uscì dalla mia bocca, mi resi conto del passo falso. Come facevo a sapere il suo nome? E, ovviamente, Millie non ci mise molto ad accorgersene.

"Menomal- Aspetta! Come fai a sapere di chi- oh no, non dirmi che ci ha provato con te."

"Pft, magari" mi lasciai scappare questa frase incosciamente, e subito lei mi molló uno schiaffo leggero nel braccio.

"HEY! CHE CAZZO DICI, NON CI PENSARE NEMMENO"

"Oh dai, sto scherzando." dissi ridendo. "Me l'ha detto Striker."

Millie incroció le braccia, sempre più dubbiosa.
"E perché Striker si è messo a parlare di Blitz con te?"

"Lo conosci, quel tipo basta che beve due bicchieri di whisky, e inizia a parlare a motore."

Millie alzó gli occhi al cielo, poco convinta , ma , perfortuna, decise di lasciar perdere..
"Mh.. va bene. Peró sul serio, sta attenta,ok? Non metterti nei casini."

"Sta tranquilla, so badare a me stessa.".
Avevo giá detto quella frase due volte a due persone diverse, nella stessa giornata, eppure nessuno di quegli avvertimenti, frenava la mia voglia di conoscerlo e sapere di più.



Finalmente arrivó l'orario di chiusura. Il locale si svuotó lentamente, lasciandoci sole a pulire e sistemare tutte. Mentre Millie riponeva le bottiglie nella dispensa, io davo una ripulita ai tavoli.

Quando raggiunsi il tavolo dove era stato seduto Blitz, notai un oggetto scuro e abbandonato in un angolo.

Mi avvicinai incuriosita, e lo presi tra le mani. Era lo stesso taccuino in cui l'avevo visto scrivere, era nero, logoro e malridotto. Sembrava che avesse passato l'inferno.

Lo fissai per qualche secondo, incerta sulle mie intenzioni a riguardo.
"Millie, qualcuno ha lasciato questo." dissi, mostrandoglielo.

Lei sbirció distrattamente.
"Sarà di qualche cliente, lascialo li, magari domani torna a prenderlo."

Annuì, ma qualcosa mi trattenne dal lasciarlo al suo posto.
Non so perché, ma sentivo il bisogno di portarlo via con me. Lo infilai discretamente nel mio zaino, e mi allontanai dal tavolo senza pensarci troppo.
Mi sono detta che gliel'avrei restituito se fosse tornato a prenderlo, ma in realtà , morivo dalla voglia di dare una sbirciatina.

skiptime

Tornai a casa tardi, con la testa piena di pensieri che rimbombavano pesanti.
La giornata era stata estenuante, e l'unica cosa che desideravo era farmi una doccia calda e buttarmi a letto.

Dopo essermi docciata, struccata e aver messo qualcosa di comodo, mi preparai la mia solita tisana alla melatonina, cercando di rilassare la mia mente.
Frisk,acciambellato sul cuscino, nemmeno si mosse quando mi infilai sotto le coperte. "Gatto ingrato" mormorai accarezzandogli la testa.

Provai a distraemi mettendo qualcosa in tv , ma qualunque cosa scegliessi, sembrava solo un rumore di sottofondo. I miei occhi continuavano a guardare verso lo zaino appoggiato alla porta.

Quel maledetto taccuino.

Era come se mi stesse attirando a se come una calamita.

Alla fine cedetti.
Mi alzai, afferrai lo zaino e tirai fuori il taccuino, portandolo con me sul letto.

Lo appoggiai sulle ginocchia, osservandolo con esitazione.

Sulla copertina , in basso a sinistra , c'era scritto il nome del proprietario.
" BLITZØ"

Notai il taglio sulla O, era di un colore diverso, come se fosse stata cancellata dopo tempo.
A questo dettaglio mi tornarono in mente le parole di Striker.
"Non sia mai qualcuno osi chiamarlo Blitzo, impazzisce"

Un piccolo dettaglio insignificante penserete, ma per me, era sufficiente a farmi pensare ancor di più, che dietro quel nome si nascondeva una storia che volevo scoprire.

Smisi di pensarci e lo aprì.
Le prime pagine erano una serie di disegni, schizzi grezzi e caotici e scarabocchi frenetici, come se qualcuno li avesse fatti in preda a un attacco di nervosismo.
Alcuni scarabocchi sembravano voler coprire delle parole, che ormai erano illeggibili, altri erano semplicemente forme astratte.
Eppure quelle pagine avevano tutte una cosa in comune, ovvero, il fatto che trasmettessero un forte senso di inquietudine, come se chi li avesse fatti, stesse cercando di proiettare la sua sofferenza su carta.

E io lo riconoscevo bene, l'ho fatto per anni.
Ho riempito tele, quaderni e persino muri nel tentativo di placare una mente davvero troppo rumorosa.
Non funziova mai davvero, ma per un attimo spegneva quel costante rimuginare.

Sfogliai altre pagine. Tra i disegni c'erano anche delle frasi sconnesse, alcune senza un senso apparente:
"Moriró morendo."

Poi una lista di nomi, tutti cancellati tranne uno.
"Loona."

Forse stava scegliendo il nome per un animale domestico? O magari era solo una lista di ragazze che voleva farsi.

Altre frasi sembravano riflessioni molto più profonde e personali, ma due in particolare attirarono la mia attenzione:

"Non importa quanto provo a scappare, la tua ombra mi perseguita, e la mancanza che sento è come un coltello conficcato nel petto."

"Sei ovunque , eppure non ti trovo più"

Mi fermai, rileggendole più di una volta.
Notai che c'erano molti errori di ortografia, e le pagine erano bagnate, macchiate, come se avesse addirittura pianto mentre le scriveva.. Erano delle frasi intrise di un'angoscia così cruda che mi colpirono, nonostante non centrassi nulla.

Chi gli mancava? Un'ex? Un familiare? Un amico? Morivo dalla voglia di saperlo.

Ma poi, il senso di colpa mi oppresse. Non avrei dovuto aprirlo. Invadere la sua privacy in quel modo... Non era giusto. Se volevo conoscere, non era quello il modo.

Richiusi il taccuino, decisa a lasciar perdere, ma qualcosa scivoló fuori tra le pagine.

Un tovagliolo.

Lo presi in mano confusa. Che diavolo ci faceva un tovagliolo dentro un taccuino? Non mi feci altre domande e lo rimisi dentro, ma notai che c'erano delle scritte, fatte da due calligrafie diverse.

"Che dici, scappiamo da questo locale di merda e andiamo a scopare a casa mia?"

"Eddai Blitzy, siamo appena arrivati"

"Ti preeego andiamo via :3"

Un sorriso mi si formo sulle labbra. C'era qualcosa di davvero tenero e assurdo in quella conversazione , e nel fatto che l'avesse conservato con cura.
Quella doveva sicuramente essere una vecchia conversazione tra lui e una sua ex... o un suo ex.

Girando il tovagliolo , notai un altra scritta:

Ti amo <3
-Stolas

Mi fermai a riflettere. Quel nome mi suonava familiare, ma non riuscivo proprio a collocarlo nei miei ricordi.

Lasciai perdere, la tisana stava facendo effetto, quindi posai il taccuino sul mio comodino, e mi addormentai rimandando il problema al giorno seguente.

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lo so , avevo detto che tornavo lunedì, ma ho già 10 capitoli pronti , e ne sforno uno nuovo al giorno , quindi perché cazzo me li devo tenere nelle bozze?💀
beccatevi quest'altro e il prossimo boh, quando mi va AHAHA tanto è gia pronto

più che altro non vedo l'ora di postare il 5, che diciamo è quello col punto di svolta, ma non vi spoilero più dai, a presto

btw
l'avevo detto che avevo trovato un'idea per far coesistere anche la stolitz ma lo scoprirete moolto più avanti.

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