15. Device and Diggory's Christmas
Alison Pov's
Alla stazione di Hogsmeade
Il ballo era passato, ora è un giorno nuovo ed è anche Natale.
Siamo tutti quanti qui ad aspettare il treno, e un po' giù per via delle vacanza, chissà se ci saremo visti!
Io: Mi mancherete ragazzi.
Stavo per abbracciarli uno ad uno, ma Ginny e Ron mi fermarono.
G: fermi tutti, stasera ci vedremo tutti insieme alla Tana, Hermione ed Harry passeranno le vacanze con noi, tu Alison potrai venire con i tuoi visto che mio padre e i tuoi genitori lavorano al Ministero e si conoscono.
Io: beh, non ti ricordi che dovrò passare questa giornata con Cedric e suo padre? Per poi passare tutte le mie vacanze sola con lui!
R: Tu sola con Diggory?!
Io: già.
H: ma riuscirai comunque a venire almeno tu, vero?
Io: ovvio!
La mia famiglia non fa differenza di sangue o di posizione economica, non mi hanno mai vietato di essere amica loro, sono molto diversi dagli altri Purosangue, e io gli voglio molto bene, sopratutto a mia madre, è come una sorella per me...
He: ragazzi stanno per partire dai saliamo!
Prendemmo i nostri bauli e li posammo all'interno del treno. Come se avessi già previsto tutto, i regali erano nel baule e non avevo pensato di consegnarli per aprirli poi la sera di Natale.
Salimmo sul treno, poi trovammo una cabina vuota e ci sedemmo lì dentro.
G: ah Alison se vuoi potresti portare anche Cedric
Io: non mi sembra il caso Gin, ieri mi ha detto che se avessi voluto, avrei potuto ignorarlo.
H: mi sto perdendo qualche pezzo, non so praticamente nulla di questa storia.
R: già neanche io.
Decisi di raccontare tutta la storia dal 1 settembre ad oggi, erano i miei migliori amici anche se maschi, purtroppo loro non possono capire i nostri sentimenti, o almeno credo.
R: e così tu sei cotta eh?!
Io: già, ma non capisco perché io debba ignorarlo.
He: forse si sente un po' in colpa per averti fatto star male, si sente l'artefice.
Io: beh non posso dire che non sia vero...
G: ma lui non lo sa, intendo cosa provi, o come ti senti!
H: è tutto così complicato.
Io: già.
Passammo tutto il viaggio a parlare, ridere e scherzare da buoni amici, fino a quando non arrivammo alla stazione di King's Cross, così scendemmo dal treno.
Una volta scesa cercai di guardarmi in giro, mio padre nella lettera mi aveva detto che ci sarebbe stato un elfo.
X: Alison.
Sobbalzai e mi girai, era Cedric.
Io: Cedric.
C: ho saputo che verrò da te per Natale, e volevo chiederti di stare bene almeno oggi con i nostri genitori, è anche Natale.
Io: già, ma il problema è che dovremo stare da soli per il resto delle vacanze.
Spalancò gli occhi.
Io: non lo sapevi?
C: no...
Una voce stridula ci interruppe.
X: deve essere proprio lei, Alison?
Guardai in basso, era un'elfa.
Io: si sono io, tu devi essere Indis?-le chiesi-
I: oh si sono io, ho interrotto qualcosa padroncina?
Io: oh no.-guardai Cedric, che si allontanò capendo che era ora di andare-
I: bene, mi dia tutto e mi prenda la mano.
Avvicinai il mio baule con sopra la gabbia contenente Rosalie a lei e le presi la mano.
Ci smaterializzammo in un attimo in casa mia.
Ero nel mio soggiorno dove c'erano mia madre e mio padre.
Io: mamma, papà.-li salutai sorridendo-
Mi avvicinai a loro e li abbracciai.
Loro: figliola, ci sei mancata molto.
Io: anche a me siete mancati.
Mi staccai dall'abbraccio.
I: porto i bagagli in camera sua padroncina.
Io: Va bene Indis.-sorrisi-
Lei si allontanò.
Mamma: come sta andando quest'anno?
A gonfie vele mamma!
Io: bene...
Papà: beh questo è un anno un po' particolare, la ripresa del Torneo TreMaghi. Il nostro ospite è anche uno dei Campioni, a quanto so.
Io: già.
Mamma: i nostri ospiti saranno qui a breve, vai su a vestirti, ti ho lasciato un vestito sul letto.
Io: va bene.
Salii in fretta le scale raggiungendo la mia stanza.
Chiusi la porta alle mie spalle, era tutti intatto, mi mancava un po' passare i giorni nella mia camera.
Mi avvicinai al letto e aprii la bocca dallo stupore. Era un vestito semplice, ma molto bello:
Mi lavai e mi misi in fretta il vestito, dato che i nostri ospiti dovevano essere qui a momenti.
Decisi all'ultimo di mettermi un po' di correttore e mascara, con un rossetto tra l'arancio e il rosso.
Mi misi i tacchi non troppo alti e scesi le scale fino ad andare in sala da pranzo, dove c'erano i miei genitori che mi aspettavano.
La sala era tutta addobbata con decorazioni di Natale, si respirava un'aria tranquilla.
Mamma: sapevo che ti sarebbe stato d'incanto.-disse eccitata-
Papà: hai ragione cara.-venne al mio fianco e mi baciò sulla testa-
All'improvviso sentimmo il campanello suonare. Mio padre andò ad aprire, sentii dalla sua voce che erano arrivati.
Papà li condusse fino a dove eravamo io e la mamma.
Papà: Amos lei è mia figlia Alison.
Mi avvicinai al padre di Cedric, che era al suo fianco, e gli strinsi la mano sorridendo.
A: è un piacere conoscerti!
Io: anche per me.
Mamma: sediamoci a tavola, il pranzo è pronto.
Ci sedemmo e davanti a noi comparvero le diverse pietanze.
Papà: serviamoci pure.
Presi un di Porridge, con una fettina di costoletta.
Papà: Ah Alison, il nostro Amos lavora per l'Ufficio Regolazione delle Creature Magiche, è davvero grande.
A: se io sono grande, tu sei davvero fantastico come Auror.
Mi ero dimenticata di dirvi questo particolare, mio padre lavora come Auror al ministero, è molto richiesto e questo è il motivo della nostra ricchezza, invece la mamma lavora nell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. È stato proprio questo ad un'unire i miei genitori: la legge e la lotta contro le Arti Oscure.
Io non ho ancora idee specifiche su cosa voglio fare, ma ho ancora due anni per pensarci.
Papà: oh grazie Amos, ma sentiamo un po', e tu, Cedric cosa farai dopo Hogwarts?
Quando sentii pronunciare il suo nome alzai gli occhi, era di fronte a me, mi stava guardando.
Ero talmente distratta che non mi accorsi che era seguito proprio di fronte a me.
C: sono molto indeciso su cosa fare, sono molto bravo a scuola, ho ottimi voti, soprattutto in Erbologia. Ma mi piacerebbe anche lavorare al Ministero, magari diventare Ministro.-disse-
Papà: sei molto ambizioso a quanto vedo.
A: si molto, ma invece, tu Alison?
Mi sentii nominare, mi girai verso Amos, non sapevo cosa rispondere, non avevo le idee chiare sul mio futuro.
Io: non so ancora cosa fare, magari insegnerò, forse seguirò le orme di papà. Anch'io ho ottimi voti ad Hogwarts, mi piace molto Difesa Contro le Arti Oscure; non ho mai pensato a ciò che sarebbe successo in futuro, ho sempre pensato e vissuto il presente.
A:-guardò mio padre- seguirà le tue orme ne sono sicuro!
Papà: parliamo di qualcosa di importante, è in corso un Torneo molto importante ora, e tu Cedric sei in gara insieme a Harry Potter.
C: già.
A: sono state parecchio due le prime due prove, ma il mio Cedric le ha superate con successo.-disse fiero-
Papà: e in cosa consistevano?
Spero che non chieda nel dettaglio successivamente, visto che nella seconda prova centravo anch'io, non volevo pensassero qualcosa di non reale.
Cedric mi guardò complice.
C: nella prima prova abbiamo dovuto superare dei draghi, nella seconda abbiamo dovuto recuperare qualcosa di importante per noi nel Lago Nero, la terza non la conosciamo ancora.
Papà: abbiamo preparato tutto nei minimi dettagli al Ministero e ti dico di stare attento soprattutto a quella prova, non possiamo rivelare nulla prima del 24 giugno, giorno in cui si terrà la vostra ultima prova.
Ringrazio mio padre per non aver fatto domande, ma in questo momento sono davvero preoccupata per Cedric. Per quanto volessi ignorarlo, non ci riuscivo. Era come un magnete per me...attirava i suoi magneti.
Papà: vorrei proprio conoscere Harry Potter, ho sentito che è davvero forte! Stasera Arthur Weasley mi ha invitato da lui....- non fece in tempo a finire-
A: anche tu sarai lì? Possiamo andarci insieme allora, verrà anche Ced con i suoi amici, i loro genitori conoscono Arthur!
Mamma: Alison tu ci andrai vero?
Io: oh si, mi ero dimenticata di dirvelo.-dissi sbadata-
Il pranzo continuò, ora ero seduta vicino a Cedric distante dai nostri genitori che giocavano a scacchi magici.
C: Alison-ruppe il silenzio che c'era tra noi-
Io: si?
C: volevo che tu sapessi che io e Cho non stiamo più insieme.
Perché me lo stava dicendo?
Io: E allora?
C: ho capito che non era innamorata davvero di me, amava e bramava solo il mio corpo e la mia gloria da Campione. D'altronde è questo che attira gran parte delle ragazze come lei. Ha anche litigato con la Abbott, non so perché, ho sentito solamente che quest'ultima le diceva "io lo amo davvero a differenza tua"-la imitò- poi se ne è andata.
Io: Ced, perché me lo stai dicendo?
C: volevo solo che lo sapessi!-mi guardò negli occhi-
Mi persi nei suoi occhi grigi, ma una musica mi risvegliò.
Mamma: come tradizione dei Purosangue non può mancare il ballo. Cedric balla pure con Alison. Noi tre balleremo insieme.
Cedric si alzò e mi porse la sua mano come un gentiluomo. Mi faceva ridere quella scena.
C: mi concede un ballo mia signora?-sorrideva trattenendo le risate-
Io: ma certo!-Risi-
Non pensai molto alla risposta, ma sapevo che avrei dovuto ballarci comunque.
Mi alzai e andai a ballare, non un vero e proprio ballo come quello a scuola, quindi ondeggiammo insieme.
I nostri genitori non badavano molto a noi.
C: sono sempre più convinto che debba insegnarti a ballare!-rise-
Io: stai per caso ridendo di me?- dissi scherzosa-
C: oh no, non mi permetterei mai, ma potrei migliorare un po' la situazione.
Continuammo a ridere, fino a quando un colpo di tosse non ci interruppe, era mio padre.
Papà: posso rubarti la dama?
C: ma certo.
Si allontanò, lui era solo in disparte e la mamma ballava con suo padre.
Papà: vedo che tu e Cedric vi conoscete.
Io: si, ma non parliamo molto sai...
Mi guardò come se non ci credesse, e in effetti non potevo biasimarlo, per un po' siamo stati amici molto stretti, ma a causa del mio orgoglio e della mia gelosia, ci siamo allontanati.
Arrivò presto sera.
Ora tutti avevamo dei vestiti più comodi, per andare dai Weasley.
In questa ora di tempo avevo fatto vedere a Cedric la sua stanza e lo lasciai solo a prepararsi con suo padre.
Eravamo in cerchio ora, ci prendemmo insieme le mani.
A: pronti?
Noi:si
E ci smaterializzammo nel giardino dei Weasley dove c'erano Hermione, Harry, Ginny e Ron. A poca distanza da loro c'erano con mia grande sorpresa anche Bill e Charlie.
Mi avvicinai ai miei amici.
Io: ragazzi Buon Natale!
He e G: ci siamo viste solo stamattina, ma già mi mancavi.
Io: Anche voi!
Abbraccio di gruppo.
Io: ma ci sono anche Bill e Charlie a quanto vedo.
R: si sono tornati per festeggiare con noi il Natale.
Io: vado a salutarli!
H: vai!-anche gli altri mi incoraggiarono-
Mi avvicinai a loro che stavano parlando tra loro, li conosco dal mio primo anno ad Hogwarts, un giorno venni qui alla Tana e facemmo amicizia.
Io: Hey Bill! Hey Charlie! Come
state? Ah e Buon Natale!
Si girarono verso di me.
Loro: hey Alison, Buon Natale anche a te, noi stiamo bene e tu?
Io: benone!
Una voce mi interruppe, era la signora Weasley.
Molly: Alison cara, tutto bene? Buon Natale! Sono così felice di rivederti!- mi abbracciò-
Io: tutto bene signora Weasley, a lei?
Molly: a me bene, ma quante volte devo ripetermi che devi chiamarmi per nome!
Mi imbarazzai.
Molly: devo andare Ali, Arthur mi cerca.
Io: a dopo
Continuai a parlare ancora per un po' con Bill e Charlie, fino a quando non ci sedemmo a tavola per gustare la zuppa della signora Weasley.
Poco dopo.
Arthur: e ora i regali.
Ci dividemmo in gruppi io con i miei amici, Cedric con i suoi, e i nostri genitori con i fratelli Weasley più grandi.
Io: questi sono i vostri regali ragazzi.-gli porsi i regali.-
Io avevo già il mio braccialetto al polso, mentre loro aprirono i loro.
He: ma è bellissimo.
G: già.
R: wow.
H: sono fantastici.
Io: sono contenta vi piacciano, sono braccialetti dell'amicizia.
Allungai il polso in avanti e loro fecero lo stesso.
Loro mi porsero i loro.
Hermione mi regalò un libro Babbano che non avevo mai letto: Il Piccolo Principe.
Ginny un maglione adorabile e semplice
Harry e Ron dei dolcetti presi a Mielandia.
Io: grazie ragazzi.
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Passammo la serata a cantare canzoni di Natale e a divertirci.
A casa
Si erano ritirati tutte nelle loro camere, ma prima spiegarono a me e a Cedric che da domani saremo rimasti soli, e ovviamente di non distruggere la casa.
La mamma mi aveva trattenuta per parlarmi. Eravamo sedute sul sofá adesso.
Mamma: Ho notato qualcosa di
strano oggi.-mi sorrise-
Io: Cosa?
Mamma: avanti Alison ti conosco da sempre, intendo con Cedric.
Si capiva così tanto?!
Io:oh!-esclamai-
Mamma: c'è qualcosa tra voi?
Io: come sai lui si è trasferito quest'anno, all'inizio mi dava un po' sui nervi, ma poi abbiamo cominciato ad essere amici stretti...
Mamma: e poi cosa è successo?
Io: beh è successo tutto all'improvviso, il Torneo, lui, la nostra divisione... Siamo in una fase di "odio", ma in realtà non ci odiamo.
Mamma: tu provi qualcosa vero?
Io: si -dissi rassegnata- ma lui a quanto pare no!
Mamma: da come ti guarda direi il contrario! Ma dimmi un po', ha recuperato te nella seconda prova vero?
Io: si, ma non capisco il perché, lui stava con Cho, ma Silente mi disse che lui e gli altri professori ci vedevano con occhi diversi e che noi tutti dovevamo capire molte cose!
Mamma: devi sapere che io sapevo già tutto, sono in ottimi rapporti con Silente e lui mi avvisa sempre su cosa succede, ma tuo padre non sa nulla. Sai, all'inizio volevamo farvi rimanere a scuola, ma io L'ho convinto a farvi restare qui, magari per chiarirvi. Ma, non distruggete questa casa eh!-rise-
Risi anch'io.
Io: non preoccuparti, e sarò sicura che non succederà nulla.
Ci demmo la buonanotte e andammo nelle nostre stanze.
Le vacanze di Natale passarono velocemente e arrivò presto l'ultimo giorno di vacanze.
Non era successo nulla....
Spazio autrice
Fine capitolo. Lo so non è successo niente di esilarante, ma piccolo spoiler, succederà qualcosina nel prossimo capitolo. Cosa succederà?Scrivetelo nei commenti, io non risponderò per rivelare nulla, metterò solo faccine😁
Al prossimo capitolo.
Ps: sono troppo Happyyy😍😍:
Annapia🦁🦡
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