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CAPITOLO #5 : DRACO'S POV

Tornai in camera, poco prima dello scattare del coprifuoco e sapevo che Hermione stesse già dormendo. Mi diressi verso la mia stanza e feci la mia solita routine notturna. Alla fine mi sistemai nel mio letto stile Serpeverde e mi addormentai, inghiottito dagli incubi.

Mi svegliai con il suono di pianti e sussurri. Sapevo che era Hermione. Mi alzai, attraversai il nostro bagno condiviso ed entrai nella sua stanza stile Grifondoro. Era raggomitolata, con un cuscino tra le gambe mentre piangeva sommessamente. Mi avvicinai lentamente a lei, le avvolsi il braccio intorno alla vita e passai le mani tra i suoi morbidi capelli.

"Shh..." Dissi in tono rassicurante mentre il suo pianto si fermava e lei si agitava mentre le passavo le mani tra i capelli. Si sistemò sul mio petto. Sfiorò delicatamente il mio braccio avvolto nella sua vita e mi addormentai con lei tra le braccia.

***UN MESE DOPO***

Stavano per arrivare le vacanze di Natale e Hermione ed io avevamo un rapporto molto amorevole. Dopo la seconda notte in cui entrai nel suo letto e dormii con lei, Hermione decise che io dovevo dormire con lei ogni notte. E purtroppo, un mese dopo il nostro bacio, la resi la mia ragazza. Onestamente mi pentii di averci messo troppo tempo.

Ero innamorato di Hermione e non ne avevo mai abbastanza di lei. Tutto ciò che faceva la rendeva bella ed eccitante e non riuscivo a vedermi felice con nessun altra che non sia lei. Oggi Hermione ed io andammo ad Hogsmeade, in modo da poter andare a compare i regali di Natale. Beh, lei andò a comprare i regali per i suoi amici e io andai a comprarli per lei.

"Vieni amore, ho fatto in modo che la Mcgrannit ci facesse uscire presto, così possiamo passare tutto il giorno ad Hogsmeade insieme" disse Hermione prendendomi per mano e insieme ci dirigemmo verso i cancelli di Hogwarts.

"Rallenta tesoro" le dissi calmo, tirandola a me prima che potessimo uscire e la baciai dolcemente. Ogni volta che la baciavo sembrava togliermi sempre il fiato.

"Va bene, basta" sorrise staccandosi dalle mie labbra via e mi afferrò per mano, tirandomi verso il cancello. Camminammo mano nella mano lungo il sentiero verso Hogsmeade.

"Cosa faremo per Natale?" Chiese Hermione, facendomi guardare verso di lei e vidi che aveva un piccolo cipiglio inciso sulla sua bellissima fronte. Mancavano solo poche settimane alle vacanze natalizie e volevo passare ogni ora, minuto e secondo con lei.

"Non voglio lasciarti sola" dissi e lei annuì in segno di assenso.

"Beh, possiamo stare qui, no?" dissi con un'alzata di spalle e lei alzò lo sguardo verso di me, ancora accigliata.

"E i tuoi genitori?" Hermione chiese e io sbuffai.

"Non mi interessa. Voglio bene a mia madre, ma preferirei passare il Natale insieme a te" dissi sorridendo un po' e lei sorrise.

"Va bene allora. Passeremo le vacanze natalizie qui" mi disse facendomi sorridere mentre si stringeva a me per riscaldarsi,-e anche un perchè mi ama, come io amo lei- pensai sorridendo al mio solo pensiero.

Arrivammo a Hogsmeade e guardai Hermione fare acquisti per i suoi amici. Pagai tutto io perché amavo spendere i miei soldi per Hermione. Aveva preso allo Sfregiato una bella scatola per mettere il Boccino che Silente gli aveva dato. Prese al piccolo Potter, nato pochi mesi fa, molti  vestiti. Al piccolo Teddy prese un mucchio di giocattoli scherzosi ,che erano sicuri -o forse- e un sacco di caramelle. Prese alla Weasley femmina un vestito e alla Donnola un orologio. Tenetti io le borse mentre lei girovagava per i negozi. All'improvviso si fermò e mi guardò.

"Cosa c'é tesoro?" chiesi e lei sorrise.

"Devo prendere il tuo regalo di Natale, quindi devi andare via" disse sorridendo e io risi.

"Va bene" dissi baciandole la fronte.

"Ci vediamo ai Tre Manici di Scopa tra due ore" disse baciandomi dolcemente le labbra e si allontanò. Odiavo vederla andarsene, ma adoravo guardarla andarsene perché il suo sedere era così bello. -Salazar, che pervertito che sono- pensai. Una volta che Hermione se ne fu andata, mi dette il tempo di prendere il suo regalo. L'avevo già ordinato di nascosto e avevo solo bisogno di prenderlo.

Mi materializzai rapidamente a Diagon Alley e mi diressi verso la gioielleria. Entrai e fui accolto dal gioielliere personale di mia madre.

"Salve signor Malfoy" disse Cesar e io gli feci un cenno in segno di saluto.

"Sono qui per prendere i regali" gli dissi e lui sorrise, andando verso il retro del negozio e ne uscì con due sacchettini identici, che erano chiusi con un nastro di raso rosso.

"Sono bellissimi, signor Malfoy. Ottima scelta" sorrise e mi porse i due sacchettini bianchi. Lo ringraziai e andai a prendere il resto dei regali di Hermione. Dopo aver finito il mio shopping, che non richiese molto tempo, mi materializzai a Hogsmeade ed entrai ai Tre Manici di Scopa. Sapevo già che Hermione non sarebbe stata qui così presto, perché avevamo appena parlato 20 minuti fa. Così ordinai una Burrobirra e mi sedetti in un tavolo, rigorosamente appartato, per due che non fosse occupato.

Mentre me ne stavo lì seduto, guardai gruppi di amici seduti intorno al tavolo che ridevano. Pensai a com'era con Theo e Blaise. Mi rese triste pensare a loro. Erano i miei unici veri amici e potevo essere me stesso con loro. Voglio dire, sì, ero un po' uno stronzo. Ero uno stronzo con tutti, ma mi pentii di essere stato uno stronzo anche con loro.

Ordinai un'altra Burrobirra e mi chiesi cosa mi stesse comprando Hermione. E poi come faceva a starsene in biblioteca, seduta a un tavolo con nessuno a non fare niente e non si annoiava nemmeno?-Legge, idiota- disse la mia coscienza. Rimasi a fissare il vuoto pensando alla mia Hermione, finché qualcuno non si sedette sulla sedia di fronte a me. Era Daphne Greengrass.

"Ciao Draco" disse Daphne sorridendo. La sua mano si avvicinò al sacchettino bianco e giocherellò con il nastro di raso.

"Ciao" dissi chiaramente, non molto interessato a parlare con lei.

"Come stai?" Chiese giocando con uno dei nodi del nastro, tirandolo leggermente, come per slacciare il fiocco. Mi stavo rapidamente incazzando con lei che stava per rovinare il fiocco del sacchettino.

"Sto bene. Puoi non giocare con quello, per favore? E' speciale" chiesi. Lo presi dal tavolo e lo misi in uno dei sacchetti che contenevano altri regali.

"Oh, scusa" disse e scrollò le spalle "Perché sei qui da solo?"

"Perché sto aspettando la mia ragazza" dissi. Perché non riusciva a cogliere il messaggio che se ne doveva andare? Le mie risposte erano brevi e dette in un modo così freddo che poteva far morire di paura pure Voldemort. Il suo viso si contorse per il disgusto, il che la fece sembrare meno carina di quanto lo fosse.

"È un problema?" Sputai, arrabbiandomi per le espressioni di disgusto che faceva.

"No" disse semplicemente, eppure rimase seduta sulla sedia, senza parlare.

"Oh, non indovinerai mai chi ha una cotta per te" sorrise, come se mi importasse. Conoscevo già la risposta. Daphne si appoggiò al tavolo, le sue braccia sostenevano il suo peso mentre si avvicinava a me come se volesse baciarmi e io mi appoggiai allo schienale della sedia, non volendo avere un contatto ravvicinato con lei. Guardai rapidamente la porta d'ingresso, sperando che Hermione entrasse, in modo che Daphne potesse andarsene -E velocemente, cazzo- pensai.

"Beh, mia sorella Astoria ha una grandissima cotta per te. Non riesce a smettere di parlare di te" scaturì. Astoria era la sorella minore di Daphne. Aveva un anno in meno di noi e secondo me era molto meno carina di Daphne, e anche Hermione era d'accordo con me. Menomale che avevo strappato il contratto che praticamente doveva farci sposare. Stronzate da nobili purosangue.

"Lo so già. Me lo ha detto Hermione" dissi e lei alzò gli occhi al cielo. Hermione me lo disse qualche settimana fa, affermando di aver sentito Astoria parlare di quanto fossi sexy quando facevamo Difesa contro le Arti Oscure.

"Perché stai con lei?" chiese arricciando in un dito una ciocca di capelli biondi "Non l'hai odiata? Hai quasi cercato di uccidere lei e i suoi amici" disse.

"Perché io la amo e lei mi ha perdonato per le stronzate che ho fatto. Cosa cazzo vuoi Daphne?" Chiesi proprio mentre Hermione camminava verso il tavolo che avevo riservato. Hermione mi guardò e inclinò la testa per capire perché la Greengrass fosse seduta sulla sedia di fronte a me. Le rivolsi degli occhi imploranti perché mi salvasse e lei si avvicinò aggrottando le sopracciglia.

"Ciao tesoro" sorrisi a Hermione, alzandomi per salutarla con un bacio. Posò i sacchetti e guardò Daphne confusa.

"Ciao Daphne" disse Hermione e la personalità di Daphne mutò in una frazione di secondo. Si comportava come se lei e Hermione fossero amiche da sempre, quando chiaramente Daphne odiava Hermione.

"Ehi Hermione, stavo solo parlando di te con Draco", disse con una voce dolce che poteva farti venirti carie e io la guardai con scherno. Daphne si alzò e abbracciò Hermione. -Anche meno minchia, mi sta venendo il diabete- pensai.

"Ci vediamo in classe. Ci si vede!" disse e uscì -finalmente- dai Tre Manici di Scopa. Hermione si sedette finalmente sulla sedia davanti a me e io le sorrisi. Le sue guance erano arrossate dal freddo e i suoi bellissimi capelli erano impazziti dal vento.

"Com'è andato il suo shopping signorina Granger?" Le dissi sorridendo e lei rise per il mio sarcasmo.

"Benissimo, signor Malfoy" disse ironicamente formale. Allungai la mano verso una delle borse e lei mi allontanò la mano dandoci uno schiaffo.

"Merda!" Imprecai mentre lei rideva sotto i baffi.

"Mi dispiace Dongiovanni, ma non puoi aprire i tuoi regali fino a quando non arriva Natale" disse. Le feci una linguaccia e lei si mise a ridere. Le ordinai una Burrobirra con sopra un po' di cannella e ci mettemmo a parlare per ore, fino a quando siamo dovuti tornare a Hogwarts.

Una volta tornati a Hogwarts, ci dirigemmo vero la nostra Sala Comune.

Presi Hermione in braccio e mi diressi verso la mia stanza.

"Mettimi giù!" disse Hermione dimenandosi tra le mie braccia.

"Cara Granger, neanche se facessimo un po' di sano sesso?" dissi con un ghigno stampato in faccia mentre lei si fermava, con un sorriso malizioso che le dipingeva la faccia.

"Mhh.... Fammici pensare... Va bene!" disse facendo finta di pensare. Tanto era ovvio che lo avrebbe fatto.

***NARRATORE ESTERNO***(il narratore esterno si userà prevalentemente per le scene spicy)

P.S  SE SIETE SENSIBILI A QUESTO TIPO DI CONTENUTO,SALTATE LA PARTE E ANDATE AL "HERMIONE'S POV".(se sarà necessario modificherò il rating e lo imposterò 18-25)

Arrivati nella stanza di Draco, mise Hermione giù e le appoggiò la schiena contro il muro. La baciò passionalmente, finchè Draco non decise di sfoderare le proprie mani. Le sembrava di sentirle ovunque: sulle gambe, sulla schiena, sul ventre e infine nella sua femminilità incandescente. Lui era bravo,e la faceva ansimare. Hermione realizzò che non si era mai lasciata andare con qualcuno che non fosse lui. Il suo ex-nemico che da poco aveva iniziato a conoscere. Sentì il naso di lui sfiorarle il collo sottile e delicato. Avvertì il suo alito caldo spezzarsi contro la sua pelle e nulla le sembrò più sensuale di quello. Era qualcosa di intimo e delicato. Le mani di Draco si avvicinarono sull'orlo della gonna e gliela sfilò. Riprese a baciarle il collo mentre Hermione si accaniva contro la sua camicia, facendo saltare qualche bottone. Lo liberò da quella camicia e Hermione ammirò i suoi addominali scolpiti. Il fisico perfetto di quello di un Cercatore. Draco smise di baciarle il collo e andò più in giù, baciandole il petto ogni qualvolta sbottonava la sua camicia. Hermione gemette, rimasta solo in intimo e con le sue calze. Draco si fermò ad ammirare il corpo di Hermione. L'intimo in pizzo verde fece risvegliare qualcosa nel basso ventre.

"Queste le togliamo!" disse Draco rivolgendosi alle calze, togliendole con una lentezza maniacale.  "Che bella che sei, cazzo" disse lasciando una scia di baci umidi lungo le gambe di Hermione.

Si rialzò, riprendendo a baciarla passionalmente, mentre le sue mani arrivarono al reggiseno. Glielo tolse, prese a baciare delicatamente il suo seno e morse leggermente i capezzoli, ormai duri. D'improvviso Draco la prese in braccio e la portò nel suo letto. Si tolse i pantaloni eleganti, la sua erezione ormai evidente, e rimase con solo i boxer neri. Hermione gli tolse i boxer, mentre lui gemeva e gli occhi luccicanti dalla lussuria. Draco tolse a sua volta i slip verdi di Hermione e si mise a cavalcioni su di lei, entrando in lei. Raggiunsero l'apice del piacere insieme, urlando uno il nome dell'altro.

Dopo un po' Draco cadde al fianco di Hermione, esausto, e dormirono insieme abbracciati.

***HERMIONE'S POV***

Erano passate alcune settimane da quando io e Draco eravamo usciti. Era la vigilia di Natale e Draco ed io eravamo seduti nella nostra Sala Comune, davanti al camino e stavamo discutendo se noi dovevamo aprire i loro regali ora o domani.

"Dai tesoro, facciamolo ora, così potremmo passare l'intera giornata a letto domani" implorò Draco, tenendomi la mano e baciandola ovunque. Mi aveva rubato il cuore e sapeva che avrei detto di sì, ma non potevo cedere a dei semplici baciamano.

"Ma Draco, è tradizione aprire i regali il giorno di Natale" piagnucolai cercando di allontanare la mano dai suoi dolci baci.

"Beh...", si allontanò, tenendosi ancora alla mia mano, baciandomi, risalendo fino al braccio, e si fermò proprio di fronte al mio viso, a pochi centimetri di distanza e il mio respiro si bloccò in fondo alla gola. "Creiamo una nuova tradizione, allora" sussurrò baciandomi ovunque tranne che sulle mie labbra, finché non si spostò verso il mio collo, facendomi gemere.

"V-va bene" respirai cedendo finalmente e lui si afferrò al collo, baciandomi appassionatamente. Si allontanò facendomi implorare per averne ancora. I suoi baci mi lasciavano sempre senza fiato e desideravo più di quanto avrei dovuto averne, ma ho sempre ottenuto quello che volevo e in quel momento lo volevo e subito.

"Dopo il mio amore" disse con voce roca, facendomi gemere. Mi fece sedere tra le sue gambe e rimase solo uno spazio per i regali tra di noi. Mi alzai e afferrai i nostri regali, li misi in mezzo a noi e sorrisi. Non vedevo l'ora che aprisse il mio. Gli detti per primo il regalo più piccolo e lui mi porse un sacchettino bianco con un nastro di raso rosso ,legato a fiocco.

"Aprilo!" esclamai eccitata, mentre slegavo il fiocco e dentro il sacchettino bianco c'erano due scatolette. Aprii il più piccolo, il cui sembrava una scatola contenente un anello. L'ansia iniziò a farsi sentire. Non ero pronta per sposarmi. Ero ancora troppo giovane e volevo girare il mondo. Naturalmente volevo sposarmi con Draco, ma non ora.

Entrambi abbiamo aperto le scatole insieme e la mia ansia se ne andò. Era solo una collana, una collana d'oro splendidamente incisa. Rimasi senza fiato per quanto fosse bella. La tirai fuori e la tenni tra le mie mani.

"Apri il ciondolo" mi disse e io lo feci. Era la stessa foto che avevo messo nel suo medaglione e iniziai a ridere, facendolo aggrottare le sopracciglia.

"Perché ridi? Non ti piace?" domandò, con gli occhi che cercavano un'espressione facciale per ottenere delle risposte, non trovandola.

"Oh no Draco, lo adoro" sorrisi baciandolo. "E' solo che, ti ho regalato la stessa cosa" dissi e lui abbassò lo sguardo sulla sua collana confuso. La tirò fuori e aprì il ciondolo. Sorrise e alzò lo sguardo verso di me.

"Le grandi menti pensano allo stesso modo, mia cara Granger" sorrise e mi baciò. L'immagine raffigurata era di Draco e di me. Eravamo nella Sala Grande e lui mi aveva afferrato per la vita e mi aveva tirato vicino a lui. In quel giorno lui mi sussurrò all'orecchio che mi amava. Lo avevo guardato scioccata, avevo sorriso ed ero saltata tra le sue braccia mentre lo abbracciavo forte. L'immagine era magica, quindi quando aprì il ciondolo l'immagine era in movimento. Le collane erano uguali tranne per il fatto che la mia era d'oro e la sua d'argento.

"Ok, allora apri l'altro tuo regalo" gli dissi e lui sorrise, prendendo quello più grande e strappandolo mentre io lo guardavo leggere la copertina, '103 motivi per cui ti amo'. Aprì il libro e sorrise, con gli occhi pieni di lacrime mentre leggeva alcune di quelle frasi e mi abbracciò forte.

"Oh Hermione, ti amo " mi sussurrò all'orecchio, si allontanò e si asciugò la guancia umida di lacrime. "Il mio regalo è una cena per gli elfi domestici in confronto al tuo" brontolò. Io lo guardai e lui fece una smorfia, sapendo come mi sento nei confronti degli elfi domestici. Alzai gli occhi al cielo al suo commento. Aprii la lunga scatola e dentro c'era un bellissimo braccialetto. Era d'oro ed era costellato da tanti piccoli diamanti verdi.

"Oh mio Dio, tesoro, è così bello" dissi facendoci scorrere le dita. Lui sorrise. Io lo chiusi con cura e lo misi da parte per il prossimo regalo. Era il più grande e sembrava una scatola. Strappai la carta da regalo e rimasi senza fiato per quello che vidi. Spinsi via il pacco e scossi la testa.

"Oh mio Dio, Draco, non posso accettarlo" dissi scuotendo la testa incredula.

"Aprilo e basta, tesoro" disse sorridendo. Lo aprii delicatamente facendo attenzione a non rovinarlo. Quando finalmente fu aperto, rimasi senza fiato.

"Merlino, Draco, dove diavolo li hai presi?" chiesi con le mani tremanti mentre tenevo in mano le prime edizioni di Jane Austen, 'Orgoglio e Pregiudizio' e 'Storia di Hogwarts', i miei libri preferiti.

"Conosco qualcuno" sorrise e io ero ancora sotto shock.

"Dev'esserti costata una fortuna" dissi guardandoli, notando il libro di Jane Austen del 1816.

"Non preoccuparti tesoro, spenderei tutta la mia eredità per te" mi disse baciandomi sulla fronte e tirandomi più vicino a sé.

"Non potrei mai permetterti di farlo" aggrottai le sopracciglia e lui mi zittì baciandomi, il che mi fece venire i brividi in tutto il corpo lasciandomi desiderare di più.

"Andiamo al piano di sopra, tesoro" sussurrò tra un bacio e l'altro. Annuii e lui mi portò su per le scale, con entrambe le mani sul sedere e mi condusse in quella che ora è la nostra stanza.

Mi gettò sul letto e io mi lasciai scappare una risatina mentre lui si avvicinava a me e io indietreggiavo. I suoi occhi erano lussuriosi e pieni d'amore mentre faceva scorrere la sua mano lungo la mia gamba. Lui mi fece coricare sul letto e mi baciò, ma questa volta lui aveva fame di me e io ero affamata di lui.

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CI TENGO A PRECISARE CHE TUTTI I CREDITI VANNO A EMILIACLARK99

Abbracci,
Voldy_e_Silly💚



















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