CAPITOLO #12 : HERMIONE'S POV
Dopo un mese con Gabriel decisi che non era la persona giusta per me. La persona giusta per me era Draco. Oggi Draco ed io ci dovevamo incontrare per i nostri incontri di sabato alla Gelateria di Florean. Oggi avrei detto a Draco che l'ho sempre amato. Avevo smesso di avere paura di fare la prima mossa per lui. Farei qualsiasi cosa per lui. Quando arrivai alla gelateria lo vidi in piedi con due gelati in mano e mi sorrise. Mi porse un gelato e mi abbracciò.
"Ciao Mione" disse con un sorriso che mi sciolse il cuore.
"Ciao Draco" dissi con un sorriso. Ci materializzammo a Hyde Park ,come facevamo sempre, e Draco si morse il labbro inferiore.
"Cosa c'è?" Gli chiesi, notando che stava pensando a qualcosa, e lui mi guardò.
"Ho una ragazza", disse. Era quasi un sussurro e il mio cuore si fermò. Stavo per dirgli che lo amavo, che era l'unico con cui volevo passare la vita. Sorrisi comunque. Un sorriso finto.
"Che bello!" Esclamai e lo abbracciai forte. Dovevo essere felice per lui.
"Come si chiama?" chiesi. Non sembrava così entusiasta di parlare di lei, così come me.
"Lola" disse e io mantenni il sorriso. Sapevo che era la guaritrice che lui stava addestrando.
"Che bello" dissi con un sorriso e lui annuì, ma i suoi occhi si illuminarono.
"Oh mio Dio, Hermione. Non indovinerai mai quello che ho imparato!" esclamò, come se pochi secondi fa non stessimo parlando della sua ragazza. Lui leccò il gelato. Lo guardai leccare il gelato e cose sporche iniziarono ad annebbiare i miei pensieri, ma le scossi via. Non era il momento per questo genere di cose.
"Che cos'hai imparato?" Gli chiesi con un sorriso e lui si sedette sul bordo della panchina e iniziò a far tremare le gambe per l'eccitazione.
"Ho scoperto che cosa sono i pianeti!" disse con tanta eccitazione negli occhi, facendomi sorridere.
"E che cosa ne pensi?" chiesi, leccando il mio gelato al cioccolato.
"Plutone è molto sottovalutato secondo me" disse aggrottando le sopracciglia, facendomi ridere a crepapelle. Mi fece ricordare di quando eravamo insieme a Hogwarts e lui veniva di corsa da me, raccontandomi tutte le cose che aveva imparato durante l'ora di Babbanologia. Ma c'era un solo errore. Noi non stavamo più insieme come allora. Ora lui aveva una bellissima ragazza e io ero una semplice amica. Lo dovevo sostenere. -Ma tu non vuoi essere solo sua amica. Falli lasciare.- disse la mia coscienza. -No- risposi. Se il destino voleva che io e Draco stessimo insieme, staremo insieme. Ora non era il momento giusto. Avevamo bisogno di conoscerci di nuovo e se non ci metteremo insieme allora non lo faremo e io sarò la sua amica. -Sì, ma sarai per sempre incazzata. Tu lo ami, Hermione e lui ti ama.- disse la mia coscienza e io, dentro di me ovviamente, alzai gli occhi al cielo.
***DRACO'S POV***
Dopo averle detto che uscivo con Lola, non sembrava turbata e questo mi rese triste non poco. Era felice per me e io ero triste per questo. Non avevo iniziato una relazione con Lola prima a causa di Hermione. Pensavo che Lola sia una brava ragazza e che lei meriti di essere felice, ma sapevo che lei non era la ragazza giusta per me. Hermione lo era .Mi sentirei in colpa lasciare Lola il giorno dopo averle chiesto di mettersi con me. Avevo solo bisogno di trovare il tempo per rompere con lei, magari dopo il suo esame per diventare una guaritrice ufficiale ,tra due mesi.
-Due mesi? È troppo, cazzo! E se Hermione avesse un'altra relazione? Oh, non importa, so che lei lo farà. È così bella, Salazar! Chi non vorrebbe stare con lei?- pensai. -Oddio, ma tu sei deficiente da morire, ragazzo mio! - replicò la mia coscienza. Perché non le potevo semplicemente dire in questo momento che la amavo? Sapevo che non avrei dovuto. Stavo con Lola ed ero assolutamente contrario a tradire le ragazze, ma le relazioni per "testare" Hermione sono tutt'altra cosa.
Vidi Hermione parlare di una delle tante cose di cui era appassionata. Questa volta aveva ricevuto un libro nuovo. Era così bella. Il suo viso si illuminava mentre parlava con passione, le sue labbra si incurvavano mentre pensava a ciò e le sue mani si mossero per gesticolare riguardo alle cose. Non posso fare a meno di innamorarmi ancora di più di lei. -Sei proprio cotto amico, eh?- disse una vocina fastidiosa dentro la mia mente. -Chiudi quella cazzo di bocca, stupida coscienza!- ribattei.
Nel giro di pochi secondi lei aggrottò la fronte e si morse il labbro inferiore, scacciandomi i pensieri dalla testa. Inclinai la testa confuso. Stava semplicemente parlando allegramente del suo nuovo libro.
"Scusa, devo darti fastidio," disse e io ho scossi la testa. Perché mai dovrebbe pensare a una cosa del genere? Non mi stancherò mai di lei.
"Sei impazzita, Mione!" dissi e lei posò la coppetta, prima piena di gelato al cioccolato, vuota. "Non potrei mai infastidirmi con te. Se la cosa ti appassiona, parlane apertamente. Per me è sempre affascinante. Perché dovresti pensarlo?" chiesi.
"Non lo so. Gabriel mi ha detto che diventavo piuttosto fastidiosa quando continuavo a parlare di qualcosa che non gli piaceva del tutto," disse con un'espressione accigliata e iniziò a giocare con la manica del suo maglioncino. Io sghignazzai.
"Non preoccuparti di queste sciocchezze, Hermione. È uno stupido stronzo che non ti merita" dissi alzando gli occhi al cielo e lei ridacchiò. Quel suono era musica per le mie orecchie.
"Beh, come stavo dicendo..." disse e continuò parlando di quali fossero le sue parti preferite di quel libro. Mi fece arrabbiare un po' che quel bastardo le dicesse qualcosa di così stupido. Sapevo che non era felice quando stava con lui e io fui così idiota da avere una relazione con Lola. Americani. Non hanno mai saputo come trattare le loro donne.
"Porco Godric!" esclamò, guardando l'orologio che aveva al polso e si alzò, costringendomi a guardarla.
"Cosa?" chiesi e lei aggrottò le sopracciglia.
"Devo tornare al mio appartamento. Ho promesso a Neville che mi sarei occupata del suo caso per lui." disse mentre mi alzavo anch'io e ci incamminavamo verso il vicolo più vicino, per smaterializzarci.
"Vuoi una mano?" chiesi e lei si morse il labbro mentre si trovava di fronte a me, preparandosi a smaterializzarsi.
"Non lo so. Non sono veramente autorizzata a condividere le informazioni degli Auror" disse con un sorrisi e mi prese una mano. Le sue mani erano sempre state fredde.
"Bene, bene, bene. Chi avrebbe mai detto che la Granger potesse infrangere le regole?" dissi scherzosamente e lei alzò gli occhi al cielo.
"Le regole sono fatte per essere infrante" dissi ridendo e lei ci smaterializzò nel suo appartamento.
Finimmo nel suo soggiorno, il che mi confuse non poco perché di solito finivamo davanti alla porta del suo appartamento.
"La mia padrona di casa ha tolto l'incantesimo. Ha detto che per lei era un peso entrare nel suo appartamento" disse Hermione con un sorriso trionfante.
"Quindi alla fine l'hai convinta?" le chiesi e lei annuì con un sorrisetto. Erano mesi che cercava di convincere la sua padrona di casa a togliere l'incantesimo. Mi guardai intorno nel soggiorno e notai dei fogli sparsi attorno al tavolino e alcuni fascicoli sul pavimento accanto al tavolino. Mi fece sorridere quella scena perché Hermione lo faceva sempre quando doveva studiare per dei test a Hogwarts.
"Mi dispiace per il disordine. Stavo cercando di capire questo caso," disse e si sedette sul pavimento davanti al tavolino.
"Fa niente" dissi con un'alzata di spalle e mi sedetti accanto a lei. Notai che tutti i documenti erano fascicoli di un caso di un mangiamorte, Rodolphus Lestrange, marito di Bellatrix. La sua fotografia scattata ad Azkaban era fissata con una graffetta in una cartella in cima al tavolo. Sembrava pazzo quanto Bellatrix.
Hermione prese una penna dal lato del tavolo e afferrò un altro foglio che era scritta in una calligrafia mista di Hermione e Neville.
"Cosa c'è che non va con lui?" le chiesi mentre le sue sopracciglia si aggrottavano e metteva la punta della penna in bocca mentre guardava ancora una volta il foglio.
"È scappato di nuovo da Azkaban e non riusciamo a trovarlo. Abbiamo la sua ultima posizione e quasi tutte le informazioni su di lui", disse, appoggiando delicatamente le dita sul foglio, strofinandole sulle parole.
"Quasi?" chiesi, prendendo un foglio di carta su cui c'era la sua data di nascita, i nomi dei suoi genitori, i suoi fratelli e tutto ciò che riguardavano i suoi primi anni di vita. Lo misi da parte e presi un altro foglio di carta che conteneva tutto su di lui a Hogwarts: in quale casa fu smistato, tutti i suoi voti e i suoi amici all'epoca.
Guardai i fogli di carta che aveva Hermione e notai che riguardavano la Prima Guerra dei Maghi e la Seconda Guerra dei Maghi.
"Beh, sì. Fu condannato all'ergastolo dopo la Prima Guerra dei Maghi insieme a sua moglie ,a causa di quello che accadde ai genitori di Neville. Fuggirono per la prima volta e combatterono nella Seconda Guerra dei Maghi" disse aggrottando la fronte. "Non riesco a trovare nulla neanche su sua moglie. Neville ha detto che si è dimenticato di scrivermi quella parte" aggiunse.
"Sua moglie è Bellatrix Lestrange" dissi e lei mi guardò, la sua bocca leggermente aperta per lo shock.
"D-davvero? Voglio dire, sapevo che era sposata con qualcuno della sua famiglia ma non avevo immaginato che fosse lei," disse spostandosi a disagio. Annuii e aggrottai la fronte vedendo l'effetto che il nome di Bellatrix aveva su Hermione.
"Adesso è morta. Lui non è con lei" dissi con un tono sommesso e lei sbuffò e guardò di nuovo il foglio.
"So che non ha combattuto per tutto questo" continuai e lei alzò lo sguardo su di me.
"Come fai a saperlo?" mi chiese e io sospirai. Non volevo davvero parlarne, ma sapevo che questo l'avrebbe aiutata a trovarlo.
"Quando ero un Mangiamorte avevamo delle riunioni e lui non era presente a nessuna di esse" dissi e lei aggrottò la fronte.
"Me ne ero dimenticata..." si interruppe, distogliendo lo sguardo da me. Non avevo mai desiderato sentirmi così piccolo in vita mia. Rimpiangerò sempre quello che ho fatto perché sapevo di aver deluso Hermione durante la guerra, quando lei veniva torturata da Bellatrix, mia zia.
"Ehi, va tutto bene," disse mettendomi la mano sul braccio e stringendola per calmarmi. "Dimmi di più, per favore. Se ti senti a tuo agio, ovviamente" aggiunse e io ho annuito.
"L'avevo incontrato un paio di volte. Era nella battaglia per la profezia anche quando tu e l'Ordine della Fenice stavate cercando di trasportare Harry e sono certo che fosse presente nella battaglia finale a Hogwarts" dissi mentre lei scriveva velocemente quello che avevo detto sul foglio.
Afferrò la foto di Rodolphus Lestrange e chiuse gli occhi come per ricordare qualcosa. "Non l'ho mai visto a Hogwarts" disse accigliata.
"Sono sicuro che ci fosse. Era molto irremovibile nel combattere con Voldemort ,e Bellatrix anche" dissi e lei annuì, assorbendo tutte le informazioni che le stavo dando.
Hermione e io lavorammo sul caso per ore e ore fino a tarda notte. Sapevo che Hermione aveva fame perché potevo sentire il suo stomaco brontolare e anch'io avevo fame.
"Hermione!" gemetti e anche lei gemette, gettando all' indietro la testa con un sospiro irritato.
"Che c'è Draco?" chiese mentre mi guardava, i suoi occhi che mi fulminavano con un unico sguardo.
"Ho fame Mione" dissi per la centesima volta. "Facciamo una pausa, per favore!" continuai. È stato quasi istintivo trattenerla, ma mi trattenni. Lei si morse il labbro e posò la penna per terra.
"Va bene" disse facendomi sorridere. "Ho anch'io un po' di fame" disse con un sorrisetto e si alzò dal divano nero.
"Cosa vuoi?" mi chiese e io alzai le spalle ma mi ricordai del panino babbano che mi piaceva.
"Sai cos'è un Avocado BLT?" chiesi e i suoi occhi si spalancarono.
"Sai cosa sono?" mi chiese e io annuii con entusiasmo.
"È delizioso" dissi e lei annuì e si avviò verso la cucina. Mi sedetti sul divano davanti al tavolo mentre la sentivo sfrascare per la cucina. Ammirai la sua calligrafia.
"Draco..." si schiarì la gola dopo aver detto qualcosa di incoerente e ritornò in salotto, con la faccia tutta rossa per qualche strano motivo. Aveva in mano due piatti con i panini e due sacchetti di patatine sopra.
Rimisi nella cartella i documenti sparsi sul tavolo e lei posò i piatti sul tavolo. Mi venne l'acquolina in bocca alla vista del panino. Mangiammo i panini e parlammo di cose a caso. Dopo aver mangiato il cibo, rimisi i piatti uno sopra l'altro ,li posizionai sul pavimento e abbiamo continuato a lavorare sul caso.
Ore dopo, stavo leggendo alcuni fogli per qualche minuto e alzai lo sguardo su Hermione. La sua testa era appoggiata sul tavolo di fronte a me. Aveva un cipiglio inciso sul viso che sembrava essere sempre sul suo viso mentre dormiva. Mi sedetti contro il divano e appoggiai la testa sulla mia mano mentre la guardavo dormire.
Era così bella. Che ci credesse o no, mi toglieva sempre il fiato. Mentre la guardavo dormire pacificamente, i miei occhi iniziarono a diventare pesanti. Era notte fonda ed ero esausto per aver lavorato su questo caso. Dovevo ricordami di dirle che ero impressionato da lei perché non avrei mai potuto farlo. È stato psichicamente e mentalmente estenuante. Mi fui quasi addormentato finché Hermione si svegliò di soprassalto con un sussulto, spaventandomi. Quando si svegliò ,i suoi occhi erano spalancati.
"Oh porco Godric!" esclamò, confondendomi su come e perché si fosse svegliata da un sonno così profondo.
"Che c'è?" chiesi sbadigliando. Lei scrisse velocemente tutto quello che pensava su un foglio bianco.
"So dov'è il bastardo!" esclamò e io ero ancora più confuso. Si sedette in ginocchio, di fronte a me con un sorriso enorme. "Lui e Bellatrix hanno un altro manor in mezzo al bosco. Hanno degli incantesimi protettivi su di esso così non può essere scoperto mentre è al suo interno. Dobbiamo solo trovarlo" disse e io annuii.
"Forse so dov'è. Mia madre mi ha portato quando ero piccola, prima che ricevessi la lettera per Hogwarts" dissi. Lei sorrise e mescolò tutti i fogli insieme, tranne quello su cui aveva appena scritto. Potevo dire che era emozionata.
"Ma questo può aspettare fino a domani, Mione. Sono stanco ed è notte fonda" dissi sbadigliando e lei sospirò e poi annuì.
"Puoi prendere il mio letto e dormirò qui" disse con un sorriso e io scossi la testa.
"Il letto è abbastanza grande per tutti e due, Hermione. Va bene" dissi. Si morse il labbro mentre mi alzavo e io le tendevo la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la prese e, come sempre, le sue mani erano congelate.
Ci incamminammo verso la sua stanza e lei andò in bagno per mettersi il pigiama. Una volta uscita, spense le luci con la sua bacchetta e salì sul letto, con la schiena rivolta verso di me. Ci misi tutto me stesso per non girarla verso di me e tenerla per la vita.
"Buonanotte Draco" sussurrò. Dopo averlo detto, seppi che si era addormentata perché potei sentire il leggero russare uscire dalle sue bellissime labbra.
"Buonanotte tesoro" le sussurrai in risposta e mi addormentai insieme a lei, cosa che non accadeva da cinque lunghi anni.
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NOTE DELL'AUTRICE (emiliaclark99)
Non mentirò. Dai 12 a 14 forse saranno capitoli mancanti. Conterranno uno dei due conflitti principali della storia. Avrà però un po' di confusione :)
Tutto l'amore-EC
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