CAPITOLO #10 : DRACO'S POV
"Cosa?!"chiesi completamente scioccato.
"Mi hai sentito benissimo Draco. Non voglio più che tu sia suo amico" disse scandendo l'ultima frase parola per parola. Potevo dire che era incazzata e mi stavo incazzando anch'io per la sua ridicola richiesta.
"No, Astoria.Non lo farò" dissi scuotendo la testa e lei mi fissò con tanta rabbia.
"Perché no?" Chiese alzando la voce e alzandosi dal letto.
"Perché tu non puoi dirmi con chi posso e non posso parlare o uscire" dissi,alzando anch'io la voce.
"Posso farlo se quella persona non mi piace!" disse ora urlandomi contro.
"Perché non ti piace?! Non è stata altro che gentile con te!" Dissi ora urlandole contro.
"Perché Draco, voi due eravate insieme prima della nostra relazione. Sapevo che tu l'amavi anche mentre stavamo iniziando a frequentarci e l'ho ignorato, ma ora posso vedere che lei ti ama ancora e forse anche tu la ami e io non lo sopporterò!" urlò.-Porco Silente,ma sta qua usa la Legilimanzia contro di me se no non si spiega-pensai stupefatto.
"Oh, dai, Astoria, ti stai comportando come un bambino. Non hai motivo di credere che lei mi ami e che io ami lei!" Le dissi urlando. Mi stava facendo incazzare.Anzi,ero già incazzato.
"Non sono stupida"si schernì."Tu non vuoi sposarmi. So per certo che avresti chiesto a lei di sposarti!" disse,ancora urlando. Ero sbalordito da come potesse saperlo. Il suo viso,che era contorto da un po' di bruttezza rossa,mutò a un sorriso amaro.
"Sì, Draco.Lo so. Ho trovato un anello quel giorno in cui mi hai chiesto di portarti i pantaloni da pulire in lavanderia mentre eri a lavoro. Sapevo che non era per me perché era troppo piccolo e all'epoca eravamo solo amici.Misi insieme i pezzi e capii che era per la Granger"disse e la mia bocca si abbassò leggermente per lo shock. Non urlava più, la sua voce era calma mentre ne parlava.
"E so che porti ancora l'anello con te ogni singolo giorno. Ti vedo farlo roteare tra le dita quando pensi che io non ti stia guardando" disse, avvicinandosi a me ad ogni parola."Perché sei stato con me per cinque anni e non mi hai mai chiesto di sposarti?Non mi hai nemmeno comprato un anello di promessa, ma compreresti un anello di fidanzamento a una lurida sanguesporco con cui sei stato con lei per nove mesi e rispetto a cinque anni sono molto meno sai"sputò.Non ero mai stato così arrabbiato con Astoria prima d'ora.
"Come osi chiamarla così?!" urlai mentre lei iniziava a indietreggiare, cercando di rimpicciolirsi nel nulla."Non chiamerai mai né lei né nessuno che ha origini babbane in questo modo!" dissi.La mia faccia diventò rossa per la rabbia e mi precipiti giù per le scale e fuori casa, sbattendo la porta dietro di me.
Non sapevo dove stavo andando, ma avevo bisogno di calmarmi e conoscevo solo una persona che sapeva calmarmi. Non sapevo dove lei vivesse e non avevo il mio gufo con me, quindi decisi di inviare un patronus, qualcosa che avevo imparato a fare quando stavo con Hermione.Mi aveva insegnato come comunicare tramite Patronus il mese in cui abbiamo lasciato Hogwarts.Mi aveva detto che non avrei mai dovuto dirlo a nessun altro di questo.
Mi sedetti in una, in attesa della sua risposta e pochi minuti dopo,apparve una lontra che diceva di incontrarla in un posto nella Londra babbana chiamato Hyde Park.Mi materializzai rapidamente lì e camminai per il posto sconosciuto pieno di persone, fino a quando vidi la schiena dell'unica ragazza che volevo vedere in quel momento, Hermione.La mia rabbia cominciò improvvisamente a placarsi.
Indossava un bel tubino nero che le arrivava fino a metà coscia, i suoi capelli erano raccolti a metà.Ciocche di capelli le cadevano in faccia mentre si guardava intorno per cercarmi. Teneva in mano una giacca di jeans e nell'altra una bottiglia di vetro
senza etichetta.Voltò le spalle verso di me cercando ancora di trovarmi, il vestito espose la maggior parte della sua schiena. Era costituito da due sottili spalline. Mi avvicinai a lei e le sorrisi notando che indossava un paio di sandali dorati.Lei odiava indossare i tacchi. Le avevano sempre fatto male ai piedi e lei finiva sempre per toglierle,a costo di rimanere scalza.
Le ho diedi un piccolo colpetto sulla spalla e lei si girò, un sorriso soddisfatto apparì sul suo bel viso. Si tolse la giacca, ci mise sopra la bottiglia di vetro e mi abbracciò.Dopo anni,Hermione profumava ancora di rose,miele e libri vecchi. Era bellissima. Non l'avevo mai vista vestirsi così e questo stile di Hermione mi piaceva molto.
Si tirò indietro e mi strinse il viso, guardandolo con preoccupazione negli occhi."Stai bene?" Potevo sentire l'odore dell'alcol misto alla menta nel suo alito. Sapevo che era ubriaca fradicia ma non mi importava. Sapevo che si stava divertendo prima di ubriacarsi e un po' mi sentivo in colpa per averla portata via di lì.
Notai che era truccata. Non era un trucco drammatico come quello di Astoria.Era leggero e naturale, ma con o senza trucco rimaneva ancora bellissima.
"Sto bene" dissi,mettendo le mie mani sopra le sue mentre la guardavo rilassarsi.
"Che cosa è successo allora? Perché mi hai mandato un patronus?" Chiese ancora preoccupata. Le sue parole biascicavano un po' per via dell'alcol ingerito,forse un cocktail alcolico o altre cose cose del genere.
"Non sapevo come raggiungerti senza un gufo, quindi ho deciso di mandarti un patronus" dissi con un'alzata di spalle e le sue spalle si abbassarono ancora di più quando scoprì che non ero in pericolo. Mi prese la mano e mi accompagnò a una panchina vuota e si sedette con il corpo rivolto verso di me e le ginocchia che toccavano le mie.
Il vestito si abbassò un po' esponendo la sua scollatura e la collana con un medaglione d'oro che le avevo regalato a caso,incastrato nell'incavo del seno. Indossava il braccialetto che le avevo regalato per Natale.Notai che lo indossava sempre ma non l'avevo mai vista indossare il medaglione che le avevo regalato a Natale.
"Di cosa volevi parlare?" Chiese inclinando la testa, con la preoccupazione stampata su tutto il suo viso. Le spiegai il litigio che avevo avuto con Astoria.Era stato il peggior litigio che avessimo mai avuto, ma non le dissi come Astoria sapesse dell'anello che avrei dato a Hermione prima che ci laureassimo o che lei l'avesse chiamata una sanguesporco.
"Oh Draco.Mi dispiace così tanto" aggrottò le sopracciglia mettendo la sua mano sopra la mia, strofinando il pollice lungo le mie nocche per calmarmi ancora di più.Mi strinsi nelle spalle.
"Non mi interessa. Sono stanco dei suoi modi infantili" dissi."Ho in mente di lasciare Astoria"finii e questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
"Bene, fai quello che credi sia giusto" disse e io annuii. - Quello che credo sia giusto è che io devo stare con te a tutti i costi- pensai.
"Beh, perché sei vestita? E cosa c'è in quella bottiglia?" Chiesi, facendo un cenno con la testa verso la bottiglia riempita a metà con un liquido dorato. Sembrava FireWhiskey. Lo guardò, si portò la punta della bottiglia alla bocca e lo bevve. Non l'avevo mai vista così ed era stato piuttosto divertente.
"Ero a una festa con Ginny" disse, biascicando ancora di più le parole, ma sapevo che stava mentendo. Non volevo bombardarla di domande, quindi mi limitai ad annuire.
"A una festa,eh?Eri in un club?" Le chiesi con un sorrisetto e lei annuì e bevve un altro sorso di quella strana bevanda dorata.
"Sì, Ginny voleva passare una serata tra ragazze, così Harry e Ron hanno portato i bambini fuori per divertirsi un po' e io ho portato Ginny in questo club che frequentiamo da quando io ho finito Hogwarts" spiegò. Sapevo che questa volta non stava mentendo, ma sapevo che stava nascondendo qualcosa. Potevo leggerlo nei suoi occhi.
"Sembra divertente"sorrisi mentre si infilava la giacca di jeans perché cominciava a fare un po' più freddo."Mi dispiace di averti portato via da lì" dissi aggrottando le sopracciglia e lei rise un po'.
"Fa niente. Ginny se n'è andata presto perché Harry e Ron non riuscivano a gestire i bambini da soli" disse alzando gli occhi al cielo, facendomi sorridere. Avevo bisogno di tornare a casa e finire le cose con Astoria quindi mi alzai e lei mi guardò.
"Ti accompagno a casa allora" dissi. Non avevo intenzione di lasciarla così. Qualcuno poteva approfittarsi di lei mentre era ubriaca e i miei problemi potevano anche aspettare.
"Va bene" annuì e si alzò, quasi cadendo e rise. Sapevo che non avrebbe ricordato nulla dopo la nostra conversazione su quello che era successo con me e Astoria.Forse era un po' alticcia, ma sapevo che era lucida, ma dopo la conversazione aveva iniziato a bere dalla bottiglia, rendendola ancora più ubriaca di quanto non lo fosse.
Le misi un suo braccio intorno alla mia spalla e le avvolsi il mio braccio intorno alla sua vita mentre la tenevo in braccio. Mi diressi verso un vicolo dove non saremmo stati visti dai babbani.
"Ok tesoro. Dimmi dov'è il tuo appartamento" dissi e il suo sorriso si allargò. Era così bella mntre sorrideva,cazzo...
"Mi hai chiamato 'tesoro'", sussurrò. 'Tesoro' è ciò che Hermione era per me, questa è la sua parola. Non chiamerei mai Astoria 'tesoro'. Sarebbe stato come tradire Hermione, quindi ero riuscito a non dirlo mai a nessun altra.D'un tratto mi disse dov'era il suo appartamento.
"Va bene, tieniti forte" dissi e lei annuì, avvolgendomi le braccia intorno al collo. Mi guardai intorno ancora una volta e materializzai me e Hermione all'ingresso del suo appartamento. Afferrai la bacchetta e sistemai la mia presa su Hermione.
"Alohomora" dissi e sentii la porta scattare. L'aprii leggermente, trascinando Hermione con me e chiusi la porta.
"Puoi restare?" Chiese con un lamento nascosto nella voce. Era una proposta così allettante, ma non potevo.
"Penso che dovresti riposarti un po'" dissi,trovando finalmente la sua stanza.Lei continuò a chiedermi di rimanere da lei mentre la aiutavo a spogliarsi e a mettersi il pigiama, che era una vecchia maglietta di Grifondoro che apparteneva a Potter e la misi a letto.
"Puoi restare con me, per favore?" me lo chiese per l'ennesima volta e io scossi la testa. Mi inginocchiai accanto al letto, le tolsi i capelli dal viso e sospirai. I suoi occhi si aprivano e si chiudevano lentamente e sapevo che stava per andare a dormire.
"Dovresti andare a dormire, tesoro" le sussurrai e con ciò chiuse gli occhi e un leggero russare le uscì dalle labbra. Passai il pollice lungo le sue labbra morbide e carnose mentre la guardavo dormire tranquillamente. Mi chiedevo se avesse ancora incubi come me.
"Ti amo" sussurrai, posandole un piccolo bacio sulla fronte. Le scrissi un bigliettino e mi materializzai a casa mia,per lasciare Astoria,che stava già impacchettando le sue cose.
Non mi aveva nemmeno dato una seconda occhiata mentre entravo nella mia stanza. Aveva le sue cose pronte. La seguii al piano di sotto fino alla porta d'ingresso.
"Non voglio mai più vederti" disse e con quelle ultime parole sbatté la porta, lasciandomi finalmente solo. Ero contento di non dover dire nulla ed ero decisamente felice di aver riavuto la mia stanza tutta per me.
Mi incamminai verso la cucina quando Sugar si materializzò.
"Padron Malfoy sta bene?" chiese Sugar cautamente e io annuii con un sorriso.
"Sugar.Finalmente ci siamo liberati di Astoria" dissi e potei vedere un piccolo sorriso sul suo volto nascere.
"A Sugar non piaceva. Astoria è stata cattiva con Sugar sin dall'inizio"disse Sugar.Tempo fa avevo detto a Sugar che non aveva bisogno di chiamare Astoria 'signora Greengrass' o 'Lady Malfoy'.
"Lo so" le dissi e la abbracciai.Dopo un po' tornai nella mia stanza,per addormentarmi con il conforto di essere finalmente lontano da Astoria.
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Spero che questo capitolo vi piaccia.
P.S Ho cambiato la copertina della storia.Vi piace?
Abbracci,
Voldy_e_Silly<33
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