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"...E dimmi se ogni cielo
ha una guerra personale
come noi, che non ci siamo
arresi in tempo
e scusami se niente è uguale
a come immaginavi..." (Guerra Personale)

"Lei è solo mia" affermò stringendomi forte a se da dietro.

Lo aveva detto sul serio? Ma era impazzito o cosa? Demente!

Liam mi, anzi ci guardava sconvolto, cercando di metabolizzare quello che aveva udito. Nel frattempo, sentii Zayn aumentare la stretta sulla mia vita, come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro. Poi, fregandosene altamente di quello che stava combinando e di dove eravamo, appoggiò il mento sulla mia spalla, baciandomi poi il collo.

"Che cazzo?" Fu l'unica cosa che Liam disse.

"Hai capito bene. Non la condivido con nessuno, chiaro? Sono fottutamente innamorato di lei, e anche se ho fatto la cazzata più grande in vita mia, sono troppo egoista per lasciarla andare" disse tutto d'un fiato.

Le sue parole mi sorpresero. Non mi sarei mai aspettata che dicesse quelle cose, soprattutto a scuola ed a Liam, che poteva benissimo andare a dire tutto al preside.

Una parte di me, quella che seguiva il cuore, voleva perdonarlo subito, o forse lo aveva già perdonato, perché avevo capito quanto male stavo senza di lui, e quanto lui era disperato senza di me. L'altra parte invece, quella che seguiva la logica, al momento non era in grado di perdonarlo per l'ennesima volta. L'aveva combinata grossa ed il sol pensare di perdonarlo e poi rivederlo commettere gli stessi identici errori mi faceva stare ancora più male.

Cosa seguivo? Logica o cuore?

Logica.

Ancora stretta tra le sue braccia mi voltai, guardandolo attentamente. Aveva i capelli spettinati, sicuramente se li era tirati per bene. Glieli sistemai un attimo e poi, dopo aver fatto un respiro profondo, parlai, dicendo qualcosa che faceva più male a me che a lui.

"Sei ubriaco e stai parlando a vanvera. Se fossi lucido non ti sarebbe mai venuto in mente di dire queste stronzate, perché alla fine sono solo stronzate. Fortuna che lo hai detto, sei solo egoista. Se davvero mi amassi come sostieni non staresti facendo questa sceneggiata da bambino dell'asilo. Ti ho detto che tra noi è finita, mettiti il cuore in pace"

E poi, prima di attirare ancora di più l'attenzione su di noi, me ne andai.

---

*12 Gennaio*

Zayn's pov

Le vacanze di Natale erano terminate ed un altro giorno di lavoro aveva inizio. Non avevo sentito Darcy e sicuramente lei avrà pensato che io mi sia arreso, ma non è affatto così. Dopo tutto quello che ho combinato per averla tutta per me, pensa davvero che un semplice <Ti ho detto che tra noi è finita> mi faccia rinunciare a lei? No. Ho troppi demoni dentro di me, e non posso, non riesco ad affrontarli da solo. Lei è il mio angelo dagli occhi chiari, e solo con lei al mio fianco riuscirò a dimenticarmi per sempre del mio passato.

Erano giorni che preparavo tutto. L'avrei affrontata in Aula Magna, durante la riunione con le classi, e mi avrebbe ascoltato.

Entrai in aula e l'osservai prendere posto. Non mi degnò in alcun modo di uno sguardo, era come assente.

"Visto che tra non molto ci sarà la gita a Venezia, oggi parleremo di Casanova" annunciai guardandola. Darcy sollevò il capo dal quaderno alzando un sopracciglio.

Darcy's pov

"Come ben sapete, Giacomo Casanova è conosciuto per la sua lunga lista di conquiste ma, non sapete che una ragazza in particolare, Francesca Bruni l'ha conquistato. Lui però, non essendo capace di cambiare, anche se stava con lei, aveva ceduto alla tentazione e l'aveva tradita ma..." si bloccò notando la mia mano alzata. "Si, Miss Tomlinson?"

"E Francesca cosa ha fatto? Lo ha perdonato?" chiesi alzandomi. Dee e Harry mi guardarono subito male.

"Si è rifiutata di ascoltarlo..." iniziò incrociando le braccia al petto. "Le ha scritto, le ha portato dei fiori, è andato fin sotto casa sua ma niente. A lei non importava minimamente quello che Giacomo voleva dirle. Lui supplicava invano il suo perdono" concluse guardandomi.

Sembrava come se il resto dei presenti in Aula Magna fossero spariti. Restavamo solo noi due a farci la guerra.

"Beh, mi sembra più che comprensibile il comportamento di Francesca. Giacomo l'aveva ferita" annunciai lanciandogli un'occhiataccia.

"Doveva almeno ascoltarlo" insistette prendendo in mano un pennarello.

"E per sentirsi dire cosa? Che non lo avrebbe fatto più? Solo una stupida gli avrebbe creduto!" Alzai la voce. "Francesca gliene ha perdonate troppe. Alla fin fine a lui non importava nulla di Francesca. Per Giacomo era solo un gioco. A lui bastava solo la carriera e la reputazione"

"Solo un gioco?" domandò sbigottito, alzando un sopracciglio. "Lei cosa avrebbe fatto, Miss Tomlinson? Ci illumini. Francesca lo aveva respinto del tutto. Lui aveva mandato a repentaglio tutto per lei. E quando lei ha distrutto quel poco che restava a Giacomo, ha rinunciato a tutto. Ha deciso tutto Francesca. Non lui"

Sentii gli sguardi di tutti puntati addosso. Le mie guance presero subito colore dopo le accuse che Malik mi aveva lanciato. Colpa mia? Sul serio? Respirai a fondo, pronta per rispondergli. Harry mi pizzicò il braccio, chiedendomi con lo sguardo di smetterla. Guardai Zayn, sorridendogli a quella tirata, facendogli capire che gli avrei tirato il colpo di grazia.

"La sua lezione è davvero illuminante. Tuttavia mi resta un dubbio. Giacomo aveva allontanato un amico di Francesca, ok ci sta; gli ha dato della puttana, d'accordo gliel'ha fatta passare; l'ha violentata..." marcai l'ultima parola. "...Lei è andata contro la sua famiglia per lui, perché anche se l'aveva stuprata lei lo amava troppo e lui, imbecille, ha avuto il coraggio di tradirla e di dare la colpa a lei. Ma pensa che Francesca sia così tanto stupida?"

Uno schiocco sonoro echeggiò in Aula Magna. Guardai gli studenti, avevano gli occhi sgranati, ed erano sotto shock. Puntai il mio sguardo verso il professore. Il professor Malik aveva spezzato in due il pennarello della lavagna. La macchia d'inchiostro si dilatò sulle sue mani, finendo anche sulla sua camicia bianca. Stava ribollendo di rabbia.

<Hai esagerato> esortò la mia vocina interiore.

<Ora arrivi tu? Non venire prima in mio soccorso, eh!> risposi.

"La riunione è finita. Miss Tomlinson, in Aula Insegnanti. Subito!" sbraitò disintegrandomi con lo sguardo.

Ricacciò tutto il suo materiale, libri ed appunti, nella sua tracolla. Percorse con rapide falcate l'aula, fermandosi sulla porta.

"HO DETTO: SUBITO!" urlò di più, con tutto il fiato che aveva in gola.

Recuperai il mio zaino, e sotto gli occhi di tutti lo raggiunsi. Mi spinse fuori dall'aula, sbattendo poi con violenta la porta, facendomi sobbalzare dalla paura. Mi strinse con forza il gomito, trascinandomi in Aula Insegnanti. Chiuse a chiave la porta e poi... Sbam!

Sotto i miei occhi aveva sfasciato una sedia di legno e metallo.

OMG! OMG! OMG!

Pensavo di fare un gruppo Whatsapp. Vi piacerebbe? Spero tanto di sì così se mi volete fare domande sulla FF cercherò di rispondervi e poi così vi conosco meglio.

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