𝔾𝕒𝕝𝕖𝕚𝕟 - ʟᴀᴛsʏᴀ ᴀᴄᴀᴅᴇᴍʏ
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ᵐᵃⁿʸ ᵐᵒⁿᵃʳᶜʰˢ ʰᵃᵛᵉ ᶜᵒᵐᵉ ᵃⁿᵈ ᵍᵒⁿᵉ.
ᵒⁿᵉ ᵈʳᵒʷⁿᵉᵈ ⁱⁿ ᵖᵒⁱˢᵒⁿ, ᵃⁿᵒᵗʰᵉʳ ˢᵘᶜᶜᵘᵐᵇᵉᵈ ᵗᵒ ᶠˡᵃᵐᵉ.
ˢᵗⁱˡˡᵃ ᵃⁿᵒᵗʰᵉʳ ˢˡᵘᵐᵇᵉʳˢ ⁱⁿ ᵃ ʳᵉᵃˡᵐ ᵒᶠ ⁱᶜᵉ.
ⁿᵒᵗ ᵒⁿᵉ ᵒᶠ ᵗʰᵉᵐ ˢᵗᵒᵒᵈ ʰᵉʳᵉ, ᵃˢ ʸᵒᵘ ᵈᵒ ⁿᵒʷ.
ʸᵒᵘ, ᶜᵒⁿᵠᵘᵉʳ ᵒᶠ ᵃᵈᵛᵉʳˢⁱᵗⁱᵉˢ.
ᵍⁱᵛᵉ ᵘˢ ʸᵒᵘʳ ᵃⁿˢʷᵉʳ.
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⋅•⋅⊰∙∘ ɴᴏᴍᴇ
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Oedonis
"Fa schifo. Non usarlo. Chiamami Galein."
Oedonis significa "Grande Sole" in una vecchia lingua di un antico regno perduto, ed è anche il nome di una creatura di fantasia, personaggio di uno dei più popolari racconti esistenti. È datato così addietro nel tempo che si è perduta l'identità dell'autore, ma ciò non fa altro che alzare l'alone di mistico che vi è dietro. Questa era la favola preferita di suo padre, quando era bambino, e costui, in mancanza di idee migliori, ha optato per Oedonis. Quella che segue è una versione abbreviata del famoso racconto.
"ᴠɪᴀɢɢɪᴀᴠᴀᴍᴏ ᴀ ʙᴏʀᴅᴏ ᴅɪ sᴇᴛᴛᴇ ʙᴇɪ ᴄᴀʀʀɪ ᴠᴜᴏᴛɪ, ᴅɪʀᴇᴛᴛɪ ᴠᴇʀsᴏ ɪʟ ᴍᴀʀᴇ, ᴅᴏᴠᴇ ᴜɴᴀ ʙᴀʀᴄᴀ ᴄɪ ᴀᴛᴛᴇɴᴅᴇᴠᴀ, ᴄᴀʀɪᴄᴀ ᴅɪ ᴀᴄϙᴜᴀ ᴇ ᴄɪʙᴏ ᴇ ʟᴇɢɴᴏ. ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪsᴀᴍᴇɴᴛᴇ ɪ ᴠᴇɴᴛɪ sɪ ᴀʟᴢᴀʀᴏɴᴏ, ɪʟ ᴄɪᴇʟᴏ sɪ ᴇʀᴀ sᴄᴜʀɪᴛᴏ, ᴇ ᴘʀᴇsᴛᴏ ɪ ᴄᴀʀʀɪ ᴠᴇɴɴᴇʀᴏ ɪɴɢʜɪᴏᴛᴛɪᴛɪ ᴅᴀʟʟᴀ ᴛᴇᴍᴘᴇsᴛᴀ; ɪᴏ ʀɪᴜsᴄɪɪ ᴀ sᴏᴘʀᴀᴠᴠɪᴠᴇʀᴇ ɴᴀsᴄᴏɴᴅᴇɴᴅᴏᴍɪ sᴏᴛᴛᴏ ʟᴀ sᴀʙʙɪᴀ, ᴍᴀ ᴛᴜᴛᴛɪ ɢʟɪ ᴀʟᴛʀɪ sᴏғғᴏᴄᴀʀᴏɴᴏ ᴇ ᴍᴏʀɪʀᴏɴᴏ. ʟᴇ ɴᴏsᴛʀᴇ ᴘʀᴏᴠᴠɪsᴛᴇ ᴇʀᴀɴᴏ sᴛᴀᴛᴇ sᴘᴀᴢᴢᴀᴛᴇ ᴠɪᴀ, ʟᴀ ɴᴏsᴛʀᴀ ᴀᴄϙᴜᴀ ʀᴏᴠᴇsᴄɪᴀᴛᴀ, ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴄᴏᴘᴇʀᴛᴏ ᴅᴀ ɴᴜᴏᴠᴇ ᴅᴜɴᴇ, sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛᴇ ᴀ ᴍᴇ, sᴏʟᴏ ᴄʜᴇ ᴜɴᴀ ɢɪᴏᴠᴀɴᴇ ᴅᴏɴɴᴀ ᴀʟʟᴀ sᴜᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ᴄᴀʀᴏᴠᴀɴᴀ. ʟᴀ sᴛʀᴀᴅᴀ ᴇʀᴀ ᴘᴇʀsᴀ, ᴇ ɴᴏɴ ᴀᴠᴇᴠᴏ ᴅɪ ᴄʜᴇ ᴠɪᴠᴇʀᴇ, ɴᴇ̀ ᴅɪ ᴄʜᴇ ʀɪᴘᴀʀᴀʀᴍɪ ᴅᴀʟ sᴏʟᴇ sᴄᴏᴛᴛᴀɴᴛᴇ ᴅᴇʟ ᴅᴇsᴇʀᴛᴏ. ᴠᴀɢᴀɪ, sᴜᴘᴇʀᴀɪ ᴀʟᴛᴇ ᴅᴜɴᴇ ᴇ ʟᴇ ᴍɪᴇ ɢᴀᴍʙᴇ ᴍɪ ᴘᴏʀᴛᴀʀᴏɴᴏ ᴅᴀᴠᴀɴᴛɪ ᴀ ᴜɴ'ᴏᴀsɪ, ᴅᴏᴠᴇ ᴛʀᴏᴠᴀɪ ᴄɪʙᴏ ᴀ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀ̀: ᴄᴇsᴘᴜɢʟɪ ᴅɪ ᴍᴜʀᴜs, ᴀʟʙᴇʀɪ ᴅɪ ғʀᴇʜᴋʜ ᴇ ᴘɪᴇᴛʀᴇ ᴄᴏʟᴏʀᴀᴛᴇ ᴘᴇʀ ʀᴏᴍᴘᴇʀᴇ ɪ ʟᴏʀᴏ ɢᴜsᴄɪ, ᴘᴇsᴄɪ, ᴇ ᴏᴍʙʀᴀ ᴘᴇʀ ʀɪᴘᴏsᴀʀᴇ.
ɴᴏɴ ᴍɪ ᴍᴀɴᴄᴀᴠᴀ ɴɪᴇɴᴛᴇ. ᴄᴏsɪ̀ ᴀᴄᴄᴇsɪ ᴜɴ ғᴜᴏᴄᴏ ϙᴜᴇʟʟᴀ sᴇʀᴀ ᴇ ғᴇᴄɪ ᴜɴ'ᴏғғᴇʀᴛᴀ ᴀɢʟɪ ᴅᴇ̀ɪ, ᴘʀᴇɢᴀɴᴅᴏ ᴄʜᴇ ɴᴏɴ sɪ sᴘᴇɢɴᴇssᴇ ᴍᴇɴᴛʀᴇ ᴅᴏʀᴍɪᴠᴏ, ʟᴀsᴄɪᴀɴᴅᴏᴍɪ ᴀ ᴍᴏʀɪʀᴇ ᴀʟ ɢᴇʟᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ɴᴏᴛᴛᴇ. ᴀʟʟ'ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪsᴏ sᴇɴᴛɪ̀ ᴜɴ ʀᴜᴍᴏʀᴇ ᴄᴏᴍᴇ ϙᴜᴇʟʟᴏ ᴅɪ ᴜɴ ᴛᴜᴏɴᴏ; ᴀʟʙᴇʀɪ ᴇ ᴛᴇʀʀᴀ ᴇ ᴀᴄϙᴜᴀ ᴛʀᴇᴍᴀʀᴏɴᴏ, ᴇ ɪʟ ᴄɪᴇʟᴏ ᴅɪᴠᴇɴɴᴇ ᴄᴏsɪ̀ ʟᴜᴍɪɴᴏsᴏ ᴄʜᴇ ᴅᴏᴠᴇᴛᴛɪ ᴄᴏᴘʀɪʀᴇ ɢʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ. ᴍɪ ᴀᴘᴘᴀʀᴠᴇ ᴜɴᴀ sғᴇʀᴀ ᴇɴᴏʀᴍᴇ. ᴇʀᴀ ɪᴍᴘᴏɴᴇɴᴛᴇ, ᴅᴇʟʟᴏ sᴛᴇssᴏ ᴄᴏʟᴏʀᴇ ᴇ ᴅᴇʟʟᴀ sᴛᴇssᴀ ɪɴᴛᴇɴsɪᴛᴀ̀ ᴅᴇʟ sᴏʟᴇ, ᴇ sᴇᴍʙʀᴀᴠᴀ ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴄᴏᴘᴇʀᴛᴏ ᴅ'ᴏʀᴏ ғɪᴀᴍᴍᴇɢɢɪᴀɴᴛᴇ. ɴᴏɴ ᴀᴘᴘᴇɴᴀ ʟᴀ ᴠɪᴅɪ, ᴍɪ ғᴇᴄɪ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴀ ᴅɪᴇᴛʀᴏ ᴜɴ ᴄᴇsᴘᴜɢʟɪᴏ ᴅɪ ᴍᴜʀᴜs, ᴘᴇʀ ᴘᴀᴜʀᴀ.
ᴘᴇʀ ϙᴜᴀᴛᴛʀᴏ ᴠᴏʟᴛᴇ ᴍɪ ᴅᴏᴍᴀɴᴅᴏ̀: 'ᴄᴏsᴀ ᴛɪ ʜᴀ ᴘᴏʀᴛᴀᴛᴏ ϙᴜɪ, ᴘɪᴄᴄᴏʟᴀ ᴄʀᴇᴀᴛᴜʀᴀ? sᴇ ᴍᴇ ʟᴏ ᴅɪᴄɪ, sᴀʀᴏ̀ ᴍᴀɢɴᴀɴɪᴍᴏ ᴇ ɴᴏɴ ᴛɪ ʙʀᴜᴄᴇʀᴏ̀ ᴄᴏᴍᴇ ᴜɴ ᴘᴇᴢᴢᴏ ᴅɪ ᴄᴀʀʙᴏɴᴇ.'
ʀᴀᴄᴄᴏɴᴛᴀɪ ᴀʟ sᴏʟᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄᴀʀᴏᴠᴀɴᴀ ᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴛᴇᴍᴘᴇsᴛᴀ, ᴇᴅ ᴇɢʟɪ ᴍɪ ᴅɪssᴇ: 'ɴᴏɴ ᴀᴠᴇʀ ᴘᴀᴜʀᴀ. sᴏɴᴏ sᴛᴀᴛɪ ɢʟɪ ᴅᴇ̀ɪ ᴀ ᴘᴏʀᴛᴀʀᴛɪ ᴅᴀ ᴍᴇ, ᴀ sᴀʟᴠᴀʀᴛɪ. ᴘᴇʀ ϙᴜᴇsᴛᴏ ᴛɪ ᴛᴇʀʀᴏ̀ ᴄᴀʟᴅᴏ ʟᴀ ɴᴏᴛᴛᴇ ᴇ ᴛɪ ᴛʀᴀᴛᴛᴇʀᴏ̀ ᴄᴏᴍᴇ ғᴏssɪ ᴄʀᴇᴀᴛᴏ ᴅᴇʟ ᴍɪᴏ ᴄʀᴇᴀᴛᴏ. ᴍᴀ ʙᴀᴅᴀ, ɴᴏɴ ᴀᴠᴠɪᴄɪɴᴀʀᴛɪ ᴀ ᴍᴇ, ᴏ ᴅɪᴠᴇʀʀᴀɪ sᴀʙʙɪᴀ ᴅᴇʟ ᴅᴇsᴇʀᴛᴏ.'
ɪʟ sᴏʟᴇ ᴘᴀʀᴇᴠᴀ ɢʀᴀᴅɪʀᴇ ʟᴀ ᴍɪᴀ ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ, ᴇ ᴏɢɴɪ ɴᴏᴛᴛᴇ ʀɪᴍᴀɴᴇᴠᴀ ᴀ ʟᴜɴɢᴏ ᴀ ғᴀʀᴍɪ ʟᴜᴄᴇ ᴇ ᴀ ᴘᴀʀʟᴀʀᴇ ᴄᴏɴ ᴍᴇ. ᴍɪ ᴅɪssᴇ ᴄʜᴇ ᴇɴᴛʀᴏ ᴛʀᴇ ᴍᴇsɪ ᴜɴ'ᴀʟᴛʀᴀ ᴄᴀʀᴏᴠᴀɴᴀ sᴀʀᴇʙʙᴇ ɢɪᴜɴᴛᴀ ᴘᴇʀ ᴘᴏʀᴛᴀʀᴍɪ ᴠɪᴀ, ᴄʜᴇ ɴᴏɴ ᴇʀᴀ ʟ'ᴜɴɪᴄᴏ ᴍᴀ ᴄʜᴇ ᴅɪ sᴏʟɪ ɴᴇ ᴇsɪsᴛᴇᴠᴀɴᴏ ᴛᴀɴᴛɪ, ᴇ ʟᴜɪ ɴᴏɴ ᴇʀᴀ ᴄʜᴇ ᴜɴ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴏ sᴏʟᴇ, ᴄʜᴇ ᴀᴘᴘᴀʀᴛᴇɴᴇᴠᴀ ᴀᴅ ᴜɴ ᴘᴏsᴛᴏ ʟᴏɴᴛᴀɴᴏ, ᴇ ᴄʜᴇ ɪ sᴜᴏɪ sɪᴍɪʟɪ ᴇʀᴀɴᴏ ϙᴜᴇɪ ᴘᴜɴᴛɪɴɪ ᴄʜᴇ ᴠᴇᴅᴇᴠᴀᴍᴏ ɪɴ ᴄɪᴇʟᴏ, ϙᴜᴀɴᴅᴏ sɪ sᴄᴜʀɪᴠᴀ. ᴍɪ ɪɴᴄʜɪɴᴀɪ ᴇ ɢʟɪ ᴅɪssɪ ᴄʜᴇ ɪʟ ᴍɪᴏ ʀᴇ ʟᴏ ᴀᴠʀᴇʙʙᴇ ʀɪᴄᴏᴍᴘᴇɴsᴀᴛᴏ ᴄᴏɴ ɢʀᴀɴᴅɪ ʀɪᴄᴄʜᴇᴢᴢᴇ ᴇ ᴏɴᴏʀɪ, ᴍᴀ ʟᴜɪ ᴍɪ ᴅɪssᴇ: 'ɪᴏ sᴏɴᴏ ᴜɴ ᴏᴇᴅᴏɴɪs, ᴇ ϙᴜɪɴᴅɪ ᴘᴏssɪᴇᴅᴏ ɢɪᴀ̀ ᴏɢɴɪ ʀɪᴄᴄʜᴇᴢᴢᴀ.' ᴍɪ ᴘᴏʀsᴇ ᴜɴᴀ ᴘᴇʀɢᴀᴍᴇɴᴀ, ᴇ ᴄᴏɴᴛɪɴᴜᴏ̀, 'ᴄᴏɴsᴇɢɴᴀ ϙᴜᴇsᴛᴏ ᴀʟ ᴛᴜᴏ ʀᴇ. ᴛɪ ʀɪᴄᴏᴍᴘᴇɴsᴇʀᴀ̀ ᴄᴏɴ ᴀʀɢᴇɴᴛᴏ ᴇ ɪɴᴄᴇɴsᴏ.'
ɢʟɪ ᴄʜɪᴇsɪ ᴄᴏsᴀ ᴄᴏɴᴛᴇɴᴇssᴇ ʟᴀ ᴘᴇʀɢᴀᴍᴇɴᴀ. 'ϙᴜᴇsᴛᴏ ᴅᴏᴠʀᴀ̀ ʀɪғᴇʀɪʀᴛᴇʟᴏ ɪʟ ᴛᴜᴏ ʀᴇ, sᴇ ʟᴏ ᴅᴇsɪᴅᴇʀᴀ.'
ᴅᴀ ᴄᴏᴍᴇ ᴀᴠᴇᴠᴀ ᴘʀᴇᴠɪsᴛᴏ, ᴛʀᴇ ᴍᴇsɪ ᴅᴏᴘᴏ ᴜɴᴀ ᴄᴀʀᴏᴠᴀɴᴀ ᴀʀʀɪᴠᴏ̀ ɪɴ ᴍɪᴏ sᴏᴄᴄᴏʀsᴏ. ɪᴏ ʀɪɴɢʀᴀᴢɪᴀɪ ɪʟ sᴏʟᴇ, ᴍ'ɪɴᴄʜɪɴᴀɪ ᴇ ɪɴᴄᴏᴍɪɴᴄɪᴀɪ ɪʟ ʟᴜɴɢᴏ ᴠɪᴀɢɢɪᴏ ᴠᴇʀsᴏ ʟᴀ ᴍɪᴀ ᴄᴀsᴀ. ᴀʀʀɪᴠᴀᴛᴀ, ɪ ᴍɪᴇɪ ɢᴇɴɪᴛᴏʀɪ ᴇ ʟᴀ ᴍɪᴀ ғᴀᴍɪɢʟɪᴀ ғᴇᴄᴇʀᴏ ғᴇsᴛᴀ, ᴇ ᴄᴏɴsᴇɢɴᴀɪ ʟᴀ ᴘᴇʀɢᴀᴍᴇɴᴀ ᴀʟ ᴍɪᴏ ʀᴇ. ᴄᴏsᴛᴜɪ ᴍɪ ʀɪᴄᴏᴍᴘᴇɴsᴏ̀ ᴄᴏɴ ᴀʀɢᴇɴᴛᴏ ᴇ ɪɴᴄᴇɴsᴏ. ᴍᴀɪ ᴍɪ ʀɪғᴇʀɪ̀ ɪʟ ᴛᴇsᴛᴏ sᴄʀɪᴛᴛᴏ ᴀʟ sᴜᴏ ɪɴᴛᴇʀɴᴏ, ᴍᴀ ᴅᴀ ϙᴜᴇʟ ᴍᴏᴍᴇɴᴛᴏ ғᴜɪ ʟᴀ ʙᴇɴᴠᴇɴᴜᴛᴀ ᴀʟ sᴜᴏ ᴄᴀsᴛᴇʟʟᴏ ᴏɢɴɪ ϙᴜᴀʟ ᴠᴏʟᴛᴀ ʟᴏ ᴅᴇsɪᴅᴇʀᴀssɪ."
Il nome Oedonis potrebbe avere un'altra interpretazione, però, se si chiede a un abitante della città di Mayur: la vecchia parola Oedopism, dalla quale deriva per loro questo onomastico, si riferisce a una dolorosa pratica. Veniva attuata per lo più da pazzi e da persone con un forte senso religioso, ma pur sempre matti. Costoro credevano che, rimuovendo i propri occhi dai bulbi oculari e ingoiandoli interi, ogni proprio peccato venisse perdonato. Adesso, naturalmente, nessuno lo fa più, ma il significato è sempre lo stesso.
Personalmente -tralasciata la rimozione degli occhi, ovvio-, a Oedonis piaceva molto, perchè il padre gli raccontava quella storiella quasi ogni sera, e lui se ne stava con occhi pieni di ammirazione ad ascoltare ancora e ancora le stesse parole, sempre fiero di udire il suo nome. E riferito a un sole, poi! È quasi naturale che da bambino ripeteva di voler fare l'eroe per aiutare le persone in difficoltà. Crescendo, con tutto ciò che ha passato per colpa di suo padre, ha incominciato a detestarlo e a farsi chiamare con un altro nome: Galein. Non che abbia fatto molto caso al suo significato, anche perchè se l'è inventato.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴏɢɴᴏᴍᴇ
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del Rione dell'Artigianato
Così ci si riferisce alla sua famiglia. In realtà è piuttosto peculiare rispetto ai normali cognomi, ma è semplicemente così che si usa fare a Tinclin. Dal proprio cognome ci si deve distinguere per la propria professione, o per quella dei propri genitori finchè si è giovani. Non è difficile intuire a cosa si dedichi la sua famiglia allora, giusto? Il problema è che, se non si è originari della città, o non si è familiari con la loro cultura, è difficile intuire che Galein venga proprio da Tinclin piuttosto che da un villaggio nelle sue vicinanze.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴇᴛᴀ̀
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15 anni
Ne compirà sedici il 26 maggio. È del segno dei gemelli.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴀsᴘᴇᴛᴛᴏ ғɪsɪᴄᴏ
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Galein si presenta come, diciamolo, un ragazzo vagamente trascurato. I suoi capelli non hanno nè forma nè direzione, appaiono solo come un grande ammasso di rosso rubino. Sono tecnicamente lisci, ma folti, dal che deriva il disastro di ciocche che si ritrova in testa; di tanto in tanto, quando si trova all'aperto e la luce del sole è abbastanza intensa, i capelli assumono riflessi bianchi, e potrebbero sembrare fatti di vero rubino. Dovrebbero essere corti, ma nemmeno in questo riesce a essere normale, perchè li ha lasciati crescere sul lato sinistro del viso quasi fino all'addome, ciuffo che tiene fermo con l'aiuto di (mi fa male a dirlo) una striscia di nastro carta bianco. Perchè? Perchè non si è mai comprato dei veri e propri lacci, anche la fascia scura nascosta fra i capelli l'ha trovata gettata a terra in un vicolo. Non che la sia famiglia sia povera -anzi! -, ma ha giurato che non utilizzerà mai nulla che gli venga offerto da quella gente. Galein è indipendente in tutto e per tutto. Le iridi riprendono lo stesso colore dei capelli, se non forse leggermente più scuro. L'occhio sinistro è coperto dalla lunga frangia. Potrebbe tirarla indietro con la fascia, ma ha deciso che preferisce tenerla così, a costo di diventare cieco. Ha una carnagione piuttosto chiara, e per essere un quindicenne ha già dei muscoli abbastanza prominenti. Se contrae abbastanza l'addome o le braccia si vedono chiaramente! Ne va fiero, perchè ha faticato per guadagnare il livello di forza fisica che possiede.
È alto circa 1.78 -suo padre arriva a 1.90, perciò spera di raggiungerlo -, e se ci si fa caso si può notare che le sue orecchie hanno una forma leggermente a punta.
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⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ
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"Sparisci. Non ho tempo da perdere."
"Ma che problemi ha quello?", sarebbe la prima questione a sorgere nella mente di qualcuno che lo ha appena incontrato. O che lo conosce da anni. La prima regola da seguire per evitare troppe ostilità è MAI chiamarlo Oedonis. È Galein, e pretende di essere rispettato. Anche perchè è difficile reperire il suo vero nome, se non forse tramite i documenti d'iscrizione all'accademia. Il primo giorno di lezioni, il suo obbiettivo primario è stato cancellare il suo vecchio nome da qualsiasi registro esistente -senza cercare di nasconderlo, ovvio, ci lascerà sopra un'evidente riga nera - e lascerà che saranno i professori a chiedere qualcosa. Vuole che lo ricordino; che ricordino e scrivano loro stessi il nome Galein, perchè, primo, così avranno ben presente il genere d'incubo in cui si sono cacciati nell'estrarre il suo nome a quella stupida lotteria per entrare in quella stupida accademia, e secondo, farà un qualche genere di effetto sui suoi "compagni". Spera sarà il genere di effetto che invogli a non pensare neppure di rivolgergli la parola per nessun motivo. Amici? Nah, non ne vuole. Non ne ha mai avuti, e personalmente crede che non ne avrà mai alcun bisogno.
A Galein non piace parlare. Non sa mai cosa dire o come dirlo, e il suo essere tremendamente irascibile non aiuta affatto. È un tipo decisamente maleducato e volgare, perchè non trova alcun interesse nel farsi vedere in buona luce da qualcuno. Non è buono, quindi perchè comportarsi come tale? Detesta il sarcasmo, è forse la persona più diretta e tagliente del reame. Generalmente è una persona quieta e riservata, non certo tutti i giorni ci si ritrova scelti per qualcosa alla quale neppure desiderava partecipare. L'hanno obbligato? Bene. Si impegnerà perchè ogni singolo di quegli idioti si penta della propria decisione. Attenzione, però: non è aggressivo se non lo si istiga. Il problema è che si sente istigato anche da un singolo, innocente sguardo. Preferirebbe di gran lunga essere invisibile così da non dover avere a che fare con nessuno. Stranamente non è neppure il genere di individuo che tiene il broncio. No, non lo tiene, ma quello che tiene molto facilmente sono le antipatie. Se qualcuno fa qualcosa, che sia rivolto a Galein o a qualcun'altro, che non è di suo gradimento, allora inizierà a vedere quella persona unicamente per i suoi tratti negativi. In realtà lo fa di default. Sembra essere programmato per sorvolare i lati positivi di un carattere, per concentrarsi unicamente su quelli negativi. Non lo fa di proposito, e purtroppo non se ne rende neppure conto.
È testardo e terribilmente vendicativo. Se Galein si arrabbia -il che è estremamente semplice, non ci vuole molto per mandargli il sangue al cervello - passa direttamente alla fase "ti ammazzo". Come detto non è mai stato così prima dell'ammissione all'accademia, ma ora alza le mani e non si fa troppi problemi ad alzare anche la voce, neppure se si trova in classe, o se un professore è nei paraggi. Non gli interessa. Griderà in faccia a chiunque, non tratterrà la forza nei suoi colpi, e, soprattutto, dopo 2 lunghi minuti di estrema aggressività, quando sentirà le lacrime che minacciano di scendere davanti a tutti, scapperà via. Si troverà un posticino isolato e si lascerà andare, perchè l'estrema frustrazione in cui si ritrova perennemente lo porta a doversi spesso sfogare col pianto. Cosa che non potrà mai far vedere a nessuno, perchè ovviamente Galein non è così patetico. Non ha bisogno dell'aiuto o della comprensione di nessuno. Beh, palesemente per tutte queste ragioni si ritroverà spesso sull'orlo di una sospensione. Non è certo così acido per provocare, anzi; alla fin fine non gliene importa assolutamente nulla del se la gente reagisca in qualche maniera alle sue parole. A lui interessa essere lasciato solo. Se si tenta di avvicinarlo con le buone maniere si riceveranno solo insulti e occhiatacce, quindi perchè tentare il contatto?
Se si riesce a intuire la fonte di una simile rabbia (non è così semplice dato che non si apre con nessuno, e la maggior parte delle persone lo prende solo come menefreghista) allora diventerà piuttosto semplice capire anche che Galein è facilmente manipolabile. È causa di un complesso che ha sviluppato per colpa della famiglia che si è ritrovato - ma, se si riesce a fargli capire che tramite certe azioni compiacerà qualcuno, allora si può star certi che farà qualsiasi cosa per finire nelle grazie di qualcuno di potente. In un certo senso Galein brama il potere; perchè se ne avesse avuto quando era giovane, se suo padre ne avesse cercato un po' quando ancora poteva, allora adesso la sua vita non sarebbe da buttare al cesso. Galein LO SA, ma rifiuta di riconoscerlo. Mettigli di fronte una fettina di vero potere, buono o malvagio che sia, e cercherà di impossessarsene. Vuole riuscire a dimostrare che è un ragazzo capace di proteggersi e, eventualmente, di proteggere questo potere che ha ottenuto. Un potere come quelli elementali, magari. Galein, beh... non è cattivo. Naturalmente non è cattivo; nessuno lo è. Galein è solo spaventato. E solo. Vorrebbe potersi comportare in maniera normale e smettere di mostrarsi aggressivo, ma non può smettere di difendersi. Perchè allora sarà lui a diventare la preda.
⋅•⋅⊰∙∘ ʀɪᴀssᴜɴᴛɪɴᴏ
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"Non rompermi le palle."
Sostanzialmente diventa violento alla prima occasione che capita per evitare di essere lui a essere attaccato. Non è mai stato così, ma appena ha messo piede a Latsya ha deciso che non si farà mettere i piedi in testa da nessuno. Non vuole che gli si rivolga la parola, non vuole seguire le lezioni e in breve fa il cacchio che gli pare perchè non voleva nemmeno starci dentro quell'accademia. Ma i poteri elementali potrebbero fargli cambiare idea, e in quel caso si impegnerebbe unicamente sull'imparare quello, calmandosi un pochino di conseguenza. In generale insegue qualsiasi genere di potere che possa elevarlo rispetto alle persone normali. In genere piange per sfogare la rabbia dopo aver preso a pugni qualcuno.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴘᴀssᴀᴛᴏ
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Lasciato alle cure di un'orfanotrofio a poco meno di cinque mesi, non era certo stato abbandonato: ma nessuno, nella sua famiglia d'origine, sentiva di potersene prendere la responsabilità successivamente alla morte del suo vero papà, essendo che i suoi nonni erano troppo anziani per badare a lui, e sua madre sentì di non potergli donare un'infanzia adeguata. Ma è molto difficile che nella loro città i bambini restino oltre i cinque anni in orfanotrofio, per questo fu portato lì. Qualcuno lo avrebbe accolto in casa propria e gli avrebbe regalato ogni bene che il mondo avrebbe potuto offrire, e perciò sua madre credette di star facendo la cosa giusta. In effetti, dopo neppure tre mesi d'attesa, fu adottato da una giovane coppia che lo riempì d'amore. Il figlio di un giocattolaio, Areis, e la figlia di un falegname, Taira, parevano fatti per stare insieme, e la loro felicità si rifletteva nella maniera nella quale trattavano il loro bambino. Ciò era quel che vedeva dal suo punto di vista un giovane Galein di cinque anni. In realtà, la stragrande maggioranza dell'amore che riceveva veniva dal padre, l'unico a rimanere sveglio con lui quando faceva un brutto sogno, l'unico che gli leggeva storie ogni qual volta Galein ne avesse voglia, l'unico a passare intere giornate a creare dei nuovi giocattoli solo per lui. Aveva 7 anni quando la situazione peggiorò tutta d'un colpo. Il padre era un uomo di natura gentile e tranquilla, e sapeva perfettamente che ogni sera la moglie usciva di casa per vedere qualcun'altro. Lo sapeva, ma non aveva mai fatto nulla in merito, perchè amava così tanto quella donna da non poter fare a meno di ignorare ciò che accadeva. Finche un giorno, inevitabilmente, lei se ne andò di casa, e lo vide accadere davanti ai suoi occhi. Vide sua madre colpire suo padre in viso, per dirgli "Fatti crescere le palle, Areis.", e uscire dalla porta senza voltarsi. Non capì bene cosa accadde dopo, sapeva solo che un paio di mesi dopo suo padre già sposava un'altra donna. E poteva vederlo nei suoi occhi, che non la amava quanto aveva amato Taira. Lo vedeva quanto fosse triste, e non capiva perchè il nonno lo avesse obbligato a risposarsi tanto in fretta. Onore della famiglia, o qualcosa del genere. "Per il bene di Oedonis", aveva detto. Pur essendo così giovane non ci aveva creduto per un attimo, perchè vedere suo padre così triste accendeva qualche sorta di piccola fiamma dentro di lui. Perchè se lo lasciava fare? Perchè si lasciava manipolare? Ci volle un po', ma poi capì: suo padre era un debole. E Oedonis non voleva diventare un debole come lui solo per passare una vita immerso nella stessa depressione che vedeva riflessa nell'opaco degli occhi di Areis. No, Oedonis sarebbe stato diverso. Galein sarebbe stato diverso. Perchè Oedonis aveva smesso di esistere nel momento in cui Taira aveva messo piede fuori di casa.
⋅•⋅⊰∙∘ ғᴀᴍɪɢʟɪᴀ
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•ᴘᴀᴅʀᴇ
Areis
43 anni
Ormai risponde quasi sempre a monosillabi. Non si è più ripreso dall'aver perso Taira. O meglio, non ci ha mai provato, perchè ha sempre creduto che una vita senza di lei non sarebbe mai valsa la pena. Non ha più voglia di vivere, e si nota dal come non alza neppure la testa agli insulti che gli rivolge il figlio. L'importante è che porti a termine il suo lavoro - produrre giocattoli. Sembra non valga più la pena neppure provare a chiedergli cosa vuole per cena, perchè non risponderà. Galein non ha mai cercato di aiutarlo perchè le ultime parole di Taira si ripetono come un disco rotto quando pensa anche solo lontanamente di portargli una bevanda calda, o di aiutarlo nel suo lavoro.
"Fatti crescere le palle, Areis."
Galein immagina che la sua vitalità e allegria derivassero solo e unicamente da lei; pensa che abbia fatto bene a lasciare un uomo simile. Se la propria vita dipende da quella di qualcun'altro, allora, non ha senso vivere.
•"ᴍᴀᴅʀᴇ"
Rohanna
39 anni
Non si parlerà di Taira - perchè su Taira non c'è nulla da dire. Galein a stento ricorda il suo volto. Rohanna è la donna che Areis ha sposato appena dopo la rottura con Taira. È una donna forte (altrimenti come sopporterebbe un peso di marito come Areis?), e purtroppo non sopporta Galein. È colpa sua se adesso si ritrova a dover frequentare quella stupidissima accademia: si è semplicemente liberata di lui affidandosi alla dea bendata. E ha funzionato. Galein la odia con tutto se stesso. Non gli è mai importato nulla delle sue stupide figlie o del suo stupidissimo lavoro (che lavoro fa? Galein non se lo ricorda), ma ha sempre tentato di mettersi immezzo alle sue decisioni e alla sua vita. Lo ha cresciuto perchè si adattasse a una vita indipendente proprio per liberarsene il più presto possibile. Poi, in generale, è anche una persona normale e dotata di amore, ma è qualcosa che riserva alle sue adorate figliole.
•sᴏʀᴇʟʟᴇ ᴍɪɴᴏʀɪ
Shima
7 anni
La maggiore delle due gemelle, Shima è, al confronto con la madre, una santa. È una bambina timida, dolce e dannatamente adorabile, è l'unica in famiglia che tenta di parlare regolarmente con il padre. Una volta è stata ricompensata con un sorrisetto da parte dell'uomo e non si è più arresa. Un giorno lo farà ridere, lo sa. Ama la compagnia, e cerca sempre la sorella Miran per giocare insieme. In passato avvicinava anche Galein, ma non l'ha più fatto da quando il fratello l'ha fatta scoppiare in lacrime per aver alzato la voce. Naturalmente la considera una debole e la ignora del tutto anche quando ha bisogno di qualcosa.
"Fattelo da sola un frullato.", le disse quando aveva 5 anni. Shima sopporta tutto questo fin troppo bene per essere così giovane.
Miran
7 anni
La preferita di mamma, se qualcuno (Galein) tenta di torcerle un capello o di farla piangere rischia la vera collera di Rohanna. Miran è più forte della sorella; più convinta e sicura di sè, pare una copia in piccolo di sua madre in ogni senso. In realtà è decisamente più amichevole, ma solo nei confronti dei suoi amici o di sua sorella, che cerca sempre di proteggere a tutti i costi. È un disastro ambulante, dove va crea caos. La sua stanza è un disastro, è leggiadra quanto un dromedario, e oltretutto, se fa cascare un set di porcellana in qualche negozio, non viene sgridata. Non succede proprio nulla. Fa quello che vuole quando vuole insomma.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴏsᴀ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ
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•Il silenzio
Quello assoluto, quello nel quale si è in grado di sentire il proprio cuore battere. Un silenzio simile è impossibile da ottenere in una città come la sua, ma molto spesso, d'estate, passa la notte lontano, sul picco di una collina solitaria. Lì si possono ancora udire i versi di animali in lontananza, ma almeno può finalmente stare in pace, senza le urla della madre e le lamentele di Miran.
•La pioggia
In realtà a Galein piace passeggiare sotto la pioggia. Ancora meglio se diluvia, perfetto se il cielo è in tempesta e cadono fulmini. Potrebbe essere colpito, ma a chi interessa? I rombi in gola e il botto del tuono che risuona nel suo petto- in questi momenti si sente davvero bene. Si sente vivo.
•L'odore della cioccolata
Onestamente? Il sapore è terribile, troppo dolce, mentre la cioccolata pura è troppo amara. Ma l'odore, specialmente quello fondente, è una specie di droga per lui. In un certo senso lo tranquillizza.
•Collezionare cose
Non chiedetegli perchè. Non lo sa. Ha una collezione di oggetti trovati completamente a caso a terra, fra i quali un peluche di un cavallo estremamente rovinato, un collare di un gatto con tanto di medaglietta con su scritto "Kit", un libro davvero minuscolo (gli entra nel palmo di una mano, è DAVVERO piccolo) e un dado con dei disegni diversi su ogni faccia.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴏsᴀ ɴᴏɴ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ
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•Quel cavallino a dondolo gettato nel sottoscala di casa
È molto specifico. Gliel'aveva fatto suo padre per il suo quarto compleanno. Lo adorava, ma adesso lo detesta. Non può nemmeno guardarlo, eppure si è sempre opposto dal gettarlo via. Ma in generale dice di odiare ogni forma di giocattolo.
•La luce
Sfortunatamente è molto fotosensibile, si orienta molto meglio quando la luce è bassa.
•Che gli si chieda aiuto
"Fattelo da sol*", così risponde sempre. Galein non pretende aiuto da nessuno, e di conseguenza nessuno deve pretendere il suo.
•Non fare nulla
Cerca sempre di tenere le mani occupate con qualcosa. A volte piega e strappa dei fogli, gioca con i suoi stessi capelli, si rigira un oggetto in mano. Deve sempre fare qualcosa, non può stare fermo.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴘᴀᴜʀᴇ
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Nonostante cerchi di far credere che sia forte, che non abbia paura di nulla e che non abbia bisogno di nessuno, ha la sua adeguata dose di paure stupide.
•Ha il terrore degli aghi. È abbastanza comune in realtà. Non può vedere un ago, o immaginerà di averne ovunque. Lungo le braccia, in bocca, in gola, negli occhi, sull'addome- impallidisce quando vede anche un singolo, piccolo ago. Ma con le cose affilate non ha alcun problema.
•Non sopporta gli specchi. Gli specchi sono il suo peggior nemico. Anche se non li guarda direttamente; se sa che nella stanza c'è uno specchio, allora non potrà stare in pace finchè non lo avrà rotto o gettato dalla finestra. Non sa perchè ne abbia così tanta paura.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴀʙɪʟɪᴛᴀ̀ ᴇ ᴅᴇʙᴏʟᴇᴢᴢᴇ
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+ Ovviamente una sua evidente dote è la grande forza fisica. È capace di sollevare facilmente 75 kg, e lui ne pesa 65.
+ È estremamente indipendente. Riesce a cavarsela in qualsiasi situazione senza una moneta in tasca. Lo si potrebbe anche considerare un mago del risparmio.
- Purtroppo il cibo è uno dei suoi punti deboli. Non che non riesca a resistervi; è proprio che, dopo aver messo qualcosa nello stomaco, non può muoversi troppo senza aver prima digerito, e questo lo distrugge, perciò mangia sempre scarse quantità di cibo più o meno 9 o 10 volte al giorno. Ciò non pare avere alcun effetto negativo sulle sue energie, ma solo sul suo reflusso. Se hanno educazione fisica dopo pranzo è un uomo finito.
- Un elefante può benissimo essere più agile e veloce di lui.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴜʀɪᴏsɪᴛᴀ̀
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• Quando sa che deve contenere la rabbia ma non riesce, si morde la mano anche fino a sangue. E ciò spiega il perchè la sua mano destra è piena di cicatrici.
• Non lo sa nessuno, ma... canta in doccia a causa del suo DOVER fare qualcosa e non saper stare buono. Alla fine il problema non si pone spesso visto che la doccia la fa una volta al mese.
• Giocava in una squadra di un gioco simile alla palla prigioniera, ma è stato buttato fuori perchè ha preso a pugni un ragazzino che non gli aveva passato bene la palla.
• Il suo colore preferito è il viola. Però non lo indossa mai, crede che si abbini male col rosso.
• È convinto di aver visto un fantasma da piccolo. In realtà era solo una ragazza che si allenava con l'elemento dell'aria, e fluttuava leggermente. Ha ancora gli incubi.
• Una volta ha provato a vendere sua sorella Miran (di 3 anni allora) a una suo compagna di scuola. Non è finita bene.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴇʟᴇᴍᴇɴᴛᴏ
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Fuoco
Si manifesterà tramite piccole fiamme sul suo corpo; non è in grado di renderle più grandi o di staccarle da se, ma sono decisamente molto calde. Non ricopreranno mai il suo corpo per intero, al massimo raggiunge, a suo piacimento, il 40% della superficie. Mado sto a 4200 parole devo sintetizzare SCUSA SARÒ SINTETICISSIMO DA ORA
⋅•⋅⊰∙∘ ᴀʀᴍᴀ
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Spadone lungo
Non è impressionante in quanto a originalità. È una semplice spada pesante di soli 80 kg. Avrà qualche problema a utilizzarla correttamente a causa del peso, ma col tempo ci farà l'abitudine. L'elsa è nera, affatto decorata, mentre la lama è di uno strano azzurrino, creata in modo che le fiamme non la rendano malleabile. Per l'appunto, finchè tiene contatto con l'impugnatura, può trasferire le fiamme del suo corpo lungo tutta l'arma.
⋅•⋅⊰∙∘ 'ᴍᴏssᴀ sᴘᴇᴄɪᴀʟᴇ'
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In realtà non cambia molto. L'espansione delle fiamme sul corpo arriva a un 50% massimo e il calore delle fiamme aumenta, ma il raggio d'azione rimane sempre lo stesso.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴍᴀɢᴏ ᴏ ᴇsᴘʟᴏʀᴀᴛᴏʀᴇ?
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A Galein non interessa essere un bel nulla. Non ha scelto di frequentare quella scuola, non voleva neppure frequentarne una! È lì solo perchè sua "madre" ha deciso che mettere il suo nome fra quelli estraibili fosse una buona idea. Ma... col tempo, prima che potesse essere buttato fuori a calci per aver iniziato qualche rissa o aver tentato di dare fuoco alla biblioteca (potrebbe farlo se la persona sbagliata lo fa arrabbiare. Tipo un prof.), ha capito che quel genere di studi può dargli potere. E a Galein piace il potere. Forse lo stanno insegnando a un potenziale villain, ma pare che non facciano differenze. Opterà per il ramo da esploratore. Viaggiare è qualcosa che ha sempre fatto, anche se fino a questo momento ha viaggiato ed esplorato unicamente ogni via e ogni dintorno della sua città. Non gli dispiacerebbe farlo per lavoro, ecco. E poi il mago è per le checche.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴏʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ sᴇssᴜᴀʟᴇ
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Bisessuale • forse biromantico boh dipende
Non è il tipo da fare differenze. Infatti odia sia i maschi che le femmine allo stesso modo. Perchè implicare differenze quando si tratta di pura attrazione sessuale? Non è fra i suoi tratti più evidenti, ma neppure nasconde il fatto che lo infilerebbe un po' ovunque. In realtà l'ha già fatto una volta a quattordici anni e lo rifarebbe volentieri. Forse è perchè l'ha già provato che adesso prova questa sorta di attrazione sessuale verso un sacco di gente? Bah. Una volta provato il piacere non si dimentica. Ma crede sia stupido farlo basandosi su sentimenti. Pensa di essere aromantico, ma è semplicemente che nessuno lo ha mai amato davvero.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴅɪsᴘᴏɴɪʙɪʟɪᴛᴀ̀ ᴀ ʀᴇʟᴀᴢɪᴏɴɪ
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Mado siete disperati eh
Cioè tecnicamente sì ma gli ci vuole del tempo per passare dal puramente sessuale al romantico. E sono tutti bambini lì NON LO CONSIGLIEREI NO-
⋅•⋅⊰∙∘ ᴄᴏᴍᴘᴏʀᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ᴅᴀ ɪɴɴᴀᴍᴏʀᴀᴛᴏ ᴇ ᴄᴏʟ ᴘᴀʀᴛɴᴇʀ
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Quanto si può essere disperati per andare da uno come lui sigh
Non cambia molto dal suo normale essere, specialmente durante le prime settimane. Si comporterà come se non è neppure in una relazione e cercherà di tenerlo nascosto da chiunque. Ha visto come una relazione ha ridotto suo padre, e farà qualsiasi cosa pur di non cadere nella stessa dipendenza di cui lui soffriva. Qualcuno dovrebbe insegnargli che l'amore arriva in maniera equa da entrambe le parti. Ma chi amerebbe qualcuno come lui? Nessuno. Giusto? Se, per qualche strano caso, si troverà in una relazione, se saranno passati due o tre mesi, se qualcuno è stato in grado di fargli capire come funziona l'amore... allora cercherà di cambiare per il meglio. Ci proverà e sarà un processo molto lento. Ma, per una volta, si impegnerà per raggiungere un obbiettivo positivo. E si sentirà davvero soddisfatto di sè stesso.
Piccolo trivia: ADORA baciare, lo farebbe ovunque, basta che nessuno li veda. Se sono da soli c'è un buon 70% di possibilità che prenda e si metta a baciare. Purtroppo ha anche la fissa di mordere le labbra dell'altra persona, e non in modo esattamente delicata, perciò lascia sempre dei segni che restano per qualche ora.
⋅•⋅⊰∙∘ ᴀʟᴛʀᴏ
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•Non ti ci metto niente perchè sono 4900 parole e mi uccidi :3
•°• D: •°•
Crazy_Moon11 eeeeee ho scritto troppo ho dovuto cancellare un bel po' di roba e gran parte del passato (lmao in realtà il padre aveva un altra fidanzata e lui un fratellino di 4 anni ma era davvero esagerata) ma sono ancora TROPPE PAROLE MI DISPIACE QWQ mado avevo tre idee diverse pe sto oc
-Yusei 2.0
- Un letterale raggio di sole
- Un bambino timido bullizzato
E
alla fine esce un tipo tutto scassato e volgare e rotto mado non so come ci sono arrivato ma alla fine è bullizzato dalla famiglia, odia il sole ed è comunque un pervertito
Crea un fallimento:
Mission accomplished
VAB domani mi dici se la mossa speciale va bene altrimenti cambyo uwu non ho ricontrollato nulla obv perdona gli orrori e le dimenticanze~ vado a dormire BUONANOTTE
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