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2.



🎙️: "Che spiacevole sorpresa vederti a zonzo per le strade senza i tuoi scagnozzi"

Chiaramente quella voce radio,
poteva essere solo una persona, alzó lo sguardo e lo vide, davanti a lui con il sorriso stampato in volto.

Si chiese per quanto cazzo avesse camminato visto che fino a prima l'aveva guardato in un sonno profondo , e si chiede quale fottuto demone ce l'avesse con lui per far si che casualmente dovessero incontrarsi proprio in quel momento.

"Levati dal cazzo" dice vox cercando di passargli attorno, ma alastor gli taglia la strada e si piazza davanti a lui.
"Oh andiamo, sono sempre contento di incontrare un caro collega"
"Ho detto levati dal cazzo" ripete Vox scansandolo e camminando a passo svelto, ma Alastor lo seguì e si mise a camminare accanto a lui facendo innervosire Vox.
"Ti vedo un pó teso, problemi con l'antenna?" chiede sarcastico Alastor che adorava provocarlo in modo passivo aggressivo.
"Smettila di seguirmi non sono in vena delle tue stronzate."
"Potresti cambiare canale e metterne uno più simpatico?"
"VA VIA" si gira e gli urla nervoso facendo un'interferenza.
"Temo ci sia qualche problema di fondo nel tuo segnale"
"FANCULO" dice dandosi dei colpi per sistemarsi.
"Oh tutto questo stress non ti fa ben-"
"Smettila di parlare, ci manchi solo tu oggi" dice guardandolo seriamente, suscitando la sua curiosità, di fatto piegando la testa chiede "Cosa è che ti affligge così tanto mio caro?"
"Sono stato cacciato dal mio stesso studio da quel troiaio vivente"
Alastor non gli risponde e continua a fissarlo con un impassibile sorriso.
"Beh?" chiede Vox .
"Solo perché te l'ho chiesto non significa che mi frega qualcosa della tua merdosa vita"
"Ma vaffanculo" fa per andarsene quando una mano lo blocca, era la mano di Alastor, era sulla sua spalla, era dannatamente calda.
"Che cosa vuoi?" chiede cercando di non far notare quanto quel contatto fisico l'aveva innervosito.

"Se ti serve un posto dove stare, posso offrirti il mio alloggio privato per qualche giorno"
gli sussurra all'orecchio Alastor, lasciando Vox senza parole, si giró lentamente a fissarlo , notando che il suo sorriso sembrava molto più un ghigno in quel momento, era intrigato dall'offerta senza dubbio, ma allo stesso tempo ne era spaventato a morte, Alastor sapeva essere più subdolo di quanto sembrasse, non c'è niente di quello che fa che non abbia un secondo fine, e conoscendolo, di sicuro non era un fine positivo, ma nonostante questo, Vox rispose "Sono talmente disperato da accettare" perché la sua anima masochista non vedeva l'ora di scoprire quali piani aveva quel fottuto cervo.
"Ohoh fantastico seguimi" ride Alastor dirigendosi verso chissá dove, di certo non l'avrebbe portato all'hotel della principessa morningstar, ma per quanto ne sapesse, non aveva un altra abitazione.. e invece si sbagliava.

In un angolo remoto e praticamente abbandonato del girone, vi era questa, che non poteva neanche definirsi casa, più che altro sembrava un rifugio post apocalittico, un posto talmente oscurato che neppure le sue telecamere l'avevano mai visto, e quelle controllavano praticamente ogni parte esistente del girone.. eccetto quella evidentemente.

"Tu vivi qui?" chiede disgustato Vox guardandosi attorno.
"No, io alloggio all'hotel della
figlia di Lucifero ma immagino che tu lo sappia visto quante telecamere ci hai messo"
"C- cosa?" chiede nervosamente Vox, come faceva Alastor a saperlo? Le aveva viste? Lo sapeva? Sapeva quello che Vox stava facendo? A un tratto inizió a essere così ansioso da non riuscire a nasconderlo.
"Ah beh, era un mio sospetto, ma data la tua reazione me l'hai appena confermato"

'Lurido bastardo' pensó Vox che si era appena fatto abbindolare da uno stupido bluff.
"È un pó inquietante non trovi?" chiede storcendo la testa.
"Che cosa?"
"Che tu abbia miriadi di telecamere dentro un posto che non ti riguarda affatto"
"Le ho dappertutto, non è il vostro stupido hotel il problema"
"Eppure qualcosa mi dice che non te ne frega un cazzo delle altri e stai tutto rannicchiato nel tuo studio a guardare la nostra vita"

Lo odiava, lo odiava da morire, con la sua sfacciataggine e il suo essere sicuro di se, era un fottuto narcisista patologico subdolo e malvagio e Vox stava cadendo a pieno nella sua trappola.

"Senti.. grazie dell'ospitalità .. ma se devi continuare a fare il cazzone posso anche starmene sotto un ponte, che tanto sicuramente è più pulito e confortevole di questa topaia"
"Suvvia che sarà mai qualche simpatico scherzo tra vecchi amici"
"Ma non ti stanchi mai di questo fottuto sarcasmo del cazzo?"
"Mhhh no" risponde Alastor con tono piatto senza un briciolo di offesa.
"Mi dai sui nervi"

Alastor non risponde, gira i tacchi e si avvia a uscire da quel lurido posto.

"Hey! Dove credi di andare?"
"Ho delle cose da fare, ti ho dato un posto dove stare ma non ho mai detto che ci sarei stato anche io, che c'è , volevi che stessi con te a bere il thè e leggere le favole della buonanotte?" chiede in modo provocatorio puntandogli il suo microfono-bastone contro.
Vox lo guarda interdetto senza rispondere, e intanto Alastor esce , lasciandolo lì da solo nei suoi pensieri, peró almeno aveva un tetto... se tale poteva essere chiamato.

"Eieiei che vita del cazzo" dice tra se e se guardando lo schifo che aveva intorno che non lo aiutava affatto a sentirsi meglio, anzi tutta quella confusione , gli incasinava la testa ancora di più, quindi per ammazzare il tempo, e ammazzare un paio di demoni che aveva in capa, si sbracció le maniche e inizió a pulire da cima a fondo quello sdegno di posto.

Senza accorgersene portó fuori almeno sei sacchi di spazzatura e passó quattro lunghe ore, che a lui sembrarono dei brevi minuti, a rendere quel posto abitabile.

Alla fine di tutto si mise a osservare il suo lavoro soddisfatto.
"Cazzo potrei persino viverci adesso" dice entusiasta mentre spolvera le ultime ragnatele dal tetto.

"Ma. che. cazzo." sente da dietro, girandosi di scatto e vedendo Alastor che guarda quella che doveva essere casa sua, totalmente rimordernata, Vox si era persino preso la briga di riassemblare quei 3/4 mobili che c'erano.

"Ho fatto qualche modifica spero non ti dispiaccia.. ah no invece spero proprio che ti dispiaccia stronzo" dice pulendosi le ragnatele dalle mani.

Alastor con l'aria sconvolta e un occhio tremante guardava il tutto senza fiatare, fin quando si gira verso Vox e gli dice "Ma cos'è questa merda?"
"COME CAZZO TI PERMETTI?VORRESTI DIRE CHE PRIMA ERA MEGLIO?"
"No, sto parlando di QUESTA MERDA" dice avvicinandosi a una tv che Vox chissa dovè aveva trovato e messo su un tavolino.
"Ah, beh era in mezzo ai rifiuti pensavo fosse carin- HEY MA CHE CAZZO FAI" dice mentre Alastor la prende e inizia a prendere a colpi di bastone , qualche calcio per poi lanciarla da una finestra.
"MA TUTTO BENE?" chiede sconvolto Vox che non si aspettava una reazione simile a una vecchia tv su un comodino.
"Non voglio merdate simili in casa mia che sia chiaro"
"Cazzo, letteralmente mi vedi?" dice Vox allargando le braccia e autoindicandosi.
Alastor allarga il suo sorriso e si avvicina a lui.
"Ohoh ma tu sei molto più di questo" dice girandogli attorno lentamente e facendolo sedere di forza con un colpo di bastone su una sedia.
Vox inizió letteralmente a sudare freddo mentre Alastor si divertiva a girargli intorno facendogli varie provocazioni, si divertiva a vederlo teso, era un dannato sadico, ma Vox lo sapeva benissimo, e la cosa per quanto gli doleva ammetterlo, lo eccitava.

"Dunque non ti va di dirmi cos'hai visto stamani dalle tue telecamerine?" chiede sadicamente mettendosi davanti a lui e alzandogli il volto col bastone.
"Fottiti" risponde Vox a denti stretti.
"Non ho capito bene, potresti ripetermelo?" chiede con tono malizioso Alastor avvicinando pericolosamente il suo volto a quello di Vox, che d'impulso aumentó il suo respiro che diventó un affanno.
"Cos'è che ti rende così nervoso?"
chiede con lo stesso tono, mantenendo fisso il contatto visivo e storcendo leggermente la testa.
"S-smettila.. non so cosa stai cercando di fare ma smettila" dice balbettando Vox.
"Io? Non sto facendo assolutamente niente, sto solo cercando di capire cos'è che rende il mio collega così nervoso"
dice facendo il sarcastico finto tonto, dando sui nervi a Vox.

"Fottiti."
ripete più forte Vox preso dai nervi sputandogli contro il volto.
La reazione di Alastor a quel gesto fu sorprendentemente eccitante per Vox.
Si asciugó col dito la parte del viso che Vox aveva colpito sputando, e con lo sguardo fisso su di lui si leccó le dita con la sua saliva sopra facendo sbarrare gli occhi a Vox che a quel gesto , teso per com'era, non potè far altro che eccitarsi ancora di più.

Vista la reazione poco sgamabile di Vox, Alastor scoppió a ridere.
"Che cazzo hai da ridere?"
"Io ti eccito, è così?"
"Ah? Vaffanculo ti piacerebbe" risponde velocemente Vox.
"Ah no?" continua a provocarlo Alastor mettendogli una mano al collo e avvicinando di nuovo il suo volto a un passo dal suo, facendo fare delle interferenze a Vox che non sapeva più come resistere a quel dannato bastardo che si stava divertendo a giocare con lui.

"Il tuo silenzio dice tutto" dice Alastor allontanandosi e sbattendo il suo bastone nel pavimento, dal quale subito dopo uscirono delle ombre ramificate che si andarono a mettere nelle braccia e nelle gambe di Vox, bloccandolo sulla sedia.

"Ma che cazzo fai? Mollami subito maledetto stronzo"
"Taci, o ti chiudo pure quella fogna che chiami bocca"
Vox cercó inutilmente di liberare le sue braccia, ma quelle ombre erano troppo forti.
"Mi hai invitato da te solo per giocare con me vero?"
"Mhmh" risponde Alastor con un ghigno che emanava sadismo da ogni poro.

"Che vita del cazzo"

ok forse sta venendo fuori qualcosa di carino🫡

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