•IV•
Chiuse gli occhi, le parole udite in precedenza a ripetersi nella sua mente, come un disco rotto.
"Quante volte discutiamo, solo per arrivare al fatto che io ho ragione?"
Un respiro che non sapeva di star trattenendo uscì fuori, tormentato. Esausto. Eppure, aveva avuto davvero ragione, per l'ennesima volta. Inutile contare le volte in cui avesse provato a far valere una delle sue idee, alla fine era sempre Tatsuya ad uscirne vincitore. Aveva chiuso la porta della stanza a chiave, per evitare che il compagno entrasse. Non voleva saperne nulla in quel momento. Non voleva parlarne, non voleva risolvere; voleva immergersi in quel silenzio di tomba, sentire quel vuoto dentro di sè. Lasciarsi avvolgere, e possibilmente rimanervi il più possibile. Raramente si trovavano in disaccordo, era vero, ma le poche volte che veniva ferito, erano le stesse poche volte in cui pensava che, forse, innamorarsi non era stata una buona idea. Tatsuya non lo faceva di proposito, ed Inoue se ne rendeva perfettamente conto. Nonostante ciò, i sentimenti che provava erano reali, così come era reale l'opprimente tristezza che lo assaliva in tali occasioni.
<<È una buona idea chiedere a Tatsuya di metterci insieme? Ti starebbe bene?>> il giovane dai capelli argentei aveva frettolosamente posto il quesito al maggiore, scacciando via una macchia rossa dalla pallida guancia. Era il periodo in cui avevano iniziato a pensare di fondare l'Accademia; erano giovani, più del dovuto. Giovani, ma con così tanta esperienza alle spalle da far rabbrividire qualsiasi demone capitasse sotto la loro lama.
Mutsuhiko quasi si era strozzato con la sua stessa saliva, preso alla sprovvista da un argomento simile. <<Guya!>> solo lui lo chiamava così. Il suono di quel nomignolo gli era mancato. <<Che cazzo ne so io? Mi hai preso per tua madre?!>> aveva esclamato Ryu, senza abbassare la guardia, falciando la testa ad un demone con un singolo fendente della katana.
Inoue aveva guardato a terra, con un sospiro. Aveva previsto una reazione del genere, ma riceverla era stata più dura di quanto avesse immaginato. <<Non voglio la tua opinione, Ryu.>> spostando il peso corporeo sulla gamba opposta, aveva poggiato una mano su un fianco, esaminando i dintorni. L'orda demoniaca sembrava essere terminata. Erano soli, l'unico suono quello del sangue che scorreva fra le rocce. <<Voglio la tua approvazione.>>
<<Eh? Ma sì, che- che cavolo devo dirti? È la tua vita, fai come ti pare.>> si era voltato, ma era certo di aver colto un sorriso in quel suo tono così indigesto.
<<Grazie, Ryu.>>
<<Prego, scassacazzi.>>
•
Tatsu gli aveva raccontato tutto. Aveva preso da parte Ryu per portarlo in una delle nuove aule, deserte. Le attività non erano ancora iniziate, ma erano a buon punto con i preparativi; tutto era praticamente pronto. I tavoli ancora profumavano di legno appena lavorato, ed i muri di intonaco restaurato. Non si era fermato a creare strani giri di parole, ma aveva colpito il bersaglio immediatamente, per non lasciare che divagasse. <<Secondo te è una buona idea, chiedere a Kagu di... cioè, vorrei scrivergli una lettera. No, l'ho già fatto veramente, è nel mio cassetto, ma non so come e quando dargliela. Lo farò comunque, ma non sembra il genere di persona da voler rimanere mio amico, se dovesse rifiutare. Pensi che->> si interruppe, osservando la gamba di Ryu iniziare a tremare ad una rapidità terrificante. Faceva così quando era arrabbiato, o spazientito. Sembrava essere entrambe le cose, dallo sguardo di fuoco creatosi nelle iridi grigio fumo dell'uomo.
<<Ma santo- quanti anni avete?!>> aveva incrociato le braccia, come per evitare di lanciarle all'aria.
<<Uhh... perchè?>> chiese immediatamente, senza dargli il tempo di terminare la frase.
<<Perchè è venuto da me a dirmi la stessa identica cosa. Me la ripete. Ogni. Settimana. Non vi sopporto più. E- e- e tu lo guardi con... con quella faccia! E lui ti guarda con quell'altra! Dai! Svegliatevi. Tu- tu gli piaci, e lui ti piace. Andate a limonare da qualche parte. Lontano da me. E non rompetemi più le palle co sta' noia.>> più parlava, più la rabbia si trasformava in qualcosa di più tollerante, ma non fu in grado di distinguere la strana emozione posatasi su quel volto.
Gli occhi di Tatsuya brillarono di gratitudine. <<Grazie, Ryu!>>
<<Pff. Ma togliti, mocciosetto.>>
Inoue portò un braccio sopra il volto, immergendosi in un nero ancora più disarmante. Si forzò a chiedersi come mai amava quell'idiota. Che aveva di speciale? Perchè, perchè mai il suo cuore perdeva un battito al suono di quel nome, perchè alla vista di quegli occhi caldi ed allegri il suo stomaco veniva invaso da fastidiose farfalle?
Un rumore secco ma delicato lo tirò fuori da quella spirale di vecchi ricordi e pensieri infausti. Guardò la porta.
<<Kagu...?>> la soffice voce di Tatsu rieccheggiò lungo il corridoio. I dormitori si trovavano nello stesso edificio, ma, peculiarmente, erano locati ad i piani più bassi, sotto il terreno: lì di giorno nessuna luce naturale illuminava le stanze. Rare erano le finestre, ma fortunatamente per Inoue, lì ne era presente una, anche se piccola. Era utile in caso di messaggi dall'esterno.
Ma si trattava di una struttura nuova, il che predisponeva la presenza di lampadine. Erano ancora una novità, ovviamente, e spesso dimenticava di poter semplicemente alzare un interruttore per non dover navigare in cerca di una lampada ad olio. Stavolta se ne ricordò. Accese la piccola lampada da tavolo posta accanto al letto.
Esitò, prima di rispondere, ma, involontariamente, si alzò, per avvicinarsi alla porta. <<Và via.>> intimò, serio.
Il ragazzo parve sospirare, ma Inoue non ne fu del tutto certo. <<Kagu, mi dispiace. Non volevo. Posso entrare?>> chiese, nella sua voce ancora un tono leggero, tradito da un tremolio evidente. Non era mai stato bravo a nascondere ciò che provava.
<<Non volevi, ma lo hai fatto.>> si chiese se voleva davvero essere così duro con lui. Si sentì persino in colpa. Posò la fronte sullo spesso legno. Avrebbe potuto giurare di aver percepito quella di Tatsu dal lato opposto.
<<Kagu...>> fu tutto ciò che riuscì a dire, con il cuore incastrato in gola. Si era accomodato sulla grande pazienza e comprensione del compagno, e lo stress non aveva aiutato affatto. Una delle sue più grandi paure era divenuta realtà, dopotutto. Aveva perso un collega. Un amico. Ed una preziosa guida. Aveva permesso alla rabbia ed al risentimento di entrare in lui, e non era riuscito a trattenere un commento di troppo.
Stupido.
Che stupido.
Come aveva potuto?
<<Tatsu.>> c'era qualcosa di aspro in quel suono, accompagnato da qualcos'altro di molto più dolce.
<<Ho paura di perderti, Kagu.>> scoppiò improvvisamente, alzando la voce forse più del dovuto. Tatsuya non poteva vedere qualcuno triste, specialmente se si trattava di Inoue.
"Se Kagu è felice, lo sono anche io." <<Non voglio perdere anche te. Sei la cosa più importante che ho. Sei Kagu. Ti prego. Ti prego, ho sbagliato, starò più attento, ma non...>>
Udì la chiave girare nella toppa, e la maniglia abbassarsi. Alzò lo sguardo per incontrare il tepore di quelle gemme celesti.
Non seppe il perchè allargò le braccia, nè perchè pronunciò la frase che uscì dalle sue labbra: <<Sei perdonato.>> accolse Tatsuya, stringendolo a sè.
Era una bugia, quella che aveva appena detto?
HMMMMM mi è venuto un lampo di genio sul come gestire questi due sul finale, e spero di farvi piangere
;3
Vi è piaciuto? Il capitolo è cortino, ma direi che era la lunghezza giusta per il caso- Inoue è più complicato del previsto da gestire, ma non mi lamento uwu cavolo lo avevo sottovalutato- non lo farò più~ cmq, al prossimo partiamo con Hana e Ama che si mettono in viaggio, cicci- non voglio lasciare nessuno fra le ombre, quindi cerco di scrivere a capitoli alternati per i vari gruppi. Hana e Ama, il gruppetto da tre, e Tatsu e Yuki.
uvu così tutti hanno la loro parte e nessuno deve aspettare 5 capitoli per ritrovare il proprio bambino~
Poi ovviamente ci saranno eccezioni, specialmente per tutta la parte in cui Hajime effettivamente agisce di suo, ma sarà molto più avanti~
E FACCIAMO TUTTI CORAGGIO A LAW E A NVAMELESS CHE HANNO LA MATURITÀ, E A BLACKY CHE DEVE DARE GLI ESAMI, E A CHIUNQUE HA QUALCOSA DA FARE
SIETE BRAVISSIME POTETE FARCELA ♡
BENE ORA VENITE A SEGUIRMI CON LE SHOT SU ADAM SUL LIBRO DELLE OS DAI DAI
Ci vediamo♡
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