CAPITOLO 6
Ed ecco di nuovo i nostri umili volti incollati nel presente in attesa del futuro e con la schiena ancora al duro passato.
Bianca si mangiava le piccole unghie nervosamente in attesa che la porta si aprisse. Da un lato la revisione del passato non era stato un grande problema, ciò accaduto prima di quel giorno era necessario perché oggi si trovasse in quel esatto momento in quella stanza.
Chissà che fine avrà fatto il re dopo quell'incidente alla sua famiglia. Chissà se davvero nessuno era sopravvissuto.
Si sentì un bussare lieve, quasi come per non svegliare qualcuno di addormentato e due uomini ben noti fecero ingresso nella camera da letto.
Ed eccolo il comandante Erwin con tutta la sua grandezza, colui che avrebbe accompagnato la piccola Bianca nella sua vita già piena di novità e cambiamenti. Zackly tossì poco per fare cenno alla bambina di salutare e in risposta fece il saluto militare a entrambi e assunse la posizione di un perfetto soldato.
Erwin e Zackly si scambiarono uno sguardo complice che diceva tutto e niente e il primo dei due abbassò il volto per incrociare quello della bambina che per qualche strano ma non eccessivo motivo sapeva già quello che stava per annunciarle.
"Bianca Helos" esordì il biondo "possiamo comunicarti che sei stata scelta come primo baby soldato per il nostro esercito"
Bianca spostò il suo sguardo velocemente verso Zackly che capì subito la sua situazione e continuò il discorso fermando Erwin con una pacca sulla spalla
"Il comandante Erwin Smith vorrebbe studiare anche questo comportamento avuto oggi...continua pure la frase"
La piccola che già sapeva fece come indicato e spiegò come se sapesse di cosa stesse trattando tutti i punti di educazione militare a cui sarebbe stata sottoposta nei prossimi anni.
I due uomini si guardarono meravigliati e per un attimo non seppero come reagire a quelle parole, così Erwin si inginocchiò all'altezza della bambina e con occhi luccicanti le assicurò che avrebbero fatto grandi cose se si fosse unita all'armata e la povera piccola che di opzioni nella vita ne aveva poche non potè far altro che annuire in silenzio sapendo fin troppo consapevolmente a cosa andava in contro.
Data l'impertinenza successiva della piccola nel tornare da Erik i superiori non poterono far altro che accontentarla e riaccompagnarla in carrozza fino all'orfanotrofio. Tutto il tragitto era composto da Erwin il quale pretendeva che Bianca finisse le sue frasi in modo che questo strano potere non fosse solo frutto della sua fortunata intuizione.
Scese dalla carrozza e salutando in modo formale il comandante e il capo supremo si girò verso l'entrata del famoso cortile di quel posto quasi remoto che poco alla volta sentiva sempre la mancanza.
Stava cominciando a piovere più intensamente, ma potè intravedere la bassa figura del suo caro amico ad aspettarla all'uscio.
I suoi capelli si stavano gonfiando per l'umidità e più si avvicinava a lei più la sua camicetta bianca si macchiava di sporche gocce umide che avrebbero fatto prendere un bel raffreddore a tutti e due. Eppure era così bella quello piccola spazio di tempo dove due esseri piccoli come loro erano protagonisti di un mondo così grande rispetto a loro.
Faceva freddo, il vento le imponeva quasi di non muovere le gambe e di fermarsi solo a fissare come il mondo girasse intorno a lei, ma a staccarla da quella futile fantasia era sempre il bambino che a piccoli passi non aspettava altro che far parte di quella altrettanto piccola fantasia.
Entrarono dal portone e subito Erik ricoprì entrambi con una calda coperta morbida che racchiuse entrambi in un caldo abbraccio che mancava tanto a entrambi. Rimasero così finché non furono sicuri di essere asciutti e si incamminarono verso la camera del bambino che si trovava nella mansarda.
Nonostante le costanti donazioni da parte di enti privati quel luogo continuava a essere gestito in modo autonomo dai bambini stessi che si occupavano di tutte le mansioni necessarie. Non era una vita così brutta lì dentro, se solo fosse rimasta Bianca ancora per un po' di sicuro tutti sarebbero stati molto meglio.
La sua presenza mancava così tanto in quel luogo tanto che perdendosi nell'ammirare le novità di quel vecchio luogo per poco non cadeva dalla vecchia scala di legno che cigolava sino dai tempi che potevano ricordare.
Nessuna parola uscì dalle loro labbra arrivati a destinazione, fosse che entrambi sapessero cosa stava per accadere?
"È come se non volessi svegliarmi" sussurrò Erik sul bordo del suo lettino di legno
I loro sguardi si persero tra di loro come a conservare il momento che spariva man mano che il tempo passava...è così dunque come si sarebbero lasciati? Dove le loro vite si erano scontrate per una serie di coincidenze e azioni volute da forze maggiori?
"Eppure ci troviamo sempre allo stesso punto"
"Intendi dire che tu sparisci, ritorni per mezza giornata e poi chissà se tornerai viva?"
"Diciamo così" sospirò infine Bianca che cercava di mantenere vivo il filo del loro discorso.
Non voleva di certo interrompere il bel clima che da una parte si era creato, ma l'esigenza di parlarsi era così forte da poter affrontare la loro infantile persistenza.
"Alla fine me ne sono fatto una ragione sai?" Iniziò Erik che fece letteralmente saltare giù dal letto l'amica sorpresa quanto confusa, ma lui le sorrise e riportandola seduta sul loro gracile giaciglio continuò
"Tu hai qualcosa che io non potrò mai avere, ma a me va bene così...
Ti chiedo solo di aspettarmi fino a quando sarò di nuovo in grado di proteggerti"
Lui continuava ad accarezzargli la guancia quasi come fosse stato un gesto fraterno, o forse qualcosa di più, misere lacrime bagnando il giovane viso della piccola con un'espressione quasi passiva che non lasciava intendere il vero significato della sua azione, ma a lui andava bene così, gli è sempre andato bene.
"Spero solo che le tue visioni possano mostrarci un futuro felice e chi lo sa magari lo vedremo insieme... io e te Bibi"
"E dopo mi lasciarono più tempo del previsto nella struttura, una settimana o forse due, ma lui mi ha promesso che appena compiuto i 12 anni entrerà nell'esercito e staremo di nuovo insieme"
Saltellò allegra la bambina sui tavoli dei cadetti intenti a brindare i loro bicchierini di strano alcool maleodorante, non capitava mica tutti i giorni di usufruire di tale opportunità.
La mattina dopo sarebbe stato il grande giorno, quello in cui si sarebbe diplomata facendo ufficialmente parte dell'esercito.
"Allora veggente dove andrai uscita da qui?" Gridava un ragazzo in fondo alla stanza e lei sorrideva dondolandosi sul posto rispondendogli allo stesso tono che avrebbe visto terre mai esplorate e che avrebbe mangiato del gelato con Erik.
I cadetti, oltre a essere invidiosi e spaventati dalla bambina, sforzavano le loro teste per comprendere i suoi strani atteggiamenti e le sue bizzarre parole che nelle serate in cabina a pensare saltavano fuori come i grilli in estate.
Ed eccola che schiariva le sue corde vocali come mai avesse fatto per raccontare fatti e disavventure che l'avrebbero accompagnata in quegli anni, ma molto di ciò che traspariva era pura e semplice fantasia infantile perché come lei e molti altri soldati non accettava il futuro che avrebbe atteso lei e i suoi compagni.
Pian piano che le lancette andavano avanti Bianca lasciava indietro la testa e si trascinava nella stanzona illuminata dalle vecchie candele e candelabri che tanto adorava.
E quando ormai le stelle prendevano il posto delle fioche luci artificiali eccolo il soldato di turno che tanto genera nel sapere le più grandi scoperte della piccola, senza invidia e senza peccato, solo una curiosità provocata dalla paura del remoto ignoto.
"Helos" richiamò la sua attenzione un ragazzo che nemmeno conosceva, era seduto sugli scalini per il dormitorio femminile, la stava probabilmente aspettando
"Ho paura di non farcela...anche presupponendo che io riesca a entrare nel corpo di gendarmeria non mi sentirei lo stesso al sicuro...
Tu perché sei così sicura del tuo futuro?"
Bianca lo analizzò per un attimo e saltellando lo superò per arrivare alla porta di ingresso, si girò solo per sorridere
"Io ce la farò, perché ho fatto un contratto"
Buonassssera amici, come state passando le vostre vacanze?
Io de merda🤡🤡🤡🤡🤡
Jk jk jk maybe
Mi spiace un botto tagliare l'infanzia di Bianca ed Erik insieme, ma mi tocca proprio se non voglio allungare ulteriormente il brodo ecco, ma come al solito nel mezzo ci saranno flashback e altre cosette
Le uniche cose positive di questa estate sono la serie di Loki e l'arrivo di Inazuma✋😭
Effettivamente non ho molto da dire, kinda sad, volevo essere produttiva, ma sono intp jk
E nulla, mi sta salvando solo l'alcool in queste situazioni but that's oke
Al prossimo capitolo sperando di non finire a ottobre byeeeee
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