12
I giorni passarono e io continuai la mia vita normale frequentando Isei e Haryuto senza badare a Kai che, effettivamente, dall'ultimo messaggio non si era più fatto vivo. A scuola ogni tanto incrociavamo gli sguardi, ma notai sempre più che il suo umore era sempre sotto i tacchi e sembrava quasi avesse paura di me.
Non so se questa cosa mi interessava o meno, ma comunque cercai di non pensarci per non farmi strane idee.
Un pomeriggio, mentre aiutavo Isei a fare degli esercizi di matematica, mi arrivò un messaggio.
<<Chi è?>> chiese il curiosone, sporgendosi per vedere quello che stavo leggendo.
<<Una mail dalla scuola>> dissi, per poi leggerla ad alta voce.
Gentili studenti e studentesse,
La Dirigenza è onorata di comunicarvi che la squadra di basket ufficiale della scuola si è classificata per i tornei nazionali. Pertanto, siete tutti invitati a vedere la prima partita che si svolgerà il 12 marzo nel campo da basket del paese. Vi aspettiamo!
<<Wow!>> esclamò Isei battendo le mani.
<<Non vedo l'ora!>>
<<Sì...>> risposi distratta.
<<Che hai Mel? Ultimamente sembri giù di tono>>
<<Nulla, sto bene>>
<<Sicura? A me non sembra...>>
Io mi alzai in piedi fingendo di sgranchirmi.
<<No, no, tutto a posto, davvero. Sono affamata!>>
Isei mi copiò.
<<Anche io! Chiamo Haryuto e gelato insieme?>>
Io annuii.
<<Sì, andrò di sicuro, dopotutto è la nostra università!>> esclamò Haryuto all'udire della notizia.
<<Anche noAHHH!>> tentò di dire Isei, prima di accorgersi del gelato colante.
<<Non ti sarai sporcato?>> dissi ridendo.
<<No! Sono grande sai?>>
<<Si vede>>
Il gelato continuò a colare senza fine. Io e Haryuto scoppiammo a ridere mentre Isei malediva sia noi che il gelato.
<<Mel>> disse poi Haryuto <<Ma Kai? Dov'è finito?>>
A quel nome la mia espressione diventò cupa.
<<Sinceramente non lo so e neanche mi interessa>>
<<Ok, scusa non chiedo più>>
Finii il mio gelato e mi alzai dicendo di andare a comprare una bottiglietta d'acqua. Presi le monete e rientrai in gelateria.
Non fossi mai andata.
Appena entrai vidi Kai e una ragazza seduti a bere un frappè. Kai sembrava felice e la ragazza non smetteva di riempirlo di complimenti.
In quel momento non contò più nulla.
La ragazza evidentemente mi notò, perchè fece segno a Kai e lui si girò. Appena incrociai i suoi occhi accadde l'irrealizzabile: iniziai a piangere infinitamente. Non so perchè, ma capitò.
Mi misi allora a correre fino a raggiungere (e superare) il tavolino dove eravamo seduti io e i miei amici prima.
Arrivai in un punto imprecisato, lontano da tutto e tutti, da sola, senza nessuno intorno. Mi appoggiai al ponte e continuai a piangere.
Forse piangevo senza motivo, ma in fondo in fondo qualcosa si muoveva e mi faceva male.
Restai lì per un'ora, riflettendo e cercando di calmarmi anche se la cosa risultò impossibile.
<<Mi hai fatto prendere un colpo! Che cavolo ti è preso?>> urlò Isei raggiungendomi al ponte.
<<N-non lo so, non lo so!>> riposi ancora in lacrime.
<<Melanie... Non piangere>> mi disse dolcemente Haryuto prendendomi le mani. Io appoggiai la testa sulla sua spalla.
Isei si aggiunse ed entrambi mi strinsero forte. Fu allora che smisi di piangere.
<<Quando sarai calma ci dirai tutto, se è quello che vuoi>> concluse Haryuto, per poi incamminarsi sulla strada di casa, tenendomi sempre la mano.
Isei faceva strada, mentre noi due dietro camminavamo lentamente.
Il tramonto si vedeva a stento, ma in quel momento io sentivo la vicinanza dei miei amici e per me quello era tutto.
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