La gelosia é una brutta bestia
Impossibile l'imbarazzo che travolse Nico quando, dopo essere tornati al piano di sotto, lui e Will mano nella mano, Santana era lì ad aspettarli, spaparanzata sul divano rivolgendo a entrambi uni sguardo più che allusivo.
Il primo istinto di Nico: la fuga. Ma niente impedì a Santana di urlare attraverso il salone: <Divertiti?>
Will rispose ridendo e sollevando i pollici in aria. <Tantissimo!>
<Will!> Lo richiamò Nico al limite dell'imbarazzo. Il rossore gli aveva completamente inghiottito la faccia e anche le orecchie bruciavano. <Chiudi quella boccaccia!>
Il biondo sollevò le spalle ostentando innocenza. <Ma è vero! Io mi sono divertito. E tu?>
<Almeno fin quando non dovrò sedermi.> Brontolò il moro incrociando le braccia e strappando una risata a Will.
<Almeno adesso non dovrò preoccuparmi che qualcuno ti ronzi attorno.>
Nico spalancò la bocca, mettendosi una mano sul collo. <Come fossi io quello a cui girano attorno!> Protestò il moro.
<Bene ragazzi!> Esultò Santana, balzando in piedi sul tavolino del salotto e alzando in aria il bicchiere. Doveva essere parecchio ubriaca perché un ragazzo la sosteneva da dietro con qualche difficoltà. <È ora di giocare!> Annunciò per poi scrutare la folla con attenzione, puntando i propri occhioni scuri proprio su Nico, che stava già progettando un modo per darsela a gambe.
<Oh no.> Decretò Nico, cercando di svignarsela.
<Oh no! Qualcuno fermi quel ragazzo!> Strilló Santana balzando giù dal tavolino, e franando a terra. Quando si fu rimessa in piedi notò con piacere che Nico era stato bloccato. L'alcol nel suo organismo le impedì di realizzare quando in realtà avrebbe dovuto essere preoccupata visto chi l'aveva fermato.
<Montgomery.> Sibilò il moro, stringendo i pugni.
La discussione venne stroncata dal nascere dalla risata di Will. <Bene, grazie di aver acchiappato il mio ragazzo.> Ridacchiò prendendo Nico per mano. <Ora ci penso io.>
Montgomery fece un sorrisino, notando le due chiazze violacee che spuntavano dal collo della maglia di Nico. <Vedo che vi siete dati da fare.> Ridacchiò con quella solita vena di veleno nella voce che anche Will stava imparando a detestare, il che è tutto dire.
Nico arrossì cercando nonostante questo di mentenere un'espressione arrabbiata. Will invece rise ancora, mettendogli un braccio attorno alla vita. <Già, è uno dei vantaggi di essere gay.>
<Ah sì? Sono curioso.>
<Il sesso è fantastico.> Rispose semplicemente il biondo -quello vero, non l'ossigenato- beccandosi una sberla sul braccio da Nico. <Will! Brutto->
<Forza voi due!> Rise Santana, acchiappando la coppia e trascinandoli via sotto lo sguardo sconvolto di Montgomery.
Nico fu dispiaciuto di non potergli fare una foto. <Si può sapere che ti è preso.>
<Perché? Che ho detto di male!?> Will rise, baciandolo a stampo. <È a verità.> Queste furono le sue ultime parole prima che Santana ordinasse alle sue amiche di farli sedere ai poli opposti del cerchio che si era formato in salotto.
<Scusa!?> Protestò Nico, per niente contento del modo in cui l'oca alla destra di Will se lo stava mangia do con gli occhi, mentre quello se la rideva con Santana, seduta alla sua sinistra. Il biondo sembrava più divertito dalla sua gelosia più che preoccupato per il disastro che stava evidentemente per arrivare.
Santana rise, scolandosi il fondo di una bottiglia di Vodka da sola. <Si gioca al gioco della bottiglia!> Esultò ottenendo un'ovazione generale come risposta.
Nico sospirò sconsolato. <No, non finirà bene.> Si disse. E aveva ragione. La cosa gli apparve chiara quando venti minuti dopo erano tutti troppo ubriachi per rendersi conto dell'epidemia di mononucleosi che sarebbe probabilmente scoppiata di quel passo.
Per qualche motivo -siano lodati gli dei- Nico e Will erano ancora rimasti fuori dall'intreccio di baci. Proprio in quel momento il moro si stava sbracciando per fargli capire che forse era il caso di andarsene, mentre Will era impegnato a sostenere Santana, che gli era franata addosso sopraffatta dall'alcol.
<Qualcuno svegli la festeggiata!> Strilló un ragazzone e subito una delle amiche di Santana la scosse per un braccio. Quella si rianimò di colpo, sobbalzando. <Eh-!? A chi tocca?>
Una risata attraversò i presenti. Che a dire il vero non erano nemmeno troppi: una ventina, probabilmente -Nico si era preparato a molto peggio- ma tutti ubriachi marci e troppo chiassosi anche per i suoi momenti più permissivi.
<Faccio io!> Annunciò la biondina dai capelli corti che era in classe di Nico. Qual'era il suo nome?
Ogni volta che quella maledetta bottiglia si metteva a girare a Nico si chiudeva lo stomaco.
Era così impegnato a pregare che non si fermasse su Will, che quando il collo si fermò proprio davanti a lui sospirò sollevato.
E poi: NO ASPETTA COSA!?
<No! No, io nono esiste che-> Provò a protestare, ma la ragazza alla sua destra, la stessa che l'aveva separato da Will, l'aveva già afferrato per il polso e ora gli stava mangiando la faccia.
Fu questione di un secondo e proprio mentre Nico stava per scrollarsela di dosso una mano gli si chiuse attorno al braccio destro strattonandolo in piedi. Per un secondo Nico fu troppo sopraffatto per ribattere, quando si fu ripreso Will lo stava già trascinando fuori di casa sotto gli sguardi sconvolti dei presenti e quello dispiaciuto di Santana.
<W-Will!> Provò a protestare Nico, a cui faceva male il polso, ma il biondo o era diventato improvvisamente ipoacuso o lo stava deliberatamente ignorando.
<Will!> Insistette allora. <Mi fai male! Mollami!> Sbottò liberandosi finalmente della stretta.
Quando Will si voltò Nico si ricordò le poche volte in cui lo aveva visto arrabbiato. Quella sera era ancora peggio: aveva questa espressione espressione cupa e ferita in volte, i pugni stretti e la bocca arricciata per la rabbia.
<Non è colpa mia!> Si lamentò il moro, senza bisogno che Will parlasse.
<E questo dovrebbe farmi sentire meglio!?>
<Non provare a prendertela con me, sai!>
Will rise, passandosi una mano tra i ricci biondi. <Hai ragione, probabilmente dovrei tornare dentro e spaccare la faccia a quella lì e poi a Santana per quest'idea geniale del gioco della bottiglia, che dici?>
Okay. Dov'è finito il mio ragazzo? Si chiese Nico lievemente sconvolto. Will non era mai violento. Mai.
Forse urlargli addosso non era la cosa giusta in quel momento, anche se non rispondergli a tono fu un gran sacrificio. Dopo aver preso un bel sospiro Nico fece un passo in avanti, afferrando Will per le mani e trascinandolo fino alla macchina ignorando le sue proteste.
Con un salto Nico si sedette sul cofano, evitando di ridere quando il biondo gli si piazzò di fronte con le braccia incrociate e un adorabilissimo broncio addosso.
<Will? Guardami.>
<No.>
<Will, dai! Non hai sette anni.>
<E allora?>
Nico sospirò, prendendogli il mento tra due dita e obbligandolo a guardarlo negli occhi. <La smetti?>
<No.> Rispose fermo il biondo, lasciando però cadere le mani sulle cosce di Nico.
<Bene.>
<Guarda che sono ancora arrabbiato!>
Nico grugnì, esasperato. Se Will in quel momento era anche solo vagamente simile a lui quando era geloso si sarebbe ripromesso di non fare mai più scenate, perché era davvero sfiancante. <Oh miei- okay, allora, capisco che tu dia arrabbiato, se avessero baciato te probabilmente ora ci sarebbe un'orda di scheletri a inseguire chiunque fosse stato, ma tu sei migliore di me, e quindi capisci che per me non ha significato nulla, se non la prova che non voglio mai più baciare una ragazza con il lucidalabbra.>
Lo sguardo di Will si incupì.
<O una qualsiasi ragazza.> Aggiunse Nico.
Will mugugnò qualcosa, ancora insoddisfatto.
A questo punto Nico non potè fare a meno di ridere, acchiappandolo per il colletto della camicia e stampandogli un bacio sulla bocca.
<O qualsiasi persona che non sia tu. Contento ora?> Gli mormorò sulle labbra.
Will storse la bocca. <Sai di lucidalabbra alla fragola.> Sbuffò per poi passargli una mano sulla bocca senza alcuna delicatezza. Nico rise, schiaffeggiandogli il braccio. <Smettila!>
Quando finalmente Will fu soddisfatto a Nico facevano male le labbra. <Mi ha fatto male!> Brontolò scostandosi quando Will cercò di baciarlo di nuovo. Il biondo gli mise le mani sui fianchi, facendolo sussultare al contatto come sempre. <Scusa. Posso darti una bacino sulla bua?> Propose poi facendo una vocina che a Nico ricordava molto quella di Persefone quando coccolava i suoi due cani.
<Mh...va b-> Evidentemente a Will non interessava la sua risposta, perché lo stava già baciando in modo quasi aggressivo, strappandogli il respiro dai polmoni e facendolo arrossire. Quando si separarono a Nico tremavano le gambe. <Dovrei farti ingelosire più spesso.> Propose godendosi l'espressione di Will.
<Non ci provare.> Ribattè baciandolo di nuovo.
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