Fare l'amore
Il viaggio in auto fu un vero incubo,
La madre di Will guidava come una spia in un film degli anni novanta. Ad una certa aveva preso una curva così veloce che Nico aveva pensato che non ce l'avrebbero fatta.
Will lanciò un'occhiata al proprio ragazzo e rise. Ricordava la guida molto sportiva di mamma, e inoltre Nico non era salito spesso in auto nella sua vita. Poverino.
Per fortuna dalla casa dei suoi a quella di Zia Rose ci si impiegano appena cinque minuti in macchina poiché non si tratta altro che risalire ulteriormente la scogliera, fino al punto più alto.
Naomi parcheggiò l'auto bruscamente, sbatacchiando per bene i due passeggeri nei sedili posteriori. Nico scese con le gambe che gli tremavano, e Will lo seguì subito dopo per paura che cadesse a terra.
Quando il minore sollevò gli occhi non si trovò però di fronte ciò che si aspettava. Will gli aveva detto che avrebbero abitato nell'appartamento di sua Zia. Ma davanti a lui non c'era un appartamento: una piccola villetta arroccata proprio a strapiombo sulla scogliera, con vetri enormi e il tetto spiovente in legno.
Nico si voltò vero Will. <E l'appartamento?>
<È questo.>
<Questo non è un'appartamento. È una piccola villa.>
Will rise. <Allora dovresti vedere casa sua.>
Lo superò con entrambi i borsoni in spalla e dopo aver baciato la madre su entrambe le guance fece cenno a Nico di seguirlo.
Il minore salutò rapidamente Naomi e corse dietro a Will, che lo aspettava sull'ingresso tenendogli la porta aperta.
Appena ebbe messo piede in casa Nico fece appena in tempo a notare che l'ingresso era ampio e si apriva su un salone ugualmente spazioso, prima di sobbalzare per il tonfo sordo dei borsoni che venivano lasciati cadere a terra da Will.
Si voltò di scatto e subito le sue labbra furono acchiappate da quelle calde di Will, che gli avvolse le braccia attorno alla vita, sollevandolo da terra fin quando non fu costretto ad aggrapparsi alla sua vita con le gambe.
Aveva un nodo doloroso allo stomaco, che si strinse ulteriormente quando il biondo lo fece aderire alla prima parete disponibile con la schiena. Eppure le sue mani si mossero da sole andando a infilarsi tra i suoi capelli, perché nonostante l'innegabile paura che aveva di ciò che sapeva sarebbe potuto succedere non voleva che Will si allontanasse.
Gli accarezzò il collo aggrappandosi alle sue spalle quando Will prese a baciargli la pelle del collo. Si morse le labbra per tacere i suoni indecenti che il suo corpo emetteva, ma diventava sempre più difficile.
Quando poi Will tornò sulla sua bocca Nico decise che si era stancato di lasciarlo comandare e afferrandogli i capelli biondi tra le mani gli strattonò il capo all'indietro, facendo attenzione però a non fargli male, e gli regalò lo stesso trattamento.
Non aveva mai fatto un succhiotto, ma Will gliene aveva fatti diversi e aveva capito come fare, così mentre lui baciata, mordeva e succhiava la sua pelle abbronzata Will mugolò di piacere, staccandolo dal muro e addentrandosi nel salone.
Doveva conoscere bene la casa perché andò a colpo sicuro verso il divano, facendovi stendere prima Nico e poi mettendosi sopra di lui.
<Dovevamo dormire o sbaglio?> Scherzò il minore, deglutendo forte per l'agitazione.
<Fanculo.> Rispose Will lasciando di stucco Nico, sia per il linguaggio insolito che per la voce roca con cui lo disse.
Gli sfilò velocemente la giacca da aviatore, lanciandola sul pavimento, afferrando poi i lembi della sua maglietta.
Il cuore di Nico correva veloce, e quello di Will lo sentiva scalpitare contro il suo petto, ma non voleva smettere, così aiutò Will a sfilargli la maglietta dei Ramones e poi si alzò con il busto avvolgendogli un braccio dietro le spalle e unendo di nuovo le loro labbra.
Will sorrise sulla sua bocca, e per qualche motivo anche Nico ne fu contagiato, rendendo così impossibile baciarsi. Approfittarono perciò del momento per liberarsi anche della maglietta arancione del campo che indossava Will. E via, anche quella a terra.
Nico deglutì ancora, perché aveva la gola secca e la testa leggera. Gli prese il viso fra l mani e lo baciò forte, alzandosi con il busto perché Will gli fosse più vicino. Allora quello gli prese i fianchi e lo strinse a se risalendo poi con le mani lungo i fianchi e poi sulla schiena.
Gli schiocchi dei baci rimbombavano nella stanza vuota come se stessero dentro la cassa di un pianoforte.
Will si allontanò appena un secondo, per riprendere fiato, e Nico si spostò a baciargli il collo, partendo dalle clavicole e risalendo fino a mordergli il lobo dell'orecchio. Non capiva cosa faceva, era come se non fosse lui a comandare ma qualcun'altro dentro di lui.
Eppure quel qualcun'altro aveva il suo stesso batticuore e provava le sue stesse cose, così, insieme, infilarono le mani tra le ciocche luminose di Will e gli sussurrarono all'orecchio che lo amavano, piano, per non sovrastarsi a vicenda, così che Will sapesse che erano in due ad amarlo.
Il biondo sorrise, per poi lasciargli un bacio delicato appena sopra il petto. Poi lo guardò negli occhi e per Nico fu uno shock: quei pozzi d'acqua erano così scuri che lo avrebbe giurato erano neri, neri come la pece, forse quasi quanto i suoi, ma luminosi come il sole di mezzogiorno.
Era questo che amava di Will, portava dentro di se abbastanza luce che avrebbe potuto compensare quella che Nico non aveva.
<Ti amo.> Gli rispose a un soffio dalle labbra, tanto che poté sentirgliele pronunciare anche se non emise nessun suono.
Era notte fonda e fuori il mare era sereno e Nico decise che amava Will e si fidava abbastanza di lui.
Così deglutì per l'ennesima e ultima volta e chiuse gli occhi. <Spogliati.> Gli disse con la voce che tremava. Dov'era finito quell'altro ragazzo coraggioso? Si era nascosto anche lui?
Will si irrigidì. <Amore, non c'è bisogno che...>
Amore. Ecco come l'aveva chiamato. Ecco perché sorrise e perché lo zittì baciandolo e iniziò lui stesso a slacciargli i jeans.
Perché Will l'amava allo steso modo in cui lui lo amava. E in quel momento riprovava la stessa sensazione che aveva provato tempo fa al campo.
Che loro non erano più Will e Nico, ma solo due anime che si erano incontrate e avevano deciso di stare assieme e ora voleva che la sua anima e quella di Will fossero una sola anima e ne era certo.
Will non era convito. Voleva da morire Nico, ma lo voleva solo se lui lo voleva, ed era sempre così restio quando ci si avvicinava al sesso che ora faticava a credere che non si stesse sforzando. Ma sapeva dal modo in cui lo stava baciando che non avrebbe cambiato nulla protestando, anzi, avrebbe solo rischiato di dare l'impressione di non desiderarlo.
Così decise che almeno gli avrebbe fatto capite che con lui il sesso non lo voleva fare, ma voleva che facessero l'amore.
E cercò di trasmetterlo mentre si spogliavano a vicenda e mentre gli accarezzava la guancia avvisandolo che forse gli avrebbe fatto un po' male. E vide amore negli occhi di Nico mentre annuiva, e nel modo in cui cercò di nascondere che gli aveva fatto male perché non si preoccupasse. Mise amore nel bacargli le lacrime di fianco agli occhi perché capisse che gli dispiaceva. E vide un amore immenso nel modo in cui fecero l'amore davanti al mare e alle stelle fuori dalla vetrata.
Senza vergogna e senza nascondersi. Che il mondo vedesse il modo in cui si amavano.
Trovò un'amore confortevole nel modo in cui dopo essere crollato sul suo petto Nico gli accarezzava i capelli nonostante la stanchezza che aveva addosso. E lo stesso amore che aveva visto Will ora stava nel cuore di entrambi e faceva scalpitare quello di Nico.
<Will ti amo.>
<Ti amo, Nico.>
E anche qui c'era amore, non nelle parole ma nelle loro voci. Forti della sicurezza con cui lo dissero, ma leggere per non rompere il silenzio.
~spazio autrice
Beh ragazzi, non per peccare di modestia ma sono molti fiera di questo capitolo. Fatemi sapere se è piaciuto anche a voi.
Un bacio 💖
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro