🥀𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 24🥀
Il mattino seguente mi sveglio avvolta dal profumo di menta e caffè. Avrò già detto centinaia di volte che il cosmo ce l'ha con me, ma questa volta più che il cosmo penso sia qualcosa di più complicato e che non si può comandare poiché in questo momento mi sento confusa.
Si, confusa perché il mio viso è completamente poggiato sul petto di Tyler e non solo, tutto il mio corpo è avvolto intorno a lui come una perfetta statua: una gamba aggrappata intorno alla sua vita e la mia mano tra i suoi capelli mentre lui mi tiene stretta a sé in un...abbraccio?
Meglio che mi scavo la tomba perché morirò molto presto.
Adesso ho una nuova ed unica missione: Allontanarmi da Tyler nel modo più silenzioso e delicato possibile per non svegliarlo.
Trascino la gamba via dal suo fianco stringendo i denti consapevole che se mi scopre sono nella merda.
Tolgo anche la mano dalla sua testa e rotolo- letteralmente- via da lui leggera come una farfalla. Missione compiuta con successo.
"Tu non vai da nessuna parte Corvo" borbotta lui prendendomi il polso e trascinandomi di nuovo addosso di lui.
Mi rimangio tutto quello che ho detto due secondi fa.
Lo guardo piuttosto contrariata a questa scelta, ma mentirei se dicessi che il contatto fisico con lui non mi dispiaccia per niente. Ma questo non devo darglielo a vedere.
"Allora...non mi dai nemmeno buongiorno?" dice facendo ricomparire quel ghigno sul suo viso.
"Mi piacevi di più mentre dormivi, almeno eri zitto" rispondo mostrando una smorfia di disgusto.
"E a me con il tuo bellissimo corpo intorno al mio" sussurra al mio orecchio facendomi rabbrividire ed arrossire allo stesso tempo.
Forse dovevo dormire nel divano...
"Allora?" chiede di nuovo lui.
Faccio un'espressione piuttosto confusa- come se non lo fossi già- e lui in tutta risposta borbotta qualcosa di simile ad un 'devo fare sempre tutto io' per poi fondarsi nelle mie labbra.
Limone di prima mattina, vai così Mercoledì Addams! Che disgusto...
Protesto qualcosa di incomprensibile contro la sua bocca e Tyler mi mette a tacere- se tacere significa gemere- morendomi il labbro inferiore.
Maledetto peluche della TY, me la pagherai, ma in questo momento di una possibile vendetta proprio non riesco a pensarci perché ovviamente mi ritrovo a combattere una lotta interna sul fatto di andarmene o a rimanere a godermi le attenzioni di Tyler, il quale ora ha le mani che stanno percorrendo le mie cosce alzando l'unica misera maglia che indosso.
Forse dovevo dormire sul divano...
Infatti se lo avrei fatto ora non sarei completamente in intimo a sfilare la maglia di Tyler mentre le sue labbra sono troppo impegnate ad assaggiare ogni centimetro della mie pelle scoperta.
Forse dovevo dormire sul divano...
Restare o andare? Questo è il dilemma.
A quanto pare il fato ha deciso un'altra volta per me perché il mio cellulare squilla con il nome di Enid sopra.
"Ma che cazzo? Ti prego va a dire alla biondina di non chiamare alle sette del mattino" mungugna quel razza di cretino.
"Dovremmo rimandare" gli sussurro facendolo innervosire parecchio.
Prendo il cellulare e rispondo ad Enid che mi chiede se sto bene a causa del mio respiro per niente regolare.
Di certo non posso dirle che sono conciata così perché stavo praticamente per far sesso con Tyler Galpin. La traumatizzarei.
🕯🕯🕯
Quando termino la noiosissima chiamata riferita a quando potrei incontrarmi con Enid vado in cucina e il profumo del caffè mi travolge all'istante
Tyler mi porge un cappuccino con tanto di scritta 'buongiorno Corvetta'.
"Giorno si..." inizio a dire.
"Buono mai" completa lui sorridendo ed io a sua volta abbozzo un piccolo cenno di felicità nella mia espressione.
Assaggio la bevanda e assaporo il gusto del caffè amaro. Mi era mancato quando lo faceva lui, il nuovo barista del Weathervanes non è niente in confronto.
Finito di fare colazione mi preparo e avviso Tyler che sarei andata in città. Dovevo incontrare Lexi e farmi portare i miei oggetti personali da Enid.
Lui mi saluta con un commento assolutamente divertente, si come no, di quanto fosse bello il mio intimo in pizzo nero stamattina e io mi dileguo ignorandolo.
🕯🕯🕯
Arrivo davanti alla mesticheria dieci minuti più tardi avvolta dall'afa mattiniera dei primi di luglio.
Entro dentro il negozio e Lexi mi viene in contro felice come una Pasqua.
Mi chiede come sta il povero Tyler Galpin ed io le rispondo che è tutto ok.
Avrei una voglia matta di farle delle domande, ma so che non è il momento giusto.
"Ti avrei invitata a fare colazione al bar, ma qui non posso mettermi in pausa nemmeno per un minuto" sospira affaticata.
"Tranquilla, intanto avevo già mangiato" le ribadisco.
Rimaniamo lì a chiacchierare- più lei con sé stessa che con me- sulle ultime cose successe in città prima che dei piccoli passi ci interrompono.
"Mamma, chi è quella?" domanda una bambina dai capelli biondo rossici e gli occhi verdi foresta rivolta a Lexi.
Nota autrice:
Ciao a tutti!
Allora...Mercoledì e Tyler mi sa che soffrono di astinenza non c'è spiegazione, mentre punto sciock, chi è quella bambina?
O meglio...
DI CHI È QUELLA BAMBINA?????
Oltre di Lexi che penso si sia capito.
Ci vediamo domani con un altro capitolo.
Bye.
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