Nothing's New by Rio Romeo
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Ricevetti numerosi messaggi dai miei amici, ma decisi di non rispondere a nessuno nè di leggerli.
Non uscivo nemmeno per la spesa o per una passeggiata, rimanevo chiuso in casa da solo.
Devo ringraziare Seungmin, ogni settimana usciva a prendere il cibo per me e i miei gatti e tutto ciò che necessitavo.

Gli dovevo molto.
Dopo aver lasciato il lavoro per diventare un classe media non avevo più soldi ma lui mi lasciava restare.
Non pagavo l'affitto nè i viveri, ma lui lo faceva volentieri e mi mandava talvolta il suo coinquilino Jeongin a farmi compagnia.
Disse che si era sentito sollevato quando dissi quelle parole in TV non accettando i termini del passaggio.

Poi, un pomeriggio, mi venne l'idea.

Grazie a Google riuscii ad aprire una diretta su TikTok.
Ero nervoso ma sentivo che era da fare, per il bene di tutti.
Poi un bel respiro profondo, e iniziai.

"Buona sera a tutti" cominciai mentre sempre più spettatori entravano nella diretta.
"Sono sicuro la maggior parte di voi avrà visto cosa è successo al municipio quando dovevo fare il passaggio di classe. Molti non sanno il perché ho detto quelle parole e il perché del mio rifiuto di tale opportunità, ma voglio parlarne con voi così che nessuno possa dire che il falso, per favore... credetemi".

E cominciai a raccontare tutto, senza tralasciare nulla.
La vera storia del nostro paese e governo, la verità dietro le classi.
"Da classe bassa posso dirlo liberamente, siamo trattati come schiavi e lavoriamo tutto il giorno per far funzionare il sistema di tecnologia che voi utilizzate ogni giorno. Io mi rifiuto di credere di poter vivere senza rivelare al mondo la verità".

Poi presi un bel respiro: "Non voglio vivere nascosto assieme ai miei concittadini nella stessa situazione, dobbiamo farci sentire. Dobbiamo opporci a questo sistema malato".

Mi misi a leggere qualche commento.
Molti si chiedevano se tutte le mie parole fossero reali o se stessi solo accusando il governo.
Alcune persone invece ammettevano di essere dei classe media ma venuti da un passato di classe bassa.
Altri, i pochi classe bassa con i cellulari, cominciarono a darmi ragione e a scrivere brevi frasi legate alla loro vita da classe bassa.
Le lessi tutte, tutte quelle che potevo.

"Lavoro in una fabbrica di microchip, ormai è da anni che ho dolori alla schiena ma nessuno ne tiene conto"

"Mi occupo del reparto inscatolamento dei componenti per hardware. Ogni giorno subisco le molestie del mio capo"

"Ogni giorno vedo colleghi farsi del male o rovinarsi gli arti con i macchinari della fabbrica, ma nessuno fa nulla e sono costretti a lavorare anche se indisposti"

C'era chi nei commenti invece provava a sminuire le mie parole e le storie degli utenti.
In realtà si crearono proprio due metà di discussione finché, dalla stanchezza, salutai e chiusi la diretta.

Mi distesi sul divano.
Guardavo il soffitto.
Poi un sorriso e mi addormentai.

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La mattina seguente uscii di casa e andai a fare la spesa.
Le stradicciole erano stranamente deserte ma in lontananza sentivo urla e botti.

Spinto dalla curiosità vidi nel centro città delle persone discutere mentre altre avevano in alto cartelloni con scritte a favore del governo mentre altre di critica del sistema.
Il litigio era acceso e talvolta si sentivano petardi lanciati da chissà chi.

C'era urla e pianti dei bambini spaventati dal fracasso, le mamme non riuscivano a calmarli e i padri partecipavano al litigio.

Cominciai a sospettare che questo trambusto dovesse essere legato alla mia diretta della sera prima.
Poi le persone cominciarono a notarmi e ad avvicinarsi.
Io a piccoli passi mi mossi indietro e poi corsi via anche se nessuno mi seguiva.

Sentivo il cuore a mille e non riuscivo a realizzare.
Era forse un sogno?