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CAPITOLO 9 : Prende fuoco

Capitolo 9

Parte I

Rue du Cloître-Notre-Dame Paris France 2019

Voci , pianti , preghiere e inni mano nella mano , proprio quando il caos dei gilet gialli sembrava dover finire con l'atteso discorso di Emmanuel Macron ecco che alle ultime luci del giorno si inizia sentire odor di fumo : Il fuoco incantescente continuava a consumare senza pietà la chiesa di Notre Dame riducento in cenere ciò che si era conservato da anni .

Nei giornali e nei telegiornali , ovunque , si parlava della chiesa che andava a fuoco , Henri era nei paragi poiché al tromonto era solito fare un giro vicino alla Senna .

Si guardava intorno , ammirava i bambini in carrozina e gli studenti usciti da scuola con lo zaino in spalla che passegiavano come lui nel marciapiede vicino alla Senna .

Si fermò poi davanti alle strisce pedonali in attesa del verde per passare , 5 - 4 - 3 - 2 - 1 🚦verde !
Passò a passo spedito e poi sentì un odore di fumo ma mai avrebbe immaginato che poteva trattarsi della chiesa di Notre-Dame dove andava a messa con Lena la domenica quanto non aveva lezione .

Solitamente accendevano una candela e iniziamo a recitare le preghiere mentre la candela iniziava a consumarsi , cerano tante tante candele in fila che emanavano luce e calore .

Vedeva la chiesa sgretolarsi , il fuoco sembrava spaventoso e imponente , avanzava verso la cupola per distruggere anche essa .

In quello stesso istante tra la folla si trovava Max che assisteva al terribile spettavolo ma non capiva quando poteva essere doloroso per i parigini dato che lui era londinese .

Improvvisamente a Henri venne in mente la formula che gli mancava per completare il portale : doveva solo sfruttare il campo eletromagnetico tutto qui... doveva aggiungere qualche fonte di energia per usarlo : " un cellulare " pensò.

Decise di andare subito a finire il portale per tornare da Lena ma ora come faceva a passare?

La strada era stata chiusa e la sicurezza non permetteva che nessuno passava da lì perciò avrebbe dovuto prendere la metropolitana ma controllando nella tesca dei jeans non trovò niente più di qualche centesimo .

E poi ci pensò su , dove lo poteva prendere un telefono ?

Ecco un ragazzo accanto a lui che chattava con la testa china , gli si avvicinò piano e non pensò prima di fare quel grave gesto di cui si sarebbe pentito pensava solo a Lena e al suo ritorno a casa perciò glielò sfilo dalle mani e si mise a correre tra la folla .

《 Hey , a ladro , a ladra...》
Iniziò a gridare la vittima del furto ovvero "Max " che corse dietro a lui per raggiungerlo e altri con lui .

La polizia non vide il viso del ragazzo poiché impegnato con la sorveglianza di Notre Dame .
Henri continuava a correre e Max a seguirlo lungo la strada , c'erano negozi e ristoranti e a vedere quei due passanti correre la gente si girava incuriosita senza far nulla .

Continuarono così per vario tempo , iniziavano a stancarsi e Max rallentò un attimo , aveva il fiato in gola e il cuore che papitava .

Si accocciò per respirare profondamente e riprese a correre , Henri che non lo vide più iniziò a rallentare fino a fermarsi davanti al negozio di Oscar per entrarvi e Max lo seguiva silenziosamente per sapere dove andava .

Perciò entrò anche lui ma non vide nessuno neanche Henri , si guardò a torno e c'erano molti orologi che tichettavano ma non puntavano l'ora .

Henri si era nascosto dietro il portale per non farsi vedere e tratteneva il fiato per non essere sgamato .

Max si avvicinò alla porta e iniziò a toccarla e a spostare gli ingranagi e a smanettare incuriosito per poi aprire la porta e dietro vi era Henri , andò avanti per acchiaparlo...

1905

...ma tutt'un tratto era sparito davanti a lui .
Si voltò e la porta non c'era più.
Si sentiva scombussolato .
Non ricordava cosa ci faceva lì perciò uscì dalla parta ma una volta fuori era tutto diverso , c'erano carrozze , cavalli , damigelle con vestiti gonfi e duchi con il bastone .

Sto sognando 》 Pensò tra se e se spaventato dirigendosi verso l'Opera .
Le strade erano tutte diverse , alcune più lunghe e altre più corte di come le conosceva lui e non c'era nessuna linea metropolitana stranamente .
Quando camminava tutti lo guardavano straniti dal suo abigliamento inusuale ma poi si giravano per continuare a fare ciò che stavano facendo .

L'Opera sembrava essere tale e quale a come la conosceva , voleva avere una visuale più ampia della città per potere tornare indietro perciò salì sul tetto rapidamente .
Lì vi era una faciulla dai capelli dorati , china a scrivere sul tetto e ogni qualvolta le serviva intingeva la penna nell'inchiostro per continuare a scrivere senza accorgersi che egli la stava guardando .

A un certo punto si fece avanti
《 Mi scusi ...》 disse a tono basso e pacato e lei balzò piegando la carta e nascondendolo dietro la schiena .

《 E lei chi è ? 》
chiese porgendo la mano , lui non rispise stringendole la mano non sapendo cosa altro fare .

《 Posso chiederle di indicarmi come la strada per tornare a casa ? 》

《 Io n-n-on n-ne ho idea 》 balbettò lei imbrarazzanta al pensiero che le stringeva la mano .

《 Lo sai , sei bizzarra !》

Disse lui ironicamente e ridacchiando

《 Come dite ?》

Disse lei diventanto seria poiché si era permesso a darle del -TU-
Lena alzò lo sguardo riscontrando il suo perdendosi nei suoi profondi occhi color nocciola e lui nei suoi come l'oceano in tempesta e stettero così per vari secondi rimanendo impalati come dormienti per in fine risvegliarsi tutt'un tratto .
Non capirono cosa era accaduto in quel istante , poi lui si accorse di stringere ancora la mano della giovane che subito lascio imbarazzato .

《 Perciò, non puoi aiutarmi ? 》

Continuò lui e lei rispose tutt'un fiato dal tono offeso
《 No , purtoppo non posso aiutarvi e poi dovete portarmi rispetto sono una dama e non potete darmi del -TU- perché ci conosciamo appena e non solo ...mi chiedete anche di accompagnarvi alla vostra casa , che ultraggio e mai questo ? 》

Lui rise credendo di essere in un sogno e commentando ad alta voce :《 Che sogno strano che sto facendo !》

《 Sogno ? Ma cosa dite , mi spaventate 》

Rispose lei con lo stesso tono di prima solo più caldo .

《 Sei divertenta anzi " siete " 》

Disse per scherzare e per reggerle il gioco .

《 Cosi va meglio
ebbene , tornando a prima potrei sapere da dove venite , siete un duca ? Un conte ? E come mai vagate in giro indossando questa strana roba inusuale ?》

《 Io vestito in modo strano ? voi più tosto sembrate la ballerina di un carion , non sapevo che eravamo già a carnevale! 》

Disse lui con voce dolce e ironica

《 Non colgo il senso di ciò che dite , non siamo a carnevale e non c'è nessun carion 》

Rispose lei sempre con il solito tono offeso ma che in qualche modo non le dispiace parlare con lui poi continuò: 《 Ora devo andare a lezione , vi saluto , è stato interessante incontrarvi 》

Poi gli venne in mente che anche lui doveva andare a lezione perciò la salutò dicendo :《 devo scappare , arrivederci 》

《 Scappare qualcuno di insegu-》
Stava per chiedere Lena quando lui la prende per mano e la stringe oer salutarla .
Lei stava per scendere giù e lui si stava affacciando dal tetto quando entrambi si voltano e si guardano negli occhi un'ultima volta in quel momento entrambi sentono stringersi il cuore mentre il sole stava tramontamdo .

Continuò a camminare sorridendo gioiosa finché arrivò nella sala dove si accorse di avere ancora la lettera di Henri tra le mani sporche di inchiostro , sentì un presentimento terribile e un senso di colpa colossale tanto da poterla schiacciare .

E se quel ragazzo mi piace ?
No , non può essere ! io amo solo Henri , Henri , Henri ...allora perché

Perché mi sento così?

Capitolo 9

Parte II

Opera di Parigi 1905

Alzi il gomito e prema il pulsante al centro per bloccare tutto 》

Le diceva il segnor Duquet posizionandole la mano mel giusto modo mentre Lena eseguiva per la cinquantesima volta senza successo .

《 Lena , si concentri , sgomberi la mente se no non ce la farà mai 》
continuava dicendo il signor Duquet .
Lena pensava ad altro e non riusciva a bloccare la pallottola di carta che le veniva lanciata .
Arrivò il punto che il signor Duquet si sedette e si arrese .

《 Signor Duquet , la prego mi faccia provare un'ultima volta , le prometto che ce la farò!》

《 Lena》 rispose l'uomo con voce pacata 《 dipende tutto da lei , se non si concentra per un secondo non riuscirà mai a facalizzare la sua attenzione su questa pallottola di carta per bloccarla a mezz'aria 》

《 Sta volta ce la farò, mi faccia provare un'ultima volta la prego 》 lo pregò Lena con tutta se stessa .

《 Sei testarda come tua madre , però va bene , che sia l'ultima volta 》 disse lui alzandosi dalla sadia e lanciandole la pallottola di carta che stavolta non cadde a terra ma rimase sospesa .
Lena ci era riuscita ed ora esultava entusiasta .

《 Ben fatto Lena , per oggi abbiamo finito 》
La congedò l'uomo e lei facendo lo stesso uscì dalla porta e ragiunse le compagne .

La ragazze era vestite elegantemente poiché quella sera ci sarebbe stata una festa nella taverna lì vicino , sicuramente non era un posto molto sobrio ma qualche volta un po' di divertimento ci voleva .

Max intravide Thea perciò decise di avvicinarsi al gruppo di ragazze per parlarle e chiarire con lei , Lena lo vide dirigersi verso di loro e si mise da parte ma Thea si era allontanata .

Lui perciò seguì le ragazze incuriosito di dove si dirigeva la sua fidanzata Thea , una volta salita sulla carrozza Lena non vide più il giovane .

《 Come mai siete così colorita nella guancie 》 commentò Clodinne .

《 Io rossa , non mi pare proprio !》 Rispose Lena

《 Invece sì, siete rossa come un pomodoro , vi siete ler caso innamorata Personne o dovrei chiamarti Lena , Lena Grisky 》 disse Clodinne con un ghigno .

Lena sussultò, dopotutto ora mai il suo viso era guarito e non vi erano più cicatrici , bruciature o cenere che poteva nascondere l'identità della ragazza .

《 A chi volevate prendere in giro 》 continuò Clodinne 《 credo che tua madre ti aveva parlato chiaro : " bol'she ne tantsuy " , aveva detto .
Non so come tua abbia potuto scappare ma ho già scritto una lettera alla principessa Alexandra e sta volta tornerai in Russia per non tornare più a Parigi , l'Operà non è un posto per te e non entrerai mai nella compagnia ,mai , te lo impedirò e Thea mi aiuterà 》

《 Cosa vi ho fatto io di male , perché mi odiate tanto !》 Rispose Lena disperata con il viso in lacrime .

《 Tu sei la principessa , sei ricca , di bell'aspetto e talentuosa ...》 rispose Clodinne .

Il discorso si concluse lì poiché la carrozza si era fermata e quella era la loro destinazione .

Lena decise di sedersi in un tavolo da sola e non prendere nulla ,continuava a pensare a quelle parole perciò si alzò in piedo dirigendosi verso la porta e andò a sbattere contro Max che stava per entrare ,nessuno se ne accorse tale era il brusio di sottofondo e le sviolinate rapide di prova .

Lena arrossì imbarazzata .

《 Mi scusi ancora 》

《 Scusami tu , ma cosa ci fai qui 》 chiese lui .

《 Me lo sto chiedendo anche io , mi sento come in un incubo qui tra queste persone perciò stavo uscendo per prendere una boccata d'aria 》 rispose Lena .

《 Ti capisco 》 sospirò lui

《 E voi che ci fate qui ?》 Continuò Lena cercando di creare conversazione uscendo fuori e chiudendo la porta

《 Stavo cercando una persona ma non fa nulla , credo che lei non si preoccupi di me 》 rispose Max appogiato alla parete e guardando atraverso i vetri della finestra la fidanzata Thea sghignazzare con le amiche .

《 Non so ancora il suo nome 》 Continuò Lena

《 Piacere Max 》 disse lui porgendole la mano

《 Il mio nome è Lena , oramai non è più un segreto 》 disse lei stringendogli la mano .

《 Perché dovrebbe essere un segreto ?》

《 È una lunga storia 》 rispose Lena sospirando .

Seguirono lunghi minuti di silenzio , si odevano le cavallette cantare e si vedeva la luna bianca brillare all'orizzante .

Entrambi abbassarono lo sguardo finché non si sentì una musichetta che si faceva sempre più alta e cresceva di intensità.

《 Mi ofrite questo ballo 》 Le chiese lui

《 Certamente 》 accettò Lena

Si avvicinarono piano piano e iniziarono a ballare e a ridere al chiaro di luna , era un momento magico però destinato a finire presto .

Fu Thea ad interromperli , Max andò a parlare con lei lasciando Lena sola .

《 Cosa ci fai con il mio fidanzato Lena 》 gridò Thea

Lena non sapeva cisa rispondere perciò salì in carrozza per arrivare all'Operà , nella carrozza pensava a quella sera e sentiva mille emozioni rimescolarsi nel suo stomaco .

Una volta a destinazione si addentrò nell'Operà e corse su per le scape a intento di raggiungere in prima pissibile il allogio ma finì per andare a sbattere contro un anziano signore facendogli cadere tutto ciò che recava in mano .

Cerco di aiutarlo a raccogliere la sua roba e tra quei pennello sporchi c'era un quadro incompleto che rapresentava le ninfee .

《 Voi siete Monet ? Ho sentito parlare molto di voi !》

《 Si sono io ma cosa avete , state piangendo ?》

《 Si ma non è nulla 》

《 Cosa vi è capitato ?》

《 Molte cose per essere solo una giornata 》

《 Anche io ero triste quando ho dipinto questo quadro ma dalla tristezza tal volta può scatulire qualcosa di migliore 》

Ora devo andare , mi spiace 》

Lo salutò e salì sul tetto e lesse la lettera che vi era nel comignolo , non rispose , non sapeva cosa fare , si sentiva terribilmente confusa .

Sentiva il suo cuore prendere fuoco e sgretolarsi pian piano a causa di esso , sentiva che se andava troppo in là avrebbe potuto sbruciarsi .

Si era innamorata ma amava anche Henri e si sentiva combattuta però doveva decidersi in fretta perché sua madre stava tornando e non avrebbe più rivisto nessuno dei due , avrebbe dovuto lasciare tutto ciò che ama compresa la danza .

▪︎ Angolo Autrice ▪︎

Questo è stato uno dei capitoli più lunghi e faticisi per me , spero che appreziate e ditemi voi chi preferite ?

Max x Lena

O

Henri x Lena

Comunque il vero titolo della storia sarebbe : Il cuore di Lena prende fuoco
ma per evitare spoiler ho deciso si togliere la prima parte e scrivere solo " Prende fuoco" creando confusione con Notre-Dame che alla fine non c'entra nulla con la trama .

-2371 p.

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