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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗊𝗎𝖺𝗍𝗍𝗈𝗋𝖽𝗂𝖼𝗂 → ᶤ ᵖᵘˢʰ ᵗʰᵉ ˡᶤᵐᶤᵗˢ ᵗᵒ ᵗʰᵉ ˡᵒᵛᵉ ʸᵒᵘ ᵒᶠᶠᵉʳ

━━━━━━━━━ 𝒘𝒂𝒓 𝒐𝒇 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒔

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑨 // 𝒍'𝒂𝒔𝒄𝒆𝒔𝒂

episode 10 . . . . season one

༄ // ❝le azioni hanno delle conseguenze❞







































THEA ERA IN PIEDI DI FRONTE a un lungo specchio nella sua stanza, tentando di allacciare la cerniera dell'abito da sposa vintage che aveva trovato in uno dei tanti armadi della mansione.

Mentre era così presa dalla frustrazione nel cercare di sistemare il vestito con il suo pancione in continua crescita, la lupa non si accorse che Klaus era entrato nella stanza. L'ibrido la guardò per qualche istante con un dolce sorriso sul viso mentre osservava l'adolescente Lockwood imbronciarsi al suo riflesso.

Non poteva negare che gli si era fermato il respiro in gola quando l'aveva vista in un abito da sposa, e desiderava ardentemente il giorno in cui la avrebbe aspettata alla fine di una navata.

Il matrimonio non aveva mai attraversato la mente dell'ibrido prima, questioni banali come quella sembravano inutili per l'originale a causa della sua dotata immortalità. Non vedeva il motivo di legarsi a una donna quando la sua vita era infinita, voleva godersela al meglio delle sue possibilità ⸺ questo ovviamente finché non aveva incontrato Thea.

Ora, tutto ciò che riusciva a immaginare nel suo futuro erano lei e la loro bambina. La loro famiglia di cui avrebbe fatto tesoro con ogni parte di sé. Gli faceva desiderare di vivere veramente la sua vita, di ottenere tutte quelle cose che una volta riteneva impossibili.

Lei lo aveva reso un uomo migliore, un uomo onesto, e un giorno avrebbe voluto essere suo e solo suo.

Sapeva che non c'era nessun'altra donna che si sarebbe mai paragonata a lei o a ciò che lei gli aveva dato. Thea Lockwood era la sua anima gemella, ora e per sempre.

"Hai bisogno di una mano, amore?" chiese Klaus con un sorrisetto, sorprendendo leggermente la lupa che sbuffò mentre incontrava i suoi occhi attraverso lo specchio.

Il cuore di Thea incominciò a martellarle nel petto alla vista di lui appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate e il suo caratteristico sorrisetto pigro sulle labbra.

Solo pochi giorni prima era stata così arrabbiata e disgustata da lui e dal suo comportamento, e ora eccola lì che cercava di trattenersi dal saltargli addosso. Ovviamente, la bruna dava la colpa agli ormoni della gravidanza, anche se nel profondo sapeva che si sentiva così perché era infatuata da ogni singola cosa che faceva.

"Potresti aver bisogno di utilizzare la tua forza ibrida," scherzò leggermente la lupa con un dolce sorriso sul viso che fece sollevare gli angoli delle labbra di Klaus "permettimi" disse l'ibrido, mettendosi dietro l'adolescente mentre cominciava a tirare su la cerniera.

Thea rabbrividì leggermente quando le sue dita le sfiorarono leggermente la schiena, alzando gli occhi per fissarlo attraverso il riflesso dello specchio "grazie" mormorò la Lockwood in un sussurro mentre si allontanava, con il fiato bloccato in gola per il calore che sentiva.

"Immagino che non ci siano molte Casket girls incinte" scherzò Thea girandosi di lato, osservando il suo pancione sporgente allo specchio con un lieve cipiglio "sembro una balena spiaggiata" sbuffò irritata, mettendo il broncio mentre guardava il suo riflesso.

Gli sbalzi d'umore e gli ormoni della gravidanza le avevano incasinato la mente e l'adolescente stava lottando per sentirsi bella ultimamente. Si sentiva gonfia, frustrata e infastidita 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e questo la irritava ancora di più.

"Penso che tu sia piuttosto affascinante, piccolo lupo" rispose Klaus mentre il suo sguardo ardente percorreva appassionatamente la sua figura, ammirandone ogni curva e linea ⸺ facendo così arrossire timidamente la lupa. Si conoscevano da un bel po' ormai e lei non aveva ancora appreso la capacità di controllare i sentimenti che l'ibrido suscitava in lei.

"In effetti, gli uomini cadrebbero in ginocchio per farti diventare loro moglie" continuò l'ibrido, facendo spuntare un piccolo sorriso sulle labbra della bruna mentre lo guardava attraverso il riflesso dello specchio.

Era in momenti come questi, quando lui era dolce e quasi innocente, che la lupa si ritrovava a voler buttare via le sue inibizioni e preoccupazioni e tornare direttamente all'amore che avevano una volta.

Tuttavia, sapeva che non erano ancora pronti per un impegno così grande. Klaus era ancora ferito dal fatto che lo avesse lasciato, e lei era voleva prendersela con calma nel vedere quanto il suo comportamento sembrava cambiato. Entrambi sapevano, però, che qualunque cosa fosse accaduta tra loro, sarebbero sempre stati l'uno l'unica opzione per l'altro.

Non c'era nessun'altra che Klaus volesse, proprio come non c'era nessun altro che potesse essere paragonato a Klaus per Thea.

"Tutta incinta e nessun posto dove andare" mormorò l'adolescente Lockwood con un sospiro, dopo alcuni istanti di silenzio, un po' accigliata mentre pensava ai festeggiamenti che si stavano svolgendo nel Quartiere e a come era stata praticamente obbligata a rimanere all'interno della mansione.

Klaus si accigliò, una folata di senso di colpa gli annebbiò la vista mentre guardava l'espressione di disappunto di Thea, "Sto solo cercando di tenere entrambe⸺" disse prima che Thea lo interrompesse "Al sicuro, credimi, Nik, ho capito. Ma se sarò costretta a fissare queste quattro mura ancora a lungo, potrei semplicemente perdere la testa" affermò l'adolescente Lockwood con un'espressione cupa, il suo tono monotono mentre si voltava verso l'ibrido.

Klaus sorrise leggermente mentre incrociava le braccia ancora una volta "Finché siete al sicuro" lui alzò le spalle, facendo sbuffare Thea per l'irritazione, che alzò gli occhi al cielo mentre si voltava ancora una volta verso lo specchio.

"So che non sei d'accordo con me, Thea, ma tenere te e nostra figlia al sicuro è, e sarà sempre, la mia prima priorità. Se questo significa rinchiuderti dove so che non vi faranno del male, allora è così che farò" affermò Klaus con un'espressione severa sul viso mentre guardava Thea alzare gli occhi al cielo attraverso il riflesso nello specchio.

"Non sono una principessa che puoi rinchiudere in una torre, Nik" ribatté la lupa, mettendo le mani sui fianchi mentre lo guardava attraverso lo specchio, facendo sorridere pigramente l'ibrido.

"No, piccolo lupo. Sei una regina" la corresse, voltandosi per uscire dalla porta mentre Thea spostava lo sguardo verso il pavimento, arrossendo per lo sguardo di pura adorazione negli occhi della sua anima gemella.

Prima che Klaus potesse uscire del tutto dalla porta, Thea attirò di nuovo la sua attenzione "Nik. . ." lo chiamò, fermando l'ibrido mentre stava appoggiando la mano sulla maniglia, che alzò lo sguardo per guardarla.

"Potresti?" chiese Thea, fissandolo attraverso il riflesso dello specchio mentre indicava la cerniera sulla schiena, avendo bisogno del suo aiuto per aprirla perché non poteva raggiungerla.

Klaus sorrise dolcemente, avvicinandosi alla lupa e rimanendo molto più vicino di prima. Prendendosi il suo tempo, l'ibrido abbassò delicatamente la cerniera, sfiorandole di proposito la schiena con le dita, mandandole così brividi pieni di piacere lungo la spina dorsale.

"La prossima volta che ti vedrò con uno di questi vestiti, spero che sia verso di me che andrai" mormorò Klaus a bassa voce, posando un tenero bacio sulla scapola della lupa.

Thea rimase ferma per un secondo cercando di raccogliere i suoi pensieri, tentando di controllare i suoi sentimenti e il battito cardiaco accelerato in modo da non inseguire Klaus lungo il corridoio e cedere ai suoi desideri più profondi.

. . .

"Che dire di questo?" chiese Hayley mentre tirava fuori un vestito dal baule, tenendolo appoggiato a sé mentre posava in modo scherzoso, facendo sbuffare Thea in modo piuttosto poco attraente.

"Troppo banale" rispose Rebekah senza mezzi termini, con un'espressione di disgusto sul volto mentre continuava a frugare nel grande baule in cerca di qualcosa da indossare.

Hayley e Rebekah erano entrambe alla ricerca di abiti da indossare al festival mentre Thea le aiutava con il broncio sul viso per tutto il tempo, soffrendo di un caso piuttosto grave di FOMO ⸺ paura di essere esclusi.

Alzando gli occhi al cielo, la ragazza Marshall rimise il vestito nel baule mentre Thea guardava in alto verso il balcone dove Klaus e Marcel stavano entrambi parlando.

Apparentemente, Davina era scomparsa e, sebbene Thea non conoscesse esattamente la ragazza molto bene, era preoccupata per la sua sicurezza. Tuttavia, non poteva negare di essere felice che l'adolescente stesse tentando di riprendersi la propria vita e la propria indipendenza.

"Davina è scomparsa?" chiese Hayley con curiosità mentre tirava fuori un altro vestito, tenendolo appoggiato a sé mentre guardava l'adolescente Lockwood per ottenere la sua approvazione. Thea scosse la testa con un'espressione disgustata, il vestito era troppo sfarzoso e trasandato per i gusti della ragazza, facendo sì che Hayley sbuffasse irritata ancora una volta mentre buttava giù il vestito.

"A quanto pare è uscita direttamente dalla porta principale. Ne sapete qualcosa?" replicò Rebekah, guardando le due ragazze con uno sguardo quasi accusatorio.

"No" rispose Thea mentre cominciava a cercare nel baule, trovando un bellissimo paio di orecchini luccicanti.

"No, anche se le ho detto che le streghe Anziane erano morte" rispose Hayley con nonchalance, come se ciò che avesse detto fosse del tutto irrilevante, costringendo Thea a fissarla incredula.

Rebekah si accigliò confusa mentre metteva una mano sul fianco, "beh, perché dovrebbe importarle se le streghe cercano di ucciderla per il loro rituale?" chiese interrogativamente la bionda, guadagnandosi un'alzata di spalle da parte del lupo più anziano.

"Penso che sia stato perché Marcel non le ha detto che l'unica cosa che le impediva di essere libera era morta," spiegò Hayley con una piccola alzata di spalle facendo sospirare Thea.

"Quindi sei tu il motivo per cui è scappata?" accusò l'adolescente Lockwood con un leggero disappunto nella voce mentre guardava verso il lupo più anziano.

Anche se Thea era infastidita dal fatto che fosse stata Hayley a causare tutto questo pasticcio, era grata che Davina avesse appreso la verità da qualcuno ⸺ almeno questo le era dovuto. Dopotutto, aveva solo 16 anni ⸺ aveva il mondo ai suoi piedi e Marcel era disposto a trattenerla. Meritava una vita.

"Ehi, le ho solo detto la verità. È stata lei a rendersi conto che la stavano usando solo per mantenere il controllo sulle streghe," si difese Hayley alzando le mani in modo beffardo.

Con uno sbuffo, Rebekah gettò di nuovo nel baule il vestito che aveva scelto mentre incrociava le braccia sul petto, "sì, beh, non sono mai stata una fan del club dei ragazzi. Aspetta solo che Elijah si unisca a loro e tutti e tre saranno impossibili da sopportare."

Le tre ragazze alzarono lo sguardo per guardare Klaus e Marcel che erano entrambi ancora in piedi sul balcone, a parlare a bassa voce. "Usata dalle streghe, ingannata da Marcel, manipolata da Elijah, minacciata da Klaus. Proprio come una moderna Casket Girl," mormorò Rebekah, un luccichio triste nei suoi occhi che fece accigliare Thea in segno di comprensione, immaginando che stesse parlando più di se stessa che su Davina.

"Stai parlando di Davina, o di te stessa?" chiese Hayley mentre girava lo sguardo verso la bionda, facendo sì che Rebekah si accigliasse irritata mentre gonfiava le guance. "Ha importanza? In ogni caso, noi ragazze dobbiamo restare unite," ribatté Rebekah, sorridendo subdolamente mentre guardava sia Thea che Hayley, che rispondevano entrambe con gli stessi sorrisi diabolici.

. . .

Poco dopo, Thea era sdraiata sul suo letto e guardava tranquillamente Peaky Blinders su Netflix mentre Rebekah e Hayley se ne andavano per fare Dio solo sa cosa.

Sentendo un forte trambusto dal piano di sotto, Thea sospirò irritata mentre metteva in pausa il tablet, saltando giù dal letto e camminando verso il bordo del balcone. "Cosa, minacciando il mio amico?" il lupo sentì Davina urlare con aria preoccupata mentre era circondata da Marcel, Klaus ed Elijah facendo crescere la sua irritazione.

Era nel bel mezzo di un episodio molto emozionante del suo programma televisivo, mentre ammirava i bei lineamenti di Cillian Murphy quando il dramma soprannaturale ha interrotto ancora una volta la sua vita.

"Che diavolo sta succedendo?" chiese Thea irritata mentre si precipitava giù per le scale del complesso, i suoi occhi si posarono su un ragazzo che si trovava in piedi sulle travi sopra di loro, provocando un senso di preoccupazione e terrore in lei.

Senza prestare alcuna attenzione alla sua anima gemella che era appena entrata nel complesso, Klaus si avvicinò a Davina con un piccolo sorrisetto sulle labbra. "A dire il vero, questa è stata una mia idea. Mi scuso. Sono noto per essere un po' drastico quando devo sostenere un punto, ma ottengo sempre dei risultati," parlò cupamente l'ibrido, provocando un'espressione accigliata sui volti di Davina e Thea.

Il lupo era incazzato perché tutti sceglievano di ignorarla e quell'irritazione crebbe solo quando si rese conto di ciò che gli uomini avevano effettivamente fatto. Stavano cercando di attirare Davina nel complesso come se fosse un bravo animale domestico, usando qualcuno a cui teneva.

Quel comportamento era solo un altro dei loro metodi diabolici per dimostrare che erano al potere e Thea ne era disgustata. Stavano tormentando una bambina in modo da poterla usare per prendere il controllo di New Orleans ⸺ e per quanto Thea amasse profondamente Klaus, era al 100% dalla parte di Davina in quel momento.

Come aveva detto Rebekah, le ragazze dovevano restare unite.

"Fingi di essere così sicuro di te, ma io conosco la verità. Hai paura che tutti possano vedere quello che sei veramente ⸺ un animale. Una bestia. Perché non ci mostri il tuo vero volto?" Davina sibilò velenosamente mentre tendeva la mano verso Klaus, facendolo paralizzare dal dolore. Il suono delle sue urla tormentate mentre le sue ossa cominciavano a rompersi instillò in Thea un sentimento omicida, provando il desiderio di uccidere la giovane strega così che smettesse di sottoporre la sua anima gemella a così tanto dolore e tormento.

Ma, per quanto volesse aiutarlo, sapeva che Klaus lo meritava per quello che aveva fatto passare a Davina. Ciò non significava comunque che le facesse meno male, specialmente quando Klaus spostò lo sguardo verso di lei in modo implorante, come per dirle di far smettere Davina.

Thea sostenne il suo sguardo per qualche istante prima che i suoi occhi lampeggiassero dorati, un'espressione addolorata annebbiava i suoi lineamenti che facendo mozzare il respiro dell'adolescente Lockwood. "Davina, Davina fermati! Per favore," cedette Thea, voltando lo sguardo verso la strega, implorandola di smettere di ferire la sua anima gemella.

Senza distogliere lo sguardo da Klaus, Davina annuì leggermente, torcendo le mani mentre gli spezzava il collo, lasciando che il suo corpo cadesse a peso morto di lato, "basta con te."

Thea emise un sospiro di sollievo mentre correva verso il corpo accartocciato di Klaus, cullandogli la testa in grembo mentre una lacrima vagante le scorreva lungo il viso. Si sentiva in colpa per non aver fatto di più per aiutarlo, ma era combattuta tra aiutarlo perché lo amava e aiutare Davina perché era giusto.

Klaus aveva bisogno di imparare che le sue azioni avevano delle conseguenze, e se questo era l'unico modo per farlo ascoltare, allora lei non aveva intenzione di ostacolarlo.

"Davina, non devi farlo," disse Elijah, guardando preoccupato tra Thea e Davina mentre cominciava ad avvicinarsi alla strega con cautela.

"Tu! Mi hai guardato negli occhi e mi hai mentito in faccia. Hai fatto finta di volermi aiutare," sbottò Davina, stringendo gli occhi guardando l'originale più vecchio mentre Elijah tendeva le mani verso di lei, uno sguardo quasi implorante sul viso mentre tentava di calmarla. "Davina, ascoltami⸺" Elijah provò a bassa voce ancora una volta, prima di essere interrotto da una Davina arrabbiata che si fece avanti maliziosamente verso di lui.

"Ti definisci il fratello nobile, ma sei un assassino proprio come tuo fratello. Per 1.000 anni ti sei nutrito di sangue innocente. Perché non ti soffochi?" ringhiò la strega mentre tendeva la mano ancora una volta, costringendo il vampiro originale a iniziare a soffocare con il sangue prima di cadere a terra accanto a Thea, completamente privo di sensi. L'adolescente Lockwood si accigliò mentre allungò la mano per spostare una ciocca di capelli di Elijah.

L'adolescente sapeva quanto fosse afflitto Elijah dai suoi sensi colpa per aver banchettato con del sangue innocente. I peccati che aveva commesso lo tormentavano ogni giorno e lei sapeva che se ne pentiva.

"E tu! Mi fidavo di te. Ti volevo bene, ma mi stavi solo usando per avere potere. Non ti importa di me," disse Davina ancora una volta, voltandosi verso Marcel che sembrava sinceramente addolorato dalle sue parole.

"Ti sbagli," ribatté Marcel, con un chiaro dolore nella voce mentre guardava implorante la giovane bruna."Quando hai perso contro Klaus, mi hai consegnato come un trofeo. Forse dovrei bollirti nel bronzo," sibilò minacciosamente Davina mentre tendeva la mano verso Marcel che rimase immobile, guardandola con un'espressione dolce e implorante. "Mi importa. Ti ho accolto come se fossi del mio stesso sangue," osservò il vampiro facendo alzare gli occhi a Thea infastidita mentre lo sguardo duro di Davina vacillò leggermente.

Prima che avesse la possibilità di cambiare idea e lasciare andare Marcel, Rebekah apparve dal nulla, muovendosi velocemente verso il vampiro più giovane e pugnalandolo al petto. Davina sussultò per lo shock quando il corpo di Marcel cadde a terra, il suo sguardo si alzò per incontrare il volto sorridente di Rebekah.

"Oh andiamo, tesoro. Non dirmi che ci stavi cascando. Non è ora che noi ragazze facciamo una chiacchierata?" la bionda sorrise, guardando i tre uomini sul pavimento prima di sorridere a Thea mentre si voltava verso Davina.

"Ora, è stato impressionante. E soprattutto meritato, secondo me. Ma, prima che tu te la prenda con me, ho una sorpresa per te." Alle parole di Rebekah, lo sguardo di Davina si spostò verso l'ingresso del complesso, vedendo Josh che entrava, guardandosi intorno con una certa paura, terrorizzato dal fatto che Klaus lo trovasse.

"Josh, cosa stai facendo? Esci di qui?" sbottò Davina con urgenza, un senso di panico la pervase mentre guardava Rebekah correre verso il suo amico, afferrandogli la gola con la mano. "Beks? Cosa stai facendo?" chiese Thea con cautela, osservando stancamente l'interazione tra i due.

"Ora, se fossi Klaus, strapperei la testa di Josh dal suo collo, la darei in pasto a un notturno e quella sarebbe la fine per il tuo amico. Ma ferire le persone è una cosa così infantile da fare, come il modo in cui Klaus ha costretto il tuo violinista a suonare sul tetto. E, anche se ho molti aspetti negativi, non sono certamente mio fratello," sbraitò Rebekah, guardando verso il suo svenuto fratello con uno sguardo di disgusto mentre lasciava andare Josh facendo accigliare leggermente Thea.

Sapeva che Klaus era difficile da gestire, ma non le piaceva che qualcuno lo insultasse di fronte a lei.

Camminando verso il punto in cui si trovava Timothy, Rebekah gli sorrise dolcemente, "va tutto bene, Timothy. Puoi scendere. Nessuno ti farà del male," lo incoraggiò la bionda in tono rassicurante. "Mi ha detto che non potevo scendere da questa trave," rispose il ragazzo, con la voce tremante per la paura mentre Rebekah sorrideva, "allora non scendere, sciocco! Sono l'unica persone intelligente nella stanza? Salta?"

Facendo come aveva detto, Timothy saltò giù dalla trave direttamente tra le braccia di Rebekah. Quando la bionda lo lasciò andare, corse dritto verso Davina con un'espressione confusa impressa sul viso, "Davina, come hai fatto tutto questo? Come sono arrivato qui?" il ragazzo esplose, sopraffatto dalla confusione, facendo sì che Thea lo guardasse accigliata con empatia.

Davina teneva le braccia del ragazzo, con un'espressione di sollievo sul viso quando si rese conto che era al sicuro, "Ti spiegherò tutto, lo prometto."

"Perché stai facendo questo?" chiese cautamente la strega mentre si voltava verso Rebekah. "Mi sembra che tu abbia tutte le carte in mano, ma non sai di chi fidarti. Ho appena dimostrato che puoi fidarti di me. Ora vorrei mostrarti un'altra cosa. Non ci vorrà molto. Puoi portare i tuoi amici," affermò Rebekah mentre i suoi occhi scorrevano sui tre uomini giacenti temporaneamente morti sul pavimento prima che i suoi occhi si soffermassero su Thea con uno sguardo interrogativo.

"Starò bene qui, voi andate," assicurò l'adolescente Lockwood mentre sorrideva rassicurante alla sua migliore amica. "Mi dispiace, Thea," si scusò Davina, con voce timida mentre guardava dal lupo all'ibrido che cullava in grembo con un'espressione colpevole.

Thea scosse la testa con decisione, "non esserlo, non posso dire che non se lo meritasse. Ha bisogno di imparare come comportarsi, in qualche modo," rispose il lupo con un sorriso rassicurante verso la strega, facendola annuire in risposta prima che Rebekah li portasse tutti via, lasciando l'adolescente Lockwood da sola con tre immortali privi di sensi.

. . .

Thea era ancora seduta immobile sul pavimento accanto a Klaus ed Elijah, con la testa del primo appoggiata comodamente in grembo mentre aspettava che tutti si svegliassero. Senza dubbio sarebbero stati infastiditi dal fatto che avesse lasciato che Rebekah portasse via Davina, ma la strega aveva il diritto di fare quello che voleva della sua vita ⸺ non potevano controllare le sue azioni.

"Thea," ansimò Klaus senza fiato mentre ansimava, alzandosi di scatto mentre si svegliava cogliendo di sorpresa la lupa Lockwood. "Hai fatto un bel pisolino?" commentò scherzosamente mentre Klaus le tendeva la mano per aiutarla ad alzarsi, un piccolo sorriso appoggiato sulle sue labbra mentre guardava il suo sorrisetto beffardo.

La sua vista gli fece dimenticare per un momento tutto il dramma che stava affrontando in quel momento, lei era la sua via di fuga e sperava che lo sarebbe stata per sempre. Fu solo quando sia Elijah che Marcel si svegliarono che Klaus sembrò ritornare alla realtà, i suoi occhi vagavano per il complesso cercando furiosamente la strega bruna.

"Beh, è davvero imbarazzante," osservò Elijah, alzando una mano per grattarsi la nuca facendo ridere piano Thea."È bello riaverti qui, 'Lijah," commentò il lupo mentre si allontanava da Klaus per dare all'originale più vecchio un piccolo abbraccio, che lui ricambiò con un sorriso raggiante.

"Dov'è lei?!" chiese Klaus, ritornando al suo io paranoico mentre fissava Thea con uno sguardo accusatorio facendo alzare gli occhi al cielo infastidita all'adolescente. L'aveva fatto così spesso di recente che aveva paura che prima o poi le sarebbero usciti dalla testa.

"Se n'è andata con Rebekah," Thea alzò le spalle senza preoccuparsi, guardando l'espressione di Klaus trasformarsi in rabbia mentre tirava fuori il telefono dalla tasca, componendo velocemente un numero che Thea pensava fosse quello di Rebekah. "Rebekah, dove sei?" chiese Klaus con tono autorevole mentre parlava al telefono.

"Sono con Davina, e lei sta morendo a causa del tuo tradimento," replicò Rebekah, il suo tono velenoso mentre Thea si calmava dopo aver sentito le sue parole ⸺ cosa avrebbe potuto fare Klaus per fare del male a una bambina?

L'ibrido in questione alzò le spalle come se fosse indifferente, un sorrisetto pigro sulle sue labbra mentre rispondeva a sua sorella, "beh, ho provato a parlarle per rispetto verso Marcel, ma lei ha chiarito che non è nostra amica. Mi scuso se pensavi che fosse tua."

"Dimmi solo come curarla. Il sangue di vampiro non funziona," sbuffò la bionda originale attraverso il ricevitore, il suo tono disperato mentre Klaus semplicemente sorrideva in risposta. "No. Non funziona. Vedi, il veleno che ho costretto Timothy a darle da mangiare è piuttosto potente. Per lei è solo questione di tempo," rispose l'ibrido facendo bloccare Thea, fissandolo con un misto di disgusto e shock, non riuscendo a credere del tutto che fosse riuscito ad avvelenare una bambina.

Sapeva che era diabolico nelle sue azioni ⸺ dopo tutto aveva deciso di uccidere Elena per scatenare il suo lato di lupo mannaro quando lei era solo una bambina. Non avrebbe dovuto essere sorpresa, eppure lo era. Era così sicura che fosse cambiato, almeno un po', ma era ancora il mostro infido che era quando era arrivato a Mystic Falls.

Tutto ciò che Davina voleva era essere libera, libera dal controllo delle streghe, libera dal controllo di Marcel e libera dal controllo di Klaus, e in cambio del tentativo di trovare la libertà, l'ibrido l'aveva avvelenata. Semplicemente perché non rientrava nei suoi piani. E quel che è peggio è che non sembrava nemmeno turbato da ciò che aveva fatto.

Thea era disgustata dalle sue azioni, cosa che veniva messa in grande evidenza dal suo sguardo aspro mentre stringeva gli occhi davanti alla sua anima gemella sorridente.

"Per entrambi, diabolico bastardo. Sono bambini. Avremmo potuto trattare con lei equamente," ribatté Rebekah, il suo tono mostrava quanto fosse disgustata dalle azioni di suo fratello. "Non è possibile trattare con coloro che ci minacciano. Davina ha segnato il suo destino quando si è opposta a me. Questa è stata una sua scelta, non mia," rispose severamente Klaus prima di terminare la chiamata, non permettendo a Rebekah di rispondere mentre si voltava invece verso Marcel, Elijah e Thea.

"Oh, andiamo. L'odore del vostro giudizio è travolgente. Devo ricordarvi che Davina ha appena avuto la meglio su tutti noi? Ho fatto quello che andava fatto. Non preoccuparti, Elijah. Rimango redimibile come sempre," osservò Klaus, alzando gli occhi al cielo quando notò lo sguardo freddo che tutti e tre gli lanciavano facendo ridere Thea, scuotendo la testa incredula.

"Quindi hai costretto quel ragazzo ad avvelenare Davina senza consultare Marcel o me," commentò Elijah, la sua espressione vuota e illeggibile anche se Thea poteva capire solo dallo sguardo nei suoi occhi quanto fosse completamente arrabbiato.

"Sai qual è la cosa peggiore? Sei così prevedibile, ho dovuto fare un'alleanza con tuo fratello, che non mi piace nemmeno," disse Marcel, stringendo gli occhi mentre la sua espressione diventava furiosa. Alle sue parole, l'attenzione di Thea si distolse da Klaus per guardare sia Elijah che Marcel, un senso di speranza che turbinava dentro di lei alla prospettiva che Davina fosse al sicuro.

"A giudicare dalla tua espressione, hai qualcosa che vorresti condividere," affermò Klaus, con tono ed espressione stoici mentre i suoi occhi si stringevano verso suo fratello e Marcel.

"Te lo dirò in modo chiaro. Ho ricevuto una chiamata da Kieran prima, subito dopo che Sabine e alcune streghe avevano quasi messo le mani su Davina per prime," rispose Marcel prima di spiegare come fosse riuscito a convincere una delle streghe a lanciare un incantesimo di protezione su Davina facendo sì che Thea rilasciasse il respiro che stava trattenendo.

Klaus sembrava essere arrabbiato mentre fissava il suo vecchio amico prima che gli angoli delle sue labbra si sollevassero in un sorrisetto superficiale, "quindi, quando sei sgattaiolato via per presumibilmente controllare i tuoi notturni, stavi, in effetti, trattando con una strega. È molto intelligente. Suppongo che dovrei esserne orgoglioso."

Marcel alzò le spalle, "Bhe, volevo solo assicurarmi di avere un sistema di sicurezza nel caso in cui, come Elijah si aspettava, avessi iniziato a comportarti come. . . te," sbottò il vampiro. Il sorrisetto di Klaus si trasformò rapidamente in un'espressione di rabbia ancora una volta mentre fissava il vampiro, "tranne che ora hai coinvolto le streghe, che, l'ultima volta che ho controllato, erano nemiche di tutti noi, di tutto ciò che abbiamo, della nostra famiglia. Di Thea e nostro figlio," ribatté l'ibrido, con un tono vizioso al pensiero che le streghe mettessero una mano sulla sua anima gemella.

Thea abbassò lo sguardo a terra alle sue parole ⸺ odiava le streghe più di ogni altra cosa, ma avrebbe preferito di gran lunga fare amicizia con loro per aiutare Davina piuttosto che vedere la povera adolescente morta. Klaus stava cercando di proteggere la sua famiglia, lei lo capiva, ma niente di tutto questo casino sarebbe avvenuto se lui e Marcel non avessero mentito e non avessero cercato di usare Davina per il proprio tornaconto.

"Davina è la famiglia di Marcel, Niklaus, o in qualche modo ti è sfuggito di mente mentre cercavi di toglierle la vita? Chiamerai Rebekah. Le dirai che Davina si riprenderà. Vorrei che si potesse dire lo stesso per quel ragazzo," Elijah parlò con tono esigente e autorevole mentre lasciava il complesso, seguito da Marcel.

Thea scosse la testa, girandosi per andarsene perché non poteva più sopportare la vista della sua anima gemella. Era andato troppo oltre oggi, totalmente troppo oltre. "Thea, io⸺" Klaus si interruppe mentre allungava la mano per afferrare il polso dell'adolescente per fermarla, il suo tono era implorante mentre voleva che lei sentisse la sua versione. La lupa Lockwood fissò la mano sul suo braccio, sentendo il fuoco che bruciava sotto il suo tocco che non fece altro che aumentare la sua rabbia mentre si girava indietro per affrontarlo con un'espressione feroce sul viso.

"Non farlo. Quello che hai fatto oggi era sbagliato. Quante volte dobbiamo continuare a fare così, Klaus? Quante volte devi ripetere gli stessi errori finché non impari che non puoi controllare tutto e tutti?" scattò Thea, liberando il polso dalla sua presa, facendo vacillare un po' Klaus. "Stavo proteggendo coloro a cui tengo!" l'ibrido tentò di difendersi, anche se Thea non ne voleva sapere mentre la sua espressione arrabbiata si faceva più profonda, i suoi occhi brillavano di incredulità.

"Come? Uccidendo una bambina? Davina non sarebbe mai stata una minaccia se tu e Marcel non aveste mentito e cercato di usarla per il vostro tornaconto," rispose l'adolescente Lockwood, con tono duro mentre fissava l'ibrido, sfidandolo a non essere d'accordo con lei. "Devi imparare che le tue azioni hanno delle conseguenze, Nik. Non puoi lasciare che la tua paranoia e la tua paura contorta ti consumino, altrimenti perderai tutto," gli disse Thea, questa volta con tono più gentile mentre gli risparmiava un'ultima occhiata prima di salire le scale per tornare nella sua stanza, lasciandolo riflettere sulle sue parole.












































ˏˋ⋆ SIDE A ⋆ˊˎ

𝘣𝘢𝘴𝘵𝘪𝘭𝘭𝘦 ⎯⎯⎯⎯⎯ 𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘦

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