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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝖼𝗂𝗇𝗊𝗎𝖾 → ᵃᶰᵈ ᶤ ʷᶤˡˡ ᵐᵉᵉᵗ ʸᵒᵘ ᶤᶰ ᵃ ᵈʳᵉᵃᵐ

━━━━━━━━━ 𝒘𝒂𝒓 𝒐𝒇 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒔

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑨               //               𝒍'𝒂𝒔𝒄𝒆𝒔𝒂

episode 3 . . . . season one

༄ // ❝ una torta nel forno ❞















AGOSTO 1359

"Ho notato una differenza nei miei fratelli. Il nostro legame soffre, sottoposto alla pressione della nostra vita da vampiri. Si allontanano ogni giorno di più dalla loro umanità. La mia dolce sorella, Rebekah, è diventata indifferente alla brutalità. Tuttavia, il vero problema resta mio fratello Niklaus. Continua a nascondere la sua solitudine con la crudeltà. Eppure, come fratello maggiore, mi aggrappo alla speranza di poterli ricondurre sulla retta via, una via forte del potere di una famiglia unita. Perché se fallisco, il retaggio della nostra famiglia perirà nelle tenebre."

Con un'espressione spaventata e leggermente preoccupata, Hayley alla fine distolse gli occhi dal diario di Elijah che aveva trovato durante una delle sue noiose missioni di esplorazione, e li spostò invece sulla Lockwood che era sdraiata sul divano con un libro di poesie in mano e i piedi appoggiati sul grembo di Klaus.

Dopo la chiacchierata che avevano avuto l'altra mattina, le cose tra le due anime gemelle sembravano essere migliorate. Era un processo lento, ma i due stavano riparando ciò che avevano una volta e non si erano mai sentiti più vicini.

Hayley, d'altro canto, era sconcertata dall'intera faccenda — un secondo prima erano come cane e gatto, e quello dopo si stavano coccolando insieme sul divano come se nulla fosse mai successo. E sebbene non lo capisse, invidiava l'amore che i due condividevano, sperando che un giorno sarebbe stata abbastanza fortunata da trovarlo anche lei.

"Non capisco perché tu abbia bruciato quei vampiri senza di me. Sai quanto mi piace dare fuoco alle cose!" piagnucolò Rebekah mentre entrava in soggiorno, sedendosi sulla sedia di fronte alle due anime gemelle con uno sbuffo che fece sorridere Klaus mentre Thea continuava a leggere il suo libro.

"Dovevo lasciarli a marcire in giardino?" chiese l'ibrido sarcasticamente mentre beveva un sorso dal bicchiere di whisky che aveva in mano "e poi, era mia la responsabilità. Hanno attaccato l'indifesa ragazza incinta che porta in grembo mio figlio" scherzò Klaus con un sorrisetto, sapendo che le sue parole avrebbero fatto arrabbiare Thea. E così fecero, cosa che comunicò tirando un piccolo calcio nella gamba dell'originale prima di continuare a leggere il libro.

"Oh, sono davvero commossa dal tuo senso paterno verso la mia migliore amica che sta cuocendo il tuo ibrido nel forno" replicò Rebekah con amarezza mentre fissava suo fratello.

"Non è una torta, Bekah, è un bambino" mormorò piano l'adolescente senza alzare lo sguardo dal libro di poesie, anche se poteva praticamente sentire gli occhi della bionda alzarsi al cielo mentre Klaus ridacchiava al suo commento.

"L'altra amica della Lockwood vorrebbe sapere i vostri piani" disse Hayley, interrompendo il battibecco tra i tre mentre si giravano di scatto a guardarla.

"Beh, dipende da che piano intendi, tesoro. Il mio piano di dominio globale, o quello di Rebekah di trovare l'amore in un mondo tanto, tanto crudele?" commentò Klaus sarcasticamente mentre si voltava verso Rebekah con sorriso malizioso.

La originale più giovane inclinò la testa, sorridendo al fratello mentre prendeva una matita dalla scrivania accanto a lei e la gettava nella sua direzione. Con grande sgomento suo e di Thea, il fratello maggiore lo afferrò con facilità prima che potesse conficcarsi nella sua faccia.

"Il piano per salvare Elijah. Il fratello buono. Quello prigioniero del tuo acerrimo nemico grazie alla tua pugnalata alle spalle" sbottò la Marshall con un'espressione irritata mentre si alzava dal pavimento e guardava i tre che sembravano fare tutt'altro che cercare di trovare l'originale mancante.

Nel breve tempo che Hayley aveva trascorso con Elijah, aveva iniziato ad affezionarsi a lui e si era trovata a sentire la sua mancanza.

"Al petto, se vogliamo essere precisi" la corresse Klaus con un sorrisetto beffardo che fece aggrottare la fronte a Thea mentre gli tirava un altro calcio sulla gamba, guadagnandosi un sussulto dall'ibrido in risposta.

"Voi tre avete detto che lo avreste riportato qui. Quindi c'è un piano o no?" chiese severamente Hayley mentre si metteva le mani sui fianchi, sempre più infastidita dalla mancanza di interesse che i tre stavano mostrando.

Thea appoggiò il libro che stava leggendo mentre toglieva le gambe dal grembo di Klaus e si metteva a sedere "okay" affermò la Lockwood, guardando verso Klaus per una spiegazione.

Vedendo gli sguardi di tutte e tre le donne su di lui, l'ibrido sospirò prima di iniziare la spiegazione del loro piano "dunque, punto primo, Marcel non è un mio acerrimo nemico; è un mio amico, sebbene ignori il fatto che cerco di sabotare il suo controllo sulla comunità soprannaturale del Quartiere Francese, ma è un amico in ogni caso" la corresse.

"E secondo, ho pugnalato Elijah per riconquistare la fiducia di Marcel. Se avessi saputo che avrebbe lasciato mio mio fratello nelle mani di un'insopportabile strega adolescente, avrei sicuramente rivalutato le mie opzioni diversamente. E terzo, sorellina, prego" disse, allungando la mano per far continuare sua sorella.

Sorridendo mentre si sporgeva in avanti, Rebekah guardò la lupa con un sorriso subdolo "e terzo, il piano è questo: Niklaus chiederà semplicemente a Marcel di ridargli Elijah" rivelò la bionda.

Hayley alternò lo sguardo tra i due Mikaelson e Thea con un'espressione incredula, scioccata e leggermente infastidita dal fatto che quello fosse tutto ciò che avevano pianificato "questo non è tutto il piano, vero?" chiese la Marshall.

"Ti prego, Klaus è pessimo come fratello, ma nessuno è più diabolico di lui" Rebekah sorrise, appoggiandosi allo schienale della poltrona mentre Thea annuiva con la testa.

"E questo è solo il piano A, Hales" disse la Lockwood con un sorrisetto malizioso "c'è sempre un piano B" rivelò, facendo inclinare la testa ad una Hayley confusa "e qual è il piano B?" chiese incuriosita, guadagnandosi un sorrisetto furbo dagli altri tre nella stanza.

"La guerra" Klaus sorrise con un luccichio pericoloso negli occhi.

. . .

Poco dopo, sia Klaus che Rebekah lasciarono la villa per occuparsi delle loro parti nel piano mentre Thea e Hayley camminavano intorno alla piscina fuori, entrambe avevano bisogno di una boccata d'aria fresca dopo essere state rinchiuse all'interno della villa per settimane.

Stavano lentamente iniziando a impazzire — anche se non uscire sembrava avere i suoi benefici. Le teneva entrambe al sicuro e le costringeva a conoscersi meglio. Ora si comportavano più come amiche e meno come le nemiche bisbetiche che erano prima.

"Mi dispiace che tu sia rinchiusa qui, non saresti dovuta rimanere con me" disse Thea mentre le due continuavano a camminare distrattamente intorno alla piscina.

"Beh, o restavo qui con cibo e riparo gratis, oppure tornavo là fuori e venivo massacrata dai vampiri del Quartiere. Non mi sentirei tanto stupita che abbia scelto la prima opzione" la prese in giro la lupa, guadagnandosi una gomita da Thea mentre rideva.

"Io sto cercando di essere gentile e tu stai rovinando il momento" la bruna piagnucolò con le sopracciglia corrugate e uno sguardo fintamente irritato, alzando lo sguardo verso Hayley.

"Gentile? Thea Lockwood può essere gentile? Il mondo deve aver raggiunto la sua fine" Hayley la derise sarcasticamente mentre guardava la bruna con falsa incredulità, facendo ridere la Lockwood.

"Se ti porta via con te, allora va bene" mormorò seccata la bruna mentre sbuffava, facendo ridacchiare ancora una volta la donna più grande "ti prego, non potresti vivere senza di me, mini Lockwood."

Thea alzò gli occhi al cielo, sul punto di rispondere prima di sentire un ramoscello spezzarsi nelle vicinanze, distogliendo la sua attenzione dalla lupa mentre iniziava a camminare verso il suono.

Hayley guardò l'adolescente con curiosità mentre la seguiva ed entrambi i loro occhi si posarono improvvisamente su un lupo che le stava fissando. Per qualche ragione, entrambe si sentirono completamente al sicuro — qualcosa diceva loro che il lupo non era lì per far loro del male.

"Non dovresti stare qui fuori" le avvertì una voce dietro di loro, spaventando leggermente entrambe le ragazze mentre giravano la testa, vedendo una donna che le fissava.

"Tu chi sei?" chiese Hayley con gli occhi socchiusi mentre si avvicinava leggermente a Thea in segno di protezione "scusate. Non volevo spaventarvi. Sono Sabine. Ci conosciamo, sono un'amica di Sophie" replicò Sabine dolcemente, cercando di mettere a proprio agio la bruna, anche se rese Thea solamente più nervosa.

"Sei una delle streghe" affermò la Lockwood con uno sguardo truce mentre si allontanava leggermente da Hayley, socchiudendo gli occhi verso la donna di fronte a loro.

Sabine annuì con la testa in segno di conferma, i suoi occhi gentili rassicurarono la lupa che non era lì per farle del male "Sophie mi ha chiesto di venire a tenervi compagnia mentre gli altri sono fuori" rivelò la donna, facendo alzare gli occhi al cielo a Thea.

"Sì, beh, non mi fido di Sophie o del resto della tua congrega di stronze. Ho tutta la compagnia di cui ho bisogno qui accanto a me, puoi andartene" rispose brevemente la Lockwood, fissando la donna mentre Hayley teneva gli occhi socchiusi.

Sabine ignorò la durezza dell'adolescente, guardando invece dietro di sé con curiosità mentre gesticolava verso il lupo che era ancora lì.

"Sai, è attratto da te" affermò la strega, facendo voltare Thea e Hayley per guardare il lupo prima di rivolgere nuovamente la loro attenzione alla strega "il figlio che aspetti è in parte vampiro e in parte lupo mannaro. Tu e Klaus avete creato qualcosa di speciale" Sabine sorrise.

Questa volta fu Hayley ad alzare gli occhi al cielo mentre guardava la strega con un'espressione esasperata "parli come Elijah. Lui crede che questo bambino ci renderà finalmente una grande famiglia felice" rispose con un entusiasmo sarcastico.

"Ma adesso è sparito e io non so neanche cosa sia... lui o lei'" Thea terminò la frase della lupa con un sospiro esasperato "sai, io forse posso fare qualcosa, se vuoi. Cioè, sapere se è maschio o femmina" disse Sabine alla lupa con un sorriso, speranzosa di mettersi nelle sue grazie.

Con gli occhi socchiusi, Thea guardò la donna dubbiosa "pensavo che non si potessero fare stregonerie qui" affermò l'adolescente, non fidandosi affatto della donna "non è magia, è solo un vecchio trucco che mi ha insegnato mia nonna" assicurò Sabine, anche se Thea non abbandonò il suo sguardo dubbioso.

"Andiamo, non sei una po' curiosa?" la convinse la strega e, anche se Thea voleva dire alla donna di andarsene via, non poteva negare che gran parte di lei voleva sapere il sesso del bambino. Forse tutti avrebbero smesso di riferirsi a lui come una torta che stava cuocendo nel suo grembo.

Così, tutte e tre si diressero verso l'interno della grande villa e Thea si sdraiò sul bancone della cucina con Hayley al suo fianco, che le strinse forte la mano come per dirle che non l'avrebbe lasciata sola. E una volta che si fu sistemata, la strega tenne in mano un cristallo appeso a una catena sopra lo stomaco della lupa.

Sabine sorrise alla Lockwood "credo sia una femmina" rivelò prima che il cristallo iniziasse a oscillare nella direzione opposta, facendo apparire un'espressione confusa sul volto della strega "no, aspetta."

"Cosa c'è? Per favore, dimmi che non nascerà un piccolo Klaus, non credo che potrei sopportare un'altra versione di lui in questo mondo" piagnucolò Hayley con un gemito che fece ridere Thea. 

"Sai, in realtà penso che lo preferirei" disse l'adolescente Lockwood con un sorriso. Amava Klaus più di ogni altra cosa, e non poteva negare che avere una versione più piccola di lui intorno sarebbe stato tutto ciò che aveva sempre desiderato e anche di più.

Il cristallo iniziò improvvisamente a brillare di una luce accecante che fece indietreggiare Sabine. All'improvviso, i suoi occhi diventarono bianchi e la sua bocca cominciò a recitare in una lingua a loro sconosciuta "hoc est infantima malon. Nos omnia perditu el eam."

. . .

Dopo che Sabine se ne fu andata, Thea e Hayley si misero a chiacchierare distrattamente in salotto mentre la lupa più grande cercava sul portatile cosa avesse detto la strega e Thea affondava la testa in vecchi libri.

Entrambe erano piuttosto confuse e preoccupate, soprattutto quando le loro ricerche continuavano ad essere senza risultato. Tuttavia, prima che avessero la possibilità di soffermarsi ulteriormente, la porta d'ingresso si spalancò rivelando Klaus, Rebekah e Sophie.

Thea corrugò le sopracciglia mentre si alzava per seguirli nello studio con un'espressione curiosa "sei completamente impazzita? Assolutamente no" sputò Sophie, guardando i fratelli Mikaelson con un'espressione severa mentre Thea osservava la scena dalla porta.

"È molto semplice, devi solo fare un piccolissimo incantesimo per localizzare nostro fratello" disse Rebekah con un sorriso sinistro, facendo ridere seccamente la strega.

"Le streghe che praticano la magia in città vengono catturate, e poi uccise" dichiarò Sophie incredula mentre guardava i fratelli originali, facendo alzare gli occhi al cielo alla bionda. 

"Sì, a proposito. Sembra tu abbia tralasciato un dettaglio essenziale quando stretto il nostro patto, l'arma segreta di Marcel, grazie alla quale sa quando una strega pratica la magia" Klaus si intromise facendo in modo che Thea aggrottasse di nuovo le sopracciglia, totalmente confusa.

Era stanca di stare rinchiusa in quella villa stupidamente grande. Era esclusa da tutto ciò che accadeva fuori e i due originali la lasciavano in ansia per giorni e giorni — tutta questa situazione la infastidiva.

"Una ragazza alta così, carina come una bambola, molto irascibile" aggiunse Rebekah alla frase di suo fratello, facendo aprire la bocca di Sophie per lo shock quando si rese conto di chi stavano parlando.

"Davina? Dove l'avete vista?" chiese la strega urgentemente con un'espressione incredula sul viso mentre guardava ancora una volta i fratelli "non lo so. Quella piccola mocciosa mi ha cancellato la memoria dopo avermi buttata fuori dalla finestra con il suo potere mentale" Rebekah si accigliò facendo sorridere Thea al pensiero.

Chiunque fosse quella 'piccola mocciosa strega adolescente', la bruna era sicura che se non fossero state su fronti opposti, le due sarebbero andate molto d'accordo. La strega sapeva chiaramente combattere per se stessa e la cosa che Thea apprezzava di più nelle persone era la loro capacità di conoscere la propria forza e i propri valori.

E questa ragazza di nome Davina sembrava il tipo di ragazza con cui la Lockwood avrebbe potuto fare amicizia.

"Andiamo al dunque. Davina ha Elijah" intervenne Klaus, riportando la lupa alla realtà mentre socchiudeva gli occhi sulla strega di fronte a loro.

"Voi streghe, presumo, vorrete Davina il più lontana possibile da Marcel. E non sappiamo dove si trovi. Ergo, ci serve la magia" affermò l'ibrido come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Sophie sospirò, scuotendo la testa in segno di diniego mentre fissava l'originale "Davina lo sentirà" sbottò incredula.

"A meno che, un'altra strega - diciamo, una traditrice della causa, Katie ad esempio - non facesse un incantesimo molto più grande contemporaneamente. Questo creerebbe un diversivo per nascondere il tuo piccolo incantesimo a Davina" Rebekah sorrise mentre la strega la guardava male.

"Katie non merita di morire" ribatté Sophie, facendo sospirare Klaus prima di sbattere rabbiosamente la sua mano sul tavolo accanto a lei — la sua pazienza si stava esaurendo.

"Sophie Deveraux! Non sei nella posizione di farti degli scrupoli. Non si può vincere una guerra senza qualche perdita strategica, non importa quanto siano spiacevoli" disse Klaus mentre dedicava una rapida occhiata alla lupa come per dirle che si era pentito di averla respinta all'inizio.

"Quante volte i vampiri hanno anticipato le vostre mosse, sapendo qualcosa inspiegabilmente? Tua sorella è giustiziata sulla pubblica piazza per aver praticato della magia, sapevate che l'avrebbero presa? Ha tentato almeno di fuggire?" Klaus continuò a guardare la strega che sembrò sbalordita dalla sua rivelazione.

"Era nascosta nella stiva di un mercantile e l'hanno presa prima che salpasse lungo il Mississippi" Sophie sospirò, realizzando il tutto mentre alzava lo sguardo verso l'originale che stava sorridendo.

"E chi, nella preziosa cerchia di Marcel, si occupa dei suoi affari al porto?" chiese Klaus con un sorrisetto sarcastico che fece sospirare la strega. Scuotendo la testa in un misto di delusione e rabbia, Sophie si voltò a guardare i fratelli Mikaelson con un'espressione sconfitta "il fidanzato di Katie, Thierry" rivelò con un tono triste.

"Lo faremo stasera, al gala che ha organizzato Marcel" Klaus sorrise, provocando l'interesse di Thea "scusa, avete detto gala?" chiese l'adolescente Lockwood mentre un sorriso cominciava a formarsi sul suo viso, guadagnandosi un sospiro da Klaus.

"No! Nessuno l'ha detto, Rebekah, hai sentito parlare di un gala?" l'ibrido negò mentre guardava sua sorella come per chiederle aiuto, facendo scuotere la testa alla bionda "gala? che gala?" chiese Rebekah con falsa confusione, facendo alzare gli occhi al cielo a Thea mentre si sedeva sulla sedia di Klaus nello studio.

Mettendo i piedi sulla scrivania, Thea guardò i due fratelli con un'espressione cupa "magari sono incinta, ma questo non significa che sono stupida" disse la lupa.

"Io e Hayley non usciamo da questa casa da mesi. Ho bisogno di aria. Ho bisogno di lasciarmi andare e indossare bei vestiti prima che il mio corpo si ingrandisca per accogliere questo bambino ibrido. Non mi resta molto tempo prima che il mio corpo si gonfi fino al punto in cui mi confonderete con una dannatissima balena spiaggiata" piagnucolò la Lockwood, mettendo il broncio.

Klaus alzò gli occhi al cielo mentre sospirava "esattamente. Sei incinta, Thea. E ai lupi mannari è proibito stare nel Quartiere, ti ucciderebbero non appena ti vedrebbero" l'ibrido cercò di farla ragionare, ma la giovane lupa non ne voleva sapere.

Era stanca di stare in quella casa, e sapeva che se avesse trascorso un secondo in più senza avere una sorta di pausa, sarebbe lentamente precipitata nella follia.

Sarebbe andata a quel gala, che Klaus approvasse o meno.

"Allora Sophie può fare un semplice incantesimo di occultamento su di me. Nessuno lo saprà, penseranno solo che io sia umana" supplicò Thea mentre gesticolava verso la strega che era ancora seduta sullo sgabello a guardarli litigare.

"Ehm, non posso fare incantesimi senza essere catturata e uccisa. Non importa quanto piccolo sia, saranno in grado di saperlo" disse Sophie con un'espressione esasperata mentre alternava lo sguardo tra l'ibrido e la Lockwood. Thea fissò la strega con un cipiglio — ancora non si fidava di lei dopo quello che era successo al cimitero.

"Allora ti suggerisco di trovare un modo per farlo senza farti beccare, perché io andrò a quel gala. E, visto che le nostre vite sono ancora legate, sono sicura che preferiresti di gran lunga che non finissi massacrata" sbottò la bruna con un sorriso sarcastico mentre toglieva i piedi dalla scrivania e sia alzava, dirigendosi verso la porta.

Non sarebbe rimasta rinchiusa quella notte. Aveva detto a Klaus che lo avrebbe aiutato, ma per farlo, doveva uscire da quella stupida casa.

"Se qualcuno ha bisogno di me, io sono a cercare un abito da ballo in questa casa che riesca a nascondere il mio stomaco gonfio" affermò Thea, guardando le tre persone nella stanza prima di uscire quando si rese conto che nessuno di loro avrebbe risposto.

Klaus sospirò infastidito mentre guardava la bruna andarsene, rivolgendosi a Sophie con un'occhiataccia "hai sentito la ragazza, trova un modo per nasconderla prima che finiate entrambe morte" sbottò prima di uscire dallo studio.















𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘴𝘢𝘯𝘵𝘰𝘴 ⎯⎯⎯⎯⎯ 𝘶𝘯𝘧𝘰𝘳𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘣𝘭𝘦 

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