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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗎𝗇𝗈 → ᶤᶰ ᵗʰᵉ ᵐᶤᵈˢᵗ ᵒᶠ ᵗʰᵉ ˢᵉᵃ ᵒᶠ ᵈʳᵉᵃᵐˢ˒ ˡᶤᵉˢ ᵃ ᵖᵉʳᶠᵉᶜᵗ ˢᵗᵒʳᵐ
━━━━━━━━━ 𝒘𝒂𝒓 𝒐𝒇 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒔
𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑨 // 𝒍'𝒂𝒔𝒄𝒆𝒔𝒂
〔 episode 19/1. . . . season 4/1 〕
༄ // ❝ gumbo e bignè ❞
"È LA TERZA VOLTA CHE SIETE QUI QUESTA SETTIMANA" osservò la barista mentre si fermava davanti a Hayley e Thea con un sorriso.
Le due lupe erano a New Orleans ormai da qualche settimana e, sebbene non fossero nemmeno vicine a costruire un'amicizia tra loro, stavano imparando a tollerarsi a vicenda.
Thea aveva persino accettato di aiutarla a trovare la sua famiglia ━ beh, in realtà Hayley l'aveva corrotta per aiutarla dicendole che le avrebbe comprato tutto il gumbo e i bignè che voleva ━ e chi era lei per dire di no al fantastico cibo che la Louisiana aveva da offrire?
"Siamo ossessionate dal gumbo, Jane-Anne" rispose Thea alla donna con un sorriso raggiante mentre Hayley annuiva con la testa ━ il delizioso gusto della zuppa di pollo tipica della Louisiana era l'unica cosa su cui le due lupe andavano effettivamente d'accordo.
Jane-Anne sorrise alle due "le donne qui dicono che mia sorella, Sophie, mette un pezzo della sua anima in ogni piatto" disse loro, guardando sua sorella dall'altra parte del bar che stava pulendo un piatto.
"Oh, parlando di tua sorella, hai ancora i bignè che ha fatto l'altro giorno?" chiese Thea con un'espressione speranzosa, sembrando una bambina nel giorno di Natale. I suoi occhi si illuminarono quando Jane-Anne tirò fuori da sotto il bancone una scatola piena di dolcetti.
"Puoi smettere di pensare al cibo per un secondo? Siamo qui per trovare la mia famiglia, non perché tu possa riempirti di dolci" disse Hayley accanto all'adolescente Lockwood mentre guardava la ragazza divorare un bignè a velocità record.
"Correzione: tu sei qui per trovare la tua famiglia. Io sono stata ricattata per aiutarti. E se ricordo bene, la promessa di pasticcini gratuiti e altre prelibatezze della Louisiana faceva parte del nostro accordo" ribatté Thea con un finto sorriso innocente prima di divorare un altro bignè, facendo sì che Hayley scuotesse la testa infastidita.
"Parlando della mia famiglia, ho chiesto delle informazioni sui miei genitori qui in giro" disse la lupa più grande mentre guardava Jane-Anne, guadagnandosi uno sguardo curioso dalla donna mentre alternava lo sguardo tra le due "e?"
"Niente. Zero. Non c'è una sola persona che si ricordi di loro" Hayley sospirò sconfitta e la sua espressione si contorse in un cipiglio deluso.
Jane-Anne sorrise comprensivamente alla lupa mentre allontanava la scatola di bignè dall'adolescente Lockwood, impedendole di divorare l'intera scatola ━ guadagnandosi un gemito di protesta.
"Perché, Hayley, quelli come te sono stati cacciati da qui tanto tempo fa" le disse la donna, facendo spuntare uno sguardo confuso nelle facce delle due lupe mentre si voltavano verso di lei.
"Che cosa intendi con 'quelli come te'?" chiese Hayley mentre Jane-Anne tirava fuori una mappa da sotto il bancone prima di mettersi in mezzo alle due ragazze.
"Nelle paludi, i nativi vi chiamano i lupi mannari Roux-Ga-Roux. Se andrai là, troverai quello che cerchi. Ma stai attenta. È un posto davvero molto pericoloso" Jane-Anne la avvertì, mettendo una mano sulla spalla di Thea.
Hayley le sorrise mentre prendeva la mappa dalle sue mani e segnava dove dovevano andare "grazie" disse con gratitudine la lupa più grande mentre si alzava dallo sgabello del bar con un'espressione speranzosa, guardando Thea con uno sguardo in attesa.
"Senti, indosso le mie Nike nuove di zecca. Preferirei restare qui con il gumbo, ma tu divertiti pure" disse l'adolescente Lockwood mentre la bruna la guardava con le braccia incrociate.
Rendendosi conto che la Marshall non si sarebbe mossa, Thea emise un gemito infastidito prima di raggiungere Hayley alla porta.
"Mi devi un paio di Nike nuove" disse la bruna alla lupa più grande mentre si precipitava fuori dal bar con uno sguardo scontento. Hayley alzò gli occhi al cielo per l'atteggiamento dell'adolescente prima di seguirla.
Tutto ciò che la Marshall aveva sempre desiderato era trovare la sua famiglia, ma più tempo trascorreva con la Lockwood, più pregava che, se mai li avesse trovati, non avesse una sorellina.
Jane-Anne le guardò andarsene con un sorriso sul viso prima di voltarsi verso Sophie con un sorrisetto compiaciuto, sollevando le ciocche di capelli che aveva tagliato dalla testa di Thea.
. . .
"Ehi, penso che dovremmo tornare indietro. Sono abbastanza sicura che queste macchine si guastino abbastanza facilmente e, inoltre, ci siamo perse" affermò Thea dal lato del passeggero mentre guardava la mappa tra le sue mani con le sopracciglia corrugate.
La lupa sbuffò dal posto del guidatore mentre continuava a guidare lungo il sentiero che portava alle paludi "beh, non ci saremmo perse se tu sapessi leggere correttamente una mappa. Dio, non ti hanno insegnato quella roba nelle lezioni di geografia?" la rimproverò la bruna, facendo sorridere Thea mentre scrollava le spalle e guardava di nuovo la mappa.
"Non saprei. Non credo di aver mai frequentato una sola lezione di geografia" dichiarò onestamente Thea mentre socchiudeva gli occhi sulla mappa, cercando di capire dove fossero.
Hayley ridacchiò all'osservazione della bruna, con un sorrisetto divertito sul viso mentre la guardava "eppure, ti hanno comunque permesso di laurearti presto. Come hai fatto?" chiese curiosamente la Marshall facendo sorridere Thea.
"Forse, e sottolineo forse, Damon può averli soggiogarti per darmi i crediti di cui avevo bisogno per finire presto. Ma era il minimo che potessero fare, voglio dire, praticamente portavo avanti quella scuola da sola" rivelò l'adolescente Lockwood con uno sbuffo.
Hayley ridacchiò ancora una volta mentre continuavano ad addentrarsi nella palude "beh, almeno ora so a chi dare la colpa per lo stato della tua educazione" mormorò la lupa sottovoce, facendo alzare gli occhi all'adolescente accanto a lei.
"Cos- Hayley, accosta" ordinò Thea, stringendosi lo stomaco per il dolore mentre un'ondata di nausea la colpiva. Hayley continuò ad andare dritto, senza guardare la lupa mentre fissava la strada davanti a sé con le sopracciglia corrugate "cosa? Thea-" mormorò perplessa prima di essere interrotta dall'adolescente Lockwood "accosta!"
Questa volta, Hayley guardò la bruna più giovane ━ il suo viso era pallido e delle gocce di sudore le gocciolavano dalla testa ━ fermando la macchina immediatamente.
"Oh mio Dio" sussurrò Thea, deglutendo a fatica mentre prendeva una bottiglia d'acqua, lanciando la mappa alla lupa accanto a lei.
Hayley rise dell'adolescente "ti avevo detto di andarci piano con tutti quei bignè. Cioè, non voglio dire che avevo ragione, ma avevo decisamente ragione" osservò la Marshall, facendo alzare gli occhi al cielo a Thea mentre si metteva la bottiglia dell'acqua fredda sulla testa nel tentativo di controllare la sua temperatura.
"Non è divertente, Hayley! Mi sento come se stessi morendo. Oh mio dio, e se Sophie avesse messo veramente il suo sangue nel gumbo?! E se avessi preso qualche tipo di malattia?!" si domandò Thea, leggermente in panico mentre guardava la lupa con paura, ricevendo un sorrisetto divertito in risposta.
Proprio mentre Hayley apriva la bocca per ribattere, la mappa nelle sue mani prese improvvisamente fuoco, facendo sorprendere le due brune "ma che ca-?" mormorò Hayley incredula mentre abbassava il finestrino dell'auto e gettava fuori la mappa.
"Fantastico. Come riusciremo a ritrovare la strada per tornare indietro adesso?" chiese Thea con un sopracciglio alzato mentre guardava la donna più grande in attesa, ricevendo un sospiro infastidito in risposta.
"Lo dici come se fosse colpa mia se la mappa è andata a fuoco magicamente" mormorò seccata Hayley mentre riaccendeva il motore dell'auto, iniziando a fare retromarcia in modo da poter girare l'auto.
L'adolescente Lockwood rise seccamente mentre chiudeva gli occhi, appoggiandosi allo schienale del sedile nel tentativo di controllare il male allo stomaco "no. Ma è colpa tua se siamo in questa palude."
Proprio quando aveva finito, il motore dell'auto iniziò a scoppiettare e fumare, costringendo le due a fermarsi in mezzo alla strada "mi prendi in giro?" sbottò Hayley mentre sbatteva la testa sul volante infastidita.
Aprendo uno degli occhi, Thea si voltò a guardare la lupa con un sorrisetto divertito "non voglio dire che avevo ragione, ma avevo decisamente ragione" l'adolescente ripeté le parole dette in precedenza da Hayley mentre tentava di imitare il il suono della sua voce.
La Marshall ignorò il suo commento, aprendo la portiera e scendendo dall'auto per controllare il motore.
"Ehi, che ne dici di fare qualcosa di utile e chiamare un carro attrezzi? Vado a vedere se c'è qualcuno in giro che può aiutarci" disse Hayley prima che iniziasse ad allontanarsi lungo la strada buia.
Thea sbuffo ma scese comunque dall'auto mentre tirava fuori il telefono dalla tasca e componeva il numero del carro attrezzi "buonasera, avrei bisogno di un carro attrezzi" disse al telefono prima che il ricevitore emettesse un acuto stridio, facendo accigliare la lupa mentre lasciava cadere il telefono sul pavimento e si stringeva la testa per il dolore.
Thea iniziò a vedere dei puntini bianchi che le offuscarono la vista, provocandole vertigini e stordimento. Quando iniziò a perdere l'equilibrio, la lupa notò numerose figure oscure iniziare ad avvicinarsi a lei dagli alberi.
"Haley?" mormorò confusa l'adolescente Lockwood proprio mentre sveniva, cadendo a terra. Tuttavia, prima che potesse toccare completamente l'asfalto, Sophie apparve dal nulla, prendendola tra le braccia mentre le altre figure si avvicinavano, una delle quali teneva in pugno una Hayley in difficoltà.
. . .
Thea si svegliò di soprassalto, alzandosi di scatto dal suo posto su una panchina mentre si guardava intorno nella stanza in cui si trovava ━ se così si può chiamare ━ in un misto di paura e confusione.
"Ehi?!" gridò la bruna, tossendo leggermente per la quantità di polvere nella stanza "Hayley?!" gridò di nuovo dopo non aver ricevuto risposta mentre i suoi occhi guizzavano intorno a lei, vedendo innumerevoli candele accese sparse per la stanza.
"Bene, sei sveglia" disse una voce da dietro la lupa, facendo scattare i suoi occhi nella direzione del suono "Sophie? Che succede? Dov'è Hayley?" chiese l'adolescente Lockwood mentre fissava confusa la donna di fronte a lei.
Sophie emise un sospiro mentre si avvicinava all'adolescente "sei qui perché abbiamo bisogno del tuo aiuto. Sei la chiave per riportare Klaus a New Orleans" rivelò, facendo inarcare ancora di più le sopracciglia di Thea.
"Nik? Cosa vuoi da lui?" chiese l'adolescente sulla difensiva mentre la preoccupazione si instaurava dentro di lei al solo pensiero che l'ibrido fosse in pericolo.
"Diciamo solo che abbiamo un piccolo problema con i vampiri e abbiamo bisogno del suo aiuto per occuparcene" affermò Sophie con una smorfia che fece sbuffare Thea mentre guardava la strega senza capire.
"Beh, mi dispiace ma temo che sistemare i problemi degli altri non sia proprio il forte di Nik. Specialmente quando non c'è niente come ricompensa. Se questo è tutto, vorrei andarmene ora" dichiarò Thea con un sorriso finto mentre si alzava dalla panca, camminando verso la porta.
Sophie sorrise "beh, vediamo se cambia idea quando scoprirà che abbiamo te e il prezioso carico che stai portando" ribatté la donna facendo socchiudere gli occhi a Thea, non capendo cosa voleva dire.
"Di cosa stai parlando?" chiese la lupa con le sopracciglia inarcate, facendo solamente allargare il sorrisetto di Sophie mentre guardava la ragazza inclinando la testa di lato "oh, non lo sai? Sei incinta, Thea" affermò la strega con un sorrisetto beffardo.
Thea fissò la donna con uno sguardo assente per un secondo prima di piegarsi in due dalle risate mentre delle lacrime le scendevano dagli occhi per l'ilarità di ciò che le era appena stato detto.
"Oh, wow. Non ridevo così da molto tempo. Non sono incinta" negò la ragazza Lockwood mentre fissava arrabbiata la strega di fronte a lei.
Non era incinta. Come avrebbe potuto esserlo? L'ultima persona con cui era andata a letto era Klaus, e lui era un vampiro, non poteva procreare. Non c'era modo che fosse incinta.
Ma mentre Sophie continuava a guardarla con lo stesso sguardo, la consapevolezza iniziò a travolgerla. La nausea di cui aveva sofferto recentemente (che aveva giustificato come stanchezza), le mestruazioni mancate (che aveva giustificato come stress). Gli sbalzi d'umore, le voglie di cibo, il peso in più, il fatto che non si fosse trasformata per più di un mese.
"Oh mio Dio" sussurrò Thea scioccata mentre si portava una mano alla bocca, tornando a sedersi sulla panca su cui era sdraiata poco prima mentre la paura la invadeva.
"È per questo che hai fatto tutti quei test..." mormorò la bruna realizzando mentre guardava la strega che annuì in segno di conferma. Gli occhi di Thea caddero sul pavimento mentre la sua pelle cominciava a impallidire.
Non poteva essere incinta. Aveva 18 anni ━ non era pronta per fare la madre. Per prendersi cura di un'altra persona. Stava appena imparando a prendersi cura di se stessa.
"Aspetta, niente di tutto questo ha senso. Nik è un vampiro, non può procreare e so per certo che lui è stata l'ultima persona con cui sono andata a letto" affermò Thea mentre socchiudeva gli occhi guardando la strega di fronte a lei.
"Klaus è un ibrido. È stato trasformato in un vampiro, ma è nato lupo" la corresse Sophie con un sorriso mentre cominciava a camminare verso la porta della stanza.
"I vampiri non possono procreare, ma i lupi sì. Una delle tante sorprese della natura" rivelò la strega mentre apriva la porta della stanza prima di uscire, lasciando Thea seduta sulla panca mentre fissava il pavimento.
L'espressione sul suo viso era terrorizzata, rendendosi conto che c'era una possibilità che ciò che Sophie aveva detto fosse la verità. Era incinta. E Klaus era il padre.
. . .
Erano passate alcune ore e Thea era ancora intrappolata nella stessa stanza in cui era stata rinchiusa quando l'avevano rapita. Non vedeva Hayley da prima che venissero catturate, e anche se la Lockwood non l'avrebbe mai ammesso, era preoccupata per lei.
La bruna stava per gridare ancora una volta in cerca di risposte quando la porta si spalancò all'improvviso, facendo entrare un gruppo di streghe che la afferrarono per le braccia e la trascinarono bruscamente fuori dalla cripta.
"Cosa state facendo? Lasciatemi andare!" sibilò Thea mentre lottava contro la loro presa ━ la lupa poteva pure essere debole per tutti i test e incantesimi che le avevano fatto, ma non aveva intenzione di essere trascinata in giro senza combattere.
"Giuro su Dio che se non mi lasciate andare in questo momento, vi farò a pezzi con i miei denti" sbottò la lupa mentre i suoi occhi si illuminavano di un oro brillante.
"Portatela fuori!" sentì Sophie gridare, facendola ringhiare ferocemente mentre le streghe la lasciavano andare e la spingevano fuori.
"Se tu o qualcuno delle tue folli seguaci mettete un'altra mano su di me-" iniziò l'adolescente mentre fissava minacciosamente la strega prima che il suo sguardo si posasse sull'uomo in piedi accanto a lei.
"Elijah!" Thea sospirò di sollievo mentre un sorriso le tirava gli angoli della bocca, sapendo che l'originale l'avrebbe tirata fuori da quel pasticcio.
Elijah sorrise alla ragazza prima di rivolgersi a Sophie "dacci un momento, per favore" la congedò, guadagnandosi un piccolo cenno dalla strega prima che lei si allontanasse, lasciandoli a parlare.
"Allora, ti hanno tenuto qui contro la tua volontà?" chiese Elijah, cominciando a camminare avanti e indietro davanti alla lupa mentre i suoi occhi studiavano la cripta in cui si trovavano con un'espressione di disgusto sul volto.
Thea lo fissò con un'espressione vuota "no, Lijah. Ho scelto di stare qui in questa magnifica cripta nel mezzo di un cimitero di mia spontanea volontà. Sì, i prezzi degli hotel nel quartiere francese erano troppo alti per me, inoltre, hai polvere gratis qui, quindi non posso davvero lamentarmi" disse la bruna con tono sarcastico prima che la sua espressione diventasse di nuovo vuota.
"Hanno attirato nella palude me e Hayley e ci hanno preso, e da allora non mi hanno più permesso di vederla. Poi hanno fatto degli strani incantesimi, anche se non capisco il perché. Cioè, so che Klaus è nato lupo. Ma è tecnicamente morto. Non può procreare. È impossibile" disse il lupo mentre si sedeva, fissando Elijah confusa e impaurita.
L'originale le sorrise "dovresti sapere più di chiunque altro che nulla è mai veramente impossibile. Vorrei ricordarti che ti sei innamorata di lui nonostante tutte le cose che ha fatto" disse mentre si sedeva sulla panca accanto a lei.
"Mio fratello ha fatto delle cose imperdonabili, e l'unica cosa giusta eri tu. Non l'ho mai visto così felice come quando è accanto a te. Forse questo bambino è una benedizione, che gli potrebbe far cambiare il modo in cui vede il mondo e salvarlo da se stesso" Elijah sorrise, facendo annuire Thea mentre una lacrima le scorreva lungo la guancia.
Sebbene avesse sperato che Elijah avesse ragione e che il bambino che stava portando in grembo fosse davvero una benedizione, era ancora profondamente spaventata. La lupa sapeva che Klaus l'amava, di questo era certa. Ma scoprire che stava portando in grembo suo figlio, soprattutto quando non stavano più insieme, gli avrebbe fatto perdere la testa.
"Sono contenta che tu ti senta così, perché abbiamo bisogno del tuo aiuto" affermò Sophie mentre entrava nella cripta, facendo sì che l'attenzione dei due si spostasse su di lei con irritazione.
"Cosa vuoi esattamente, e cosa ha a che fare con questa giovane donna?" chiese severamente il Mikaelson mentre socchiudeva gli occhi.
Con un sospiro, Sophie cominciò a spiegarsi "vogliamo cacciare Marcel e i suoi vampiri dalla città. Klaus è la chiave. Tutto ciò che Marcel sa sui vampiri, l'ha imparato da Klaus. Marcel si fida di lui, lo rispetta, e non sospetterà il tradimento."
"Sì, beh. Come sicuramente saprai, mio fratello Niklaus non ama che gli si dica cosa fare" ribatté Elijah con un piccolo sorrisetto, costringendo Sophie ad annuire con la testa.
"Ecco perché ti ho portato qui. Marcel ha cacciato i lupi mannari dalla città molti decenni fa. Credi sul serio che darà il benvenuto a un bambino ibrido nel suo territorio?" la mano della lupa si avvicinò inconsciamente sul suo stomaco in modo protettivo.
"No. Non ti permetterò di usare me o questo bambino come merce di scambio" disse Thea, lanciando un'occhiata minacciosa alla strega "se vuoi che venga fatto qualcosa, fallo da sola. Non resterò qui per essere usata come pedina per ricattare la mia anima gemella affinché ti aiuti."
Sophie guardò la lupa con uno sguardo duro "non hai scelta" ribatté la strega prima di spostare nuovamente lo sguardo verso Elijah "convinci Klaus ad aiutarci, e nessuno saprà dell'ultimo membro della vostra famiglia."
Elijah mantenne la sua espressione calma mentre guardava la strega, anche se Thea poteva vedere chiaramente la rabbia nei suoi occhi. Tutti i Mikaelson avevano lo stesso bagliore minaccioso, alcuni più feroce di altri, ma tutti ugualmente letali.
"Se non è un ricatto, gli assomiglia molto" affermò con calma l'originale, cercando di impedire alla sua rabbia di mostrarsi. Sophie annuì, scrollando le spalle in risposta "come ho già detto, sono disperata."
"Bene allora, è un lavoro fatto su misura per me" disse Elijah prima di spostare lo sguardo su Thea con un sorriso promettente "tornerò a prenderti" le disse sinceramente, costringendo Thea ad annuire con la testa ━ fidandosi cecamente dell'originale.
"Quanto a te, Sophie" disse Elijah mentre si voltava verso la strega con gli occhi socchiusi "torcile un solo capello dalla testa e non dovrai preoccuparti di Marcel, ti ucciderò io stesso" l'originale la minacciò in modo promettente prima di uscire dalla cripta.
. . .
"Che ci facciamo qui?" chiese Klaus con le sopracciglia corrugate mentre Elijah lo guidava attraverso il cimitero Lafayette.
"Vuoi sapere cosa hanno in serbo per te le streghe? Allora seguimi" rispose Elijah conducendo suo fratello in una delle cripte mentre i loro sguardi si posavano su Sophie nel mezzo del sentiero.
"Sophie Deveraux. Di che si tratta?" domandò l'ibrido mentre alternava lo sguardo tra la strega e suo fratello con un'espressione accigliata "è tutto tuo. Procedi" disse il Mikaelson più grande mentre guardava la strega, ignorando suo fratello.
Girandosi per parlare direttamente a Klaus, gli angoli delle labbra di Sophie si trasformarono in un sorrisetto "sai che sei famoso in questa città? Le streghe raccontano storie della buonanotte sul potente vampiro Klaus. Sappiamo che Marcel non era altro che un orfano di strada finché non lo hai reso quello che è. E adesso è fuori controllo. Ora fa quello che vuole. Uccide chi vuole. Io lo fermerò... e tu dovrai aiutarmi."
Klaus sorrise divertito alla strega "è per questo che mi hai portato qui?" ridacchiò facendo sì che Elijah lo guardasse con aria di avvertimento "ascoltala."
L'ibrido scosse la testa ostinatamente "non ho bisogno di ascoltarla. Credimi cara, non c'è niente che tu possa dire che mi farà perdere anche solo trenta secondi del mio tempo. Elijah, che follia è questa?"
Proprio quando finì, Thea e Hayley entrarono nella cripta con alcune streghe dietro di loro, facendo contorcere il viso di Klaus in un misto di paura e confusione "Nik, devi ascoltarla" implorò Thea con la paura evidente nel suo tono.
L'udito di Klaus iniziò a confondersi rapidamente quando vide l'espressione sconfitta e allo stesso tempo spaventata sul volto della lupa, non sapendo cosa le avevano fatto le streghe.
Era arrabbiato, furioso, perché le streghe l'avevano catturata per manipolarlo e fargli fare quello che volevano ━ e non avrebbe permesso loro di farlo arrabbiare.
Non sarebbe stato indotto con l'inganno a eseguire i loro ordini, né avrebbe lasciato che venisse fatto del male a Thea, motivo per cui pronunciò le sue parole successive "siete tutti fuori di testa se pensate che una storiella da una notte e via - senza offesa, tesoro - significhi qualcosa per me."
Il viso di Thea s'incupì alle sue parole e il suo cuore si frantumò in piccoli frammenti.
Ma cosa si aspettava? Lo aveva lasciato, settimane prima, senza salutarlo in faccia. Invece gli aveva lasciato un biglietto, un biglietto che lui probabilmente non aveva nemmeno letto.
Come poteva biasimarlo per odiarla? Anche se la lupa pensava che lei significasse di più per lui, che il loro amore, non importa quanto fossero distanti l'uno dall'altro, fosse indistruttibile, era chiaro dallo sguardo inespressivo sul suo viso che si sbagliava.
Non gli importava più di lei, non l'amava più.
"Marcel può anche essere in grado di impedirci di praticare la magia in città, ma in quanto custodi dell'equilibrio, possiamo percepire i segnali della natura. Per esempio, io ho un dono speciale, io sento se una ragazza è incinta" disse Sophie, facendo scomparire tutto il divertimento dalla faccia di Klaus.
"Lo so, è impossibile" mormorò piano l'adolescente Lockwood mentre le lacrime cominciavano a raccogliersi nei suoi occhi, guardando in modo supplichevole il suo ex ragazzo.
"Che stai dicendo?" ripeté Klaus, guardando Sophie e ignorando completamente la bruna, facendole scendere altre lacrime dagli occhi mentre il suo cuore si frantumava ancora un po' di più.
"Niklaus, la ragazza porta in grembo tuo figlio" disse Elijah gentilmente, costringendo Thea a inspirare profondamente. Allungandosi, Hayley afferrò la mano della lupa per confortarla, sapendo quanto fosse spaventata e nervosa al momento.
In segno di diniego, Klaus scosse la testa "no. È impossibile. I vampiri non possono procreare" negò, guardando suo fratello e Sophie con uno sguardo incredulo.
"Ma i licantropi possono" gli fece notare Sophie "la magia ti ha reso vampiro, ma tu sei nato licantropo. Tu sei l'ibrido originale, il primo della tua specie, e questa gravidanza è una sorpresa della natura."
Klaus lottò per controllare le sue emozioni, non sapendo a cosa credere prima di rivolgersi a Thea con uno sguardo accusatorio "tu sei stata con qualcun altro! Ammettilo!" le gridò contro mentre un'espressione addolorata gli si dipingeva sul volto.
La Lockwood si fece beffe della sua accusa "dici sul serio?! Mi hanno tenuta prigioniera nell'orrida palude piena di alligatori, pensando che io aspettassi il bambino del miracolo. Non credi che avrei parlato se non fosse tuo?" gli gridò di rimando con rabbia mentre l'ibrido si allontanava da lei.
"Mia sorella ha dato la sua vita per fare l'incantesimo che ha confermato la gravidanza. Grazie al sacrificio di Jane-Anne, la vita di questa donna e del suo bambino sono sotto il nostro controllo" rivelò Sophie facendo scattare la testa di Thea verso di lei con la fronte corrugata.
"Se non ci aiuti a liberarci di Marcel, credimi, Thea non vivrà abbastanza a lungo per vedersi col pancione" lo minacciò la strega mentre fissava il retro della testa di Klaus.
La lupa sentì il suo cuore affondare mentre guardava Sophie ed Elijah con un'espressione spaventata "aspetta, cosa?" chiese Hayley mentre tirava leggermente dietro di sé l'adolescente Lockwood per proteggerla.
Alle parole della strega, Elijah si staccò dal muro a cui era appoggiato con un'espressione arrabbiata "ora basta, se volete Marcel morto lo farò io stesso."
Sophie scosse la testa in segno di rifiuto "no. Non possiamo. Non ancora. Abbiamo un piano preciso da seguire e ci sono delle regole" negò la strega, costringendo Klaus a voltarsi lentamente verso di lei con un profondo cipiglio sul viso mentre riusciva a malapena a trattenere la sua rabbia.
"Come osate dare ordini a me? Minacciare me con quella che, per errore, reputate come una mia debolezza?! Il vostro è un inganno patetico, non voglio più sentire altre menzogne!" scattò l'ibrido con uno sguardo minaccioso.
Elijah sospirò, voltandosi verso suo fratello con un'espressione supplichevole "Niklaus. Ascolta" implorò l'originale, indicando Thea.
Klaus seguì lo sguardo di suo fratello verso la sua anima gemella, osservando la lupa mentre si metteva la mano sullo stomaco in modo protettivo, guardando in basso.
Mentre l'intero cimitero si faceva silenzioso, Klaus iniziò a sentire il battito cardiaco accelerato di un bambino ━ il suono proveniente direttamente dall'addome di Thea lo fece osservare con fare meravigliato.
Delle lacrime felici iniziarono a raccogliersi nei suoi occhi mentre alzava lo sguardo verso la lupa che lo guardò con la stessa felicità. Ma ancora una volta, l'originale non si lasciò ingannare e manipolare da qualche gioco malato che le streghe avevano escogitato.
Quindi, dopo aver lanciato ancora una volta uno sguardo colpevole alla lupa, Klaus si chiuse ancora una volta in se stesso mentre si voltava verso Elijah, che sembrava piuttosto speranzoso.
"Uccidi lei e il bambino. A me non interessa" disse freddamente l'ibrido prima di iniziare a uscire dalla cripta, portandosi con sé il cuore spezzato di Thea. Elijah lanciò alla bruna un sorriso addolorato prima di inseguire il fratello minore, determinato a fargli cambiare idea.
Il nobile originale sapeva che era solamente spaventato. Che stava respingendo l'unica cosa che amava più di ogni altra cosa in modo che lei non si facesse male ━ ma tutto quello che stava facendo era ferirla lui stesso.
Le stava spezzando il cuore.
Sebbene non stessero più insieme, la bruna pensava che la sua vita significasse più per lui. Che avrebbero ritrovato la strada l'uno per l'altra. Che la avrebbe amata per il resto della sua vita.
Ma era stata stupida a pensare che lui pensasse lo stesso. Perché anche se pensava che il loro amore fosse abbastanza forte da resistere ad una breve pausa, ora era chiaro che non era rimasto niente.
E mentre ciò le spezzava il cuore, non sarebbe rimasta seduta a struggersi per l'amore che avevano una volta. Era andata lì per imparare a fidarsi di se stessa, ed era proprio quello che avrebbe fatto.
Si sarebbe tirata fuori da quel pasticcio e poi si sarebbe allontanata il più possibile da Klaus Mikaelson.
. . .
Poco dopo, Klaus stava camminando lungo una strada deserta ma ben illuminata quando finalmente Elijah lo raggiunse.
"Niklaus" gridò il fratello maggiore facendo scuotere la testa all'ibrido mentre continuava ad allontanarsi "è un trucco, Elijah" ragionò Klaus, tentando di convincere più se stesso che suo fratello.
"No, fratello" disse Elijah mentre lui e Klaus si fermavano, faccia a faccia "è un dono. È la tua occasione. È la nostra occasione" supplicò il nobile originale a bassa voce, facendo inclinare la testa dell'ibrido con curiosità "per cosa?"
Elijah fissò Klaus con un sorriso incoraggiante "per ricominciare. Per riprenderci quello che abbiamo perso. Quello che ci è stato portato via. Niklaus, i nostri genitori hanno finito con l'odiarci. La nostra famiglia è stata distrutta, e da allora, tutto quello che hai sempre voluto, tutto quello che noi abbiamo sempre voluto, è una famiglia."
"Io non mi farò manipolare" gli disse Klaus prima di girarsi, sul punto di allontanarsi prima che Elijah corresse davanti a lui, bloccandogli la strada.
"E anche se ti manipolassero, che importa? Con loro, Thea e suo figlio, o meglio, tuo figlio, vivranno" affermò il fratello maggiore con un'espressione speranzosa ma Klaus, testardo come sempre, scosse la testa con un cipiglio minaccioso.
"Io le ucciderò tutte fino all'ultima" minacciò l'ibrido mentre la sua mente tornava all'espressione spaventata di Thea, promettendo a se stesso che avrebbe fatto pagare quelle streghe ━ anche se in fondo sapeva che le sue parole l'avevano ferita molto di più di quanto avrebbe potuto fare una qualsiasi strega.
Klaus spinse Elijah e tentò di allontanarsi da lui, ma proprio come aveva fatto prima, il fratello maggiore usò la sua velocità per bloccarlo.
"E poi cosa farai? Tornerai a Mystic Falls per essere l'ibrido crudele, il più odiato? È così importante che la gente tremi di paura a sentire il tuo nome?" sbottò Elijah, scuotendo la testa deluso mentre guardava suo fratello minore con gli occhi socchiusi.
"Le persone tremano di paura perché ho il potere di farle tremare. Cosa mi offrirà questo figlio? Mi garantirà potere forse?" chiese Klaus guardando incuriosito Elijah.
"Soltanto la famiglia è potere, Niklaus. Famiglia, amore, lealtà, sono potere Niklaus. Thea e suo figlio, loro sono il tuo potere" affermò Elijah, fermandosi per un secondo mentre guardava Klaus.
"È quello che ci siamo giurati mille anni fa, prima che ti dimenticassi quel poco di umanità che ti era rimasta, prima che l'ego, la rabbia, la paranoia trasformassero la persona che mi stava davanti... in qualcuno che a malapena riconosco come mio fratello. Questi siamo noi. La famiglia originale. E noi restiamo insieme, sempre e per sempre. Ti sto chiedendo di restare qui. Ti aiuterò e rimarrò sempre al tuo fianco. Costruiremo una casa insieme. Quindi, salva Thea. E salva tuo figlio."
Elijah mise una mano sulla spalla di Klaus mentre l'ibrido portava la sua mano sulla spalla del nobile originale in un gesto fraterno, sorridendo al fratello e facendo spuntare un sorriso speranzoso sulle sue labbra.
"No" negò Klaus prima di voltarsi e andarsene.
Elijah strinse i denti per la rabbia mentre fissava l'ibrido "questa non è una ragazza qualsiasi, Niklaus. Questa è Thea. Dopo tutto quello che avete passato insieme, sei disposto a lasciare che muoia per colpa del tuo orgoglio?" sbottò il nobile Mikaelson, facendo fermare Klaus sui suoi passi.
"Le sto facendo un favore, Elijah" lo corresse l'ibrido mentre guardava suo fratello con un sorriso triste "lei merita di essere libera da me, di vivere la sua vita senza che io le faccia del male. Le sto dando quello che voleva" affermò prima di allontanarsi, lasciando Elijah da solo in strada.
ˏˋ⋆ SIDE A ⋆ˊˎ
𝘴𝘵𝘦𝘷𝘪𝘦 𝘯𝘪𝘤𝘬𝘴 ⎯⎯⎯⎯⎯ 𝘯𝘦𝘸 𝘰𝘳𝘭𝘦𝘢𝘯𝘴
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