❨ 𝟬𝟮𝟱 ❩
━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆
𝒂𝒄𝒕 𝒕𝒘𝒐 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙
〔 capitolo venticinque . . . . the vampire diares〕
༄ // ❝ fuori controllo ❞
Kai si svegliò con una musica ad alto volume proveniente dall'esterno della sua camera da letto.
Le sue palpebre si aprirono pesantemente mentre si chiedeva se si fosse addormentato la scorsa notte. Il soffitto scuro fu la prima cosa che vide mentre faceva un respiro profondo, cercando di mantenere la calma perché sapeva in cosa stava per entrare.
Erano passate due settimane dall'incidente con Tyler.
Molly era completamente andata fuori controllo ━ o almeno era sulla buona strada. Tutti gli avvenimenti successi negli ultimi tempi l'avevano spezzata un altro po' e, per cercare di superare tutto il dolore che sentiva, usava il sesso sfrenato e l'alcol.
Tuttavia, questa strategia adattiva ━ una serie di comportamenti messi in atto dagli individui per cercare di tenere sotto controllo, affrontare e/o minimizzare conflitti e situazioni o eventi stressanti ━ non la stava portando da nessuna parte e per quanto all'inizio fosse stato divertente per Kai, ora si stava stufando.
Il ragazzo Parker si tolse di dosso le coperte e si alzò dal letto, spalancando la porta mentre si rimetteva la maglietta, che prima era a terra.
Molly era in cucina con una felpa nera oversize che copriva per metà le sue gambe nude. Una bottiglia di scotch era avvolta in una sua mano e quella che sembrava una canna nell'altra.
Kai si massaggiò le tempie mentre abbassava la musica sullo stereo, facendo voltare Molly con uno sguardo infastidito verso di lui. Alzando gli occhi al cielo, la bruna si rigirò verso il frigorifero che aveva appena aperto mentre faceva un tiro.
"Pensavo che saresti tornata a scuola oggi." Kai sospirò, osservando la bruna esaminare il frigorifero vuoto.
"Devi andare al supermercato." disse lei, ignorando quello che le era appena stato detto dal ragazzo Parker prima di prendere un bel sorso dalla bottiglia di scotch che aveva in mano e asciugarsi la bocca con la manica della felpa.
"O puoi farlo tu." suggerì Kai con un sorriso sarcastico che nascondeva il suo stato di preoccupazione nei confronti della Denver. Lei non gli aveva mai raccontato nel dettaglio il suo passato ━ sapeva che era stata dipendente da droghe pesanti e alcol, ma pensava che tutto fosse superato dopo che aveva incominciato a vedere la psicologa.
Ora, invece, sembrava che stesse ricadendo nello stesso oblio di qualche anno prima.
Molly si voltò a guardarlo con uno sguardo vuoto sul viso. I suoi occhi erano appannati da uno strato rosso e profonde occhiaie violastre erano gonfie sotto essi. Le sue labbra pallide erano screpolate e qualsiasi colore rimasto sulla sua pelle era minimo. "Non esci da questo appartamento da due settimane."
Molly non parlò per un secondo prima di alzare le spalle. "Non ho motivo di farlo." affermò prima di portarsi la canna alle labbra.
"È mia?" Kai fece un gesto verso la canna e un sorriso si formò sul viso della bruna. "Non sei molto bravo a nascondere la tua roba." disse Molly ridacchiando, la sua voce era roca e ruvida.
Kai non rise. La faccenda era seria, non c'era niente da ridere. "Perché non sei a scuola?" chiese, avvicinandosi al bancone dove si trovava lei.
"È solo che non ho voglia di andare." Molly alzò le spalle. L'espressione di Kai rimase irritata e Molly alzò gli occhi al cielo. "Perché sei sempre così scontroso?" gli chiese, passandogli accanto ed entrando in soggiorno.
Kai fece un altro respiro profondo. "Non dormo da quattro giorni perché ho avuto a che fare con tutte le tue stronzate." affermò, arrabbiato.
Molly si fermò sui suoi passi e si voltò verso di lui lentamente, scioccata dalla velocità con cui gli ci era voluto per ammettere perché era irritato. "Non so quante volte devo dirti che non ho bisogno di una fottuta babysitter."
"Sei sicura?" Kai alzò le sopracciglia e si sporse dal bancone, camminando verso di lei. "Perché sono le otto del mattino e sei già strafatta."
"Va bene? E?" disse Molly, agitando le braccia di lato.
"Non ti vedo sobria da giorni." Kai spalancò gli occhi. "Sono stanco di tutto questo... non ti fa bene e lo sai..."
"Oh, ma per favore, non incominciare. Non mi serve una lezione su quello che mi fa bene e quello che invece no, Kai." disse Molly sarcasticamente mentre si lasciava cadere sul divano, afferrando il telecomando dal tavolo e accendendo la TV, sperando di soffocare le prossime parole del ragazzo Parker.
Kai si sporse sul divano e le afferrò rapidamente il telecomando dalle mani, spegnendo la TV. Molly emise un gemito di frustrazione prima di fare un altro tiro, chiudendo gli occhi mentre cercava di smettere di pensare a tutto.
"Cosa ci vorrà?" Kai aggrottò le sopracciglia, alzando il tono della voce. "Eh? Cosa ti ci vorrà per smettere di fare tutte queste stronzate!?"
Molly tenne gli occhi chiusi e appoggiò la testa sul bracciolo del divano, cercando di dissociarsi da tutto e da tutti mentre faceva uscire il fumo dalla bocca.
Kai attese una sua risposta, e quando non ne ottenne una, le prese la mano che si stava avvicinando alle sue labbra con la canna. Tuttavia, prima che potesse toccarla, Molly si alzò e lo tenne per il colletto della maglietta.
Le sue labbra tremavano per la rabbia mentre Kai rimaneva impassibile davanti al suo improvviso sfogo. La bruna aprì la bocca per parlare, ma si fermò quando gli occhi di Kai caddero sul pavimento ━ un senso di preoccupazione gli invase il viso.
Molly lasciò andare la sua maglietta confusamente mentre inciampava all'indietro. "Kai?" sussurrò piano.
Kai si lanciò verso il bidone della spazzatura più vicino e il suono del vomito riempì la stanza mentre Molly scuoteva la testa e camminava verso di lui con cautela.
Kai si appoggiò al muro e si sedette sul pavimento, respirando affannosamente. Gli occhi di Molly si spalancarono mentre notava il sangue che gli circondava gli angoli della bocca. "Che diavolo?"
Lui si asciugò la bocca con l'orlo della maglietta e la esaminò. "È la quarta volta questa settimana." ammise, deglutendo rumorosamente.
Un senso di colpa e preoccupazione riempì una fossa nello stomaco di Molly mentre appoggiava la bottiglia di scotch sul tavolo accanto a lei. "Perché non sei andato dal dottore?" chiese piano.
Kai la guardò con occhi consapevoli e lei serrò la mascella mentre il suo sguardo si perdeva nel pavimento. "Inoltre, non penso che sia qualcosa che un medico possa aggiustare." affermò lui, sospirando mentre si alzava da terra.
"Cosa intendi?" chiese Molly mentre Kai andava a pulirsi il sangue rimasto sulla bocca con un asciugamano.
"Beh." iniziò con un sospiro. "Sai il piano di fusione 'tu non sei il mio gemello anche se siamo coetanei'?" chiese, quasi retoricamente. "Mi sono fuso con Luke quando avrei dovuto fondermi con Jo. E ora penso che potrei morire." affermò, alzando le spalle e ridendo sull'ultima parte.
Molly si morse l'interno della guancia. Come aveva fatto a non accorgersene? Il suo aspetto suggeriva anche che stesse morendo e l'idea che qualcosa non andasse in lui non le era nemmeno passata per la mente. "C'è un... incantesimo o qualcosa del genere che potresti fare?" gli chiese.
"Non che io sappia." ammise lui, deglutendo.
Molly ci pensò un secondo. "E Jo? Potrebbe essere in grado di aiutare-"
"Non lo farà." Kai la interruppe. Sua sorella lo odiava e aveva tutte le ragioni per farlo, certamente non si sarebbe preoccupata della sua salute.
"Si, ma se tu muori, lei muore." lo fece ragionare Molly. "Quindi deve aiutarti."
. . .
Molly era seduta in silenzio su una sedia nell'angolo dell'ufficio di Jo, Alaric era sulla soglia della porta e Kai era seduto su un lettino mentre Jo misurava la sua temperatura corporea.
La Denver rimase in silenzio, evitando il più possibile il contatto visivo con Alaric e Jo ━ ma anche essere in loro presenza la faceva sentire a disagio.
"I tuoi parametri vitali sono nella norma, la tua temperatura è normale." Jo sospirò. "Non c'è niente che non va dal punto di vista medico."
"Davvero?" disse Kai sarcasticamente. "È la magia." Molly alzò lo sguardo e vide Jo incrociare le braccia per la frustrazione. "Almeno non ho vomitato..." Kai smise di parlare e i suoi occhi si spalancarono ━ aveva parlato troppo presto.
Molly aggrottò le sopracciglia mentre lui cominciava di nuovo a vomitare sangue. Jo afferrò rapidamente un bidone della spazzatura e lo avvicinò a suo fratello per far si che il sangue non sporcasse il pavimento mentre Kai si attaccava rapidamente al suo braccio. Una luce rossa illuminò il suo palmo mentre iniziava a sottrarre la sua magia.
Molly si alzò lentamente dalla sedia e Alaric si precipitò in avanti, trascinando via Jo che iniziò a gemere per il dolore.
Kai fece alcuni respiri profondi mentre si metteva di nuovo in posizione eretta. Alaric fece allontanare Jo da un lato, ignaro della prossima mossa di Kai. Tutti guardano il ragazzo con cautela mentre lui ansimava.
"Wow." esclamò, leggermente confuso. "Mi sento meglio."
"Certo! Hai assorbito la mia magia!" ribatté Jo, irritata.
"Scusami... non avrei voluto..." ammise Kai, emettendo un altro respiro profondo. "Ma... mi sento veramente meglio." si fermò per qualche secondo e poi il suo sguardo tornò su Jo. "Devi darmi la tua magia."
"Che cosa?" chiese la donna con le sopracciglia alzate.
"Questa finta fusione sta chiaramente fallendo. Avrei dovuto prendere la tua magia... giusto?" Kai si alzò e fece un passo verso Jo, che fece a sua volta un passo indietro. "Ascolta, non lo so, mettila in un orsacchiotto o in secchio, dove vuoi... ma devi darmela" disse, allungando una mano verso di lei, che Alaric respinse con uno schiaffo.
"Senti, potrei rompere tutte le piccole ossa della tua mano con una sola stretta." dichiarò Alaric, tenendo la mano di Kai. Molly si allunga in avanti e separò i due, deglutendo prima di parlare. "Jo sopravvive solo se sopravvive anche Kai." affermò, cercando di far ragionare i due.
"Ma ci deve essere un altro modo..." disse Alaric.
"Lo farò." affermò Jo, facendo girare le teste di tutti verso di lei. "Hanno ragione, Ric. Sta morendo, e porterà con sé l'intera congrega."
"Perfetto." esclamò Kai, applaudendo con un sorriso. Alaric si voltò verso di lui con uno sguardo truce, spostando poi lo sguardo su Jo mentre i due si muovevano verso l'angolo della stanza per avere una conversazione separata.
Kai si lasciò cadere di nuovo sul lettino e Molly, ancora ubriaca, inciampò di nuovo sulla sedia. Lo sfinimento cominciò a insinuarsi su di lei mentre seppelliva la testa tra le braccia e le adagiava sul tavolo accanto a lei.
"Kai, possiamo parlare?" chiese Jo, non tanto quanto una richiesta, ma più come un ordine. Kai sospirò, alzandosi e dirigendosi pigramente verso di lei mentre insieme uscivano dall'ufficio.
Molly urlò internamente mentre si rendeva conto che l'avevano lasciata da sola con Alaric ━ la sua testa stava già pulsando a pensare al discorso che stava per ricevere.
"Stai bene?" le chiese Alaric dal lato opposto della stanza. Molly alzò lentamente la testa dal tavolo e annuì leggermente, facendo sospirare l'uomo a pochi metri da lei. "Non mi sembra che tu stia bene."
"Così ho sentito." ribatté Molly.
"Ti sta minacciando?" chiese Alaric, piano. "Ti sta spaventando? Perché se lo sta-"
"Ma che diavolo?!" sbottò Molly con gli occhi spalancati, interrompendolo. Non desiderava altro che scomparire sotto il pavimento e finire quella conversazione che aveva preso una svolta alquanto brusca. "No!"
"Siamo preoccupati per te, Molly." affermò Alaric con uno sguardo preoccupato. "Tutti noi."
"Bene... smettetela di preoccuparvi." disse la bruna. "Kai non è la ragione per cui sono... così in questo momento." ammise, quasi imbarazzata.
Non ci volle molto ad Alaric per capire cosa intendeva. "Tyler ha commesso un errore, però ora sta lavorando su se stesso." la informò. "Ma puoi biasimarlo?"
Molly abbassò lo sguardo sul pavimento e la conversazione tacque per un secondo. Alaric pensò alle parole successive, cercando qualcosa che potesse riportarla alla realtà. "La mamma di Caroline è morta."
La testa di Molly scattò verso di lui. "Che cosa?" mormorò in un sussurrò. "Quando?"
"Pochi giorni fa." rispose lui con le sopracciglia inarcate. Liz Forbes era stata una grande donna, un angelo a cui avevano strappato le ali troppo presto.
La testa di Molly era bassa mentre un nodo le si formava in gola. Sapeva perché le stava dicendo questo, e stava funzionando. "Non lo sapevo." mormorò. "Come sta... Caroline?"
Alaric alzò le spalle. "Sta reprimendo le sue emozioni." la informò, ma Molly non disse niente. Lui aspettò un secondo prima di parlare di nuovo. "Perché non parli con Tyler? Tu e Kai. Insieme."
Molly non voleva continuare a litigare con lui, ma Alaric non sapeva che Tyler non è quel tipo di persona che capisce e perdona. Ma sapeva anche che non avrebbe potuto smettere di parlare con lui ━ o con i suoi amici ━ per sempre.
"Va bene." mormorò Molly, guardando Alaric. "Lo faremo."
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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏
𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 2156
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