❨ 𝟬𝟭𝟵 ❩
━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆
𝒂𝒄𝒕 𝒕𝒘𝒐 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙
〔 capitolo diciannove . . . . the vampire diares〕
༄ // ❝ immunità ❞
Era un'ora che fissava il soffitto.
Mentre il mondo girava, il cuore di Kai perdeva un battito. Sentendo il respiro della ragazza accanto a lui, si sentiva sempre più ansioso al pensiero che anche lei si sarebbe svegliata sentendosi diversa.
La sua mente correva a cento miglia all'ora, sentendo solo quella che sembrava sensibilità.
E continuava a pensare a Luke, e all'espressione sul viso di Jo quando aveva trovato il suo corpo. E a quello che aveva appena fatto. Come aveva appena ━ con noncuranza ed egoismo ━ preso la vita di Luke.
Sentì il suo corpo riempirsi di questa smisurata sensazione di tristezza, e non riusciva a liberarsene.
Eppure si sentiva ancora se stesso. Si sentiva ancora orgoglioso di aver tolto la vita a Luke e di aver finalmente ottenuto ciò che voleva.
Sentiva la magia scorrergli nelle vene come filo infinito e una sensazione di sazietà. Le streghe normali non riuscirebbero a capire la sensazione di magia nel proprio corpo, dato che non ne sono mai state prive, ma era la sensazione migliore del mondo.
Molly si mosse leggermente nel letto e i pensieri di Kai furono reindirizzati su di lei. I suoi capelli le caddero sul viso mentre si girava verso di lui anche se era ancora addormentata. Kai portò dolcemente la mano sul suo viso e, con un delicato movimento, le sollevò i capelli, rivelando il suo viso ancora avvolto nel sonno.
Ammirò la sua pelle pallida. E le sue guance rosee. E le sue ciglia naturalmente lunghe. E il modo in cui poteva vedere i suoi occhi muoversi sotto le sue palpebre mentre sognava. E il modo in cui le sue labbra si aprivano appena appena quando espirava.
E il modo in cui era fissato con Molly sembrò così strano. Non era un'ossessione, o un bisogno di qualcosa che non poteva avere ━ era qualcos'altro.
E così si sentì di nuovo triste ━ perché la desiderava in quel modo. Perché sapeva di non meritarla.
Per quanto questi pensieri cercassero di farsi strada nella sua mente, Kai li respinse velocemente. Non poteva lasciarla andare e non gli importava se era egoista.
Gli occhi di Molly iniziarono ad aprirsi lentamente e Kai fu preso dal panico. Per la prima volta nella sua vita, non sapeva cosa dire o cosa fare.
Quindi prese la semplice decisione di scomparire.
. . .
Molly scese le scale della casa dei Salvatore dietro Stefan. "Sei sicura?" le chiese il più piccolo dei fratelli Salvatore mentre si fermava davanti a una grande porta di legno nel seminterrato.
La Denver si era svegliata quella mattina non trovando Kai al suo fianco ━ ma ormai era abituata a quella sensazione.
Per quanto questa cosa la rendesse alquanto triste, non era quello che la preoccupava. Quella notte ci sarebbe stata la una piena e Molly non si trasformava da almeno sette o otto mesi.
Odiava trasformarsi più di qualsiasi altra cosa ━ l'emicrania, le ossa che si spezzavano, i continui dolori, la paura di fare male a qualcuno.
E il famoso autocontrollo che le aveva insegnato Klaus molto tempo prima era più che andato. Per questo adesso si trovava nella casa dei Salvatore ━ alla ricerca di quella che sembrava l'unica soluzione.
Molly annuì in modo esitante e Stefan aspettò un breve momento che lei cambiasse idea prima di aprire la porta per rivelare un enorme cespuglio di strozzalupo al centro della piccola stanza.
Molly arricciò il naso quando il forte odore la colpì mentre Stefan si dirigeva verso la pianta, iniziando a strappare i fiori di strozzalupo.
Molly osservò la scena con un cipiglio sul volto. "Mio zio Zach coltivava tutta questa roba." la informò Stefan. "Nessuno gestisce questo posto da quando è morto."
"Era un cacciatore?" chiese Molly.
Stefano scrollò le spalle. "Gli piaceva solo sentirsi al sicuro." disse, mettendo i fiori in un sacchetto di plastica. "Pensi che questi siano abbastanza?"
Molly deglutì e annuì, prendendo il sacchetto dalle sue mani. "Grazie." mormorò, non staccando gli occhi dallo strozzalupo.
"Presumo che tu non abbia più molto di quel controllo che ti ha insegnato Klaus." disse Stefan.
Molly fece una risata secca. "Lo scopriremo."
Stefan sorrise debolmente e le passò accanto uscendo dalla porta. "Mi offrirei di aiutare ma..."
"Non ti preoccupare." disse Molly, seguendolo lungo il corridoio. "È una cosa che devo fare da sola."
Il telefono di Molly emise un segnale acustico e, abbassando lo sguardo sullo schermo, vide un promemoria che si era prefissata ed emise un sospiro.
"Devi andare?" chiese Stefan, captando il suo disagio.
"Sì." Molly deglutì rumorosamente, guardando il Salvatore negli occhi.
Il vampiro dagli occhi verdi annuì. "Stai attenta."
. . .
Le foglie morte della foresta scricchiolarono sotto i suoi piedi mentre Molly si avvicinava al retro del camion di Tyler. Si sporse dal lato e afferrò gli enormi anelli delle catene, che sferragliarono l'uno contro l'altro mentre lei si faceva strada nella cantina dei Lockwood.
Scese le ripide scale e, quando arrivò sottoterra, spinse il cancello di metallo e mise le catene nella pila di cose che aveva messo lì prima.
Molly fece un rapido controllo mentale per assicurarsi di avere tutto ━ catene, strozzalupo, lanterne.
Spostando la sua lanterna, si sedette sul pavimento e aprì la sua bottiglia d'acqua, afferrando il sacchetto di strozzalupo che le era stato dato prima da Stefan Salvatore.
All'improvviso, un'altra ondata di dolore le attraversò la testa, facendole stringere con forza gli occhi. E, aspettando che passasse, si portò le mani ai lati della testa.
"Emicrania?"
Molly girò di scatto la testa, vedendo Kai appoggiato al muro della cantina con le braccia incrociate e un sorriso stampato sul viso. "Non dovresti essere qui." disse piano la bruna, con le sopracciglia inarcate.
"E invece eccomi qua." Kai alzò le spalle felicemente, avvicinandosi e osservando le sue cose. "Sono per me?" chiese, sollevando le catene e sorridendo maliziosamente.
Molly ignorò la sua battuta. "Kai, seriamente. Non dovresti essere qui." lo avvertí.
"Penso di poterlo gestire." rispose, ma quando Molly non disse niente, il sorrisetto sul suo viso venne sostituito da un cipiglio. "È così brutto?"
Molly annuì leggermente. "Allora sono qui per aiutarti." affermò, sicuro della sua decisione.
"Non c'è niente in cui puoi aiutare." disse Molly, aprendo il sacchetto di strozzalupo e inserendo una mano per afferrare un fiore ━ tuttavia la sua pelle bruciò immediatamente quando fece contatto con la sostanza velenosa, lasciandolo cadere.
Quando ci riprovò, ottenendo lo stesso risultato, Kai le prese il sacchetto dalle mani, facendo sospirare in modo frustrato la Denver.
"Cosa farà questo?" chiese il ragazzo Parker, esaminando il fiore.
Molly si massaggiò le tempie. "Mi indebolirà o mi renderà più forte. O la va o la spacca." disse, porgendogli la sua bottiglia d'acqua. "Schiacciali lì dentro."
Kai prese la bottiglia e iniziò a sbriciolare i fiori di strozzalupo al suo interno. Molly afferrò l'estremità di una catena e si alzò, camminando verso il muro della cantina e iniziando a farla passare attraverso uno dei buchi.
"Quando comincio a trasformarmi devi andartene, capito?" disse Molly e, quando Kai non rispose, si girò verso di lui. "Kai."
"D'accordo." disse lui. "Ma solo se ne posso bere un po'." disse sarcastico, sollevando la bottiglia che ora aveva assunto una sfumatura di verde, con la fronte corrugata.
Molly alzò gli occhi al cielo e gli prese la bottiglia dalle mani, preparandosi mentalmente per lungo momento prima di bere un enorme sorso. Kai guardò la scena preoccupato, potendo capire quanto facesse male e quando Molly si allontanò la bottiglia dalle labbra, cominciò a tossire. Kai sussultò mentre la guardava, cercando di pensare a qualcosa che potesse aiutarla.
Molly si asciugò la bocca. "Gesù." borbottò, grattandosi la gola con le mani prima di bere un altro sorso finché la bottiglia non divenne vuota.
"Scommetto che ci sono modi migliori per farlo." affermò Kai, incerto su cosa dire.
"Pensi che non abbia provato altri modi?" chiese Molly con voce roca, grattandosi le braccia mentre sentiva lo strozzalupo scorrergli nelle vene.
La Denver tornò al muro e tirò le catene per assicurarsi che fossero messe bene, ma le lasciò cadere quando la sua testa ricominciò a martellare ━ serrando la mascella e aspettando che passasse.
Kai guardò la scena a disagio. Non gli piaceva vederla così, ma non poteva nemmeno lasciarla da sola in un momento così difficile.
I due si fissarono per un secondo, finché Molly non interruppe il silenzio. "Puoi... girarti?" disse lei.
"Perché?" chiese Kai.
"Perché mi piacciono questi vestiti e non voglio che si rovinino" rispose semplicemente Molly, guardando in basso.
"Oh." rispose Kai, sospirando mentre si girava lentamente, incrociando le braccia davanti a sé. "Sai, potrei aiutarti a toglier-"
"Stai zitto." lo ammonì Molly, iniziando a spogliarsi in modo esitante e gettando i suoi vestiti a lato, restando solamente con la biancheria intima. "Potresti... aiutarmi a vedere sono bloccata per bene?" mormorò piano.
Kai si voltò e la vide coprirsi goffamente. Le sorrise in modo sfacciato e si diresse verso di lei, controllando le catene per un momento mentre la guardava bloccarsi anche le caviglie. Osservò la velocità con cui lo faceva, come se fosse una seconda natura ━ e per lei lo era.
Molly indicò la pila di cose che aveva accumulato. "Puoi prendere-" si interruppe mentre il dolore lancinante di prima le colpiva di nuovo la testa, stringendo gli occhi e trattenendo il respiro.
"Fanculo." sussurrò, sentendo il dolore diventare più forte. "Fanculo." ripeté. "Che ore sono?" chiese con gli occhi chiusi.
Kai guardò rapidamente il suo telefono. "Otto e trentaquattro."
Molly emise un forte gemito mentre il dolore cominciava a diffondersi nel suo corpo. Gli occhi di Kai si spalancarono mentre la bruna cadeva sul pavimento della cantina, tenendosi la testa stretta tra le mani. "Molly?!" disse Kai, avvicinandosi a lei.
"Devi andare." mormorò lei prima di emettere un altro gemito di dolore. "Adesso, Kai..."
"Voglio aiutare." rispose lui, sussultando mentre la guardava dimenarsi per il dolore.
"Hai già fatto abbastanza." Molly gemette, stringendo le unghie nel palmo della mano mentre stringeva i pugni. "Vai... per favore..." cominciò a respirare affannosamente, ma lui non si mosse. "Kai-" le sue parole vennero interrotte da un forte urlo, sentendo le ossa del suo corpo spezzarsi.
Kai abbassò lo sguardo sulla sua spalla, vedendola completamente fuori posto. "Santo cielo." mormorò.
"Vai!" urlò Molly. "Prendi quelle catene e chiudi a chiave il cancello-" un altro osso si spezzò, facendole emettere un altro urlo mentre si dimenava a terra per il dolore.
Kai lanciò un'occhiata alle catene e poi di nuovo a lei, afferrandole rapidamente e dirigendosi verso il cancello. Avvolse le catene attorno alle due porte di ferro e tirò con forza per tenerle insieme.
Molly respirò pesantemente mentre alzava debolmente lo sguardo per vedere Kai ancora all'interno della cantina con lei ━ i suoi occhi si spalancarono. "Cosa fai?!" urlò, tremando in modo incontrollabile.
Kai strinse la mascella. "Non ti lascerò qui da sola." disse severamente, deglutendo e tornando verso di lei.
"Ti ucciderò." urlò Molly mentre la sua voce si faceva più profonda.
"No, non lo farai." Kai scosse la testa.
Molly cadde sulla schiena e iniziò a respirare pesantemente. "VATTENE!" urlò, prima che la sua gamba scattasse rapidamente, facendo slogare il suo osso con un rumore terribilmente assordante. Urlò così forte che Kai dovette portarsi le mani alle orecchie, iniziando a farsi prendere dal panico ━ non sapendo come aiutarla.
Dopo un momento, si spezzò anche l'altra gamba e Molly emise un altro urlo, girandosi su un fianco e contorcendosi per il dolore.
Kai si precipitò verso di lei e si chinò. "Molly?"
"Fa male..." gridò lei, respirando affannosamente. "Fa male."
Muovendosi per guardare la sua schiena, Kai la esaminò rapidamente mentre lei singhiozzava - era completamente all'oscuro su cosa fare. "Respira con me." propose, deglutendo rumorosamente mentre inspirava profondamente. Tuttavia Molly continuò a gridare per il dolore. "Molly... per favore..." disse, inspirando di nuovo profondamente.
Molly chiuse gli occhi e si sforzò di respirare profondamente. "Bene..." lui annuì rapidamente mentre espiravano insieme. "Ancora." inspirò insieme a lei, ma si fermò quando il braccio di Molly si sollevò in aria e il suo gomito si piegò nella direzione completamente sbagliata. Molly urlò mentre il dolore continuava a diffondersi nel suo corpo.
Uccidila.
I pensieri di Kai gli arrivarono di soppiatto dal nulla.
Uccidila e sarà tutto finito, niente più dolore. La porterai in un posto bello e sicuro.
Le urla di Molly si spensero mentre i suoi pensieri riprendevano il controllo. Kai si voltò lentamente e si concentrò sulla pila di oggetti. Vedendo delle altre catene, poté sentire se stesso discutere mentalmente nella sua testa.
Sarà rapido e indolore.
"Fa male." urlò di nuovo Molly, ma Kai rimase concentrato sulle catene.
Se solo riuscissi a farla stare ferma per un secondo... potresti avvolgerle le catene intorno al collo e... sarebbe tutto finito. Non farà più male. E sarà grazie a te... la porterai in un posto migliore...
"No." disse Kai, uscendo dai suoi pensieri.
Rendendosi conto che le urla erano cessate, si voltò e vide Molly completamente immobile che gli dava le spalle, sdraiata su un fianco.
Non aspettando nemmeno un secondo, si precipitò verso di lei e la girò. "Mol-"
La bruna girò la testa di scatto verso di lui, facendolo inciampare sulle sue mani mentre gli ringhiava rumorosamente in faccia. Le zanne le pendevano dalle gengive e i suoi occhi non erano più marroni, ma di un giallo penetrante. Le sue urla di dolore non sembravano nemmeno più umane.
Molly tirò le catene con forza e Kai indietreggiò, guardando con paura la sua spina dorsale, che aveva iniziato a muoversi sotto la sua pelle. Alla vista di questo, indietreggiò ancora di più mentre le sue urla si trasformavano in ringhi.
Molly si alzò rapidamente e corse verso di lui, ma le catene la fecero cadere di nuovo a terra. Kai si mise contro il muro, completamente congelato. Lei corse di nuovo verso di lui, ma le catene la buttarono di nuovo a terra. "Molly, fermati!" urlò Kai.
Molly si alzò debolmente da terra e corse di nuovo verso di lui, ma una delle catene si staccò dal muro, facendo prendere Kai dal panico mentre i suoi occhi disumani si concentravano su di lui. Non aveva via di uscita.
Kai respirò pesantemente, vedendo l'altra catena staccarsi dal muro mentre lei si lanciava verso di lui, portandogli gli artigli verso la gola ━ ma lui l'afferrò prima che potesse toccarlo.
La fissò negli occhi e tremò in modo incontrollabile mentre con forza le teneva lontana la mano. I due si fissarono profondamente prima che un bagliore rosso cominciasse ad illuminare la mano di Kai.
Lo stesso Kai fu colto alla sprovvista da quello che stava succedendo, abbassando lo sguardo e guardando la luce rossa. Molly gli portò l'altra mano alla gola, ma lui girò di scatto la testa e afferrò anche quella ━ usando la sua magia.
La realizzazione brillò nei suoi occhi mentre la magia della Denver si esauriva rapidamente ━ stava usando i suoi poteri da sifone per risucchiare la maledizione del licantropo. Molly si ritrasse debolmente da lui e cadde in ginocchio, respirando velocemente quando sentì il suo corpo iniziare a guarire da solo, prima di cadere a terra.
Kai si chinò su di lei e la esaminò velocemente, sollevandole delicatamente la testa da terra e appoggiandola sulle sue gambe. La bruna respirava pesantemente e lentamente e il suo corpo era coperto di sudore e lacrime.
Kai deglutì il nodo che gli si era formato in gola mentre le scostava i capelli dal viso e le posava una mano sulla guancia, continuando a risucchiare la maledizione.
Molly era esausta e riusciva a malapena a elaborare ciò che stava accadendo. Sollevò debolmente la mano per tenergli il braccio mentre la mano di Kai continuava a tenergli la guancia. "Fa male." parlò così piano che riuscì a malapena a sentire se stessa.
Una lacrima le scese dall'occhio e Kai la asciugò delicatamente con il pollice. "Niente ti farà più del male."
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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏
𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 2663
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