❨ 𝟬𝟭𝟲 ❩
━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆
𝒂𝒄𝒕 𝒕𝒘𝒐 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙
〔 capitolo sedici . . . . the vampire diares〕
༄ // ❝ nemico pubblico ❞
Molly si svegliò con uno sbadiglio.
La sua stanza era ben illuminata dalla luce naturale del sole e, stiracchiandosi e passandosi una mano sul viso, lanciò un'occhiata alla sveglia sul suo comodino ━ erano le otto del mattino.
Non ricordava nemmeno di essersi addormentata, solamente di essersi sentita pietrificata per aver abbassato la guardia con il ragazzo con cui aveva passato sette mesi insieme. Non si sarebbe dovuta fidare di lui e non l'avrebbe dovuto fare uscire dal mondo prigione.
Alzandosi velocemente, si mise a sedere mentre ricordava il motivo per cui aveva tanta paura di addormentarsi.
Lanciando uno sguardo dove sapeva che si era addormentato Kai, vide una coperta piegata sul divano al posto del sifone.
Una sensazione di allarme pervase il suo corpo. "Merda." sussurrò Molly, togliendosi le coperte velocemente e correndo verso la sua porta, fermandosi mentre sentiva una brezza fredda provenire da dietro di lei ━ che le fece venire la pelle d'oca.
Si girò lentamente e vide la finestra spalancata che Kai aveva usato per entrare la sera prima. La bruna strinse la mascella e si avvicinò per chiuderla. Se n'era andato di nuovo senza nemmeno salutarla, proprio come nel bosco, e anche quando aveva tentato di uccidersi ━ ma questo lei non lo sapeva.
Molly tornò di nuovo nel suo letto e si mise a guardare un po' Facebook, notando che erano successe un sacco di cose in sua assenza.
Tuttavia, il vero motivo per cui si era rimessa sotto le coperte era perché non voleva scendere di sotto. Perché sapeva che se fosse scesa al piano di sotto avrebbe dovuto affrontare dei problemi. E il modo migliore per affrontare i problemi è nascondersi nella propria stanza e non occuparsene.
Ma non poteva ricadere in quell'abitudine, nemmeno nelle circostanze in cui si trovava. Così decise di vestirsi, farsi i capelli e truccarsi. E quando finì, sembrò presentabile per la prima volta dopo tanto tempo.
Molly uscì dalla sua camera da letto e percorse il lungo corridoio della mansione dei Lockwood. Ma la porta di Tyler si aprì prima che lei potesse scendere le scale mentre lui la fermava. "Dove stai andando?" le chiese.
"Ho bisogno di vestiti." rispose la Denver.
"Non puoi andare adesso." affermò il ragazzo Lockwood, facendo aggrottare la fronte della bruna, mentre lo guardava confusa. "Cosa? Perché no?"
"Nessuno sa dove sia Kai." la informò Tyler in modo apprensivo, preoccupato per la sua sicurezza mentre Molly deglutiva rumorosamente. "E allora?"
"Allora, non penserai mica che ti lasci uscire da sola, vero?" disse il ragazzo Lockwood, incrociando le braccia con un sopracciglio inarcato.
"Okay, mamma." disse la Denver sarcasticamente, alzando gli occhi al cielo mentre cercava di superarlo. Tuttavia lui le bloccò di nuovo la strada, spostandosi davanti a lei con uno sguardo severo mentre la bruna sbuffava infastidita. "Ho gestito Kai da sola per sette mesi e non so quanti giorni. Penso che starò bene se vado al centro commerciale da sola per al massimo un'ora."
"Scusa." disse Tyler, abbassando lo sguardo sui suoi piedi.
Il telefono di Molly iniziò improvvisamente a squillare e la bruna emise un sospiro frustrato prima di rispondere. "Che cosa c'è?" disse, sfogando la sua rabbia su chiunque la stesse chiamando.
"Buongiorno anche a te." rispose Damon con un tono sarcastico.
"Chi è?" le chiese Tyler.
"Stai zitto." lo ammonì Molly, mettendo una mano sulla bocca dell'ex lupo mannaro accanto a lei mentre cercava di ascoltare le parole del vampiro.
"No, tu stai zitta." disse il Salvatore attraverso il telefono, alquanto confuso.
"Sto parlando con Tyler." ammise la Denver, sospirando.
"Cavolo, mi dispiace per te." affermò il corvino.
"Ti ho sentito." lo informò Tyler, togliendosi la mano della sua sorella adottiva dalla faccia mentre alzava il tono della voce, facendo sì che il vampiro lo sentisse.
"Devi andare al liceo il prima possibile." Damon sospirò, ignorando il commento del ragazzo Lockwood.
"Perché?" chiese Molly, non capendo perché avesse bisogno di lei.
"Kai ha rinchiuso Elena lì dentro." la informò il Salvatore. "Quindi io, la fidanzata strega di Alaric e la barbie riccia di Tyler siamo in missione di salvataggio e abbiamo bisogno di rinforzi."
"Sarò lì in cinque minuti." disse la bruna prima di riagganciare, oltrepassando Tyler mentre lui la seguiva velocemente giù per le scale, non capendo cosa avesse detto Damon. "Cosa sta succedendo?" le chiese.
"Kai ha preso Elena." lo informò Molly, prendendo le chiavi della macchina di Tyler dal tavolo vicino alla porta d'ingresso. "E io prendo la tua macchina."
"Assolutamente no." disse il ragazzo Lockwood, afferrandole le chiavi dalla mano con un cipiglio sul viso mentre alzava il braccio in alto.
"Tyler, ora non è il momento di giocare a fare il fratello maggiore protettivo." lo avvisò la Denver. "Non sei più un lupo. Sono più forte di te e non sono proprio dell'umore giusto per parlare. Quindi dammi quelle dannate chiavi così posso andare a salvare Elena da quello psicopatico di Kai."
Tyler non disse niente, limitandosi a restituire sgarbatamente le chiavi della sua macchina a Molly ━ e prima che potesse dire altro, la bruna era già fuori dalla porta.
. . .
Molly parcheggiò l'auto nel parcheggiò dietro la scuola e scese dal veicolo, correndo velocemente verso Damon e quella che sembrava essere Jo.
"Dov'è Liv?" chiese preoccupata la bruna, non vedendo la bionda vicino a loro.
"L'ha presa il gemello prodigioso." la informò il Salvatore con un cipiglio sul volto. "Quindi, al posto suo, abbiamo il piano Z." indicò Jo.
La fidanzata di Alaric deglutì nervosamente, leggermente spaventata. "Io nasconderò Damon con la magia e-"
"E tu sei la distrazione." il vampiro indicò Molly. "Non c'è tempo per spiegare il piano in modo approfondito, non fare domande e andiamo."
Molly fece un respiro profondo, ancora una volta la sua vita sarebbe stata messa in pericolo per salvare i suoi 'amici' che a quanto pare la vedevano solamente come un'esca o una ruota di ricambio ━ ma non aveva tempo per discutere di questo.
E prima che se ne rendesse conto, stava entrando da sola dalla porta sul retro del suo liceo.
Chiudendola il più silenziosamente possibile, si guardò intorno leggermente spaventata, notando una lampada ciondolante appesa al soffitto, che causava lo sfarfallio di tutte le luci.
Molly deglutì mentre percorreva lentamente il corridoio con un solo pensiero che le ronzava per la testa ━ questa era la seconda volta che interpretava la scena di un film horror ed era tornata a casa da solo due giorni.
"Fanculo." sussurrò a se stessa prima di deglutire. "Kai!" urlò, facendo sì che il suo nome echeggiasse per i corridoi mentre lei si guardava intorno, cercando di capire dove si trovasse il ragazzo Parker. "Kai, so che sei qui." urlò di nuovo.
Molly girò un angolo, iniziando a percorrere un altro corridoio fiancheggiato da armadietti rossi. "Kai!" urlò più forte.
"Molly?!" rispose una voce femminile, sembrando alquanto spaventata.
La Denver si fermò sui suoi passi, riconoscendo la voce della sua amica, ma non capendo da dove provenisse. "Elena?!" urlò di rimando.
"Molly!" urlò Elena di nuovo. "Molly aiutami, ti prego!"
La bruna corse lungo il corridoio, seguendo la sua voce. "Sto arrivando!" disse. "Elena!"
"Sono qua dentro-" urlò la Gilbert dallo sgabuzzino degli inservienti che Molly aveva appena superato, facendola fermare così in fretta che quasi cadde a terra. La bruna spalancò la porta e si precipitò nel posto buio senza esitazione.
La porta si chiuse rumorosamente dietro di lei, facendola sobbalzare.
Poi sentì un clic e la luce si accese. "Boo." sussurrò Kai, trovandosi magicamente a pochi centimetri da lei.
Gli occhi di Molly si spalancarono e quando fece per tirare un urlo, lui la fermò, premendole una mano sulla bocca mentre la avvolgeva con le sue forti braccia, impedendole di dimenarsi e azzerando la distanza tra di loro.
"Ssh, ssh." le sussurrò all'orecchio mentre la schiena della bruna era premuta contro il suo petto, facendo aderire perfettamente i loro corpi. "Non ti farò del male." disse a bassa voce.
Molly continuò a dimenarsi e le sue urla vennero attutite dalla mano del sifone. Kai le diede dei rapidi baci sul collo mentre continuava a cercare di calmarla. E per quanto odiasse ammetterlo, funzionarono. La Denver smise di dimenarsi, ansimando profondamente mentre lo guardava con la coda degli occhi.
"Non ti farò del male." ripeté lui in un sussurro. "Non ti farei mai più del male. Capito?"
Molly annuì rapidamente e Kai abbassò lentamente la mano dalla sua bocca. "Dov'è Elena?" fu la prima cosa che disse, cercando di ignorare quello che il ragazzo Parker aveva appena detto mentre le sue guance si facevano di un rosso fuoco.
"Non devi fingere di essere preoccupata per Elena davanti a me." affermò lui, togliendo lentamente le braccia dal suo corpo e ristabilendo la distanza fra loro. "Perché io so che in realtà sei preoccupata per il senso di colpa che porteresti per il resto della tua vita se io la uccidessi."
"Smettila di mettermi delle parole non vere in bocca." disse Molly con rabbia. "Dov'è Elena?!"
"Boh, da qualche parte, non lo so." mormorò, alzando le spalle mentre si guardava intorno. "Non ha più il suo anello per proteggerla da sole, quindi non ci sono molti posti in cui può andare."
"Cosa le hai fatto?" chiese la bruna con impazienza.
"L'ho solamente uccisa un paio di volte. Stavo praticando alcuni incantesimi per la fusione." affermò sorridendo.
"Non ti fonderai con Jo." disse Molly. "La ucciderai."
"Sì, questo è un po' il punto." rispose il ragazzo Parker.
Uno schianto risuonò fuori dalla porta e Kai alzò lo sguardo, aggrottando le sopracciglia e allungando la mano verso la maniglia per vedere cosa fosse successo. La Denver gli si avvicinò rapidamente. "Quindi non c'è una via di fuga dalla fusione?" chiese, cercando di pensare ad altre domande per tenerlo occupato.
Kai esaminò il viso di Molly per un momento prima di lasciarsi sfuggire una smorfia silenziosa. "Davvero Molly?" un sorrisetto crebbe sul suo volto mentre la bruna serrava la mascella. "Tu sei la distrazione, vero?"
"Non so di cosa stai parlando." Molly scosse la testa mentre il sifone la superava e spingeva la porta per aprirla, precipitandosi lungo il corridoio.
"Elena!" urlò il ragazzo Parker, trascinando ogni sillaba del suo nome. La Denver uscì dallo sgabuzzino poco dopo di lui, osservandolo mentre si guardava intorno con rabbia. Kai si girò e si grattò il mento mentre tornava da Molly. "Dove cazzo è finta, Molly?"
La bruna osservò Jeremy arrivare da dietro l'angolo, che scoccò una freccia nella spalla del sifone senza esitazione. Lui cadde a terra ed emise dei gemiti sommessi, prima che Alaric spuntasse fuori dal nulla e gli infilasse una siringa nel collo.
Non ci volle molto perché qualunque cosa gli avesse iniettato lo mettesse KO. Molly osservò mentre gli occhi di Kai si chiudevano lentamente.
"Dov'è Elena?" chiese Jeremy.
"Damon e Jo l'hanno presa. Sta bene, penso." rispose la Denver mentre il piccolo ragazzo Gilbert sospirava, sembrando sollevato.
"Che cosa avete intenzione di fare?" Molly alzò lo sguardo su Alaric. "Con Kai?"
"Tenerlo sedato finché Jo non sarà pronta a batterlo nella fusione."
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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏
𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 1844
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