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━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆

𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙

capitolo dodici . . . . the vampire diares

༄ // ❝ puoi essere migliore ❞















"Come fai ad essere un lupo mannaro vegetariano?" chiese Kai confuso mentre tagliava aggressivamente la sua bistecca ━ il suono del coltello che raschiava il piatto fece rabbrividire la bruna.

"Solo perché sono un lupo mannaro non significa che devo mangiare carne." rispose Molly alzando gli occhi al cielo. "Sì, ma è vero che tu..." Kai recitò drammaticamente una situazione in cui Molly mangerebbe il braccio di qualcuno.

"Io non mangio le persone, Kai." la Denver lo interruppe seccata. "Parla per te." gli occhi di Molly si spalancarono alle parole del sifone e smise di masticare il boccone di insalata che aveva appena messo in bocca. "Sto scherzando." si difese il Parker alzando gli occhi al cielo.

La bruna si rilassò immediatamente e continuò a mangiare. La conversazione divenne subito silenziosa poiché tutto ciò a cui Molly riusciva a pensare era il fatto che aveva il grimorio e la fiala nascosti al piano di sopra all'insaputa di Kai.

Avrebbe potuto fare ciò che aveva voluto per mesi ormai ━ ovvero andarsene da lì, lasciando Kai da solo a continuare la sua necessaria sofferenza per quello che aveva fatto.

Ma si odiava per sentirsi come se non potesse andarsene senza di lui. Tuttavia la sicurezza degli altri doveva venire prima dei suoi sentimenti.

"Sei felice di tornare a casa?" le chiese il sifone, strappandola dai suoi pensieri. "Che cosa?" domandò la bruna.

"Sei felice di tornare a casa?" ripeté lui. "Questo è il momento in cui mi sono avvicinato di più ad andarmene." fece una pausa. "Voglio dire... a parte quando ho sparato a te e a Bonnie per prendere l'ascendente."

"Oh." Molly deglutì, pensando che avesse scoperto il suo segreto. "Sì."

Kai sapeva che farle così tante domande lo rendeva fastidioso, ma quello era l'unico modo per farla parlare. Quella sera era molto più silenziosa del solito. "Presumo che tu non abbia un ragazzo che ti aspetta a casa..."

"E tu come fai a saperlo?" chiese Molly. "Beh, considerando che hai provato a baciarmi, e hai scritto nel tuo diario che la persona che ti manca di più è il tuo gatto..." 

"Stai leggendo il mio diario?!" domandò la Denver preoccupata. "Sì?" rispose Kai, non capendo cosa aveva fatto di male. "E io non ho provato a baciarti, tu sei venuto da me!" si difese. "Ma no, non ho un ragazzo."

"Hm." Kai diede un morso alla sua bistecca. "Ne hai mai avuto uno?"

Molly elaborò la sua domanda mentre esitava a raccontargli di più sul suo passato. "Ho avuto una relazione con una ragazza qualche anno fa." alzò le spalle aspettandosi una sorta di risposta da Kai, ma lui sembrava impassibile. "Ma in realtà non è andata avanti per molto, non avrebbe potuto. Non le parlo da... anni." disse, rendendosi conto di quanto fosse triste quella frase.

"Ah." rispose Kai. "Come si chiamava?"

"Rebekah." Molly sospirò. "A parte lei, non ho mai avuto una vera relazione. Non so nemmeno se considererei vera anche quella." mormorò, scuotendo la testa. "Non so perché te lo sto raccontando."

"Perché sono l'unica persona che ti presta attenzione." affermò Kai subito dopo senza esitazione, facendo stringere la mascella di Molly. Avrebbe voluto dire che si sbagliava, ma sapeva che non era così. "I tuoi amici fanno schifo, eh?"

La bruna lo guardò aggrottando le sopracciglia. "Non sai niente di loro." rispose. "Non ho bisogno di sapere niente per dire che non sei felice con loro." disse il sifone mentre la conversazione prendeva una piega seria.

Molly fece una pausa. "In realtà non penso di essere 'felice' con nessuno." ammise ━ le sue parole sembrarono molto più deprimenti di quanto pensava. "Non è vero." negò Kai dopo una breve pausa.

I loro occhi si incontrano nuovamente. E per la prima volta, Molly dovette ammettere a se stessa che si sentiva davvero felice con lui. Sapeva che non avrebbe dovuto, ma non solo si sentiva felice, si sentiva al sicuro.

La Denver ruppe il silenzio. "Pulisco io." afferrando il suo piatto e quello di Kai, si alzò dal tavolo. "Lasciami aiutare." disse il sifone, alzandosi anche lui.

"No, non ti preoccupare." rispose Molly, avvicinandosi al lavandino e aprendo l'acqua del rubinetto per lavarli ━ quando il calendario appeso accanto alla finestra attirò la sua attenzione.

Nel mondo reale era il 12 febbraio.

Molly si sentì gelare il sangue. "Sette mesi." sussurrò con gli occhi incollati alla data. "Diciotto anni." sussurrò Kai a sua volta mentre la bruna si girava per vedere che anche lui stava fissando il calendario.

La presenza del diavolo e dell'angelo sulle sue spalle si fece più forte. Ma la Denver ignorò entrambi e prese la sua decisione.

"Ce ne andiamo da qui." affermò con sicurezza. "Domani."

Kai inarcò le sopracciglia. "Come?" chiese confuso e Molly fece un respiro profondo. "Non so come, ma prima a casa della nonna di Bonnie... Bonnie era lì. Non potevo vederla... ma mi ha lasciato un biglietto e il grimorio. E una fiala del suo sangue." deglutì. "Non abbiamo bisogno di una strega Bennett, abbiamo bisogno del sangue di una Bennett."

Kai non disse niente, alquanto confuso mentre Molly si aspettava che si arrabbiasse e le urlasse contro per non averglielo detto prima. Ma il sifone si appoggiò semplicemente al bancone dietro di lui mentre la sua espressione confusa si trasformava rapidamente in un sorrisetto. 

"Congratulazioni, Molly Denver." iniziò con orgoglio. "Hai superato il mio test." 

Molly inclinò leggermente la testa di lato e aggrottò la fronte. "Che cosa?" chiese parlando piano. "Bonnie non è mai stata qui." ammise Kai. "Sono stato io a mettere tutta quella roba lì."

La Denver si sentì crescere un nodo in gola. "Volevo assicurarmi di potermi davvero fidare di te. E adesso so che posso... quindi, urrà per tutti."

"Allora..." Molly sentì che le sue labbra cominciavano a tremare. "Non mi stanno veramente... cercando?" Kai prese nota di come quella fosse la prima cosa che la ragazza notò. "No." rispose.

Molly serrò la mascella nel tentativo di impedire a una lacrima di cadere. "E quindi non possiamo partire domani?" chiese piano.

La bruna scosse la testa e finalmente la lacrima cadde. "Non posso credere di essere stata così stupida da credere a tutta questa stronzata." prese in giro se stessa. "Non posso credere di essere stata così stupida da pensare che in realtà stessero cercando di trovarmi."

"Beh..." iniziò Kai, incerto su come consolarla. "Ho delle buone notizie."

Molly respirò pesantemente. "Cosa adesso?" chiese con rabbia, infuriata per come le avesse dato false speranze. "Domani partiamo comunque." il sifone sorrise.

"Come?" chiese la Denver, sospettosa.

"Quello che ho scritto in quel biglietto era vero." ammise Kai. "Ho solamente bisogno del sangue di una Bennett. E quello è il suo sangue." iniziò. "Ho fatto un incantesimo per estrarlo dal pavimento della caverna da quando l'ho colpita con la freccia." si colpì la tempia con l'indice e sorrise.

"Non ti credo." rispose Molly. "Non devi credermi. Perché domani partiamo, che tu mi creda o no."

. . .

Molly arrancò stancamente attraverso i boschi mentre Kai faceva strada verso la caverna. L'unico suono era quello delle foglie secche che scricchiolavano sotto ogni loro passo, insieme a quello dei rami degli alberi che si muovevano intorno a lei.

Kai era notevolmente più silenzioso del solito. Non aveva proferito parola nemmeno durante la grande colazione che aveva preparato quella mattina per il loro ultimo pasto insieme.

"A cosa stai pensando?" gli chiese Molly, scavalcando un tronco dietro a Kai mentre lui scrollava le spalle. "Non lo so." disse. "Saresti potuta uscire facilmente senza di me. Ma non l'hai fatto."

La Denver era scioccata dal fatto che non le avesse risposto in modo sarcastico. "Tutti meritano una seconda opportunità." rispose, socchiudendo gli occhi per colpa luce del sole mentre lo guardava, anche se lui le stava dando le spalle.

"Beh, spero che tu non ti aspetti molto." Kai sospirò, aggiustandosi le cinghie dello zaino sulle spalle. Molly cercò di non elaborare troppo la sua risposta e continuò la conversazione. "E se me ne fossi andate da qui senza di te? Voglio dire... mi hai dato tutto ciò di cui avevo bisogno per uscire."

"Sapevo che non l'avresti fatto." rispose. "Sì, ma se lo avessi fatto?"

"Sapevo che non l'avresti fatto." ripeté. "Ti conosco molto meglio di quanto pensi."

"Allora qual era lo scopo di mettere lì tutte quelle cose?" chiese Molly. "Noia." il sifone scrollò le spalle. "Cosa farai quando tornerai a casa?"

La bruna sbuffò. "Non lo so. Vorrei solamente guardare tutti gli episodi di Sherlock che mi sono persa." rise. "Però sono felice di rivedere tutti." Molly alzò le spalle. Stava per chiedergli cosa avrebbe fatto lui, ma decise che era meglio non sapere.

Poi si rese conto che erano passati sette mesi dall'ultima volta che aveva affrontato una luna piena ━ non le mancava per niente. 

"Sai che puoi restare a Mystic Falls." lo informò Molly dopo aver fatto un respiro profondo. Kai le lanciò un'occhiata da sopra le spalle, ma poi si voltò e continuò a camminare.

"Non credo che ai tuoi amici piacerebbe molto." disse e la bruna si morse l'interno della guancia mentre pensava. "Parlerò con loro."

Voleva che diventasse migliore ━ più di quanto potesse immaginare.

Per quanto egoista fosse, voleva che lui cambiasse in modo da non dover odiare se stessa per non riuscire ad odiarlo.

"Penso che tutti i miei amici abbiano avuto il loro momento da folli omicidi." ammise Molly, ridendo goffamente ━ Kai non rispose. "Non vuoi mostrare alla tua famiglia che non sei quello che ti accusano di essere?"

Il sifone smise di camminare, e così fece anche la bruna. "È molto più facile a dirsi che a farsi." disse arrabbiato. "Per diciotto anni sono stato bloccato qui a causa loro. Non posso semplicemente fare la persona matura e perdonarli per quello che hanno fatto."

Molly fece un respiro profondo. "Kai." cominciò. "Ti conosco molto meglio di quanto pensi anch'io." fece una pausa. "E so che se ci stai provando... puoi migliorare, puoi essere buono."

"E se loro mi uccidono prima che possa mostrarglielo?" chiese il sifone, cercando dei motivi per difendere il suo ragionamento. "Non glielo permetterò." disse piano la Denver.

"Uccideranno chiunque si metta sulla loro strada." rispose il Parker, scuotendo la testa. "Non capisci? Io devo farlo."

"No, non devi per forza." Molly cercò di convincerlo, aggrottando le sopracciglia e afferrandogli velocemente le mani. Kai si guardò la sua stretta ━ non voleva lasciarsi andare alla vendetta, voleva starle vicino... che strana sensazione.

Ma doveva farlo.

Molly tirò via le mani velocemente quando la sensazione di Kai che iniziava a risucchiare la sua magia le bruciava i palmi. Poi il sifone si voltò e continuò a camminare verso la grotta prima che lei potesse dire qualsiasi altra cosa.

Il cuore della bruna batteva forte mentre si addentravano nel posto buio, sentendo subito il freddo mentre scomparivano dalla vista del sole. Molly si guardò intorno mentre Kai si avvicinava all'unico punto in cui la luce del sole filtrava attraverso la grotta.

"Credi davvero che funzionerà?" chiese la Denver mentre la sua voce echeggiava tra le pareti.

"Deve funzionare." rispose il Parker, posando lo zaino a terra e tirando fuori quello che gli serviva. Molly annuì e si unì a lui nel cerchio di luce, alzando gli occhi al cielo per osservare la luna che iniziava a coprire il sole.

Kai si alzò con l'ascendente in mano, osservando Molly guardare il cielo. Le toccò delicatamente il polso e lei abbassò rapidamente lo sguardo, vedendo il sifone con gli occhi chiusi mentre assorbiva la sua magia.

Kai poi riaprì gli occhi. "Sei pronta?" le chiese.

Molly sorrise nervosamente. "Credo di si." rispose mentre il sifone le dava l'ascendente e lei lo prendeva con le mani tremanti.

"Andrà tutto bene." disse Kai, notando il suo nervosismo. La bruna sorride debolmente e il Parker iniziò a versare la fiala di sangue sull'ascendente.

Molly si sentiva come se il suo cuore potesse schizzarle fuori dal petto in quel preciso momento. Voleva così tanto tornare a casa, ma tutto stava accadendo così in fretta che non aveva avuto il tempo per elaborare ciò che i prossimi giorni avrebbero riservato ai due.

"Okay..." disse piano Kai, alzando lo sguardo su di lei per poi tornare all'ascendente mentre entrambi lo tenevano sotto il sole. Il sifone alzò gli occhi al cielo mentre la luna si avvicina lentamente.

"Dove andrai?" domandò Molly mentre Kai sospirava. "Dovunque sia la mia gemella." rispose lui. "Allora completeremo la fusione... e io prenderò il controllo della congrega gemini."

Molly deglutì e annuì, poi alza gli occhi al cielo mentre esso si oscurava, tornando poi a guardare Kai. "Bene." fece un respiro profondo. "Facciamolo."

I due si scambiarono un debole sorriso prima di chiudere gli occhi quando Kai iniziò a recitare l'incantesimo. Molly avrebbe voluto piangere, sarebbe stato così strano stare senza di lui, ma lui era pericoloso... quindi non averlo accanto sarebbe stato meglio per il suo bene.

La Denver aprì gli occhi e osservò il Parker mentre continuava l'incantesimo con gli occhi chiusi. Notò come la sua bocca si muovesse con facilità mentre parlava in una lingua completamente diversa. Come aveva una cicatrice proprio in mezzo alle sopracciglia. Come non avesse idea di quanto piacesse a Molly.

La luce intorno a loro si fece più intensa e lei chiuse di nuovo gli occhi, pensando che se non l'avesse fatto, qualcosa non avrebbe funzionato. Ma poteva ancora vedere la luce diventare sempre più brillante sotto le sue palpebre... e prima che se ne rendesse conto, era di nuovo buio.

La pioggia gelida colpì improvvisamente la loro pelle.

E i due aprirono gli occhi contemporaneamente, circondati dall'oscurità della notte mentre si trovavano in mezzo al bosco.

Per quanto sembrasse uguale al 1994. Entrambi sapevano che l'incantesimo aveva funzionato.

Kai iniziò a ridere eccitato mentre i due si guardavano in giro per capire dove si trovassero. La pioggia fredda aveva già inzuppato i loro vestiti, ma a loro non importava. "Ce l'abbiamo fatta..." disse il sifone prima di tornare a guardare Molly ━ il più grande sorriso che avesse mai visto era stampato sul suo viso.

Kai alzò la testa verso il cielo, lasciando che la pioggia gli colpisse il viso. "Mi è mancata la pioggia." espirò e si voltò verso Molly mentre entrambi iniziavano a ridere.

La bruna si scostò i capelli bagnati dal viso mentre le loro risate si spegnevano, lasciandoli ansanti ━ i loro sorrisi si accesero ancora di più mentre si guardavano negli occhi.

"Quindi ce l'abbiamo fatta..." disse Molly ad alta voce sotto la pioggia per farsi sentire mentre inspirava bruscamente. Kai annuì. "Non pensavo che dirci addio sarebbe stato così strano." scrollò le spalle nervosamente.

"Neanche io." la Denver rise goffamente mentre il suo cuore si faceva pesante.

"Non so se ti importa molto adesso..." iniziò Kai. "Ma mi dispiace di averti colpito in testa con quel sasso." Molly sbuffò e scosse la testa. "Mi dispiace di averti quasi sparato."

Il sorriso del sifone svanì. Non voleva lasciarla. Non voleva doversi allontanare da lei. Per una volta nella vita aveva trovato qualcuno a cui teneva, anche se ancora non lo sapeva benissimo.

Kai fece un respiro profondo e parlò prima che potesse cambiare idea. "Addio, Molly."

Le sue parole la fecero sentire vuota ━ Molly aveva quasi dimenticato che si sarebbero dovuti separare. Sapeva cosa doveva fare e non poteva fargli cambiare idea. Ma non riusciva a trovare niente da dire. Non voleva dirgli addio.

E lui lo capì. Così le mandò un debole cenno del capo e un sorriso prima di superarla.

Molly si voltò per guardarlo allontanarsi sotto la pioggia ━ non sembrava giusto. L'acqua le scorreva sul viso mentre rabbrividiva. Non aveva idea di dove andare.

Ma poi Kai smise di camminare e prima che la bruna potesse parlare, lui tornò rapidamente verso di lei.

Molly non aveva bisogno di chiedersi cosa stesse succedendo, ma semplicemente gli corse incontro e lui le afferrò il viso, facendo scontrare le loro labbra.

Le braccia della bruna gli avvolsero il collo mentre la sua testa si muove insieme a quella del sifone. Kai aveva già baciato altre ragazze, ma loro erano solo pura lussuria.

Questo invece era qualcos'altro, qualcosa che non conosceva.

Entrambi volevano che questa sensazione durasse per sempre ━ ma tutto ha una fine.

Il sifone si staccò e respirò affannosamente. "Mi sarei odiato per sempre se non l'avessi fatto." deglutì mentre la bruna rideva leggermente, guardandolo felicemente.

Kai le afferrò velocemente il viso e le posò un altro bacio appassionato sulle labbra. Ma prima ancora che Molly potesse alzare le mani per ricambiare il bacio, lui si allontanò e svanì nel nulla.
















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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏

𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 2759

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