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━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆

𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙

capitolo sei . . . . the vampire diares

༄ // ❝ option ❞















Strozza lupo.

Klaus Mikaelson una volta le aveva detto che poteva rafforzare o indebolire i licantropi, e la prima volta che l'aveva usato, l'aveva resa più forte ━ ma a quanto pare questa volta non era così.

La ragazza sbatté le palpebre lentamente, un ventilatore da soffitto le girava sopra la testa.

Il suo stomaco era debole e prima che potesse pensare, si chinò sul bordo del letto riuscendo in qualche modo a vomitare a terra. Mentre la sua schiena si inarcava per tirare fuori tutto, si rese conto che anche il suo stomaco provava un dolore immenso.

Molly sollevò la camicia insanguinata. Punti. Il lato della sua pancia era coperto da lividi violacei. I suoi occhi si allargarono e alzò lo sguardo freneticamente.

Era in quella che sembrava una camera da letto di una casa sconosciuta, ma non riusciva a capire perché Kai le avesse messo dei punti mentre era svenuta.

Molly ebbe delle visioni sfocate di quello che era successo dopo che si era trasformata in lupo. Aveva inseguito Kai per un po' prima di perdere conoscenza. Una delle poche cose che si ricordava era che lui la prendeva in braccio e la metteva sul sedile posteriore di un'auto.

Questo era tutto ciò che ricordava.

Si toccò leggermente i punti. Il sangue secco circondava la ferita della freccia, e si contorse un po' al leggero dolore.

Molly si asciugò la bocca e si alzò debolmente dal letto, evitando il mucchio di vomito. Si guardò intorno insospettita e si avvicinò alla finestra. Il sole stava tramontando e sembrava che fosse ancora a Mystic Falls.

Molly voleva morire.

Bonnie e Damon probabilmente si erano già riuniti con tutti in quel momento. Probabilmente Damon era a quell'appuntamento con Elena e Bonnie stava facendo una sorpresa a Caroline nel suo dormitorio.

Strinse gli occhi nel tentativo di fermare le lacrime, ma li riaprì al suono di passi che si avvicinavano alla porta.

Molly si guardò intorno, cercando di pensare velocemente. Afferrò un candelabro dal comò di fronte al suo letto e si nascose dietro la porta mentre si apriva.

Poteva sentirlo respirare, poteva vedere l'ombra dei suoi piedi sotto la porta. Molly guardò il letto, come probabilmente stava facendo anche Kai.

Proprio dove si trovava Molly prima c'era una chiazza di sangue che la ragazza non aveva notato prima. Il suo battito cardiaco aumentò, immaginando lui mentre le metteva i punti nel letto.

Kai fece un passo avanti e Molly poté vedergli le spalle. Era vestito in modo diverso rispetto a prima. Da quanto tempo era svenuta?

Non ci pensò due volte prima di uscire da dietro la porta e cercare di colpirlo con il candelabro ━ ma prima di riuscirci lui si girò e le afferrò il polso.

I suoi occhi si spalancarono e lui ridacchiò mentre guardava il candelabro e poi di nuovo lei, abbassandolo lentamente con un sorrisetto sul viso. "Non farti del male da sola." disse Kai, passandole accanto e dirigendosi verso il bagno con un asciugamano in mano.

Molly lo seguì mentre lui ignorava la sua presenza, appoggiando l'asciugamano sul lavandino. "Che diavolo hai fatto?!" chiese Molly arrabbiata.

Kai fece una smorfia. "C'è puzza qui dentro." si guardò intorno e poi vide il mucchio di vomito accanto al letto di Molly. Per un secondo fu imbarazzata ━ poi si rese conto che non gliene fregava niente di quello che lui pensava di lei.

"Oh accidenti." disse lui. Molly strinse forte la mascella prima di sollevare il candelabro per cercare di colpirlo di nuovo, ma Kai si spostò e rise.

"Cavolo, rilassati." disse afferrandole il braccio e tirando via il candelabro dalla sua presa, gettandolo sul letto.

Kai abbassò lo sguardo sulla sua camicia insanguinata. "Come va?" alzò la mano per sollevarle la maglietta ma Molly la allontanò con uno schiaffo.

"Mi hai messo dei punti mentre ero incosciente per chissà quanto tempo..." poi si rese conto di qualcos'altro mentre parlava. "Chi sa cos'altro mi hai fatto!" sputò.

Lui sembrava calmo. "Rilassati, non sono un verme." affermò roteando gli occhi.

"E non comportarti come se non ti avessi appena salvato la vita, avrei potuto lasciarti dissanguare in mezzo ai boschi. Lasciandoti ai corvi mentre io scopro come uscire di qui. E lasciando il tuo cadavere in decomposizione a marcire nella sporcizia per l'eternità." disse, parlando lentamente.

"Ma non l'ho fatto." sorrise prima di voltarsi e superarla di nuovo fuori dalla porta, iniziando a chiudergliela in faccia ma Molly tirò la maniglia per fermarlo.

"Cosa stai facendo?" chiese, fermandolo sul posto.

"Ti chiudo qui dentro." rispose lui. "Fino a quando non torno, almeno." continuò, inviandole un rapido sorriso. "Ti lascerei da sola a vagare in giro, ma ad essere onesto, mi fai un po' paura." poi fece una pausa. "Torno tra poco." la porta si chiuse e venne bloccata prima che Molly potesse reagire.

'Pensa velocemente.' continuava a ripetersi.

Dopo aver provato a buttare giù la porta, Molly si voltò freneticamente. Aspettò di sentire Kai andarsene prima di spingere la cassettiera verso la porta, impedendo che venisse aperta di nuovo.

Molly poi tolse velocemente il materasso dal letto ━ che era molto più pesante di quanto pensasse ━ e lo appoggiò contro il comò.

Si precipitò alla finestra, cercando di aprirla, ma non si riuscì, realizzando che la serratura all'angolo era chiusa.

"Fanculo." espirò, Kai era più intelligente di quanto pensasse.

Molly si voltò e afferrò il candelabro dal letto. Deglutì in piedi davanti alla finestra e sistemò la presa sul candelabro prima di lanciarlo contro essa, frantumandola in un solo colpo.

Voltò il viso mentre le schegge di vetro cadevano attorno al suo corpo. E poi si girò di nuovo, vedendo la finestra rotta e sorridendo tra sé e sé.

Si precipitò in bagno e afferrò l'asciugamano che Kai aveva portato prima.

Era caldo, come se avesse appena fatto il bucato o qualcosa del genere. Molly era confusa, ma ricordò che gli psicopatici pensavano in modo diverso dalla persone normali.

Posò l'asciugamano sul bordo della finestra per evitare che il vetro rimasto le tagliasse le gambe.

Scivolò sul tetto dopo essere uscita dalla finestra e usò la grondaia per aggrapparsi prima di cadere sul prato della casa.

Fece un paio di passi indietro e e guardò meglio la casa.

Era quella di Elena.

Non sapeva nemmeno perché fosse una sensazione così strana, non si era nemmeno resa conto che fosse sua considerando quanto era diversa nel 1994. Doveva essere la stanza dei suoi genitori ━ solo quel pensiero la faceva stare ancora più male.

Molly iniziò a camminare per strada. Non aveva un piano, nessun posto dove andare. Non sapeva nemmeno dove fosse Kai in quel momento.

Stava aspettando che lei scappasse per potersi divertire ancora un po' con la sua preda? Scosse la testa per scacciare via quei pensieri mentre si guardava intorno.

Era difficile vedere dato che il cielo era scuro e non c'erano molti lampioni in quei quartieri, e Molly dovette usare le luci dei portici delle case per proseguire.

Deglutì mentre le sue ginocchia deboli la portavano verso un'auto parcheggiata fuori dalla casa di Clare Haskins.

Molly fece un respiro profondo prima di aprire le portiere dell'auto ━ che era sorprendentemente sbloccata ━ ed entrare dentro, cercando di farla partire.

Crescendo, Molly non era mai stata una brava bambina. Il sistema di affidamento l'aveva portata a credere che ci si dovesse comportare così in quella comunità.

Aveva trascorso la maggior parte della sua infanzia imparando ad affrontare i ragazzi con gli ormoni a mille, rubare dai negozi di alimentari e far partire auto per scappare dalla polizia.

Quando Molly si era trasferita a Mystic Falls al suo primo anno di liceo, promise a se stessa di comportarsi meglio. Si disse che avrebbe dimostrato a tutti i ragazzi della comunità che le dicevano che non era niente, che sarebbe cresciuta e avrebbe fatto qualcosa di grande.

Ma le cose non stavano funzionando bene per lei in quel momento.

Molly fece toccare i due fili sotto il volante, facendoli scintillare accidentalmente. Ma poi riprovò e il motore dell'auto si accese.

Sorrise ampiamente e chiuse la portiera della macchina. Mise la macchina in marcia e schiacciò sull'acceleratore, andando in avanti mentre guidava sulla strada.

Sebbene non avesse senso, seguiva ancora alle linee sulla strada e il loro significato.

'Pensa, pensa, pensa.'

Molly aveva due opzioni.

Guidare lontano, molto lontano da lì. Abbastanza lontano dove Kai non l'avrebbe mai trovata. Lasciando entrambi senza nessuna probabilità di uscire, ma aumentando le sue possibilità di sopravvivere.

o

Restare lì con Kai, aiutandolo a trovare una scappatoia che avrebbe portato entrambi ad uscire da lì, ma non avendo un'assicurata possibilità di sopravvivere.

Molly fece un respiro profondo, valutando entrambe le opzioni. Era più intelligente e più forte di lui, ma era anche terrorizzata.

Emise un gemito frustrato mentre la vista di Kai interrompeva i suoi pensieri, in piedi con le braccia incrociate davanti alla macchina.















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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏

𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 1500

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