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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗍𝗋𝖾𝗇𝗍𝗎𝗇𝗈 → ʰᵒʷ ᵉᵛᵉʳᵍʳᵉᵉᶰ˒ ᵒᵘʳ ᵍʳᵒᵘᵖ ᵒᶠ ᶠʳᶤᵉᶰᵈˢ

━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑪           //            𝒔𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊

episode 10 . . . . season 4

༄ // ❝ speciale dopo scuola ❞











































          Nei mesi in cui Audrey ed Elijah erano stati lontani da Mystic Falls, Caroline aveva tenuto la ragazza Gilbert aggiornata su tutto quello che stava succedendo.

La transizione di Elena in un vampiro era stata tutt'altro che semplice, ed era presto venuto alla luce che era asservita a Damon, cosa che stava usando per giustificare i suoi sentimenti improvvisi per il primogenito dei Salvatore.

Ora, erano tutti alla ricerca della cura per il vampirismo, di cui Klaus aveva rivelato l'esistenza quando un cacciatore dei Cinque era apparso a Mystic Falls.

Ma la coppia si era tenuta separata da tutto, oltre a cercare di contattare Rebekah. Era passato un po' di tempo dall'ultima volta che i due avevano avuto sue notizie, ed Elijah stava iniziando a preoccuparsi che Klaus le avesse ancora una volta piantato un pugnale nel cuore.

"Signorina?" Audrey alzò lo sguardo, incrociando gli occhi con il barista. Lei ed Elijah si erano recentemente stabiliti a New York, dopo che Audrey aveva ammesso di non aver mai visto la città.

Da allora, avevano vissuto nell'attico di un hotel che Audrey sapeva di non potersi permettere, e si stavano godendo una pausa da tutti i viaggi che avevano fatto.

Mentre Elijah era via per la giornata, la Gilbert si era sistemata nel bar dell'hotel, leggendo un libro che aveva comprato in una piccola libreria. "Questo è per lei." disse il barista, porgendole un martini.

La bruna corrugò la fronte confusa. "Oh, ma non l'ho ordinato."

"Infatti, l'ho fatto io, dolcezza." rispose una voce familiare da dietro.

Audrey riconobbe la voce all'istante e poté sentire il sorrisetto sulle sue labbra grazie al suo tono. "Cosa ci fai qui, Kol?" chiese, girandosi per guardarlo.

"Mi mancava la mia futura cognata." Kol scrollò le spalle, appollaiandosi sullo sgabello vuoto accanto a lei. "È un crimine?"

"No, ma c'è dell'altro." disse Audrey consapevolmente, il che fece solamente crescere il sorrisetto dell'originale. La bruna alzò un sopracciglio. "Dai, sputa il rospo. Elijah tornerà presto."

"Rebekah mi ha chiamato." cominciò lui, facendole spalancare gli occhi per la sorpresa. "A quanto pare, Nik sta facendo lo stronzo e quindi lei si vuole vendicare. Vuole che vada a prendere un professore che possa aiutarla a trovare la cura. Shane, o qualcosa del genere."

Audrey lo guardò confusa per un momento, prima che capisse il significato nascosto dietro alle parole di Kol. "E tu vuoi che venga con te."

"Perché andare da solo quando possiamo divertirci molto di più insieme?" affermò sorridendo. "Sono sicuro che a Rebekah piacerebbero un paio di mani in più."

Audrey si morse il labbro, riflettendoci attentamente.

Almeno ora sapeva che Rebekah stava bene, ma se stava andando contro Klaus per cercare la cura, era solo una questione di tempo prima che la bionda venisse pugnalata di nuovo ━ cosa che non si meritava.

Anche se apprezzava il fatto che Caroline la tenesse aggiornata su tutto, ad Audrey piaceva essere lontana da tutto. Non rischiava di essere un danno collaterale, si sentiva al sicuro, era felice.

Nel momento in cui sarebbe tornata a Mystic Falls, sapeva che sarebbe stata risucchiata di nuovo in tutto quello.

Una mano appoggiata sulla sua spalla la riscosse dai suoi pensieri. "Kol." disse la voce dolce di Elijah. "Che sorpresa."

"Scusa Elijah, temo di essere venuto a rubare la tua ragazza. Non preoccuparti, la riavrai indietro." Kol sorrise. "Stavo andando a fare una visita a Rebekah e Nik, ho pensato che Audrey potesse venire con me."

Le labbra di Elijah si contrassero in una smorfia e i suoi occhi incontrarono quelli di Audrey. "Non devi andare se non vuoi." le disse, lanciando uno sguardo deciso al fratello minore. Kol alzò le mani innocentemente. "Qualunque problema stiano creando i miei fratelli, non sei..."

"Sono la mia famiglia." disse piano Audrey, prendendo le sue mani. "Certo che è un problema mio. Devo andare." lo sguardo preoccupato di Elijah non scomparì, e con un dolce sorriso, lei si alzò e lo baciò dolcemente. "Starò bene."

"Assicurati che rimanga accesa." Elijah fece un cenno alla sua collana, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Se hai bisogno di qualcosa, mia cara, per favore chiamami." disse, prima di darle un altro bacio sulla fronte.

"Dannazione, tornerà a casa." Kol alzò gli occhi al cielo e, balzando in piedi, la sua mano si avvolse attorno al polso della ragazza Gilbert, trascinandola mentre iniziava ad allontanarsi. "Non preoccuparti, Elijah. Te la restituirò tutta intera."

Mentre Audrey cercava di liberarsi dalla presa di Kol, lanciò un'occhiata a Elijah da sopra la spalla, rivolgendogli un sorriso rassicurante prima che scomparisse del tutto dalla sua vista.

* * *

          Entrando nel liceo, Audrey si rese conto che il suo ultimo anno era quasi già finito. Il tempo era passato velocemente, soprattutto da quando aveva lasciato Mystic Falls.

La Gilbert, durante la sua assenza, si era tenuta al passo con tutti i suoi compiti scolastici online grazie all'aiuto di Caroline ━ decisa a diplomarsi come avrebbe dovuto fare alla fine dell'anno.

Sapeva che tutti gli altri ragazzi della sua età stavano considerando il loro futuro, facendo piani per andare al college, ma Audrey sapeva che nel profondo il college non era più il suo futuro.

Era un pensiero strano, dato che lei e Caroline avevano pianificato il design del loro dormitorio condiviso sin dalle scuole medie, e insieme a Bonnie ed Elena avevano deciso di andare insieme alla Whitmore sin dal primo anno.

A dire la verità, non sapeva più quale fosse il suo futuro. Ma questo non la spaventava, né la preoccupava. Perché sapeva esattamente chi avrebbe avuto al suo fianco, e il college non sembrava più importante in confronto a quello.

"Sorella." Kol si lasciò sfuggire un sorrisetto mentre i due entravano in biblioteca. Audrey sentì immediatamente occhi familiari su di lei, vedendo Caroline, Elena e Stefan seduti attorno ad un tavolo. "Guardati! Sei anche più perfida di Klaus."

"Kol, finalmente." Rebekah annuì, avvicinandosi e abbracciando Audrey. "E hai portato Audrey!"

"Cosa sta succedendo?" chiese la Gilbert, alzando un sopracciglio verso Rebekah quando le due si staccarono, lanciando un'occhiata verso i tre al tavolo.

"Oh, mi stanno solo aggiornando su tutto quello che mi sono persa." Rebekah si allontanò, regalandole un sorriso. "Non preoccuparti, ho tutto sotto controllo."

"Sul serio?!" Caroline la guardò male.

Rebekah la osservò con gli occhi socchiusi. "Ho detto che puoi parlare?" i suoi occhi poi ricaddero su suo fratello con un sopracciglio alzato. "Hai portato ciò che ti ho chiesto?"

Senza dire una parola, Kol allungò la mano nel corridoio e spinse dentro la stanza il professor Shane, che avevano preso lungo la strada per arrivare a Mystic Falls.

Le labbra di Rebekah formarono un sorrisetto soddisfatto. "Tu devi essere Shane." senza dire nulla, fece un cenno a Kol, che spinse Shane di nuovo nell'atrio mentre la bionda lanciava un sorriso ad Audrey e seguiva suo fratello e il professore.

La Gilbert li guardò andarsene incredula, voltandosi quando sentì gli occhi di tutti quelli seduti al tavolo che la fissavano.

I suoi occhi incontrarono quelli di Elena e conversarono senza nemmeno parlare. Proprio come quel giorno nella fattoria, poteva vedere il rimpianto nel volto di sua sorella, che voleva ancora scusarsi per tutto quello che era successo. Poteva vedere che lo pensava davvero, ma dopo tutto quello che era successo tra loro, Audrey aveva ancora bisogno di tempo.

I loro problemi non si sarebbero risolti da un giorno all'altro ━ lo sapevano entrambe.

Dopodiché, i suoi occhi incrociarono quelli di Caroline, ignorando del tutto il Salvatore più giovane. Entrambe avevano il sorriso sui loro volti, nonostante tutto quello che stava succedendo.

Se non fosse stato per il fatto che era chiaramente soggiogata a restare ferma, Caroline probabilmente sarebbe corsa ad abbracciarla.

"Ancora incollati alle sedie?" rifletté Rebekah mentre rientrava. "Ah, la tensione si taglia col coltello qui. Movimentiamo un po' le cose. Elena, obbligo o verità?"

"Basta con i tuoi stupidi giochetti, Rebekah." sbottò Stefan.

"Obbligo o verità, Elena." continuò la Mikaelson, socchiudendo gli occhi sulla Gilbert più grande. "Sei soggiogata. Rispondi."

Elena ricambiò il suo sguardo con un'espressione coraggiosa. "Obbligo."

"Ti obbligò a dire a Stefan la verità su Damon."

Caroline lanciò un grido di incredulità, ma Rebekah la ignorò, aspettando che la doppelganger parlasse. "Stare con Damon mi rende felice." rispose semplicemente.

"Ti rende felice?" Rebekah fece una smorfia. "I pagliacci ti rendono felice, Elena. Va un po' più a fondo."

Audrey guardò sua sorella mordersi il labbro inferiore, abbassando lo sguardo mentre continuava. "Quando sono con lui... mi sento imprevedibile, come... come se fossi libera."

Rebekah annuì. "E come ti senti quando sei con Stefan?"

"No, ora basta." Caroline protestò. "Non può. È soggiogata." ribatté Rebekah, guardando la bruna con un sorrisetto malizioso.

"Ultimamente, mi sento come se fossi un progetto, come se fossi un problema che deve essere risolto." iniziò Elena con gli occhi di Stefan su di lei mentre parlava ━ molto rapidamente, il dolore cominciò ad apparire nei suoi occhi.

"Penso di renderlo infelice, e non posso stare con un uomo così, perché... quando mi guarda, lui vede soltanto un giocattolo rotto."

Vedendo lo sguardo ora stampato sul viso di Stefan, Rebekah sorrise. "Vuoi ancora bene a Stefan?"

"Sì."

"Sei ancora innamorata di Stefan?"

"No."

Le lacrime si formarono negli occhi di Elena e Rebekah si voltò a guardare il Salvatore più giovane. "Ti fa soffrire? Che la persona che ami ti pianti una lama nel cuore?"

Stefan la guardò male. "Va all'inferno."

Rebekah si avvicinò di più al suo viso, abbassando la voce mentre parlava. "Ti ha... fatto... soffrire?"

"Sì." rispose lui obbligatoriamente, sentendo il suo cuore spezzarsi.

Rebekah si alzò in piedi e il sorriso tornò sulle sue labbra. "Benvenuto negli ultimi novecento anni della mia vita." Stefan la guardò per un momento, ma poi gli occhi di tutti caddero sulla porta mentre si spalancava, rivelando Tyler Lockwood.

"Ah, bene, sei qui. Mi stavo deprimendo." affermò la bionda, alzando gli occhi al cielo con uno sbuffo.

Tyler guardò tutti i presenti con uno sguardo incredulo. "Che diavolo sta succedendo?"

"Ascoltate le regole con attenzione." infilando il braccio sotto quello di Audrey, Rebekah accompagnò le due verso Tyler, voltandosi a guardare i tre seduti attorno al tavolo. "Restate nell'edificio, niente velocità da vampiro nei corridoi."

Caroline la osservò confusa. "Per scappare da cosa?"

Rebekah guardò Tyler negli occhi, soggiogandolo "trasformati."

Audrey sbatté le palpebre, facendo un passo indietro. "Rebekah... cosa stai facendo?"

"No, non può." protestò la ragazza Forbes, guardando la originale con uno sguardo supplichevole. "Perderà il controllo!"

"Il punto è questo." Rebekah annuì. "Ho sfruttato tutto ciò che sapete. Ora ho il professore per aiutarmi a trovare la cura, voi siete solo avversari. Chi la trova per primo può decidere cosa farne. Usarla, condividerla, distruggerla, conservarla... voglio essere io la prima."
  
Tyler sembrò inorridito. "Ma se mi trasformo, li ucciderò."
   
"Sì, è vero. Trasformati." la bionda annuì ancora una volta, prima di uscire e trascinare Audrey con sé.

* * *

          Audrey aveva capito subito dopo aver lasciato la scuola che avrebbe fatto meglio a restare con Elijah a New York.

Nonostante le sue suppliche di lasciarli andare, Rebekah aveva lasciato che Caroline, Elena e Stefan venissero inseguiti da Tyler mentre lei andava ad aiutare Kol con Shane. E alla fine, Kol si era arrabbiato con la bionda per la questione di Silas, un apparente immortale sepolto accanto alla cura per il vampirismo.

La Gilbert era tornata a Mystic Falls solo da poche ore e tutto sembrava già andare a rotoli.

La bruna gettò le chiavi sul tavolo mentre entrava nella villa dei Mikaelson, alzando un sopracciglio per quanto fosse silenziosa. "Klaus?" urlò. "Rebekah? Kol?"

Quando nessuno rispose, alzò le spalle e si diresse verso il soggiorno mentre il suo telefono iniziava a vibrare nella sua tasca. "Cosa c'è che non va?"

"Perché pensi che ci sia qualcosa che non va?" rispose la voce di Elena.

"Perché questa è la prima volta che parliamo da un po', e onestamente?" iniziò Audrey. "Pensavo che in qualche modo mi avresti incolpato per quello che Rebekah ha fatto oggi."

"Non potevi fare niente." disse Elena, facendo fermare Audrey per la sorpresa. "Ci aveva soggiogato, ed era troppo arrabbiata con tutti noi per fermarsi quando lo hai chiesto. Non ti biasimo, Rey."

La più piccola tra le due rimase in silenzio, leggermente scioccata dal comportamento della sorella.

"Senti, io sto andando alla casa sul lago a vedere Damon. È una lunga storia, ma Jeremy e Matt sono lì con lui. Vuoi venire anche tu a vedere Jeremy?"

Audrey si morse il labbro mentre rifletteva. "Non voglio finire a litigare con te."

"Niente più litigi." promise Elena. "Mi dispiace tanto, Rey. Per tutto quello che ho fatto. E so che ci vorrà del tempo per dimostrare che queste parole significano qualcosa, ma voglio farlo, se me ne darai la possibilità."

"Sarò a casa tra dieci minuti." le disse Audrey dopo un momento.

"Magnifico." la bruna poté sentire la gioia nella voce della sua gemella. "Ci vediamo dopo allora."

"Sì." mormorò Audrey, prima di riattaccare.

Forse questa volta sarebbe stato diverso. Forse questa volta Elena non l'avrebbe delusa. E nonostante la facilità con cui sapeva che questa potesse essere distrutta, Audrey aveva speranza.









































𝘵𝘢𝘺𝘭𝘰𝘳 𝘴𝘸𝘪𝘧𝘵 ⸻ 𝘤𝘩𝘢𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘴

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