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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗏𝖾𝗇𝗍𝗂𝗇𝗈𝗏𝖾 →  ˡᵉᵃᵛᵉ ᵗʰᶤˢ ᶠᵘᶜᵏᵉᵈ ᵘᵖ ᵖˡᵃᶜᵉ ᵇᵉʰᶤᶰᵈ

━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑩                    //                  𝒔𝒆𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆

episode 22 . . . . season three

༄ // ❝ il defunto ❞















          Il tempo che Audrey aveva trascorso lontana da Mystic Falls, era stato il periodo più felice che aveva vissuto da molto tempo.

Dopo la partenza, lei ed Elijah si erano messi subito alla ricerca di una strega con la capacità di spezzare il legame che Esther aveva imposto ai suoi figli ━ ma alla fine Klaus li aveva chiamati assicurando loro che se ne sarebbe occupato lui.

Con quel problema sollevato dalle loro spalle, la coppia aveva trovato una casa in un attico con vista su Londra ━ un viaggio con cui Elijah aveva sorpreso la Gilbert.

Le loro giornate venivano trascorse ad esplorare Londra mentre Elijah mostrava ad Audrey tutti i luoghi d'interesse e il meglio che la città aveva da offrire. Invece le loro notti erano piene di gesti romantici, con pasti al lume di candela e serate a guardare le stelle ━ una più perfetta dell'altra.

Nel frattempo, Audrey stava riuscendo anche a tenere il passo con i suoi compiti scolastici online, dato che Caroline le mandava tutti i suoi appunti. In ogni caso, era determinata a finire l'ultimo anno e a diplomarsi, anche se al momento si trovava a migliaia di chilometri di distanza.

La ragazza Forbes la chiamava quasi tutti i giorni, e anche Jeremy lo faceva spesso ━ che, per quanto ne sapeva Audrey, viveva ancora a Denver.

Per motivi di sicurezza, Elijah aveva trovato una strega di cui si fidava a Londra per fare lo stesso incantesimo sulla collana della Gilbert, proprio come precauzione per tenerla al sicuro. Il che si era rivelato necessario, quando avevano saputo di quello che era successo a Finn. Il gruppo di Mystic Falls l'aveva ucciso, ma per fortuna Klaus era riuscito a convincere Bonnie a rompere il collegamento appena in tempo.

Audrey non aveva risposto alle molteplici telefonate che aveva ricevuto da Elena dopo l'accaduto, perché se a sua sorella fosse veramente importato che lei stesse bene, non avrebbe mai cercato di uccidere Finn in primo luogo. Invece, era rimasta al fianco di Elijah mentre il nobile originale piangeva la perdita di suo fratello.

Era mattina presto quando il telefono di Audrey iniziò a squillare sul comodino. Strofinandosi gli occhi, la ragazza Gilbert si girò con uno sbadiglio, sedendosi per allungare la mano a prenderlo.

"Continua a suonare da stamattina." affermò Elijah mentre entrava nella stanza con solo un asciugamano avvolto intorno alla vita. "Ma non volevo svegliarti. Sembravi così tranquilla." spostandosi dalla sua parte del letto, l'originale si chinò e le premette un dolce bacio sulle labbra. "Buongiorno."

"Buongiorno." mormorò lei contro le sue labbra. I suoi occhi guizzarono sul suo telefono mentre si allontanava, facendo una smorfia. "È Rebekah." disse Audrey mentre rispondeva. "Rebekah, sai che potevi chiamare Elijah visto che non stavo rispondendo, vero?"

"Quanto velocemente potete entrambi tornare a casa?" chiese Rebekah all'istante.

La coppia si guardò negli occhi con uno sguardo confuso, sentendo entrambi il panico nella voce della bionda. "Sorella, cosa c'è che non va?" chiese Elijah preoccupato.

"La mamma ha trasformato Alaric Saltzman in uno di noi, solo peggio." cominciò a spiegare. "È completamente privo della sua umanità, e ha il paletto di quercia bianca. Niklaus ha trovato un modo per ucciderlo, ma voleva dire uccidere anche quella stupida doppelganger, quindi il gruppetto di Mystic Falls ha usato l'incantesimo per essiccare Alaric, su Nik. Hanno preso il suo corpo, Elijah."

"Come può l'uccisione di Elena uccidere anche Ric?" Audrey corrugò un sopracciglio, piuttosto confusa.

"Sono collegati." le disse Rebekah. "Esther ha legato la vita di Alaric ad una umana. Avendo bisogno del sangue del doppelganger per eseguire l'incantesimo di trasformazione, ha legato la sua vita a quella di Elena. Non so cosa fare, a parte strappare la testa a quella stupida umana, ma non risolverebbe il fatto che non ho idea di dove abbiano portato Nik."

"Arriveremo al più presto possibile." Elijah parlò dopo un momento e Audrey capì che aveva un piano in mente. "Non fare niente, stai al sicuro. Preparati a partire quando te lo dico. Farò un patto con Elena per riavere Niklaus, ma poi dobbiamo disperderci proprio come abbiamo fatto quando siamo scappati da nostro padre."

"Lo farò sapere a Kol." disse Rebekah prima di riattaccare la chiamata.

I due rimasero in silenzio per un momento e poi Elijah si voltò lentamente per guardare la ragazza Gilbert accanto a lui. "Audrey..."

"Vengo con te." affermò lei con fermezza, senza esitazione nella sua voce. L'originale aprì la bocca per discutere, ma lei non gli diede la possibilità di farlo.

"Elijah, non mi interessa quanto sarà pericoloso. So esattamente a cosa rinuncerò quando me ne andrò con tutti voi. Ma so quanto mi farebbe male rinunciare a te." affermò onestamente, facendo apparire uno sguardo contemplativo sul viso del Mikaelson.

"Ti amo, Elijah. Anche se questo significasse viaggiare fino ai confini della terra." Elijah le prese dolcemente il viso. "Anch'io ti amo." 

E non ci fu bisogno di dire altro. Le loro labbra si incontrarono rapidamente in un bacio appassionato che comunicava tutti i loro sentimenti e pensieri.

* * *

           C'era qualcosa di diverso nel tornare a Mystic Falls, ora Audrey sapeva che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che sarebbe stata lì per molto tempo.

Con l'aiuto della soggiogazione, la sera successiva la coppia era tornata presto in città e, dopo aver parlato con Rebekah, si era diretta verso la casa dei Gilbert. La bionda aveva informato Kol del piano e sia lui che Rebekah avevano accettato di mantenere i termini dell'accordo che Elijah avrebbe stabilito.

Audrey guardò la porta d'ingresso mentre saliva i gradini del portico, ammirando la casa della sua infanzia. Come sempre, trovò la chiave di scorta in uno dei vasi, nascosta sotto uno dei piccoli gnomi usati come decorazione ━ un tocco che Jenna aveva aggiunto, dicendo che avrebbe aiutato a distrarre le persone dal fatto che le piante stessero morendo, poiché tutti continuavano a dimenticarsi di annaffiarle.

Girando la chiave nella serratura, la Gilbert entrò in casa ed Elijah si bloccò sulla soglia dietro di lei. Gli occhi della bruna incontrarono immediatamente quelli della sua gemella, che era ferma nel corridoio.

"Rey..." mormorò in un sussurro, notando solo dopo l'originale dietro di lei. "Elijah."

"Ci rivediamo." Elijah annuì e i suoi occhi guizzarono da Elena al Salvatore dietro di lei.

"Vogliamo solo parlare." disse Audrey a sua sorella con calma. "Adesso lo inviterò ad entrare, va bene? Non ti farà del male."

Elena annuì con uno sguardo perplesso. "Sì, ehm, possiamo parlare in cucina."

Una volta che Elijah fu invitato a entrare, il gruppo si sedette attorno al tavolo in cucina mentre Elijah spiegava il suo piano. Audrey lanciò un'occhiata a sua sorella di fronte a lei, a Stefan e Matt, che sembravano diffidenti.

"Dobbiamo solo toglierli quel pugnale. Quando sarà disarmato e l'arma sarà in mio possesso, la mia famiglia si sparpaglierà per il mondo e Alaric ci seguirà."

Stefan inarcò un sopracciglio. "E continuerete a fuggire?"

"L'abbiamo già fatto in passato." dichiarò Elijah. "Klaus e Rebekah hanno trascorso un migliaio di anni a fuggire da mio padre. Cosa volete che sia un altro mezzo secolo mentre Elena vivrà la sua vita da umana?"

"Andrai con loro?" chiese Elena dopo un momento, guardando Audrey.

La gemella più piccola si limitò ad annuire. Non si sentiva in colpa per la sua scelta. Proprio come quando se n'è andata per la prima volta da Mystic Falls, stava mettendo se stessa al primo posto. "Sarò al sicuro con loro."

Elena sospirò, mordendosi il labbro. "Finalmente l'abbiamo fermato, Elijah. Dopo tutto quello che ci ha fatto, non posso permetterti di riportarlo indietro."

"Ti do la mia parola, Elena. Io non lascerò rivivere Klaus fintanto che tu vivi e fintanto che i tuoi figli vivranno." le disse onestamente mentre pensava a suo fratello. "Forse questo gli insegnerà le buone maniere."

"Ne dubito." mormorò Audrey sottovoce.

"Perché dovrebbe fidarsi di te?" intervenne Matt, socchiudendo gli occhi su Elijah. "Non lei hai dato che filo da torcere."

Audrey aprì la bocca per ribattere, ma Elijah mise la sua mano sopra la sua, stringendola delicatamente. La bruna lo guardò negli occhi e lui scosse dolcemente la testa, facendola sospirare prima di annuire di nuovo.

Sapeva che aveva ragione, che litigare non li avrebbe portati da nessuna parte. Ma era difficile mordersi la lingua, sapendo quanto fosse ipocrita quell'affermazione. Il senso di colpa che Elena aveva negli occhi fece capire ad Audrey che lo sapeva anche lei.

"E di questo, mi vergogno profondamente." disse Elijah con calma. "Ma avrebbe potuto morire nell'istante stesso in cui ho varcato quella porta, quindi Elena, lascio a te la decisione se fidarti di me o no."

"No! Pronto?" sbottò la voce di Damon all'improvviso, proveniente dal telefono posato sul tavolo. "La commozione cerebrale ti ha fuso il cervello?! I suoi fratelli ti uccideranno non appena avranno l'occasione!"

"No, non lo faranno." Audrey scosse la testa. "Rebekah e Kol rispetteranno i patti se ci restituite il corpo di Klaus. A Elena non verrà torto un capello."

Elijah inarcò un sopracciglio verso Elena, che lanciò un'occhiata a Stefan. "Abbiamo un accordo?"

"NO!" sbottò Damon ancora una volta. "No, no, no, no! Non so più come dire no!"

Audrey alzò gli occhi al cielo, allungandosi in avanti e chiudendo la chiamata. "Scusate, mi stava dando sui nervi."

Stefan sospirò mentre guardava la ragazza che amava. "Elena, sta a te."

La più grande tra le gemelle abbassò lo sguardo, pensando intensamente prima di alzare nuovamente gli occhi su Elijah. "Perché vuoi il corpo di Klaus?"

"È mio fratello." affermò il nobile originale con fermezza e onestà. "Noi restiamo insieme."

Elena guardò ancora una volta Audrey, che si limitò ad annuire, incoraggiandola a dire di sì. Con un sospiro, la doppelganger le rispose con un cenno del capo prima di schiarirsi la gola. "Accetto l'accordo."

* * *

          Audrey giocherellò con l'anello dell'amicizia che portava intorno al dito, mentre lei e Rebekah si facevano strada nel magazzino.

Una volta concluso l'accordo, le due ragazze si erano offerte volontarie per prendere il corpo di Klaus da Damon, che aveva avuto la geniale idea di nascondere la bara in un magazzino. Elijah invece era rimasto indietro, decidendo di incontrarle una volta che avessero avuto la bara, facendo promettere ad Audrey che sarebbe stata al sicuro prima di andarsene.

"Non pensare che voi due ve ne andrete una volta che avremo finito." la avvertì Rebekah fermamente. "Non ti vedo da settimane. Anche scappare da un maniaco non mi impedirà di raggiungerti."

Audrey le fece un sorriso. "Ovviamente."

"Sono contenta che ti sia divertita però." Rebekah unì le loro braccia, sorridendole dolcemente. "Posso leggertelo in faccia. Questo è il momento più felice in cui ti ho visto da quando ci siamo incontrate."

"Stare lontano da qui, da sola con Elijah..." Audrey si interruppe mentre il suo sorriso cresceva al solo pensiero del loro tempo a Londra. "Era semplicemente perfetto."

"Beh, sei fidanzata con un Mikaelson, Rey." Rebekah le sorrise consapevolmente. "Questo è solo un assaggio di ciò che verrà." 

Mentre uscivano in uno dei tanti corridoi, Rebekah si guardò attorno e sospirò. "Damon! Damon, dove sei?" dopo non aver ricevuto risposta, Audrey alzò gli occhi al cielo. "Damon, andiamo. Non è divertente!"

All'improvviso, una mano coprì la bocca di entrambe le ragazze, tirandole indietro in modo che fossero nascoste dietro un muro. "Rebekah. Audrey. Shh." sibilò la voce di Damon, dando loro un'occhiata. "Alaric è qui. Seguitemi." sussurrò, facendo un cenno nella direzione davanti a loro.

Nessuna delle due discusse e seguirono il Salvatore fino al posto in cui si trovava la bara senza dire una parola. Tuttavia, prima che i tre potessero portarlo nell'auto, Alaric apparve fuori dal nulla, sbattendo la testa di Rebekah contro la macchina prima di gettarla a terra.

Audrey fece per abbassarsi mentre lui si allungava verso di lei, ma la mano del cacciatore di vampiri le avvolse rapidamente il polso, attirandola verso di sé e facendo scontrare la sua testa contro l'auto, proprio come aveva fatto con Rebekah pochi secondi prima.

Damon fu presto a terra accanto a loro e, mentre i tre cercavano debolmente di alzarsi, Alaric si avvicinò alla bara e aprì il coperchio. "NO!" urlò Rebekah disperatamente.

"NO!" gridò Audrey a sua volta. "Ric, ti prego! Non farlo!"

"No! No! No!"

"Rebekah, corri." Damon spinse Audrey tra le braccia della originale e poi si mise davanti a loro con fare protettivo mentre guardava le due con fermezza. "Corri!"

Con un'ultima occhiata alla bara, Rebekah prese saldamente Audrey tra le su braccia e allontanò entrambe dal magazzino.

* * *

          Riuscendo a seminare Alaric, Audrey e Rebekah si incontrarono con Elijah nel punto concordato nel bosco.

La bionda abbracciò immediatamente suo fratello e pianse contro la sua spalla mentre gli occhi di Elijah guizzavano su Audrey, che riuscì a malapena a fare un piccolo sorriso triste. Camminando al suo fianco, gli mise una mano sulla spalla, dandogli una piccola stretta mentre lui confortava sua sorella.

Il fatto che Klaus fosse morto li stava colpendo tutti duramente. Il grande ibrido cattivo se n'era andato, e abbastanza presto, tutta la sua linea di sangue se ne sarebbe andata con lui. Tyler aveva già affrontato gli affetti, essendo stato trasformato direttamente da Klaus in persona.

Mentre Elijah parlava con Rebekah, Audrey si allontanò leggermente da loro con gli occhi incollati al telefono mentre cercava di entrare in contatto con Caroline. Dopo aver sentito la voce della segreteria telefonica più volte, la Gilbert sospirò, aspettando che suonasse il segnale acustico.

"Care, quando senti questo, chiamami." disse con tono tremante e le lacrime agli occhi. "So cos'è successo Tyler, e mi dispiace così tanto. Ho solo... ho bisogno di sapere che stai bene. Per favore... chiamami. Ti voglio bene."

Mentre riattaccava, sentì una mano sulla sua spalla e sospirò. "Qual è il piano?"

"Ce ne dobbiamo ancora andare via." le disse Elijah gentilmente. "Alaric è ancora una minaccia. È più sicuro se andiamo." la bruna si girò verso di lui e l'originale le prese il viso tra le mani. "Mi dispiace per la tua amica."

"Hai appena perso tuo fratello." mormorò la Gilbert silenziosamente. "Dovrei essere io a confortarti."

"Possiamo confortarci a vicenda." le disse dolcemente mentre la stringeva in un abbraccio.

Audrey ricambiò l'abbraccio senza esitazione, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Anche quando tutto sembrava così buio e triste, i due riuscivano a trovare conforto l'uno nell'altro e sapevano che sarebbe stato sufficiente per farcela e andare avanti.

Elijah e Audrey rimasero in silenzio, senza bisogno di dire nulla, godendosi quel piccolo momento di pace. Fu allora che la bruna lo sentì. Allontanandosi, si portò le mani alla gola mentre una sensazione di bruciore la colpiva.

"Mia cara?" gli occhi del nobile originale si riempirono di preoccupazione mentre il respiro della sua anima gemella si faceva più pesante.

"C- c'è qualcosa che non va." mormorò la Gilbert, sussultando quando quella sensazione si fece più forte ━ l'aveva già provata prima.

Mentre chiudeva gli occhi per cercare di bloccare il dolore, la bruna vide quella notte. Vide sua madre ancora in acqua e suo padre che guardava tristemente Audrey ed Elena, capendo che non c'era modo che tutti e tre uscissero dalla macchina sani e salvi. Poi quella sensazione di bruciore riempì la gola di Audrey, e quella fu l'ultima cosa che ricordò prima che tutto diventasse nero, risvegliandosi in ospedale ore dopo.

Sembrava che stesse annegando di nuovo ━ e fu in quel momento che capì. "Elena." mormorò senza fiato. Era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva sentito una qualsiasi forma di dolore gemellare, la loro relazione era stata così tesa che la bruna aveva pensato che la connessione che avevano fosse svanita.

E quando la sensazione di bruciore cessò, permettendo ad Audrey di respirare di nuovo, la più piccola delle gemelle Gilbert capì perché si era fermata.

Sua sorella era morta.
















𝘳𝘰𝘢𝘳 ⸻ 𝘤𝘩𝘳𝘪𝘴𝘵𝘮𝘢𝘴 𝘬𝘪𝘥𝘴

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