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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂𝖼𝗂 → ʷᵃᶤᵗ ᵗᵉᶰ ʸᵉᵃʳˢ˒ ʷᵉ'ˡˡ ᵇᵉ ᵗᵒᵍʰᵉᵗᵉʳ

━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑩               //              𝒔𝒆𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆

episode 2 . . . . season 3

༄ // ❝ l'ibrido ❞
















          Audrey amava fare escursioni.

Quando era più giovane, durante le gite annuali alla casa al lago di famiglia, Grayson portava sempre con sé i tre bambini Gilbert a fare escursioni. Miranda veniva con loro di tanto in tanto, ma per lo più preferiva restare per preparare la cena e i giochi da tavolo con cui avrebbero giocato al loro ritorno.

Le escursioni erano solo intorno al bosco che circondava la baita, e non duravano mai più di un'ora al massimo prima che qualcuno, di solito Jeremy, iniziasse a lamentarsi che gli facevano male i piedi ━ ma era qualcosa che Audrey amava fare quando erano là.

Poi era successo l'incidente e le escursioni erano diventate una delle cose che Audrey aveva iniziato ad evitare di fare. Non che non le piacesse più, ma non era la stessa cosa senza suo padre al suo fianco che continuava farle domande sulle diverse piante che avrebbero incontrato durante il cammino.

Con il respiro affannato, la Gilbert aumentò leggermente il passo, cercando di tenere il passo con i due uomini che camminavano davanti a lei. Erano arrivati alle Smoky Mountains quella mattina presto e Klaus era ansioso di trovare la posizione del branco di Ray.

"Stai bene?" chiese Klaus a Stefan, con un tono leggermente provocatorio nella voce. "Ray sta diventando pesante?" Stefan non lo guardò, spostando il peso del cadavere che portava sulle spalle. "Sto bene."

"Sei sicuro?" continuò l'ibrido. "Sai, stiamo camminando da un po' di tempo ormai. Se hai bisogno di un po' d'acqua o di sederti..." lo prese in giro mentre lo sguardo del Salvatore diventava infastidito. "Capisco che siamo, emh... siamo costretti a stare insieme, ma se potessimo evitare la conversazione, sarebbe meglio."

Audrey alzò la mano, interrompendo la conversazione. "Ma, se l'offerta vale ancora, un po' di acqua andrebbe benissimo."

"Che muso lungo." disse Klaus, lanciando una bottiglia d'acqua ad Audrey, che la prese con facilità. I due si fermarono e la Gilbert fece lo stesso, appollaiandosi su una roccia mentre beveva. "Il disgusto che provi per te stesso ti soffoca."

"Forse è perché sono stufo di dare la caccia ai licantropi, dopo tutta l'estate." rispose bruscamente il Salvatore. "Grazie al nostro amico Ray, abbiamo trovato un branco." Klaus fece un cenno verso il punto da cui provenivano le chiacchiere.

Stefan avanzò nel campo e tutti si fermarono a guardarlo mentre buttava il corpo di Ray a terra. Lo shock si instaurò nei loro volti mentre una donna correva allarmata al fianco di Ray, accovacciandosi per vedere le condizioni del suo amico. "Ray! Oh, mio Dio. Che è successo?" chiese, distogliendo lo sguardo da Ray per guardare Stefan. "Chi sei tu?"

Avvolgendo un braccio attorno alla Gilbert, Klaus usò la sua velocità da vampiro per avanzare insieme a lei nel campo, fermandosi al fianco del Salvatore. Audrey gemette mentre si fermavano all'improvviso, afferrandogli la spalla mentre cercava di ritrovare l'equilibrio ━ lanciandogli uno sguardo irritato.

Lui ricambiò con un sorrisetto, e lei resistette all'impulso di colpirlo. Ormai avrebbe dovuto esserci abituata ━ essere improvvisamente afferrata e spostata alla velocità di un vampiro da un posto all'altro era di routine ormai, ma in realtà non lo er.

Klaus aveva iniziato a farlo senza preavviso, come se fosse un gioco, cercando di ottenere una reazione da Audrey. Ma, non volendo dargli la soddisfazione, la Gilbert si morse la lingua e non disse niente.

"La domanda importante è chi sono io." Klaus si rivolse al branco, guardandoli tutti con un sorriso. "Vi prego, perdonate l'intrusione. Mi chiamo Klaus." gli occhi della donna si spalancarono per la paura, alzandosi lentamente in piedi e facendo un passo indietro. "Tu sei l'ibrido."

"La mia fama mi precede." Klaus sorrise. "Fantastico."

* * *

          "É affascinante in effetti... un licantropo che non è legato alla luna, un vampiro che non brucia al sole. Un vero ibrido." l'intero campo era fermo, guardando e ascoltando attentamente l'originale, sapendo che scappare non avrebbe funzionato.

Mentre Klaus parlava, Audrey e Stefan si erano seduti su una roccia in silenzio. L'ibrido sorrise quando Ray tornò in vita senza fiato. "Eccellente tempismo, Ray. Molto teatrale." Ray si allontanò da lui, confuso e impaurito. "Che cosa mi sta succedendo?"

Klaus lanciò un'occhiata al Salvatore. "Stefan?" il Salvatore captò il suo segnale, alzandosi in piedi e camminando in avanti. "Qualcuno di voi è umano?" guardò tutti i presenti. "Il vostro amico ha bisogno di sangue umano per completare la transizione in vampiro. Se non lo avrà, morirà."

"Non ce ne vuole molto, solo un piccolo sorso." aggiunse Klaus. "Non c'è nessuno? Un fidanzato, una fidanzata disposti ad aiutarlo?"

"Che mi dici di lei?" un uomo parlò coraggiosamente, puntando un dito in direzione di Audrey. "È la doppelganger, vero? Dovrebbe essere già morta. Usa lei e basta." la Gilbert fece una smorfia, notando uno sguardo cupo apparire sul viso di Klaus.

Lei balzò in piedi e si avvicinò all'ibrido, scuotendo la testa. "Va tutto bene. Non d-" ma non le fu concessa la possibilità di finire. "Tu." disse Klaus fissando l'uomo che aveva parlato, capendo in qualche modo che era umano. Correndo verso di lui, gli morse l'avambraccio e lo spinse verso Stefan.

Il Salvatore lo gettò a terra accanto a Ray, lanciando un'occhiata all'ibrido in transizione. "Se non bevi tu, Ray, lo farò io. Il problema è che non riesco a fermarmi." lo avvertì.

Klaus afferrò la donna di prima per la gola, strangolandola leggermente mentre lei tentava di intervenire. "Questo è il nuovo ordine, tesoro. Unirsi a noi o morire." lei lo fissò, soffocando leggermente mentre rispondeva. "Preferisco morire piuttosto che essere un vampiro."

"Scelta sbagliata." mordendosi il polso, glielo mise con forza contro la bocca, facendola bere mentre Ray alla fine si arrendeva. L'ibrido in transizione afferrò l'uomo e iniziò a nutrirsi, uno scricchiolio disgustoso riempì l'aria mentre Klaus spezzava il collo della donna. "Mi ringrazierà più tardi."

"Ne dubito." mormorò Audrey, distogliendo lo sguardo dalla scena mentre lui lasciava cadere il suo corpo a terra. Tirando fuori dalla tasca alcune chiavi, le lanciò alla Gilbert. "Torna indietro e aspetta in macchina. Dubito che questo vorrai assistere."

Klaus poi rivolse il suo sguardo a tutti gli altri lupi, i suoi occhi divennero dorati e delle vene spuntarono sotto di essi, mostrando le sue zanne mentre parlava. "Allora, chi è il prossimo?"

In quel momento, ogni esitazione che Audrey provava sull'andarsene svanì, annuendo rapidamente. "Io me ne vado." disse, voltandosi rapidamente e tornando indietro nel modo in cui erano arrivati, cercando di ignorare le urla che provenivano dal campo.

* * *

          Non ci volle molto perché Audrey ricordasse un altro motivo per cui aveva smesso di fare escursioni.

Il suo senso dell'orientamento era penoso.

Una volta era andata avanti durante una delle escursioni di famiglia e era finita per perdere le tracce di dove fossero suo padre e i suoi fratelli, camminando in un cerchio per dieci minuti finché non era stata trovata.

Nonostante avesse prestato attenzione al sentiero mentre salivano le montagne, non ci volle molto perché Audrey perdesse di vista dov'era, fermandosi con un sospiro affaticato.

Portò la mano alla sua collana, le sue dita giocherellarono con il cristallo mentre si guardava intorno, cercando di vedere se qualcosa le sembrava familiare. Aveva scoperto di essersi persa poco prima, ma si era rifiutata di ammetterlo fino a quel momento.

Sentendo uno scricchiolio dietro di sé, si girò sui talloni per vedere cosa fosse. I suoi occhi si puntarono su Ray, che la guardò con uno sguardo freddo. "Tu." ringhiò, correndo e inchiodandola contro un albero.

Audrey emise un piccolo grido, gemendo mentre la sua schiena si scontrava contro il legno grezzo. "Fermati! Lasciami andare!" urlò, cercando di divincolarsi dalla sua presa mentre lui ringhiava di più.

"Non muoverti!" Ray abbandonò la presa su Audrey, che guardò oltre la sua spalla verso il punto da cui proveniva la voce, sapendo all'istante chi era.

I suoi occhi incontrarono quelli di Alaric, che le dedicò solamente una piccola occhiata mentre si concentrava sulla balestra che aveva puntato contro l'ibrido in transizione. Poi incontrò dei familiari occhi azzurri, che la fissarono sorpreso. Infine, incrociò lo sguardo con quello di Elena, che la fissò con un misto di emozioni sul viso.

"Vampiro." Ray ringhiò, correndo verso Damon e spingendolo contro un albero mentre cercava di morderlo. Distogliendo lo sguardo dalla sorella, Elena armeggiò con la sua borsa e tirò fuori una granata, tirando lo spillo. "Damon!" gridò lei, passandogliela.

Prendendola con facilità, il Salvatore la tenne in modo che esplodesse in faccia a Ray, facendo urlare l'ibrido mentre la sua faccia bruciava. Damon colse l'occasione per dargli un calcio nello stomaco, mettendolo KO.

I quattro rimasero in silenzio per un momento, guardando Ray mentre riprendevano fiato, elaborando quello che era appena successo.

"Fammi indovinare." disse Alaric, rompendo il silenzio. "Un ibrido." l'attenzione di Elena si spostò di nuovo su sua sorella, voltandosi a guardare Audrey che ricambiò lo sguardo in silenzio. "Rey?"

Un piccolo, debole sorriso apparve sulle sue labbra, guardando i tre. "Ti sono mancata?" chiese mentre il suo sorriso scompariva velocemente proprio come era apparso, scuotendo la testa. "Cosa ci fate qui?" lei socchiuse gli occhi su di loro. "Non potete stare qui. Non è sicuro."

"Siamo venuti per te e Stefan." Elena si avvicinò, mettendo le mani sulle spalle della sorella, stringendola dolcemente. "Possiamo portarti a casa, Rey."

I suoi occhi si incastrarono con quelli di Elena per un momento, ma lei distolse rapidamente lo sguardo, allontanandole le mani mentre faceva un passo indietro. Scosse la testa, rifiutandosi persino di prendere in considerazione il loro piano.

"No." affermò con durezza. "Dovete andarvene. Tornate a casa e smettetela di seguirci. Non è sicuro." continuò, spostando lo Damon. "Portala a casa, Damon."

"Sì... lei non andrà da nessuna parte senza di te. Ho già provato a farla ragionare." dichiarò lui senza mezzi termini. "Beh, sforzati di più." sbottò, allontanandosi lentamente da loro. "Non torno a casa. Non posso."

"Si, che puoi!" Elena insistette incredula. "Non devi rimanere qui!"

Audrey aprì la bocca per ribattere, quando Alaric intervenne. "Ehm, ragazzi..." si interruppe, facendo voltare tutti a guardarlo. Loro seguirono il suo sguardo, osservando Ray mentre si sollevava da terra, urlando per il dolore. "Si sta..."

Il rumore delle ossa che si rompevano riempì le loro orecchie mentre gli occhi di Ray diventavano dorati. "Si sta trasformando?" chiese Damon. "È impossibile." Elena scosse la testa in segno di diniego. "È ancora giorno."

"Dillo a lui." ribatté Alaric mentre Damon spingeva Ray contro l'albero. "Non dovrebbero esserci lupi prima del plenilunio." osservò Elena, spaventata.

"Sì, ma lui non è più un lupo." ricordò Audrey a sua sorella, guardando Ray con gli occhi spalancati. "È un ibrido." le parole di Klaus risuonarono nella sua testa. "Un lupo che non è legato alla luna, un vampiro che non brucia al sole." ripeté.

Le urla di Ray divennero più forti mentre le sue ossa si rompevano, la transizione sembrava diventare più veloce. "Damon, dobbiamo andarcene da qui." gridò Elena mentre Damon non faceva alcuno sforzo per muoversi. "Andiamo via da questo posto subito! Damon, subito!"

Con riluttanza, il corvino si mosse per seguirla, ma si fermò quando i suoi occhi si posarono su Audrey. Emettendo un gemito di frustrazione, afferrò la ragazza per la vita, coricandola sopra la spalla prima di iniziare a correre.

"Damon! Fammi scendere! Damon!" urlò lei, tirandogli dei pugni sulla sua schiena. "Te l'ho già detto, piccola Gilbert." rifletté Damon. "Non andremo da nessuna parte senza di te."

* * *

           "Non muoverti!"

Nel momento in cui Damon si fermò, Audrey si dimenò fino a scendere dalla sua spalla, girandosi sui talloni per vedere cosa fosse successo. I suoi occhi si spalancarono allarmati quando videro sua sorella a terra mentre il lupo si trovava a pochi centimetri dal suo viso, ringhiandole contro.

Chinandosi, allungò le mani sul terreno finché non trovò un sasso. "Ray!" gridò, balzando in piedi e lanciando la piccola pietra, colpendo il lupo sulla testa. Distraendo la sua attenzione dalla sua gemella, Audrey respinse ogni paura che provava. "Vieni a prendermi!"

"Audrey!" gridò Elena, preoccupata per l'incolumità di sua sorella. Ignorando le urla, la gemella più piccola iniziò rapidamente a correre nella direzione opposta, sapendo che il lupo la stava inseguendo.

Improvvisamente sentì un calore irradiarsi sul suo petto, i suoi occhi si abbassarono leggermente mentre correva, vedendo la sua collana brillare attorno al suo collo. La sua mano scattò per tenerla, e fu allora che accadde. Un urlo uscì dalle sue labbra mentre la sua velocità aumentava come mai prima, facendola schiantare contro un albero e cadere per terra.

Il dolore attraversò tutte le ossa del suo corpo e invece di cercare di tirarsi su, la sua mano si avvicinò alla sua collana, strappandola dal collo. "Che diavolo?" borbottò, tenendo davanti agli occhi il gioiello luminoso.

"Che bello vederti." inclinando la testa di lato, vide Damon in piedi a pochi passi da lei con Ray morto ai suoi piedi.

"Ti avevo detto di non seguirci più, quale parte non ti era chiara, Damon?" sbottò Stefan mentre i suoi occhi si incrociavano con quelli di Audrey, che si era finalmente alzata. "Cosa ci fai qui? Dovevi tornare alla macchina."

"Ho deciso di sgranchirmi le gambe." ribatté sarcastica, puntando il pollice nella direzione di Ray. "Cosa cavolo è successo, Stefan?!" chiese e Damon intervenne prima che Stefan potesse rispondere. "Perché non lo chiedi alla tua fidanzata. Se non vuoi che ti dia la caccia, smettila con le telefonate notturne."

"Io non l'ho chiamata." mentì il Salvatore più giovane, impassibile. "Si invece." il corvino alzò gli occhi al cielo. "Elena non rinuncerà a nessuno di voi due."

"Beh, dovrà farlo. Perché non torneremo mai. Riportala a casa e questa volta fai in modo che ci resti." prima che si potesse dire altro, Stefan afferrò il polso di Audrey e si allontanò rapidamente dalla vista del fratello.

I due rimasero in silenzio mentre tornavano al campo ━ Audrey tenne la collana saldamente in mano. Quando arrivarono, i corpi del resto del branco giacevano morti a terra mentre Klaus era coperto di sangue dalla testa ai piedi.

"Sono diventati rabbiosi. Alcuni li ho uccisi. Gli altri si sono... dissanguati. Alla fine... sono morti tutti." cominciò, senza voltarsi a guardare i due. Poi urlò e lanciò per terra la bottiglia di birra che aveva in mano.

"Ho fatto tutto quello che mi è stato detto! Dovrei poterli trasformare. Ho infranto la maledizione. Ho ucciso un lupo mannaro. Ho ucciso un vampiro. Ho ucciso il doppelganger." Stefan si spostò a disagio, costringendo Klaus a guardarlo. "Hai un aspetto orrendo."

"Per quanto ne so sto morendo... e tu non vuoi aiutarmi." rispose lui mentre l'ibrido notava il corpo morto di Ray. "Ho dovuto ucciderlo. Non ho avuto scelta. Ho fallito. Mi dispiace. Fai quello che devi fare."

"Avrebbe dovuto funzionare." Klaus si voltò e prese una bottiglia di birra vuota. Si morse la mano, chiuse il pugno e versò il sangue che fuoriusciva dalla ferita nella bottiglia, porgendola a Stefan.

"Alla salute. Ora andiamo via." l'originale guardò sia lui che Audrey. "Sembra che voi due siate gli unici compagni che mi sono rimasti." e girandosi, se ne andò.

Prima che potesse scomparire nella notte, la Gilbert lo seguì, lasciando Stefan da solo tra i cadaveri. Mentre se ne andava, fece scivolare la collana nella tasca dei pantaloni, spingendo tutti i pensieri su quello che era successo nella parte posteriore della sua mente.















𝘵𝘢𝘮𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘭𝘢 ⸻ 𝘵𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘴𝘴 𝘪 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘵𝘩𝘦 𝘣𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳

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