❝𝐼 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑓𝑢𝑔𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑔𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑎𝑚𝑝𝑎𝑑𝑖𝑛𝑒.❞

||𝑃𝑟𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜||

Ikuyo si stava preparando per andare a fare colazione ma la sua amica era tornata da poco e aveva notato subito un dettaglio: teneva la mano vicino al collo, come per coprire qualcosa.

La castana inizialmente aspettò che fosse lei a dirle qualcosa, ma visto che non intendeva farlo cominciò a parlare, con l'intenzione di soddisfare la sua curiosità.

Purtroppo per Kinuyo la curiosità dell'amica non si fermava solo alla scienza, ma si estendeva a tutto quello che attirava la sua attenzione, e non c'era modo di fermarla.

«Ti è presa una paralisi alla mano per caso? È da quando sei tornata che stai così» domandò Ikuyo osservandola bene.

L'altra sobbalzò appena, non si era resa conto di essersi persa nei suoi pensieri.
«Come?»

«Sembra che tu voglia coprire qualcosa» disse mentre decideva se legarsi i capelli o meno.

«Eh? No! Assolutamente no!»

Prima di rispondere Ikuyo posò la piccola cordicella che aveva in mano, li avrebbe lasciati sciolti.
«Allora non credo avrai problemi a confermarmi la cosa spostando la mano.»

Kinuyo da parte sua stava andando sempre più in panico, non aveva intenzione di togliere la mano dal collo, per nessuna ragione al mondo.

«Mi fa solo un po' male, non ho dormito bene, tutto qui.» Provò a dire, sperando che l'altra si bevesse la balla.

Ma non fu così, perché Ikuyo tirò fuori uno dei suoi sorrisetti.

«Tutto qui? Sei mancata per l'intera notte, poi quando si fa giorno ti presenti qui con la mano sul collo e tu pretendi che io creda alla storia del: "Ho solo dormito male"?» Detto ciò si avvicinò lentamente a lei.

«Sappiamo entrambe cosa c'è li sotto» aggiunse non togliendosi quel piccolo sorriso dal volto.

Kinuyo si alzò immediatamente, consapevole di quello che stava per accadere.

«Ti stai immaginando le cose.»
«Oh no, assolutamente no.»

La castana aveva un'espressione per niente rassicurante, così l'altra prese e si mise a correre per la capanna, inseguita subito dopo dall'amica.

Quest'ultima non aveva intenzione di mollare la presa, sarebbe stata capace di rincorrerla per tutta la giornata se fosse stato necessario.

«Smettila di inseguirmi!» Esclamò Kinuyo lanciando un'occhiata al di sopra della sua spalla.

«Scordatelo, è così evidente che sia successo qualcosa fra voi due!»
«...N-Non è successo nulla di così eclatan-»
«QUELLA ERA ESITAZIONE?!»
«Oh no-»

Ikuyo si portò le mani sulla bocca, provando a trattenere l'urlo che stava per cacciare fuori.
«Quindi è proprio sicuro su quello che c'è la sotto!»

Ormai erano minuti che correvano in tondo per la capanna, nessuna delle due voleva mollare.

«Non ferire così i miei sentimenti, le amiche di dicono tutto, no?! Non provare a nascondere queste cose, non a me!»
«Tiri in ballo il ferire i tuoi sentimenti? Ti stai trasformando in Gen?»
«AH! Non provare a cambiare discorso!»

Kinuyo si girò verso di lei, stava per dirle qualcosa ma inciampò e cadde all'indietro, finendo fuori dalla capanna.

«Ahi!» Si lamentò portandosi entrambe le mani sulla testa.

Ikuyo uscì come una furia e vide, finalmente. cosa c'era sul suo collo.

«LO SAPEVO! Eccolo lì il succhiotto-» La giovane si bloccò improvvisamente, con il dito puntato verso di lei, la sua espressione era cambiata.

Spostò subito le mani sulle labbra.
«Ops...» Disse piano.

«Che succede?» Chiese l'amica alzandosi e spolverandosi appena i vestiti.

«Dovresti seriamente guardare dietro di te.» La informò la castana.

Kinuyo fece come le era stato detto, trovando dietro di lei l'intera combriccola, Senku compreso.

«State urlando così tanto che sicuramente vi ha sentite anche Tsukasa» disse loro poco prima di incrociare le braccia al petto.

«KINRO E TU NON MI DICI NIENTE?» Urlò Ginro in preda alla sorpresa.

«Avrei dovuto dirtelo?» Rispose tranquillamente il diretto interessato.
«Ma sono tuo fratello!»
«E?»
«Lasciamo stare, sei un caso disperato.»

Ikuyo si avvicinò a Ginro, mettendogli una mano sulla spalla.
«Kinuyo ha fatto la stessa cosa con me, ti sono vicina.»

«Cos'è un succhiotto?» Suika si intromise nella conversazione ponendo loro quella domanda.

Gen non perse tempo e fece per spiegarglielo, fu però bloccato da Ikuyo, che si appoggiò alla sua spalla.

«Glie lo vuoi veramente spiegare?» Chiese ridacchiando.
«Oh assolutamente si!»

«Non ci provate!» Esclamò Kinuyo, e prima che potessero dire qualcosa loro intervenì dicendo:
«È un morso di un animale-»

«Quindi devi stare molto attenta piccola Suika-chan.» Il bicolore prese la palla al balzo, ridacchiando.

«Ma non ora» aggiunse Ikuyo, accovacciandosi così da arrivare al suo livello.
«Tranquilla, colpisce solo le giovani donne, tu sei ancora piccola.»

«Suika starà attenta lo stesso!» Esclamò convinta.

Kinuyo li guardava sconvolta, quei due erano pazzi.

«Voi siete fuori di testa» disse Kohaku per poi andarsene.

Gen e Ikuyo continuavano a ridacchiare tra di loro, se avessero continuato a parlare di quel "morso di animale" Kinuyo avrebbe dato uno schiaffo ad entrambi per quanto era imbarazzata.

Senku era scioccato dalla situazione.
Chrome era rimasto a bocca aperta per quello che Kinro aveva fatto.

Mentre il diretto interessato si godeva la scena, guardando Kinuyo il più delle volte, con Ginro che continuava a chiedergli perché non glie l'avesse detto.

xxx

«È da quando sei arrivato che sorridi come un ebete, cosa ti rende così felice?» Domandò Ikuyo al bicolore accanto a lei, proprio come le aveva chiesto il giorno prima, la giovane era andata nuovamente sulla riva del fiume.

«Stavo pensando a come Kinuyo sia riuscita a voltare pagina, prima non faceva altro che pensare a Taiju.»
«È per questo che sorridi? Sei felice che abbia voltato pagina?»

Le sembrava strano non stesse pensando a qualcosa che poteva tornargli utile.

«Beh, si, se è riuscita a farlo lei, che era così innamorata di Taiju, allora c'è la speranza che anche tu possa lasciarti dietro questa cotta che hai per Senku.» Ammise lui, togliendo ogni dubbio dalla mente della ragazza, stava decisamente pensando a cose sue.

Lei in risposta si portò una mano sul viso.
Era imbarazzante parlare dei suoi sentimenti per Senku con Gen, non voleva affrontare quell'argomento con lui, anche perché le sue intenzioni erano altre, non era certo lì per incoraggiarla.

«Si può sapere che razza di ragionamento stai facen-» Si era girata verso di lui, ma nel farlo scivolò all'indietro.

«Iku-chan!» La chiamò il bicolore allungandosi per afferrarla.

Riuscì nel suo intento, ma non in quello di tirarla su, visto che caddero entrambi in acqua.

Il ragazzo si tirò leggermente su, facendosi forza con le braccia, ma non si alzò.
Le gocce scorrevano lungo i suoi capelli, per poi cadere sul viso di Ikuyo.

Quest'ultima lo stava fissando, rossa in viso.

Perché diamine ci deve sempre essere l'acqua di mezzo? Non bastava già l'episodio con Senku? Ora anche con Gen?

«Cavolo, Iku-chan, sei fradicia.
Dovresti toglierti i vestiti e lasciarli ad asciugare se non vuoi prenderti un raffreddore.»

Quelle parole non fecero altro che accentuare il rossore sul viso della castana.

«Spero tu stia scherzando.» Riuscì a dire, non staccando gli occhi dal viso del ragazzo.

«Oh no, io sono serissimo, non vorrei che ti ammalassi.» La sua bocca si incurvò in un leggero sorriso.

«Scordatelo.» Pronunciò solamente Ikuyo, era così in imbarazzo che le parole faticavano ad uscire fuori.

«Ma guarda come sei arrossita» disse Gen avvicinandosi e sollevandole leggermente il mento.
«Posso dire che questo è un punto a mio favore» concluse ad un soffio dalle sue labbra.

Poi senza aspettare una risposta decise di alzarsi, porgendole subito dopo una mano.

Ikuyo stava ancora metabolizzando quello che era successo, e quello che poteva succedere se Gen non si fosse alzato.

Afferrò la sua mano e si mise in piedi, successivamente si sistemò i capelli, completamente bagnati.

«Gen.»
«Si?»
«Se ti vedo guardare dove non devi giuro che ti butto di nuovo in acqua.»

I suoi vestiti erano perfettamente aderiti al suo corpo, quindi Ikuyo aveva pensato bene di avvertirlo delle conseguenze.

«Non tentarmi cara la mia Iku-chan.»
«Non giocare troppo con il fuoco Gen, rischi di scottarti.»
«Se sei tu non è un problema scottarsi un pochino, cosa vuoi che sia-»

Non fece in tempo a completare la frase che la castana gli diede una spinta.

Il ragazzo fece qualche passo indietro, prendendola per il braccio e attirandola verso di sé.

La giovane si scontrò contro il suo petto, avvampando nuovamente.

Ormai ne era sicura al cento per cento, le situazioni imbarazzanti non l'avrebbero mai abbandonata.

Gen non le aveva ancora lasciato il braccio e si stava limitando a fissarla, con una mano poggiata sulla sua schiena.

«Io non ti sono indifferente, sarebbe più facile se tu lo ammettessi a te stessa.»
«Smettila di dire cavolate, non è vero.»

Ma era effettivamente così?
Ikuyo aveva paura che il bicolore avesse ragione, quello avrebbe spiegato anche tutto quel rossore sulle sue guance.

E in caso di risposta positiva: Aveva paura ad ammetterlo?
Si, perché sapeva che c'era anche Senku di mezzo, sarebbe stata una situazione spiacevole.

Però i sentimenti sfuggono al controllo umano, non sono delle cose che si possono accendere o spegnere a proprio piacimento, come fossero delle lampadine.
Bisogna accettarle così come arrivano, e sta proprio lì il problema.

xxx

Quella sera si erano riuniti nel magazzino per discutere della situazione Gen.

Chrome era preoccupato, pensava che il bicolore non sarebbe stato dalla loro parte, rovinando così tutti i loro piani per far rinascere la civiltà scientifica.

«Si, Gen è molto volubile, è vero, però mi è sembrato abbastanza interessato a tutto quello che stiamo facendo.» Osservò Kinuyo.

«Ikuyo, tu ci hai passato molto tempo insieme, cosa ne pensi?» Le chiese Senku, così da avere anche la sua opinione.

La ragazza in questione lo guardò corrucciando appena le sopracciglia e inclinando leggermente la testa.

Non pensava si sarebbe messo a vedere quanto tempo aveva passato con Gen.
Dopotutto il bicolore se ne stava sempre in giro, quindi era stato un po' da tutti.

«Si, è vero, concordo con Kinuyo.
Sembra interessato alla scienza, credo anche che gli faccia comodo una civiltà scientifica, visto quello che faceva prima della pietrificazione» rispose dopo pochi secondi.

«Cos'era questo rumore?» Domandò improvvisamente Kohaku.

Senza attendere una risposta la bionda si fiondò fuori dal magazzino, seguita dall'intero gruppo.

La seguirono fino a che non videro qualcuno a terra.

Non appena Ikuyo lo riconobbe corse e si inginocchiò accanto a lui.
«Gen!»

Ma il giovane non rispose, la castana non avrebbe mai voluto rivivere una cosa simile.

Voleva bene a quella sottospecie di pinguino, e vederlo così era come ricevere un colpo al petto.

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Angolo autrice:
Salve guys✨

Non so come scusarmi per l'enorme ritardo, ma ultimamente scrivere mi riesce un po' difficile, ci metto molto a mettere insieme i pezzi.
Probabilmente colpa dello stress e di tutte le cose che ho da fare.

Procedo lentamente, ma non sparisco del tutto, piano piano gli aggiornamenti arrivano.

Spero di sbloccarmi presto e che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima✨❤️

Ilas🎐