❝𝑀𝑖 𝘩𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝘩𝑎 𝑚𝑎𝑟𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝘩𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜: 𝑠𝑒 𝑚𝑖 𝑏𝑎𝑐𝑖𝑎, 𝑚𝑢𝑜𝑖𝑜.❞

||𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑜 𝐵𝑒𝑛𝑛𝑖||

Kinuyo, dopo aver aiutato Chrome e aver parlato un po' con lui, si mise a cercare la sua amica.

Nella conversazione di poco prima il moro l'aveva chiamata Nuyo, cosa che solo Yuzuriha aveva fatto.

Sentire nuovamente quel soprannome le fece piacere, infatti mentre Chrome si creava molti problemi, pensando che non le piacesse, lei lo rassicurò, dicendogli che era perfetto.

Nel passare a poca distanza dal fiume vide Ikuyo e Gen.

Effettivamente aveva notato come si fossero avvicinati i due, ma ancora non avevano avuto modo di parlarne.
Ikuyo però sembrava trovarsi bene in sua compagnia, anche se inizialmente lo vedeva come un possibile nemico.

«Ancora non riesco a capire come abbiano fatto a legare così» commentò una voce alle sue spalle.

Kinuyo si girò e osservò Senku.
«Come non lo so, ma non pensavo tu ci avresti fatto caso, sai?»

Il ragazzo ricambiò lo sguardo, per poi muovere una mano come a scacciare quello che aveva appena detto l'amica.

«Non ci vuole un genio per vedere come si siano avvicinati, sono giorni che che passano molto tempo insieme, stai perdendo colpi, Kinuyo.»

Quest'ultima lo osservò attentamente, aveva in pochi secondi cercato di spostare l'attenzione sul suo perdere colpi, indirizzato, ovviamente, alle sue ultime parole, al non pensare che il ragazzo ci avrebbe fatto caso.

E poi da quando Senku si preoccupa di queste cose?

Certo, il ragazzo notava tutto, sembrava non gli sfuggisse niente, escludendo la palese cotta che Ikuyo aveva per lui da prima della pietrificazione, o più semplicemente lo sapeva ma evitava l'argomento.
Ma non aveva mai dato importanza ad argomenti come quello.

«Non sto perdendo colpi, sei tu che improvvisamente dai peso a come Ikuyo si stia relazionando con Gen» rispose Kinuyo incrociando le braccia al petto, continuando a fissarlo.

«Non dire stupidaggini» disse lui portando le mani ai fianchi.
«Il mio era un discorso generale, ho messo in mezzo Ikuyo solo perché è quella che si è avvicinata di più a lui.
Gli altri ancora non si fidano del tutto.» Poi spostò lo sguardo sui due.

«Quindi non ti importa se hanno legato molto in queste settimane, giusto?» La castana credeva di aver capito cosa stava succedendo.

Non si sarebbe mai aspettata di vedere una scena del genere da parte di Senku.

Lui, fissato con la scienza e con la logica, sembrava pronunciare quelle parole con un pizzico di gelosia repressa.

«Perché dovrebbe? Lei può fare quello che vuole, dove vuoi andare a parare?» Le domande dell'amica lo insospettirono, già era pronto a negare quello che sarebbe uscito dalla sua bocca.

«Senku.»
«Mh?»
«Sei geloso?»
«Non tirare fuori discorsi privi di logica.»
«Non evitare la domanda.»

Il giovane chiuse per un momento gli occhi, volgendo il capo alla sua sinistra, per poi sospirare, seccato dal dover rispondere a quella domanda, che secondo lui non aveva senso.

«No, non sono geloso» rispose aprendo gli occhi per guardarla.

«Non ti credo.»
«Dovevo immaginarlo.»

Kinuyo si avvicinò a lui e gli avvolse il braccio attorno al collo, per poi tirarlo verso di sé.

«Non ti lascerò fino a che non lo ammetterai.»
«Senti, non ci tengo a morire per mano tua, ti dispiacerebbe lasciarmi?»
«Assolutamente no!»

La giovane si mise a ridere, provando a convincere Senku, ma senza successo.
Non riuscì a faglielo ammettere, ma non per quello avrebbe mollato.

Nel frattempo Ikuyo e Gen si erano alzati, ma quest'ultimo l'aveva fermata, afferrandole delicatamente il polso.

La ragazza lo aveva guardando senza dire nulla, aspettando fosse lui a parlare.

«Anche domani ti troverò qui?» Domandò lui non interrompendo il contatto visivo.

Ikuyo tornò indietro di qualche passo, avvicinandosi a lui.

«Molto probabilmente si.» Certe volte si divertiva a lasciarlo sulle spine, ma ormai aveva capito anche lui che quando faceva così la risposta era affermativa.

xxx

Quella sera Ikuyo si era allontanata dal gruppo di amici per poter parlare con Kinuyo, a quanto pare doveva dirle qualcosa.

«Su dimmi tutto, non startene lì a rimuginare, ho mollato Senku e gli altri per sentire quello che hai da dirmi, non accrescere ulteriormente la mia curiosità» disse incrociando le gambe.

Quella capanna era diventata il loro punto d'incontro per raccontarsi tutto, a momenti la usavano più per quello che per dormire.

«Dai, hai sicuramente dormito con Kinro, voglio i dettagli.» La guardò con un sorrisetto.

Kinuyo stava per parlare, ma poi si fermò corrucciando la fronte.
«Come fai a sapere che ho dormito con lui?»

Ikuyo si accorse di aver parlato troppo.
«Ah, beh ecco...» Disse con una leggera risata mentre si portava la mano tra i capelli, con un'espressione fintamente innocente.

«Fammi indovinare... Kinro ha provato a chiamarti ma tu ovviamente non hai risposto, ci ho preso?»
«Non è bello scoprire così le persone, sei crudele.»
«Da che pulpito-»

«Si ma ammettilo, ho fatto bene» disse l'amica nascondendo un sorriso.
«E poi non avresti dormito, Gen non faceva altro che parlare, certe volte quel ragazzo è una macchinetta.»

«Aspetta, Gen era qui?» Chiese Kinuyo sbarrando gli occhi.

Di tutta risposta Ikuyo cominciò a giocare con una ciocca di capelli, rigirandosela tra le dita.
«Si, è piombato qui senza preavviso.»

«Dopo devi raccontarmi tutto, per filo e per segno, devo capire come Gen sia riuscito ad avvicinarsi così, non me lo aspettavo.»
«Va bene, ti dirò tutto, ma ora parla tu, cosa è successo con Kinro?»

Kinuyo annuì e prese a parlare.
«Come già sai, ho dormito da lui, mi sono svegliata con le sue braccia attorno ai miei fianchi e-»

«CHE MI PRENDESSE UN COLPO, E BRAVO KINRO!» Non riuscì proprio a contenere il solito sclero che le partiva quando l'amica le raccontava certe cose.

«Non urlare!» La interruppe l'altra.

Gli occhi di Ikuyo brillavano, impaziente di ascoltare il resto.
«Va bene, ora vai avanti.»

L'amica sospirò divertita prima di continuare il discorso.
«L'ho quasi baciato, stavo sognando ad occhi aperti, però poi lui, quando mi sono alzata, mi ha bloccata al muro e stava per farlo lui, Ginro è entrato nella capanna senza avvisare e l'ha involontariamente fermato.
Ikuyo, ammetto di essere un po' insicura su tutto quello che sta succedendo con Kinro, mi spaventa.»

«Dici per Taiju, vero?»
«Si, è proprio così.»

La castana si avvicinò all'amica e le mise una mano sulla spalla.

«A te piace Kinro?»
«Certo, altrimenti non mi sarei fatta tutti questi problemi.»

Ikuyo sorrise dolcemente.
«Allora fregatene di tutto e di tutti.
Non sappiamo quando rivedremo Taiju, non puoi bloccare così la tua vita, magari può sembrarti un discorso egoistico, ma devi pensare anche a te.
Stai bene con Kinro? Bene, allora vai e vedi come va.»

La ragazza annuì e poi per farle pensare ad altro prese a raccontarle di Gen, di come si era catapultato nella capanna dopo che Ikuyo gli aveva dato il permesso e tutto il resto.

xxx

Kinuyo, dopo aver parlato con la sua amica, era andata sulla collina, pronta a sentire quello che Kinro doveva dirle.

Non appena arrivò lo vide ad aspettarla.

«Ciao.» La salutò lui con il suo solito tono.
«Ciao, cosa volevi dirmi ieri sera?»

Il moro si avvicinò a lei, afferrandole i fianchi per attirarla a sé.

«Non sono bravo in questi discorsi, per niente, forse è perché non mi sono mai ritrovato a farli, certi discorsi.
Comunque sia, quello che volevo dirti è che mi piaci, e non nel modo in cui si potrebbe pensare di una semplice amica.» Nel dire quelle parole si era avvicinato alle sue labbra.

Ma Kinuyo mise una mano in mezzo a loro, abbassando lo sguardo.
«Aspetta, Kinro...»

«Scusa, hai ragione, non avrei dovuto senza chiedertelo.» Si allontanò leggermente.

«Non è colpa tua, sono io che...»
«Cosa?»
«Prima di venire qui ero in compagnia di mio fratello, Taiju, e un'altra nostra amica.
Solo che... Sono finita con l'innamorarmi di lui, e prima di arrivare al villaggio noi ci siamo baciati, poco dopo mi ha promesso che sarebbe tornato per me, sarebbe come tradirlo.»

Lui la sondò per qualche secondo con lo sguardo prima di parlare.
«Però non ti sono indifferente.»

«No, infatti, mi piaci.»
«Mi basta anche solo saperlo.»

Il tono che aveva usato era serio, poi senza dire altro prese ad allontanarsi in direzione del villaggio.

«Kinro aspetta...» Il suo era un sussurro e il ragazzo non sembrava averla sentita.

Non provò a richiamarlo, non era sicura nemmeno lei su quello che doveva fare.
Farlo tornare indietro non avrebbe avuto senso.

Decise di sedersi a terra, non aveva proprio voglia di andare in capanna, voleva starsene un po' da sola.

Ad un tratto sentì dei passi avvicinarsi sempre di più.
Voltò la testa in direzione del villaggio, vedendo Kinro intento a tornare indietro.

La castana lo guardò, quando lo ebbe vicino avrebbe voluto dire qualcosa ma fu presa alla sprovvista da lui, che si abbassò al suo livello, per poi farla stendere sull'erba con lui sopra.

«Che stai facendo? Perché sei tornato indietro?» Riuscì a domandare Kinuyo, osservandolo attentamente.

«Sono tornato perché devo quantomeno provarci, ci sono io qui con te ora, non lui.
Sei confusa, lo so.
Ma sono dell'idea che tu non possa scegliere un ragazzo se non li hai baciati entrambi.»

Detto ciò avvicinò il suo viso a quello della ragazza, unendo così le loro labbra in un bacio.

La castana ricambiò senza pensarci due volte, fu più forte di lei, non riuscì a respingerlo.

«Hai ricambiato.» Constatò Kinro dopo essersi staccato, ma non si allontanò troppo dalle sue labbra.

«È stato inevitabile» rispose lei cercando di nascondere un sorriso.

Lui le scostò una ciocca di capelli, che le era rimasta sul viso, poi si abbassò nuovamente per baciarla ancora.

Kinuyo passò le mani dietro al suo collo, sporgendosi leggermente verso di lui.

In quel momento non voleva pensare ad altro che a loro.
Niente pensieri, niente sensi di colpa, solo loro e i loro baci.