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𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟿

Erano minuti che Kayla osservava la faccia del suo migliore amico da dietro una tazza fumante di cappuccino.

Poteva benissimo essere comparato ad uno zombie, con gli occhi assonnati e la testa ancora proiettata sul cuscino, sembrava non avesse dormito per niente.

La ragazza si domandava perché, tra tutti i giorni possibili, Kagami avesse dovuto scegliere quella notte da passare in bianco.

Sperava solo che non avrebbe inciso negativamente sulle sue prestazioni.

Accavallò le gambe sotto il tavolo e attirò la sua attenzione.
«Taiga... Esattamente, quanto hai dormito?»

Lo vide alzare lo sguardo su di lei, con espressione colpevole.
«Quasi niente, non riuscivo a prendere sonno.»

«Come mai?»
«Prima di una partita ufficiale praticamente non dormo.»

Kayla lo guardò sbattendo più volte le palpebre, non sapeva che fosse una routine la sua. Però non era mai stato agitato fino a quel punto.

Forse si trattava della Generazione dei Miracoli?
Dopotutto avrebbero affrontato una squadra con un loro componente se avessero vinto la prima partita, anch'essa molto forte.

«Ecco una cosa che non sapevo di te» disse la giovane in risposta.
«È per l'agitazione?»

«Oh no! Assolutamente no! È che l'idea di dovermi scontrare contro avversari forti mi elettrizza così tanto da non lasciarmi dormire in santa pace.» Spiegò bevendo tutto d'un sorso il caffè che gli era rimasto.

L'amica continuava a fissarlo, e da come lo guardava Kagami capì che aveva qualcosa in mente.
Non fece in tempo a domandarglielo che lei posò la sua tazza sul tavolo prima di alzarsi.

La seguì con lo sguardo, si era diretta verso il banco della cucina per afferrare la caffettiera in vetro, dove era rimasto abbastanza caffè da riempire un'altra tazza.

«Fortuna che ce ne è ancora, non mi andava di rifarlo» commentò lei mentre si avvicinava al rosso.
«Se non ti svegli così ti giuro che prendo e ti lancio dell'acqua fredda in faccia.» Gli disse per poi versargli altro caffè.

Kagami sbarrò leggermente gli occhi.
«Preferisco di gran lunga bere litri di caffè ad una possibile secchiata d'acqua gelata in faccia.»

Quella sua affermazione fece ridere la ragazza, che rimise a posto l'oggetto.
Successivamente si sedette per continuare a fare colazione.

«E poi lo sai che troppo caffè rende nervosi, vero?» Domandò il rosso osservandola con la coda dell'occhio.

«Ma almeno sei sveglio» rispose con un lieve sorriso.

Il suo amico era già abbastanza fumantino di suo, ma le alternative per svegliarlo erano due e lui aveva scartato la seconda, quindi doveva accontentarsi di quello.

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La loro prima partita era appena giunta alla sua conclusione.
Si erano salvati proprio all'ultimo secondo, grazie alla voglia di combattere che l'intera squadra aveva mostrato per tutto il tempo di gioco.

Come era stato deciso, Kayla non partecipò a quella prima competizione e non sarebbe entrata subito nella seconda.
Dalla panchina aveva potuto osservare bene i suoi compagni e questo gli sarebbe servito anche nella partita contro la Shutoku, almeno nella prima metà.

La Seirin aveva un grande spirito combattivo, e molta determinazione. Tra di loro si coordinavano bene, una volta scoperto il punto debole dell'avversario riuscivano ad adattarsi quasi immediatamente alla nuova situazione, bastava non perdere la concentrazione e non andare nel panico.

«Sembra che anche loro abbiano finito.» Kagami interruppe il fluire dei suoi pensieri.

La ragazza si girò verso di lui, seguendo la direzione del suo sguardo, cosa che fece anche Kuroko poco dopo di lei.
«Hai ragione» disse quest'ultimo.

Gli occhi di Kayla si soffermarono sul risultato: 113 a 38 per la Shutoku.

Non disse niente perché non c'era altro da aggiungere, la prossima partita sarebbe stata difficile, tutti lo sapevano, non avevano bisogno di ricordarlo a voce alta.

Un ragazzo dell'altra squadra li stava fissando con una luce di competizione negli occhi.

Avevano risparmiato le sue forze, lo si poteva capire dal fatto che non indossasse la divisa da gioco, esattamente come loro avevano fatto con Kagami a fine partita.

Quando si ritrovarono nello spogliatoio, così da riposarsi quanto bastava per poter affrontare l'altra squadra, il rosso chiuse gli occhi per farsi un breve pisolino.

Kayla lo guardò un momento.
Aveva quattro falli sulle spalle, non era cosa da poco, purtroppo la fortuna non era stata dalla loro parte. Durante la sfida contro Midorima avrebbe dovuto fare molta attenzione.

«Comunque sia» cominciò a dire il loro capitano, girandosi poi verso Kayla dopo che Kuroko e Koganei uscirono dallo spogliatoio.
«Per te questa sarà la tua partita di debutto, come ti senti?»

La ragazza si stava legando i capelli in una coda e quando sentì la domanda arrestò per un momento la sua azione.
«Impaziente.»

Ovviamente anche lei stava provando un po' di agitazione, ma era più per il timore di sbagliare che per altro.
Non era un problema il pubblico, tantomeno confrontarsi contro una squadra forte come la Shutoku. Semplicemente non voleva mettere in difficoltà i propri compagni.

Ma l'emozione che sentiva maggiormente era l'impazienza di giocare in quella loro prossima partita, non vedeva l'ora.

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«Sono distrutto» disse Hyuga quando si misero in cerchio, poco prima dell'inizio del match.
«È da questa mattina che mi sento triste. Abbiamo due partite, per giunta contro due re.»

Si sentiva dal suo tono di voce la stanchezza che si stava portando dietro a causa dello scontro precedente, ma Kayla pensava che in un momento come quello serviva motivare la squadra, non dirottare i loro pensieri su quanto fossero sfiniti.

Però poco dopo tirò fuori un piccolo sorriso, cambiando totalmente la direzione del suo discorso.
«Ma ora è rimasta una sola partita. Non dobbiamo preoccuparci di cose fastidiose come l'incontro successivo o le riserve di energia.» Li guardò uno ad uno, facendo trapelare la sua determinazione e la sua voglia di vincere.

«Possiamo concentrarci sulla sola cosa che dobbiamo fare! Dare tutto ciò che abbiamo finché saremo al limite!»

Così era cominciata la loro ultima partita della giornata.

Kayla sorrise a sua volta, incoraggiata da quella sua ultima parte del discorso.

Una calda sensazione si espanse nel petto della ragazza: quella che senti quando sei ufficialmente parte di un gruppo.

Una sensazione di realizzazione.

Ora si sentiva veramente parte della squadra. Era entrata anche lei in quel legame che univa tutti i componenti della Seirin.

«Lo ha notato anche il capitano, si capisce dal suo sguardo» disse Kayla rivolgendosi a Kagami.
«Sei piuttosto calmo.»

«Si, cerco di mantenere la concentrazione al massimo, esattamente come fai tu ogni volta.»

«Oh.» La ragazza sorrise prima di continuare a parlare.
«Ti sarà utile questo tuo stato, prova a mantenerlo il più possibile.»

Quando la partita cominciò gli avversari mostrarono subito quanto fosse buona la loro difesa, non lasciarono loro spazio per partire con un attacco. Inoltre erano anche molto veloci nei movimenti.

Kayla osservò con grande attenzione il primo tiro di Midorima, era una cosa del tutto fuori dal comune, non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse tirare da quella lontananza e riuscire a fare canestro.

Così giocava uno dei componenti della Generazione dei Miracoli.

Loro erano abituati a vedere il talento di Kuroko perché si allenavano sempre tutti insieme, ma non avevano mai pensato a come potessero essere gli altri.

E Kayla più ci pensava e più credeva che anche Akashi avesse fatto parte di quel gruppo di fenomeni, visto come giocava. Ma se ne sarebbe accertata più avanti, ora aveva altre cose di cui occuparsi.

Nonostante quel primo canestro effettuato dalla Shutoku, l'altra squadra evitò il rompersi del loro equilibrio.
Grazie a Kuroko, che non si era fermato a pensare a quei punti sul tabellone, riuscirono a pareggiare. Lui e Kagami si erano coordinati perfettamente in un attacco inaspettato.

Tutti rimasero a bocca aperta e Kayla non trattenne un sorriso.
«Ragazzi siete fantastici» sussurrò incantata da quell'azione, il passaggio di Kuroko era stato perfetto e di una potenza inaudita, mentre Kagami con la sua elevazione era riuscito a mettere dentro la palla in pochissimi secondi.

xxx

La pausa della prima metà di gioco arrivò presto e insieme a lei anche lo sconforto di come stava procedendo la partita.
Con Midorima che era in grado di tirare ovunque e Takao che riusciva a bloccare Kuroko, la situazione non vedeva vie d'uscita.

Nello spogliatoio regnava un silenzio asfissiante, nessuno osava dire nulla.

L'unica cosa che si sentiva era il rumore delle lancette dell'orologio, un suono costante e ritmico.

Il rombo di un tuono si unì ad esso, trascinandosi fino all'interno di quella stanza, seguito poi dalla pioggia, che batteva incessantemente sul tetto.

Kayla stava per dire qualcosa ma la sua attenzione fu catturata da quello che stava guardando Kuroko.
Scivolò accanto a lui sulla panca e sporse la testa oltre la sua spalla, per vedere il video che era stato registrato.

«Takao è una spina nel fianco» commentò la giovane osservando per la seconda volta i movimenti di quel ragazzo.

«Già...» Prima che potesse continuare a parlare Izuki chiese a Kuroko cosa stesse guardando.
«Qualcuno ha registrato Takao durante la prima metà della partita» spiegò lui non staccando gli occhi dal video.

«Hai un piano?» Domandò il compagno di squadra.
«Non lo so» rispose sinceramente l'altro.
«Non lo sai?»

«Ho pensato alla vittoria, ma non mi sono mai chiesto se potevo vincere o meno.» Prese a dire Kuroko, mantenendo il tuo tono piatto.
«Anche se fossimo sotto di cento punti, esiste la possibilità che un meteorite colpisca la panchina avversaria all'ultimo secondo.»

Quell'affermazione fece ridere appena Kayla, il ragazzo aveva tirato fuori una teoria talmente assurda che la rimonta non appariva più così impossibile.

Riuscì, con quella sua frase, a risollevare l'animo degli altri componenti della squadra.

«Comunque, catastrofi a parte, ho un'idea» disse Kayla attirando tutti gli sguardi su di lei.
«Takao ha un'ottima vista del campo ed è veloce, abbastanza da individuare e raggiungere Kuroko in un battito di ciglia.»

«Già, è un problema che dobbiamo risolvere, che hai in mente?» Le domandò Riko con interesse, serviva anche a lei una via di fuga da quella situazione.

«Io sono veloce. Certo, non passo inosservata come Kuroko, ma non può fermare entrambi nello stesso momento.» Spostò gli occhi sul diretto interessato.
«Posso usare la mia velocità per rovinargli i piani, potrebbe essere un'occasione per riprendere il controllo del gioco.»

«Come strategia non è male, almeno come primo approccio» affermò l'allenatrice, riflettendo su quelle parole.
«Non funzionerà fino alla fine, ma ci darà del tempo.»

Kayla annuì, tirando fuori un mezzo sorriso.
«Usiamo la mossa che abbiamo fatto durante la partita in cui mi stavate valutando, che ne dite? È un'azione divisa fra tre giocatori e si svolge anche abbastanza velocemente. Ci darebbe la motivazione giusta per combattere con tutto quello che abbiamo, se dovesse raggiungere il canestro.» Propose a Kuroko e Kagami.

«Non devi nemmeno chiederlo, qualunque cosa pur di batterli!» Rispose con determinazione il rosso.

«Però non l'attueremo subito.» Riko interruppe l'energico momento di Kagami con quella frase, che ascoltò attentamente le motivazioni dietro quella decisione.

«Kuroko dovrà stare in panchina adesso, così da non esaurire subito la sua specialità.» Si girò poi verso la ragazza.
«Kayla, entrerete insieme, quindi comincia a scaldarti per dopo.»

«Bene, allora fino a quel momento io penserò a contrastare Midorima.» Intervenne Kagami, aveva tutte le intenzioni di fermarlo, di rompere il suo ritmo e le sue sicurezze.

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Angolo autrice:
Eii~

È arrivata la prima partita che ho dovuto descrivere :')

Qui principalmente ho solo riassunto un po' quello che era l'andamento della competizione, ma al prossimo capitolo Kayla entrerà in campo, quindi spero di aver descritto decentemente ciò che ho aggiunto con lei.

Anyway, ancora un pochino di pazienza, le scene con Akashi si stanno avvicinando sempre di più~

Non vedo l'ora di pubblicare i capitoli dove c'è lui *^*

Nel frattempo spero che i capitoli che avete letto vi siano piaciuti, ci vediamo la settimana prossima con il prossimo aggiornamento💓

Ilas🎐

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