Shioko apri lentamente gli occhi.

Si trovò davanti gli occhi azzurri del patrigno dai capelli biondi.

Il suo sguardo divenne freddo vedendo la sua figura.

Che vuoi?

Le sue parole sembravano lame alle orecchie di Mika.

Anche lui divenne fredde e le tirò uno schiaffo.

Si tenne la guancia dolorante che piano piano divenne rossa.

Non ti permettere mai più di parlare così a tuo padre.

Non riuscì a trattenersi e si lascio sfuggire quello che la madre le aveva raccontato in segreto.

Tu non sei mio padre.... il mio vero padre non mi avrebbe mai fatto del male no n mi avrebbe mai ignorata per tutti questi anni... colui che è mio padre è un umano e non un orrendo vampiro.

Mika non ci vide più per la rabbia si mise sopra di lei prendile il collo con le mani.

Per fortuna la [colore] arrivo il tempo per fermarlo.

Essa iniziò a supplicare che si fermasse.

Mika staccò le mani iniziò a guardarla storto.

Sei stata tu raccontargli tutto.

I-io....

Mika prese ad avvicinarsi a lei mentre lei ad allontanarsi.

La bambina di mise in mezzo e ringhio contro il patrigno.

Non toccare mamma non se lo merita io sta io a volerlo.

Mika guardò con odio la piccola albina.

Lei era l'unica cosa che lo divideva dalla [colore].

Mika ringhia con tono basso poi uscì dalla stanza.

Le due donne sospirarono.

La madre guardò il collo della figlia.

La pelle pallida del collo era solcata da segni violacei.

[nome] corse verso il bagno dove solitamente teneva la cassetta del pronto soccorso.

E piano iniziò a curarle e ematomi che si erano formati.

Una cosa era certa: non avrebbe potuto proteggerla per sempre in quella casa

Doveva trovare un metodo per far andare via la figlia.

Non poteva più permettere a Mika di farle del male.