4 - Oppa
"Yun! È bellissimooooo!" Urlò Minhee appena fece il suo ingresso in aula.
L'amica, più un'altra ventina di studenti si voltarono verso la ragazza col caschetto, che tutta contenta per ciò che era appena successo, corse fino a raggiungere il suo banco.
"Ma non era antipatico come la morte?" Chiese la bionda, ricordando le parole di Minhee del giorno precedente.
Minhee scosse la testa.
"È sexy."
Yun roteò gli occhi al cielo.
"Quindi... il suo sex appeal cancella di conseguenza la sua antipatia?"
Minhee annuì.
"Da non credere..." Sussurrò la bionda.
"Ma ho sbagliato, prende il caffè senza zucchero la mattina!"
"Allora non sei una brava stalker." Commentò Yun ridendo.
Minhee gonfiò le guance imbronciata.
"Com'è andata questa volta?"
"Abbiamo avuto una specie di conversazione!" Esclamò la castana euforica.
"Una specie?"
Minhee annuì.
"È davvero sexy..." Disse la ragazza ricordando il moro con cui aveva appena scambiato poche parole.
"Devo vederlo anch'io questo Min Yoongi." Borbottò l'amica mentre giocava con un'app del cellulare.
"Ehi, ha sorriso?" Chiese poco dopo incuriosita.
"No... ha fatto tipo un ghigno quando ha capito che l'ho pedinato."
Appena sentì l'ultima frase, gli occhi di Yun si allargarono a dismisura.
"L'ha capito? Come?"
"Beh..."
"No ho capito come. Avrai detto sicuramente qualcosa di troppo." Si rispose da sola la bionda.
Minhee arricciò il naso, poi però dovette dar ragione alla sua migliore amica.
Ma non si sarebbe fatta scoraggiare; anche se in quel momento si era fatta prendere dal panico e si era data alla fuga, non vedeva l'ora che fosse il pomeriggio per rivedere il ragazzo.
YOONGI POV
Era appena finita anche l'ultima lezione di quella giornata; io e i ragazzi uscimmo dall'aula, per poi dirigerci verso l'uscita principale dell'università.
Mi bloccai, mentre i tre continuarono a camminare.
Era lì.
Sotto l'albero.
Quello scricciolo iniziavo a vederlo ovunque.
"Hyung?" Mi richiamò Jimin.
"Guardatelo, sembra abbia visto un fantasma!" Sentii dire da Hoseok.
I tre idioti iniziarono subito a ridere.
Sbuffai... li raggiunsi, sfilando dal pacchetto una sigaretta.
"Non ho visto un fantasma, ma la mia stalker." Dissi, per poi accendere il bastoncino di tabacco posizionato tra le mie labbra.
"Stalker?" Ripetè Namjoon assumendo un'espressione confusa.
"Sotto l'albero." Dissi, per poi fare un tiro.
Tutti e tre si voltarono all'unisono verso il punto da me indicato.
"Oh, ma è la ragazza della biblioteca!" Disse Jimin.
Non ci potevo credere, mi aveva pedinato davvero!
Ecco appunto... stalker.
E dire che mi sembrava così normale la prima volta che la vidi.
"Awww ma è carinissima!" Esclamò Hoseok che salutò la piccoletta.
Lei sorrise e ricambiò il saluto.
"Perchè non si avvicina?" Chiese Namjoon.
Alzai le spalle.
"Avrà paura di voi. Se vi allontanate lei si avvicinerà."
"Come un gattino?" Chiese Jimin.
Annuii.
"Ma mica la mangiamo!" Si lamentò Namjoon.
"Ehi, se è strana io non ci posso fare nulla." Risposi.
"Ma in che senso stalker?" Chiese sempre lui.
"Credo mi abbia seguito in questi giorni."
"Ah sì, quando l'avevamo vista davanti alla biblioteca, tu eri dentro." Notò Hoseok.
Perfetto, avevo ragione... è una fottuta stalker.
"Si è innamorata di te Hyung!" Esclamò Jimin.
"Poverina..." Sentii sussurrare da Namjoon.
Gli lanciai un'occhiataccia.
"Okay... ti aspettiamo a quella panchina laggiù. Vediamo se si avvicina." Disse Hoseok indicando una panchina non molto distante da noi.
Annuii, e loro si allontanarono.
Appena Minhee vide che ero rimasto da solo, si affrettò a raggiungermi.
Prevedibile.
"Ti ho preso un altro caffè!" Esclamò porgendomi un bicchiere.
Questa ragazza non voleva farmi dormire.
"Scricciolo, lo prendo solo la mattina." Risposi.
Sul suo viso si formò un broncio a dir poco... adorabile.
Oh dannazione.
"Okay, dai qua." Dissi alzando gli occhi al cielo, e prendendo la bevanda.
"Però smettila di prendermi il caffè, non puoi spendere sempre soldi per me." La rimproverai.
Lei annuì con la testa.
"Come sono andate le lezioni?" Chiese.
Questa voleva fare conversazione... solo che io non ero un tipo di molte parole.
"Noiose... allora, vuoi rispondere alle domande che ti ho fatto stamattina, prima che tu scappassi via?"
Lei scosse la testa in segno di negazione.
"Posso chiamarti oppa?" Chiese, sviando così il discorso.
Questa volta scossi io la testa.
Lei mi guardò con quei suoi occhietti vispi per almeno due minuti buoni... mi scrutò attentamente.
Ad un certo punto...
"Ti chiamerò lo stesso oppa."
Non ridere Min Yoongi, non ridere.
Adoravo il fatto che questa ragazza facesse esattamente come le pareva.
Le ragazze del campus quasi avevano paura di me, per le mie espressioni troppo dure, fredde e serie... lei no.
Non mi temeva per nulla.
E mi piaceva questa cosa.
Si infilò una mano nella tasca del cappotto, e tirò fuori una scatolina bianca dalla forma quadrata.
"Tieni."
Presi il pacchetto; erano delle caramelle.
Sospirai.
"Minhee, ti ho appena detto che non devi spendere soldi per me."
"Ma sono senza zucchero."
Agrottai le sopracciglia; non è che ora questa mi avrebbe portato qualsiasi cosa di sua conoscenza, priva di zuccheri... vero?
Mi chinai per guardarla per bene in viso.
Non ero un ragazzo molto alto... ma questa ragazza era piccolissima.
"Perchè fai questo?" Sussurrai.
La piccoletta sorrise.
"Ho una missione da portare a termine."
Okay... cominciavo a preoccuparmi.
"Farmi innamorare di te?"
Appena feci quella domanda, vidi il suo viso diventare di diverse tonalità di rosso.
Scosse immediatamente la testa.
"Voglio farti sorridere."
Inarcai un sopracciglio; si era fissata con questa cosa che non sorridevo mai.
Ma si sbagliava.
Beh... avrei giocato con lei più che volentieri: d'ora in poi non avrei dovuto sorridere per nulla al mondo.
Sarebbe stata un'ardua impresa, questa ragazza era divertente.
"Okay, vediamo se vinci." Risposi.
Gli occhi di Minhee si spalancarono.
"Davvero?"
Annuii.
"Se vinco, mi concedi un appuntamento." Disse.
Però... piccola ma intraprendente.
"Accetto. Se vinco io, diventi mia schiava per un giorno."
Vidi i suoi occhi quasi uscire dalle orbite.
Mi osservò stranìta... sicuramente ora si sarebbe tirata indietro.
"Ci sto!" Esclamò.
Non ci potevo credere... ne sembrava pure contenta.
"Allora... hai un mese di tempo. A partire da oggi."
Lei annuì, e vidi la sua mano avvicinarsi al mio fianco; iniziò a pizzicarlo.
Ma che stava facendo?
"Oppa... soffri il solletico?"
"No."
Continuò a pizzicarmi i fianchi lo stesso.
Mi voltai verso i miei amici, che stavano osservando l'intera scena seduti sulla panchina.
Jimin e Namjoon ridevano, mentre Hoseok ci stava guardando con un'espressione quasi... sognante.
Dopo cinque minuti, essendomi rotto le scatole, afferrai le mani di Minhee.
"Tesorino, non soffro il solletico. Nel caso tu non l'abbia ancora capito."
Fece di nuovo quel broncio che avrebbe messo a dura prova pure la resistenza di un temuto gangster, e appena le lasciai le mani, lei si alzò sulle punte dei piedi, allungò il braccio e iniziò a solleticarmi il collo.
Sospirai platealmente.
"Nemmeno qui?"
"No, nemmeno lì."
Questa volta fu lei a sospirare.
"Devi provare qualcos'altro. Ora però non posso più giocare, devo..."
"Ma non è un gioco questo!" Esclamò.
Inclinai leggermente la testa di lato, la osservai curioso.
Buttai il mozzicone per terra, che prontamente calpestai, e posai la mano sulla sua testolina... la accarezzai.
"Devo uscire con i miei amici."
Li indicai.
"E poi devo finir di prendere appunti in biblioteca... ah, sei pregata di non disturbarmi in quel momento. Devo prepararmi per un esame."
Minhee annuì.
"Okay, tanto abbiamo firmato un accordo." Sussurrò.
"Io non ho firmato nulla." Dissi confuso.
"Ci vediamo domani Yoongi oppa!" Esclamò senza nemmeno considerare ciò che avevo appena detto.
Si voltò e corse via salutandomi.
Hoseok, Jimin e Namjoon mi raggiunsero.
"È adorabile!" Esclamò Jimin.
"Oddio, vi shippo!" Disse Hoseok applaudendo le mani.
Alzai gli occhi al cielo.
Namjoon mi rubò il bicchiere dalla mano.
"Ma che carina ti ha preso pure il caffè... è proprio cotta."
Ripresi il mio caffè e bevvi un sorso.
"Stai sorridendo." Disse Jimin.
Cosa?
Mi affrettai a scuotere la testa.
"No. Non è vero."
"Sì. È vero." Dissero tutti e tre.
Sbuffai.
"Dai andiamo."
Iniziammo a camminare.
"Cos'altro ti ha dato?" Mi chiese Jimin.
"Caramelle senza zucchero."
Il biondo scoppiò a ridere.
"Quindi? Quando uscirete?" Chiese Namjoon.
"Non usciremo."
"Allora quando scoperete?"
Mi fermai.
Li fulminai tutti con lo sguardo... sorrisi.
"Abbiamo firmato un accordo. Ed è segreto... non posso rivelarvi nulla." Dissi.
"Uffa sei antipatico Hyung!" Si lamentò Jimin.
"Per una volta che ti trovi una ragazza interessante, non ci vuoi dare i dettagli." Disse Hoseok.
"È pazza." Borbottai.
"È pazza e interessante." Disse Hoseok ridendo.
"E carina." Aggiunse Jimin.
"Ehi... ha delle amiche?" Mi chiese Namjoon.
Ci pensai su... l'avevo sempre vista da sola per ora.
"L'ho sempre vista da sola ma... spero che ci sia qualcuno che la tenga d'occhio."
Quella ragazzina da sola poteva risultare un pericolo ambulante.
MINHEE POV
"Yun!"
Entrai nella nostra camera, trovando la mia amica seduta davanti al computer.
"Che c'è ora?"
"Ci sono sviluppi!" Dissi contenta.
La mia amica sorrise.
"Le caramelle senza zucchero hanno funzionato?"
Scossi la testa.
Andai a sedermi sul letto, e lei si voltò sulla sua sedia girevole, posando così il suo sguardo su di me.
"Non ha sorriso, ma abbiamo stretto un accordo."
Yun inarcò le sopracciglia.
"Un accordo?"
Annuii.
"Se vinco io e riesco a farlo sorridere, lui mi concederà un appuntamento; se vince lui, io sarò sua schiava per un giorno! Ho un mese di tempo."
La mia amica sputò quasi tutto il contenuto della lattina che stava bevendo.
"Schiava??" Esclamò.
Annuii.
"Ma... Minhee. Non hai accettato vero?"
"Certo che ho accettato."
Vidi la mia amica alzare gli occhi al cielo.
"Non intendeva schiava sessuale vero?"
Arrossii nel sentire le parole di Yun.
"No! Cioè... io..."
Mi fermai un attimo per rimuginarci sopra.
Oddio... no.
Non mi sembrava un pervertito.
Guardai la mia amica, che si era appena sbattuta una mano sulla fronte.
"Tanto vinco io." Dissi con tono ovvio.
"Ne sei così sicura?"
Annuii.
"Lo farò sorridere. Vedrai, vincerò io!"
Yun mi guardò con uno sguardo quasi... compassionevole.
"Minhee... stai attenta per favore."
"Perchè mi stai dicendo questo?"
"Perchè non conosci bene quel ragazzo."
Abbassai lo sguardo.
Era vero ciò aveva appena detto... ma il mio obiettivo era anche quello.
"Non è un cattivo ragazzo..." Borbottai.
"Non puoi saperlo, non lo conosci. Ti ricordo che parlavi così anche di Doyun."
Appena le mie orecchie udirono quel nome, mi innervosii parecchio.
"Non paragonare Yoongi a Doyun. Yoongi è decisamente migliore di lui."
Mi alzai, e uscii dalla stanza.
YOONGI POV
Eccola di nuovo lì.
Seduta sulla stessa panchina.
E aveva un bicchiere in mano... oh no.
Non volevo che spendesse soldi per me!
Erano passati due giorni... ogni mattina si presentava col suo smagliante sorriso, e con qualcosa da mangiare.
Non sapevo il perchè, ma mi aveva messo all'ingrasso.
Mi avvicinai.
"Minhee... ti ho detto che non devi prendermi il caffè ogni volta."
"Buongiorno Yoongi oppa."
E mi porse il caffè.
Incredibile come facesse sempre di testa sua.
Presi il bicchiere.
"È decaffeinato. Non ti fa bene bere tutta quella caffeina."
Ah, pure?
"Ma mi fa schifo decaffeinato." Mi lamentai.
Mise la mano dentro la tasca del suo enorme cappotto rosso.
E ci risiamo.
Ogni volta, tirava fuori dalla tasca qualcosa di diverso.
Ieri era un dolcetto alle mele, il giorno prima delle gomme da masticare... senza zucchero ovviamente.
"Minhee. È l'ultima volta che te lo dico; non mi piace che spendi soldi per me."
"Questi te li ho fatti io, non li comprati."
Mi porse un sacchettino pieno di biscotti.
Ma... come ci era entrato nella tasca?
"Non vado matto per i dolci."
Maledizione... di nuovo quel broncio.
Presi il sacchetto.
"Non ci ho messo tanto zucchero, quindi non sono venuti molto dolci."
Mi chinai verso di lei, le pizzicai una guancia.
"Perchè ogni giorno continui a portarmi qualcosa?"
"Perchè i doni rendono felici le persone! Le fanno sentire amate. E le persone quando sono felici, sorridono." Spiegò.
Non sorridere Min Yoongi.
Non sorridere.
Non dargliela vinta.
Non cedere.
Oh, era così carina... maledizione.
Chiusi gli occhi.
"Tu... hai qualcuno che ti segue vero? Che ti sorveglia?"
"Che vuoi dire?" Mi chiese confusa.
"Un'amica che ti controlla."
"Oh... sì. Ho Yun! È la mia migliore amica e compagna di stanza. Perchè?"
Meno male... almeno non era sola.
"Nulla."
Notai che osservò un punto dietro di me; la sua espressione mutò all'istante.
Stavo per voltarmi per vedere cosa avesse appena visto, ma...
"Io devo andare." Sussurrò.
Non feci in tempo a dirle nulla, che scappò via.
Mi sembrò... spaventata.
E questa volta non mi aveva augurato di avere una buona giornata, come aveva fatto invece le mattine precedenti.
Mi voltai, e forse capii il motivo di quel cambio d'umore.
Kim Doyun.
~ Angolo Autrice ~
Eh sì... ho già aggiornato.
Domani ho una simpatica riunione di famiglia con parenti che non vedo da tipo... un anno?
Ma che gioia... si vede che non vedo l'ora eh?
E quindi dato che domani sarò occupata tutto il giorno, e avevo già il capitolo pronto, ho deciso di farvi un regalo e aggiornare oggi.
Contente? ❤
Spero che, per come stia procedendo la storia, vi stia piacendo 🙈 io sinceramente mi diverto un sacco a scriverla! 😂
Fatemi sapere cosa ne pensate!
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E già che ci sono, oggi è il 13 ottobre.
Ho già fatto gli auguri a Jimin sia su instagram, sia su twitter... ne approfitto per farglieli anche qui.
FACCIO I MIEI PIÙ SENTITI E SINCERI AUGURONI A QUESTO PICCOLO ESSERINO PREZIOSO E TENEROSOOOO! ❤
LO RIEMPIREI DI TANTI ABBRACCI ABBRACCIOSI... VOI NO? 😂
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