Luciano giunse alla fermata della metro, scese dal treno e si diresse verso le scale.

Quando, però, si ritrovò in un piazzale diverso da quello che si aspettava, capì di essere sceso troppo tardi.

La metro era troppo affollata per poterla riprendere.

Era ovvio ormai, doveva farsi il viaggio a piedi.

Infondo, non era troppo distante.

Prese una scorciatoia passando per un grande parco, pieno di ragazzi della sua età.

Alcuni parlavano, altri giocavano a pallone, insomma si stavano divertendo.

..ma non proprio tutti..

Vide una ragazza che andava nella direzione opposta di Luciano con un' espressione strana.

Pareva che avesse pianto.

Ormai poteva riconoscere quel tipo di sguardo ovunque. Aveva imparato a distinguere le lacrime di gioia da quelle di tristezza.

Lei ne aveva ancora un paio che scorgavano dai suoi occhi.

Non poteva essere felice.

E lui voleva fare qualcosa.

"Ehy, scusami.." fermò la ragazza, afferrandola per un polso.

"Che cosa fai?!" chiese lei, guardandolo stranamente.

"Ehm.. volevo chiederti una cosa".

"Ci conosciamo?".

"Non direi..".

"Allora cosa vuoi? Non ho voglia di parlare.." si asciugò un' altra lacrima.

"Invece credo che dovresti farlo".

"Chi sei tu per dirlo? Neanche ti conosco".

"Molto piacere, Luciano" le tese la mano.

"Non ho neanche voglia di fare nuove conoscenze.." aggiunse singhiozzando mentre si stava asciugando un' altra lacrima.

"Avanti, ti farà bene, mh?" le ritese la mano.

"M-Mi chiamo Sara".

"Perché stavi piangendo, Sara?".

"..." trattenne un paio di singhiozzi.

"Perché stai piangendo?".

"Ho visto il ragazzo che mi piace, nonché mio amico, baciarsi con una ragazza che non posso proprio vedere... s-secondo me stanno insieme e-e io.. io non ne sapevo nulla.." continuò a piangere mentre singhiozzava.

E alla scena, il cuore di Luciano si fermò.

Istintivamente, il ragazzo abbracciò forte Sara, che ne rimase alquanto sorpresa.

"C-Che cosa fai?" chiese lei, irrigendosi.

"Ti voglio aiutare" rispose.

"Perché?".

"Perché io aiuto le persone, cerco di farle stare meglio..".

"I-Io non ho bisogno di.. aiuto" pronunciare quella parola le fece quasi schifo.

"Io invece credo di sì".

"Senti.. sto bene. Quello era un segno, e-evidentemente non è il ragazzo giusto per me, anche se.. lui mi ha fatto stare così bene..".

"Mh.. sei stata davvero bene con lui, il ragazzo sbagliato?".

"..sì".

"Allora pensa a quanto starai bene con quello giusto. Se sei stata benissimo con quello sbagliato, con quello giusto.. ti sentirai in Paradiso".

La ragazza non rispose, ma le sue lacrime cessarono di scendere dai suoi occhi rossi e gonfi.

La giornata continuò a trascorrere normalmente.

Sara tornò a casa sua mentre Luciano giunse, finalmente, in ospedale.

"Ciao amore mio" Luciano andò da Seira e le stampò un bacio.

"Scusami se ho fatto tardi.. ho avuto un contrattempo. Sono sceso alla fermata sbagliata e poi una cosa tira l' altra, sono arrivato solo adesso, perdonami" le stampò un altro bacio.

"Davide mi ha detto che gli iscritti crescono sempre di più.. a quanto pare quel video è piaciuto e dicono di volerne un altro.. che dici? Facciamo che mi aiuti come l' altra volta?".

"Sei meravigliosa!! È anche per questo che ti amo tanto" gliene stampò ancora un altro.

Luciano sistemò tutto quello che servisse e fece partire la telecamera per registrare un altro video.

<Ciao a tutte e a tutti. Spero che vi siate sentiti meglio in questi ultimi giorni. Sono venuto a sapere che diversi di voi siano riusciti a ribellarsi al "regime" dei bulli. Ne sono piuttosto felice. Però.. oggi cambiamo argomento.

Oggi.. vorrei parlarvi dei.. sentimenti. Mentre stavo camminando, ho notato una ragazza che stava male per colpa del ragazzo che le piaceva.
Ora.. vorrei cercare di darvi un' altra lezione.

Nel video scorso ho notato che in diversi commenti mi chiedevate il perché avessi registrato il video in una stanza d' ospedale. Innazittuto non sono malato e non mi sono rotto nessun tipo di osso! Alcuni di voi mi hanno bombardato con domande di questo genere.

Ora vi spiegherò tutto, raccontandovi ancora un po' della mia storia.
Mio padre è il direttore di uno degli ospedali più rinomati in Italia, il dottor Spinelli, famoso quanto quest' ospedale. Io sono suo figlio e diciamo che inizialmente venivo in quest' ospedale per fare volontariato. A mio padre farebbe molto piacere se un giorno diventassi come lui, anche se non è esattamente quello il mio sogno.
Molto tempo fa sono stato assegnato al reparto "psichiatria", dove ho conosciuto una ragazza ricoverata in quest' ospedale da tantissimo tempo.

Inizialmente mi sarei dovuto occupare di lei con i dovuti psicologi e infermieri.. ma col tempo siamo rimasti a chiacchierare solo io e lei>.

Luciano si fermò un attimo per asciugarsi giusto quel paio di lacrime che stavano minacciando di diventare qualcosa di più.

<Con il trascorrere del tempo, io e lei abbiamo instaurato un legame davvero molto forte. Lei desiderava darmi una mano con le difficoltá che avevo a scuola. Mi chiese addirittura di diventare la mia Volpina, l' unica amica del Piccolo Principe. Io non riuscivo a non essere felice per questo. Questo legame poi è cresciuto ancora di più.. ora quella Volpina è la mia ragazza. È la ragazza che amo. La mia ancora di salvezza. L' unica ragione per cui alzarsi la mattina non è più così tanto traumatico, perché so che lei sta aspettando che la raggiunga..>.

Altre lacrime scesero dagli occhi di Luciano, più veloci e numerose di quelle di prima.

<E adesso sono io a dover aspettare lei. Trascorro tutte le mie giornate nella sua stanza d' ospedale, aspettando che da un momento all' altro possa svegliarsi dal coma in cui è finita. Purtroppo una crisi l' ha presa alla sprovvista.. e io sono arrivato in tempo per fermarla.

In questi giorni i miei occhi si sono aperti con la mia mente. Ho pensato al fatto che lei non avesse mai avuto qualcuno che le volesse bene nello stesso modo in cui gliene voglio io. E non c' è solo lei con lo stesso problema.. ho pensanto: "Quante ragazze abbassano gli occhi quando camminano per strada, con le cuffie nelle orecchie e mille sogni nella testa?".

Si innamorano di qualcuno che non le ricambierà mai per come sono adesso e per questo vorrebbero essere diverse, migliori, sentirsi abbastanza, ma alla fine vorrebbero soltanto qualcuno che le abbracciasse strette.

Quanto possono essere belle le ragazze innamorate?>.

Cominciò a sorridere, come divertito dai comportamenti che assumono quelle ragazze.

<Quelle che diventano rosse per un sorriso. Quelle che con la loro timidezza, diventano super impacciate.
Quelle che escono con la speranza di poter incontrare il ragazzo che gli piace, ma se poi lo incontrano seriamente.. cercano di evitarlo per non sembrare stupide ai suoi occhi. Quelle che lo guardano da lontano. Quelle a cui vengono le farfalle nello stomaco. Quelle a cui scoppia il cuore quando lo vedono. Quelle che darebbero di tutto per poter parlare con lui. Quelle che vanno in ansia se trovano una loro foto su Instagram con un' altra ragazza.
Quelle che sperano di essere ricambiate e tante altre di loro..

Tutte sono insicure, hanno paura di fare il primo passo per timore di ricevere un rifiuto. Tutte credono di aver commesso trecento errori con quel ragazzo, ma l' unica cosa che sono convinte di non aver sbagliato è l' essersi innamorate di loro>.

Si fermò un attimo per poter sorridere alla telecamera.

<Non abbiate paura dei vostri sentimenti. So che potrebbe esserci la probabilità di non essere ricambiate, ma pensate a una cosa. Se siete state così felici con il ragazzo sbagliato, pensate a quanto sarete felici con il ragazzo giusto. Quest' ultimo vi sta aspettando oppure ce l' avete sotto il naso e non ve ne siete nemmeno rese conto. Ognuno di noi merita di essere felice, altrimenti non ha senso vivere. Un esempio può essere Seira.. dopo tutti i problemi che ha dovuto affrontare, ha trovato me. E lo stesso discorso vale per me.

Spero di avervi tenuto compagnia e di esservi stato d' aiuto.
Un bacione a tutti. Alla prossima.
Il vostro Piccolo Principe>.

Luciano spense la telecamera e cominciò a montare il video accanto a Seira.

Una volta finito, lo pubblicò e rimise tutto in ordine.

Poi si rese conto di che ora si fosse fatta, così raccattò tutte le sue cose, stampò un altro bacio a Seira e poi tornò a casa.

Seira si era ritrovata sola.

Fabio era come sparito, non lo riusciva né a vedere né a sentire.

Non conosceva quella città, come faceva a tornare all' ospedale adesso?!

Era completamente sola in un quartiere in cui l' aveva portata Fabio, non sapeva come andarsene.

Girogava sola per quelle stradine.

Si era definitivamente persa.

Continuò a girovagare per tantissimo tempo, cercando di andarsene.

Ormai si era fatto tardi.

Decise di provare ancora una volta e alla fine, in lontananza, vide qualcuno che andava per il verso opposto di Seira.

Capì qualche secondo dopo di chi si trattasse.

Era il suo Piccolo Principe...

Oggi.. è una giornata molto particolare... c'è il sole con un venticello fresco.

Mai stata meglio!!

#enjoythechapter❤

Ahh!! Mo vi presento Sara, la ragazza che ha incontrato la Luciano.

Lei è Sara Hyland.

Mi sono ammattita per trovare una Sara che mi piacesse.

Insistevo col nome Sara perché deve essere simile al nome Seira.. poi capirete perché XD.

Axera♤