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Capitolo 10




[Salve a tutti e scusatemi se ho tardato a pubblicare questo capitolo ma non riuscivo più ad accedere a Wattpad, avevo perso la password ma finalmente sono riuscita a riaverla.
Spero questo capitolo vi piaccia!]




Sophia POV

La suoneria del telefono mi sveglia bruscamente dall'incubo che stavo avendo, dal giorno in cui io e Akai siamo fuggiti dall'organizzazione ho sempre avuto incubi, non sono mai riuscita a dormire tranquillamente e lo si può anche notare dalle occhiaie che mi sono apparse ultimamente.
Rispondo al telefono con gli occhi socchiusi senza vedere nemmeno chi mi sta chiamando.

Sophia: pronto? Dico con una voce stanca

Akai: svegliati bella addormentata, lo so che è il tuo giorno libero ma dobbiamo parlarti urgentemente.

Sophia: è successo qualcosa?

Akai: è strano... risponde lui

Sophia: è strano cosa?

Akai: beh mi aspettavo un tuo commento sarcastico e invece niente.

Sophia: smettila e rispondi alla mia domanda non sono in vena di scherzare oggi.

Akai: ah ho capito hai la luna storta, comunque non ti posso spiegare al telefono, raggiungici nel parcheggio dell'ospedale dove era ricoverata Rena Mizunashi, dice terminando la chiamata.


Aspetta... ha appena detto era ricoverata? Che sia riuscita a fuggire... o che l'organizzazione sia già riuscita a trovarla?

Mi alzo a fatica dal letto e vado a farmi una doccia, mi vesto e cerco di coprire  le occhiaie con il trucco.
Scendo al piano di sotto e all'improvviso sento dei rumori.

Sophia: chi c'è?! Chiedo con un tono minaccioso

Sento dei passi che si dirigono nella mia direzione e mi preparo per difendermi con le arti marziali ma quando mi accorgo dei due visi familiari mi fermo.

Sonoko/Ran: M-ma tu sei Sophia!!  esclamano all'unisono e sorprese di vedermi.

Sophia: Sonoko, Ran, siete voi, pensavo fosse entrato un ladro. È da tanto che non ci si vede, saluto sorridendo dolcemente.

Ran: sono così contenta di rivederti,  esclama correndo nella mia direzione e abbracciandomi calorosamente.

Ran è sempre il solito angioletto, non è cambiata di una virgola a parte per il fatto che è diventata più alta.

Sonoko: perché non ci hai detto che saresti tornata Sophia san, nemmeno il moccioso di Conan ci ha detto niente!Afferma infastidita

Sonoko, nemmeno lei è cambiata, mi ricordo ancora quando litigava con Shinichi.
Rido mentalmente mentre ripenso ai vecchi tempi.

Ran: Sonoko chan cerca di avere più rispetto per la sorella di Shinichi, ricordati che è più grande di noi, dice lei rimproverandola.

Sophia: non ti preoccupare Ran, sono a conoscenza del carattere di Sonoko, rispondo con un sorriso sarcastico.

Sonoko: è vero perdonami è solo che non dimostri di avere 24 anni , sembri molto più giovane, afferma complimentandosi con me.

Ran: da quanto tempo è che sei tornata?

Sophia: non da molto, sono qui da più o meno 10 giorni.

Ran: capisco, io e Sonoko siamo venute per pulire casa ma poi ci siamo accorte che era già tutto pulito e pensavamo fosse tornato Shinichi.

Sonoko: già, era speranzosa di rivedere il suo ragazzo, ma ha incontrato solo sua cognata, commenta facendo arrossire Ran.

Ran: hey Sonoko, smettila di raccontare frottole! rimprovera con un tono minaccioso e imbarazzata allo stesso tempo facendomi trattenere dalle risate.

Ran mi ricorda un po' Akemi...

Sophia: scusate ragazze ma ho da fare, avremo tempo di chiacchierare e sono anche impaziente di sentire la storia d'amore tra Shinichi e Ran, il mio fratellino non mi racconta mai niente, dico con un tono scherzoso e mettendo Ran ancora più a disagio.

Ran: non è vero Sophia san non ascoltare quello che dice Sonoko, Shinichi non è il mio ragazzo e non abbiamo nessuna storia d'amore!

Sonoko: conta su di me Sophia san, ti racconterò tutto per filo e per segno, risponde lei facendomi l'occhiolino.

Ran: Sonoko!! Rimprovera di nuovo lei

Sophia: devo andare, se volete potete stare qui , fate come a casa vostra, ci vediamo.



Durante il tragitto sento il mio telefono squillare nuovamente, questa volta è Conan.

Sophia: si? Cosa c'è? Domando mentre sbadiglio a causa della mancanza di sonno.

Conan: l'agente Camel è tra i sospettati di un delitto commesso al New Beika hotel.

Sophia: cosa? L'agente Camel?

Cosa ci fa lui in Giappone?

Conan:  già, si stava allenando sulle scale nelle vicinanze della scena del crimine e adesso è tra i sospettati, risponde pigramente.

Sophia: non posso venire in suo aiuto in questo momento ma informerò James della faccenda.

Conan: ah un'altra cosa

Sophia: si?

Conan: non so se l'FBI  ti ha già raccontato cosa è successo con Rena Mizunashi ma dopo gli avvenimenti di ieri sera Ai si è incuriosita e ha detto che vorrebbe conoscere Akai san, sussurra il più piano possibile per non farsi sentire da Shiho.

Sophia: non mi hanno ancora raccontato niente ma tra poco lo faranno, per quanto riguarda Ai non deve assolutamente incontrare Akai, cosa le racconto? Che Akai è il tizio che ha corteggiato sua sorella per conquistare la fiducia dell'organizzazione e che questa è stata una delle ragioni per cui la ragazza ha perso la vita?

Conan: beh, è la stessa identica cosa che ho pensato anche io, risponde ridacchiando.

"Cosa hai da confabulare?" Sento dire ad Ai  a Conan dall'altra parte della linea.

Conan: aaa niente!! dice agitato. Onee chan devo andare ci vediamo dopo, afferma con la sua solita voce infantile.

Sophia: si, devo andare anche io, dico terminando la chiamata.

Entro nel parcheggio  e intravedo Jodie accanto a James e Akai seduto dentro la sua macchina.

Sophia: avete molte spiegazioni da darmi, ma prima di questo volevo solo informarvi che l'agente Adre Camel è tra i sospettati di un omicidio commesso al New Beika Hotel, affermo con un tono serio e appoggiando le mani sui fianchi.

Jodie: come!??

Akai: dobbiamo intervenire prima che la polizia scopra che è un agente dell'FBI.

James: vai tu Jodie e assicurati che non si lasci sfuggire il fatto che noi dell'FBI siamo in Giappone per un'indagine, chiaro?

Jodie: si subito, dice andando in aiuto di Camel.

Sophia: allora? Cosa mi state nascondendo?

James: quelli dell'organizzazione ieri e oggi hanno fatto la loro mossa, non ti ho avvertita perché non volevo rovinare il tuo giorno libero, da quando hai iniziato a lavorare per noi questa è stata la prima volta che hai preso dei giorni liberi e mi dispiaceva.

Sophia: spero stiate scherzando, è dell'organizzazione che stiamo parlando, chi se ne importa del mio giorno libero! Esclamo evidentemente irritata e infastidita.

Sento James che sospira profondamente

Akai: rilassanti è andato tutto bene ora ti spiego.
Hanno inviato un certo Rikumichi Kusuda per cercare Rena, stava fingendo di essere un paziente con distorsione del rachide cervicale per muoversi senza sospetto nell'ospedale. Ieri notte, Kusuda si è intrufolato alla postazione degli infermieri per fotografare l'elenco dei pazienti in modo che potesse trovare la stanza di Rena ma è stato messo all'angolo da noi.
Per scappare, ha minacciato l'FBI di falsi esplosivi che aveva nascosto sotto il collo.

Sophia: vi è sfuggito?

Akai: si, ma non è riuscito ad avvisare l'organizzazione in tempo perché Conan ha danneggiato il suo telefono con l'acqua.
Quando si è accorto che io lo stavo seguendo , si è suicidato sparandosi alla testa.

Sophia: quindi anche Conan ha collaborato con voi.

James: si ci è stato molto utile, come sempre.

Sophia: capisco, comunque al telefono mi hai detto di raggiungerti all'ospedale dove era ricoverata Rena Mizunashi, perché era? Adesso non c'è più?

Akai: ottima deduzione, io e Conan abbiamo elaborato un piano geniale.

Akai va avanti a raccontare spiegandomi in dettaglio il piano che ha elaborato con Shinichi dove hanno scoperto che la famosa Rena è in realtà un agente della CIA infiltrata nell'organizzazione e grazie a questo hanno fatto un patto e lei ha accettato.
In cambio della protezione del suo fratellino lei ci fornirà informazioni sull'organizzazione e adesso è diventata una nostra "alleata"
( Quello che è successo nel episodio 548)

Sophia: si, devo proprio ammettere che avete fatto un ottimo lavoro.

Non c'è da stupirsi dopotutto Shinichi è mio fratello penso orgogliosamente tra me e me.

Akai: cos'è quella espressione compiaciuta? Domanda guardandomi confuso insieme a James

Sophia: niente, non è niente.

James: Akai, il tuo telefono sta squillando.

Sophia: davvero? Ma io non sento niente

Akai: shh, sussurra avvertendo me e James di fare silenzio.

Io e James ci scambiamo uno sguardo confuso
Chi sarà? Riesco a sentire la voce di una donna

Akai: ma certo se in questo momento sei sola ti posso raggiungere, risponde alla donna con la quale sta parlando al telefono.

Dopo circa due minuti chiude la telefonata

James: senti un po' per caso eri al telefono con Rena Mizunashi?

Sophia: cosa voleva? Domando incuriosita

Akai: mi ha detto che vorrebbe che ci incontrassimo solo io e lei.

James: solo voi due?

Sophia: no Akai non puoi andare da solo, capisco che adesso Rena è della nostra parte ma l'organizzazione potrebbe averlo scoperto e questa potrebbe essere una trappola per attirarti a loro.

James: Sophia ha ragione è pericoloso, il mio consiglio è che tu non vada.

Akai: lo so ma se si tratta di una trappola e io non mi presento quella gente farà fuori lei.

Sophia: allora vengo con te, dico salendo sulla sua auto  senza la sua approvazione.

Akai: no, tu devi restare qui con James al sicuro. Risponde guardandomi con uno sguardo freddo e serio.

James: sono d'accordo con Sophia, questo sarebbe uno grosso sbaglio, accetta il nostro aiuto.

Sophia: già, e se dovesse succederti qualcosa io n-non...

All'improvviso mi ritornano in mente tutti gli incubi che ho fatto su di lui e nonostante io abbia cercato di trattenermi per tutto questo tempo ora sto iniziando a sentire una sensazione strana dentro di me come se stesse per succedere qualcosa di brutto e inizio a tremare e sudare.

Sophia: ti prego non andare, ho un brutto presentimento, dico guardandolo negli occhi e cercando di trattenere il mio tremore ma con scarsi risultati.

Lui si accorge del mio tremore, mi guarda dispiaciuto e posa la sua mano sopra la mia fermando il mio tremore.

Akai: non era mia intenzione informare te e James di questo altro "piano" ma penso di non avere altra scelta. Se non lo facessi probabilmente moriresti d'infarto, dice guardandomi divertito a causa della reazione emotiva che ho avuto davanti a lui.

Sophia: ma di cosa stai parlando adesso? Domando e ritorno ad avere la mia solita poker face, mi maledico mentalmente per aver permesso a me stessa di mostrami debole e vulnerabile davanti a lui e James.

Sono una brava attrice ma quando si tratta delle persone che mi stanno a cuore non riesco a trattenere le mie emozioni.

James: va tutto bene Sophia kun? Chiede quando si accorge della mano di Akai sulla mia.

Annuisco e continuo a guardare Akai in cerca di una risposta a quello che ha appena detto.

Akai: quando io e Conan abbiamo fatto il patto con Rena Mizunashi abbiamo anche elaborato un piano in caso l'organizzazione si sarebbe insospettita della sua fuga semplice.

Ci spiega tutto il piano e come ha intenzione di simulare la sua morte con l'aiuto di Rena, usando il corpo di Kusuda ecc...

James: cosa? Hai intenzione di usare il corpo di Rikumichi Kusuda?

Sophia: ho capito il vostro piano, Kusuda si è suicidato sparandosi alla testa, Gin quando dà il colpo di grazia mira sempre alla testa e la stessa cosa ordinerà di fare a Rena Mizunashi con te.
Rena farà esplodere la tua macchina per cancellare evidenti prove e durante l'esplosione tu scapperai e dentro la macchina rimarrà il corpo di Kusuda. La polizia troverà il suo corpo con un colpo alla testa e l'organizzazione penserà che il corpo senza vita sia il tuo.

Akai: esatto, proprio cosi, mi raccomando non dovete dire niente a nessuno chiaro? Jodie inclusa. Dovete fingere anche voi di piangere la mia morte.

Sophia: certo conta su di me.

James: non diremo niente a nessuno.

Akai: bene, devo andare altrimenti si insospettiranno, afferma lui lasciando la presa sulla mia mano e io scendo dalla sua macchina.

James: mi raccomando stai attento.

Buona fortuna Akai e anche a te Rena Mizunashi...

James: hai un piano per convincere Jodie della morte di Akai? Non penso abboccherà senza una prova.

Sophia: non c'è bisogno di pensare a un piano, i due Sherlock hanno organizzato tutto alla perfezione, rispondo guardando il messaggio che mi ha inviato Conan.

James: di cosa si tratta?

Sophia: beh Conan mi ha appena inviato un messaggio da un numero sconosciuto dicendomi che ha lasciato il suo cellulare a Jodie di proposito e tutte le prove per convincere Jodie e gli altri sono lì, noi dovremo solo stare al gioco. Tutto qui.

James: ottimo, Sophia raduna tutti e facciamo il nostro lavoro.

Sophia: si, vado subito.

Raduno tutti gli agenti dell'FBI come ha detto James e nel frattempo arrivano anche Jodie e Camel.

Jodie: cosa? Akai è stato contattato da Rena Mizunashi e adesso è andato a incontrarlo da solo? Domanda lei preoccupata.

James: esatto, l'accordo era che si incontrassero da soli.

Jodie : è evidente che è una trappola, si può sapere perché non hai cercato di fermarlo... e tu Sophia perché non l'hai fermato? Domanda rivolgendosi a me ma si ferma quando nota lo stato di puro shock e preoccupazione sul mio viso.

Sophia: hey James, il luogo che è stato scelto per l'incontro con Rena è il passo di Raya giusto? Domando leggendo l'articolo del giornale sul mio cellulare.

James: si proprio quello perché?

Sophia: no, non è possibile, non può essere andata così, affermo fingendo una crisi di nervi e ricevendo l'attenzione di tutti gli altri agenti, anche Jodie ci casca e prende il telefono dalle mie mani iniziando a leggere la notizia che avevo aperto sul sito.

James: cosa succede?

Jodie: l'auto che ha preso fuoco nel passo di Raya è proprio del modello di Akai ed il corpo rinvenuto è di quello di una persona sui 20 e 30 anni.
No, non può essere, scommetto che questo corpo non appartiene a lui, sei d'accordo con me Sophia chan, dice guardandomi con speranza.

Odio mentire alle persone ma non ho altra scelta, ho promesso ad Akai che non avrei raccontato a nessuno del suo piano e devo continuare a fingere con questa messa in scena.

Sophia: dobbiamo andare alla polizia per toglierci qualsiasi dubbio.

James: come faremo ad avere la conferma visto che il corpo è irriconoscibile a causa dell'incendio.

Sophia: sul articolo che hanno pubblicato si dice che la mano destra della vittima sia rimasta intatta e grazie a questo potremo confrontare le impronte digitali con quelle di Akai.

Camel: giusto, l'FBI dispone di una copia delle impronte di tutti i nostri membri. Potremo confrontare quelle di Akai con la mano rimasta intatta.

James: vorremo fare un confronto vi dispiace prestarci la mano destra del corpo carbonizzato per verificare se si tratta di uno dei nostri agenti? 
È questo che dovremo dire alla polizia?

Sophia: hai ragione, mi chiedo se sia possibile trovare la maniera per effettuare il raffronto senza rivelare agli inquirenti giapponesi che apparteniamo all'FBI.

Jodie: ora che ci penso Conan mi ha prestato il suo cellulare oggi e questo cellulare è stato toccato anche da Akai, dovrebbero esserci le sue impronte. Potremo usare il suo telefono così eviteremo di fornire le impronti che abbiamo nell'archivio.

Il piano sta andando proprio come mi ha raccontato Conan per messaggio.

Sophia: aspetta Jodie io vengo con te, dico fingendo di essere preoccupata.

James: vi do un passaggio con la mia auto.

Mentre ci dirigiamo in centrale Jodie nota la mia faccia preoccupata.

Jodie: stai tranquilla Sophia chan, sono sicura che Akai sta bene. Lui non si fa battere in questo modo. Dice lei con un sorriso sforzato cercando di farmi stare meglio.

Sophia: è solo che ho un brutto presentimento, perché Akai non ci chiama? domando con gli occhi lucidi.

James: siamo arrivati, è evidente che Sophia non è in condizioni per affrontare l'interrogatorio della polizia, pensaci tu Jodie noi ti aspettiamo in macchina.

Jodie: si, faccio subito, dice dirigendosi verso la centrale di polizia.

Quando lei se ne va asciugo le lacrime finte e guardo James con un sorrisetto.

James: devo dire che mi dispiace mentire a Jodie sulla morte di Akai ma non abbiamo altra scelta.

Sophia: già , come direbbe Akai, per ingannare i propri nemici bisogna ingannare anche i propri amici, imito in modo scherzoso la sua voce e la sua espressione facciale facendo sorridere James.

Passano circa 5 minuti ma Jodie non torna.

James: devo ammettere che è stato veramente un piano geniale, mi dovrò complimentare con Conan.

Sophia: eh già, sono riusciti a elaborare un piano senza di me, mi sento leggermente offesa e esclusa.

James: hai già fatto tanto per l'FBI Sophia kun, va bene se ogni tanto ti prendi dei giorni di pausa. Ultimamente ti vedo molto stanca. Cosa c'è che ti turba? Domanda lui guardandomi severamente.

Sophia: Jodie sta tornando, e a giudicare dalla sua faccia sembra che sia andato tutto secondo i piani. Rispondo evitando la sua domanda.

Entra nella macchina e inizia a piangere

Sophia: non dirmi che... le impronte coincidono ?Chiedo guardando Jodie  lei annuisce e le lacrime iniziano a riformarsi nei miei occhi.

James: non ci sono più dubbi, il corpo carbonizzato trovato nella macchina è di Akai, afferma abbassando lo sguardo e con un tono serio.

Jodie: Akai!!! No! Urla e piange disperatamente.

Mentre io e Jodie continuiamo a piangere osservo sullo specchietto retrovisore una donna con i capelli lunghi biondo platino che guida una moto.

È Vermouth sicuramente sarà qui per assicurarsi che Akai sia veramente morto, continuo con la mia messa in scena e abbasso la testa continuando a piangere.

Dopo aver concluso questa faccenda Jodie mi accompagna a casa perché aveva paura che facessi un incidente a causa della morte di Akai.

Jodie: mi dispiace veramente molto Sophia chan, so quanto tu e Akai eravate legati, sei sicura che non vuoi venire a stare da me oggi? Domanda guardandomi dispiaciuta.

Sophia: no, ho bisogno di stare da sola, rispondo con uno sguardo vuoto e un tono di voce privo di emozioni.

Jodie: capisco, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi.

Jodie è veramente una brava amica, un angelo con sembianze umane. Non si merita questa bugia...

Sophia: grazie Jodie, devo andare. Saluto uscendo dalla macchina e mi dirigo all'interno di casa mia.

Mi accorgo che le luci di casa mia sono accese
Forse Ran e Sonoko sono ancora qui... strano direi.

Yukiko: tesoro mio!!! Esclama abbracciandomi forte e facendomi quasi cadere.

Sophia: m-mamma?! Cosa ci fai tu qui? Domando confusa di vederla a casa.

Yukiko: cosa ci fai tu qui?? È questa la prima cosa che ti viene in mente da dire a tua madre dopo tutti questi anni?! Domanda lei palesemente incazzata.

Sophia: mi perdoni signora Kudo, mi è mancata anche lei, è veramente un onore rivederla dopo tutti questi anni. Cosa ci fa qui? Non dovrebbe essere in compagnia del signor Yusaku Kudo?
Va meglio adesso? Domando sorridendo dolcemente e lei sospira profondamente.

Yukiko: mi chiedo da chi tu abbia preso.

"Semplice, ha preso da te in tutto e per tutto" afferma Conan apparendo alle nostre spalle insieme a un ragazzo con gli occhiali e con i capelli marroni.


Sophia: Ciao Conan... dico salutandolo e mi avvicino al ragazzo con gli occhiali accanto a Conan per guardarlo da vicino.

"Ti piace quello che vedi?" Chiede con un sorriso compiaciuto .

Sophia: Le cose sono due... o avete deciso di adottare un ragazzo attraente di 27 anni... o il ragazzo attraente di 27 anni davanti ai miei occhi è quella persona che ha fatto piangere un intero dipartimento di agenti dell'FBI per la sua finta morte... affermo guardandolo con un sorrisetto.

Conan: Akai mi ha detto che ti ha informato del piano per questo ti ho inviato il messaggio spiegandoti il resto, dimmi un po' Jodie sensei ci è cascata?

Sophia: mi sembra ovvio, e devo anche ammettere che sono rimasta molto offesa dal fatto che mio frat-ehmm volevo dire cugino e il mio partner di lavoro volevano escludermi da questo piano geniale.

Yukiko: ho contribuito anche io in questo piano è per questo che sono qui, ho aiutato il tuo partner attraente con il travestimento, che ne dici? Domanda lei orgogliosa della sua opera.

Conan: ecco perché dicevo che Sophia ha preso da te, dice con la sua solita risata sarcastica.

Sophia: sorprendente, come ti farai chiamare adesso?

Akai: Subaru Okiya, sarò uno studente universitario, per il momento.

Conan: ho permesso a Subaru di vivere qui, così non sarai sola e Haibara avrà due agenti dell'FBI che la tengono d'occhio.

Yukiko: si ha anche il mio permesso di restare qui, io purtroppo tra poco ho il volo per Los Angeles e dovrai insegnare tu a Subaru come fare il travestimento.

Sophia: non riesci proprio a stare lontano da me, vero Shuu kun?

È incredibile il fatto che il destino ci metta sempre sullo stesso cammino penso tra me e me.

Akai: in realtà sei tu quella che mi segue ovunque.

Yukiko: AAAA! Siete così carini insieme! Ditemi un po' state insieme ? Domanda mia madre eccitata entusiasta e con gli occhi lucidi dalla gioia allo stesso tempo.

Sophia: mamma la devi smettere di shipparmi con entrambi i fratelli Akai, ricordo ancora quando mi shippavi con Shukichi e pensavi che noi due stessimo insieme in segreto!! Rimprovero mentre lei ride disagiata.

Yukiko: allora questo ragazzo attraente è il fratello di Shukichi?

Conan: che figuraccia, bisbiglia Conan a mia madre e lei gli lancia il suo solito sguardo omicida che lanciava a me quando mi rifiutavo di andare a lezione di recitazione o travestimento.

Akai: Yukiko san, non ha il volo tra 30 minuti? Domanda per cercare di attenuare la tensione tra Conan e mia madre.

Yukiko: hai ragione! Sono molto in ritardo devo andare!! Ciao piccolo Conan, saluta baciandolo sulla guancia.
E ciao anche a te tesoro mio, dice dirigendosi nella mia direzione e abbracciandomi come fa sempre.

Sophia: perché non resti per questa notte?

Yukiko: sai che papà non riesce a vivere senza di me.

Conan: eh già, conferma lui ridacchiando.

Akai: ti accompagno fino all'aeroporto, voglio ricambiare il favore, ti sei scomodata a venire fino a qui per farmi il travestimento.

Yukiko: sei così gentile, un perfetto fidanzato per mia figlia!

Sophia/Conan: mamma! La rimproveriamo allo stesso tempo.

Yukiko: ok ok, andiamo Subaru kun.

Sophia: kun? Da quando nostra madre ha tutta confidenza con Akai? Domando incrociando le braccia e guardando Conan in cerca di una risposta.

Conan: non c'è bisogno che io risponda, sai perfettamente come è fatta nostra madre.

Sophia: immagino, resti qui per la notte?

Conan: si ho già avvertito Ran e Goro.

Sophia: mi è mancato stare con il mio fratellino, affermo sorridendo e arruffando i suoi capelli.

Lui annuisce, ricambia il sorriso e arrossisce.

Conan: lo stesso vale per me onee chan.
Senti un po' c'è qualcosa tra te e Akai san? Domanda all'improvviso.

Sophia: perché lo pensi? Chiedo confusa.

Conan: all'inizio Akai non voleva raccontare a nessuno di questo piano ma con te l'ha fatto e quando stavamo organizzando il piano per consegnare Rena all'organizzazione lui si è rifiutato di contattarti e sembrava molto preoccupato quando io ti stavo chiamando per chiedere il tuo aiuto.
Ti ho anche vista che lo tenevi a braccetto il giorno in cui sei tornata.

Sophia: no, ti posso assicurare non c'è niente tra di noi, stai solo fraintendendo tutto. Lui è come un fratello maggiore per me.
Siamo stati insieme anni fa ma non ha funzionato e per questo abbiamo deciso di ritornare a riavere questo rapporto. È il mio migliore amico adesso.

Conan: siete stati insieme? Domanda stupito

Sophia: si ma ti racconterò tutto un altro giorno adesso sono molto stanca, voglio dormire. Dico sbadigliando.

Conan: va bene, buonanotte onee chan.

Appena tocco il letto mi addormento subito ma come ogni notte ci pensano gli incubi a rovinare il mio sonno di bellezza.
Questa volta ho sognato Amuro o meglio Rei Furuya, ho sognato che stava cercando di uccidermi.
Mi sveglio improvvisamente e mi accorgo dalle lacrime che stavo piangendo nel sonno.
Osservo che la porta della mia stanza si sta aprendo lentamente e sto cominciando a tremare dalla paura, mi calmo quando noto che è Conan.

Conan: onee chan, va tutto bene ? Ti ho sentita che stavi piangendo. Chiede preoccupato e salendo sul mio letto.

Sophia: um, io ho solo avuto un incubo, scusa se ti ho svegliato, dico asciugando le lacrime e forzando un sorriso.

Conan: non è niente onee chan,  mi hai fatto preoccupare ma visto che stai bene vado via, dice dirigendosi verso l'uscita.

Annuisco e giro la mia testa verso l'armadio e per un attimo ho avuto l'impressione di vedere Gin ma solo dopo mi accorgo che era la giacca nera che mi aveva prestato Jodie e che io avevo appeso, al buio sembra una persona.

Sophia: Conan aspetta.

Conan: cosa c'è?

Sophia: puoi stare con me oggi, non voglio stare da sola dopo l'incubo che ho fatto. Chiedo facendo il broncio mentre abbasso lo sguardo per evitare il contatto visivo con mio fratello.

Conan: e va bene, dopotutto devo ripagarti per tutte quelle volte che dormivi con me quando io avevo paura di dormire da solo da piccolo, dice lui sorridendo e salendo nuovamente sul mio letto.

Quella è stato la prima e l'unica notte in cui ho dormito tranquillamente senza avere incubi...

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Vi ringrazio per il sostegno, non perdetevi il prossimo capitolo!

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