-08-
La mattina, mi svegliai con meno voglia del solito, ma mi vestii e riuscii a prendere il bus comunque in tempo.
Arrivata in classe, la prima cosa che feci fu cercare Adamo con lo sguardo, ma Lucifero catturò la mia intenzione.
Lucifero: "Ehi T/N, ti va di sederti accanto a me oggi?"
T/N: "Non lo so. Volevo sedermi accanto ad Adamo per scusarmi, ma non lo vedo" dissi notando i due banchi vuoti dietro Lucifero.
Lucifero: "È carino da parte tua, però non credo che verrà"
T/N: "Ne sei sicuro?"
Lucifero: "Abbastanza"
T/N: "Beh, allora mi metto qui" disse mentre mi sedevo accanto al biondino, poggiando le mie cose.
Subito dopo, entrò la prof di scienze, che iniziò a spiegare fin da subito.
Verso metà ora, entrò in classe un ragazzo piuttosto alto che ascoltava la musica ed indossava il cappuccio della felpa per non farsi vedere in viso.
Prof: "Sei in ritardo"
Il ragazzo nè rispose, nè si tolse il cappuccio o le cuffiette.
Prof: "Togliti il cappuccio e le cuffiette se non vuoi una nota"
Ancora una volta, il ragazzo rimase in silenzio, limitandosi ad alzare gli occhi al cielo e ad andare verso il banco vuoto dietro di me. Fu proprio in quel momento che riuscii a guardarlo in viso e a vedere che era Adamo.
La prof nel frattempo, segnò la nota nel registro e riprese a spiegare.
T/N: "Non avevi detto che non veniva?" bisbigliai per non interrompere la lezione.
Lucifero: "Lo credevo, di solito avrebbe fatto così"
T/N: "E adesso? Come faccio a chiedergli scusa se non sono seduta accanto a lui"
Lucifero: "E se cambi posto al cambio ora?"
Adamo: "Avete smesso di flirtare voi due?" chiese con tono piatto il castano, interrompendoci.
T/N: "Non stiamo flirtando"
Adamo: "Certo come no, credi davvero-"
Prof: "Voi laggiù in fondo, smettetela di parlare o vi beccate una nota" ci riprese, facendoci rendere conto di non star più bisbigliando.
Io mi girai subito, ma Adamo continuò lo stesso a parlarmi.
Adamo: "Non vuoi la nota, eh? Beh, io invece voglio finire il discorso" disse sporgendosi in avanti.
Adamo: "Ehi, non ignorarmi"
Adamo: "Nanetta?" continuò lo stesso nonostante fosse chiaro che non volevo ascoltarlo; proprio in quel momento però, riuscì ad avvicinarsi abbastanza per afferrarmi per il mento con due dita e mi obbligò a girare la testa.
Adamo: "Sto parlando con te" disse mentre ci guardavamo negli occhi, senza togliere la mano da sotto al mio mento.
Prof: "Ora basta, vi metto la nota" disse andando verso il tablet sulla cattedra.
Adamo: "Ci metta pure la nota, non c'importa" disse senza distogliere lo sguardo dal mio viso.
T/N: "Ehi, parla per te"
Prof: "Ah si, è così che la mettete? Fuori dalla classe allora, tutti e due" disse ignorando le mie parole, mettendoci pure la nota mentre uscivamo dalla classe.
T/N: "Beh, grazie mille" dissi ad Adamo, che sembrare essere soddisfatto di ciò che aveva fatto.
Adamo: "Smettila di fare la finta offesa" mi rispose, tornando ad avere l'aria apatica ma rancorosa di prima.
T/N: "Stai scherzando? Per colpa tua la prof mi ha punita ingiustamente"
Adamo: "Non m'importa"
T/N: "A me si"
Adamo: "Oh, quindi quando si tratta di te ti interessa" disse incrociando le braccia e assottigliando lo sguardo.
T/N: "Non m'interesso solo di- Aspetta, ti sei offeso per la battuta sul caffé che ti ho fatto ieri?" gli chiesi per esserne sicura.
Non rispose, ma solo vedere che mi voltava le spalle e non diceva una parola mi fece capire di avere ragione.
T/N: "Ah... Senti Adamo, se quelle parole ti hanno ferito.. beh.. mi dispiace; non era mia intenzione... Ieri non ero di buon umore e non ho reagito bene"
Adamo: "Però mi sembrava ti fosse piaciuto il caffè che ti avevo portato lunedì" disse con aria lievemente provocatoria. Avrei voluto rispondergli a tono come faccio sempre, ma forse non era il caso oggi, così rimasi in silenzio.
Adamo: "Come pensavo... Non volevi ferirmi, però sotto sotto era il tuo pensiero sincero" disse facendo una piccola pausa di qualche secondo.
Adamo: "Volevo solo farti un favore, ma te non hai apprezzato neanche lo sforzo"
T/N: "Oh andiamo, lo sanno tutti che i tuoi 'favori' serve solo a conquistare la gente"
Stavolta fu lui a rimanere in silenzio.
Adamo: "Seguimi... Dobbiamo andare nell'aula di punizione" disse iniziando a camminare lungo il corridoio. Io lo seguii dopo pochi secondi, camminando dietro di lui fino a quando non si fermò davanti ad una porta sulla destra.
Prof: "Due studenti già la prima settimana? Povero me" ci accolse il professore non appena entrammo nella classe completamente vuota e prendevamo posto ad uno dei banchi.
Io mi sedei in quarta fila, osservando le scritte incise sul banco scelto, mentre Adamo si sedé poco distante da me, mettendo i piedi sul banco, le mani dietro la nuca ed iniziando a dondolarsi sulla sedia.
Adamo: "Ehi nanetta, te sei mai stata in un aula del genere?" mi chiese senza girarsi a guardarmi.
T/N: "Ti ho già detto di non chiamarmi così" lo ripresi per il nomignolo con cui mi aveva chiamata. "Comunque no, è la mia prima volta..."
Adamo: "È anche la prima volta che stai sola in una stanza con un figone?" disse tornando il solito provocante, anche se non sembrava ancora del tutto sereno come sempre in viso.
Prof: "Non si parla in punizione" ci riprese il prof, che nel frattempo si stava leggendo un giornale e non aveva neanche fatto caso a com'era seduto Adamo.
Il castano sbuffò e alzò lo sguardo al cielo, ma per una volta ascoltò le regole e smise di parlare.
Circa venti minuti dopo, suonò la campanella di fine ora, così entrambi uscimmo da quella classe vuota e tornammo nella nostra classe e ci sedevamo ai nostri posti.
Lucifero: "T/N, sei tornata!" esclamò, felice di vedermi. "È successo qualcosa mentre non c'ero?" chiese con aria vagamente preoccupata.
T/N: "Nulla di che, però sono riuscita a scusarmi"
Lucifero: "Sul serio? Beh, sono felice per te allora"
Adamo: "Di un po', ma non ti stanchi mai di essere così sottone?" s'intromise il castano.
Lucifero: "Cosa vuoi adesso? Io stavo parlando con T/N, te non c'entri nulla"
Adamo: "Invece c'entra se provi a rubarmi la ragazza che mi voglio fare"
'Alla faccia delle scuse. Non se le meritava per niente'
Lucifero: "Ma te pensi mai a qualcosa di diverso dal sesso?!" chiese Lucifero scandalizzato.
Adamo: "Certo che si. Il benessere del mio cazzo non conta per te?" disse tornando meno serio.
Lucifero: "Sei un porco!"
Adamo: "E tu un coglione!"
Stavano per scavalcare il proprio banco ed iniziare a picchiare, quando per fortuna l'entrata del prof impedì il tutto.
Feci un sospiro di sollievo ed iniziai subito ad ascoltare la prof, cercando di ignorare Adamo e Lucifero che si tiravano a vicenda palline di carta e pezzi di gomma quando la prof si girava e non li poteva vedere.
*skip time*
T/N: "Beh, sembra che Adamo sia tornato quello di sempre" dissi mentre osservavo Lucifero togliersi le cartine incastrate tra i capelli, al posto di mangiare il suo panino.
Lucifero: "Quello stronzo. Non poteva rimanere depresso anche queste due ore?" disse, passando il resto del tempo a sistemarsi i capelli.
Arrivata in classe, decisi di spostare le mie cose nel banco dietro prima che la prof arrivasse; la cosa avrebbe fatto piacere ad Adamo -almeno spero- e mal che vada questa è l'ultima ora di oggi.
Adamo: "Woah, che ci fai seduta qui?" mi chiese notandomi.
T/N: "Non posso cambiare posto? Se vuoi torno dov'ero" lo provocai io per una volta.
Adamo: "Col cazzo, ormai la prof ti ha vista seduta qui" disse indicandola mentre entrava.
Feci finta di bermi quella scusa improvvisata e tirai fuori quaderno e astuccio, iniziando ad ascoltare la lezione.
Adam's POV
Mi stavo annoiando ad ascoltare tutte quelle spiegazioni, così decisi di provocare un po' la c/c.
Adamo: "Lo sai... Sei stata la prima ragazza con cui ho passato un'ora di punizione"
T/N: "Shh. Sto ascoltando la lezione" m'ignorò come al solito, anche se un po' mi piace quando prova a resistermi.
Adamo: "Certo, come no. E io allora non ti scoperò mai" dissi prendendola in giro.
T/N: "Infatti non succederà mai"
Adamo: "Vogliamo scommettere?"
T/N: "Non ti conviene"
Adamo: "Eddai, so trattare bene le vergini"
T/N: "Chi ti dice che sono vergine?"
Adamo: "Lo scoprirò" dissi facendole l'occhiolino.
T/N: "E invece no"
Adamo: "E invece si"
T/N: "Nah uh"
Adamo: "Sta a vedere" dissi poco prima che la campanella rovinò il momento, ponendo fine a quel nostro giochetto che mi stava piacendo molto.
T/N's POV
Finalmente la campanella mi salvò da quell'insulso giochetto di Adamo, anche se pure io ero colpevole; non avrei mai dovuto assecondarlo...
Tornata a casa, mi misi a studiare e fare i compiti quelle poche ore prima di andare a lavoro, poi, verso le 16 indossai un bel maglione caldo e uscii di casa.
'Cazzo, mi sono scordata l'ombrello' dissi davanti la porta del piano terra, notando che fuori pioveva.
Mentre mi maledicevo, sentii dei passi dietro di me, mi girai e vidi Adamo scendere le scale.
Adamo: "Ehi piccola" mi salutò mentre i nostri sguardi s'incrociavano. "Dove credi di andare senza ombrello?" chiese con aia scherzosa.
T/N: "Chi ti dice che stavo uscendo?"
Adamo: "Ehm, il fatto che sei al piano terra?"
T/N: "Magari sono appena tornata"
Adamo: "Saresti bagnata fradicia, e poi hai lavoro. Oh, a proposito, non sei un po' in ritardo?" chiese alzando il sopracciglio.
Guardai subito l'ora e purtroppo aveva ragione; avevo solo pochi minuti per arrivare in tempo ed ero pure senza ombrello.
T/N: "Oh, ora mi stalkeri pure?" dissi realizzando che sapeva che dovevo lavorare.
Adamo: "Non é colpa mia se vado a quel bar da una vita. Piuttosto, ti serve una mano?" mi chiese avvicinandomi l'ombrello chiuso che aveva in mano.
Adamo: "O meglio, un ombrello?" disse, facendo una battuta squallida.
Lo guardai riluttante per qualche secondo, ma alla fine accettai solo per arrivare in tempo.
Husk: "Sei in ritardo" mi salutò il ragazzo dietro al bancone appena entrammo.
T/N: "Scusami tanto!" dissi mentre prendevo in fretta il grembiule e lo indossavo, nel frattempo Adamo si era seduto ad un tavolo.
Husk: "Non importa... Oggi prendo io gli ordini, te sta' alla cassa e prepara i caffè"
T/N: "Subito" dissi mentre prendevo posto dietro al bancone e vedevo Husk avvicinarsi ad Adamo; poco dopo, tornò con l'ordine e gli passai la tazzina di caffè.
Husk: "Credo quello spilungone abbia una cotta per te. Ti ha fatto i complimenti per il caffè" disse tornando poco dopo con la tazzina vuota. Mi sporsi un po' per vedere Adamo e lo vidi salutarmi con la mano e rivolgermi un occhiolino. Roteai gli occhi, ma almeno ero felice di sapere che era tornato lo stesso di prima.
T/N: "Sempre il solito" risposi ad Husk. "Tranquillo, non ha una cotta, ci provo un po' con tutte"
Husk fece spallucce, non sembrando molto interessato alla cosa, ma almeno lavorava bene.
Husk: "Ah, finalmente abbiamo finito" disse a fine turno. "Vuoi che ti presto l'ombrello?" mi chiese notando che non ne avevo uno.
T/N: "Oh no, non preoccuparti"
Husk: "Come vuoi" disse facendo spallucce e andando verso casa sua.
Io invece rimasi nel bar per qualche secondo, giusto per uscire sotto la pioggia fin da subito, ma poi uscii, bloccandomi sotto al tettuccio non appena sentii una voce alle spalle.
Adamo: "Serve un ombrello?" mi chiese il castano, sbucando fuori da un angolo.
T/N: "Che ci fai te qui? Pensavo fossi a casa da tipo tre ore"
Adamo: "Che razza di uomo lascia bagnare una ragazza due volte?" disse con un sorrisetto malizioso.
T/N: "Due volt-" mi fermai appena capii il doppio senso che aveva fatto.
Adamo: "Vuoi andare o mi lasci il broncio?" chiese con un sorriso stavolta sincero, mentre mi si avvicinava e apriva l'ombrello sopra le nostre teste.
T/N: "Sei fortunato che sono stanca e non ho voglia di risponderti"
Adamo: "Come vuoi tu nanetta" disse mentre c'incamminavamo.
T/N: "Non iniziare. E poi ti ho già detto che non sono bassa"
Adamo: "Scusa piccola"
T/N: "... Di un po' ma lo fai apposta?"
Adamo: "Cosa ho fatto adesso?" chiese, non realizzando di avermi dato della piccola. 'Forse è troppo abituato a usarlo come nomignolo con tutte'
T/N: "Ah, lascia perdere" dissi mentre continuavano a camminare, arrivando al nostro appartamento e salendo le scale insieme.
Adamo: "Beh, a domani dolcezza" Mi salutò davanti all'uscio di casa. Roteai lo sguardo, ma lo salutai comunque.
Adam's POV
Appena entrai in casa, mi buttai sul divano a rilassarmi, però anche stavolta la mia mente iniziò a pensare a T/N e alle cose successe tra me e lei oggi.
'Nessuna ragazza prima d'ora si era mai interessata a come mi sentivo oppure a scusarmi con me... Lei è stata la prima a farlo... Ah, fanculo! È meglio se lascio perdere, pensare non mi fa bene' pensai mentre mi alzavo dal divano e mangiai qualcosa dal frigo, per poi andare in camera e buttarmi a peso morto sul letto. 'Ok, mi conviene smettere di pensare e andare a dormire. Tanto la rivedrò domani a scuola'
Angolo baka †
We girls, oggi capitolo più lungo (sono tipo 2100 parole) però molto bello UwU
Adamo e TN hanno fatto pace e abbiamo anche visto un piccolo pensiero di Adamo su di lei 👀✨
Ad ogni modo, spero che come sempre il capitolo vi sia piaciuto, lasciate una stellina e dei commenti se volete e condividete la storia con altre Adam simpers (non so perchè lo dico solo adesso-)
Comunque, Husk me lo immagino poco più alto di TN quindi tipo 1.75/1.80 e la versione umana è circa così secondo me (ignorate la gente tagliata)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro