-02-
La mattina successe proprio quello che non speravo: mi ero svegliata in ritardo.
T/N: "Cazzo cazzo cazzo- Sono in ritardo come sempre, merda..." dissi svegliandomi di colpo dopo aver posticipato la sveglia almeno cinque volte.
T/N: "Cazzo, anche all'Università farò una figura di merda" continuai a maledirmi mentre mi vestivo di fretta e scendevo le scale di corsa, quasi cadendo per la velocità che avevo. Iniziai a correre verso la fermata dei bus, arrivando appena in tempo.
'Pweh, ci mancava poco' dissi tra me e me mentre mi sedevo nei posti in fondo, riprendendo fiato dopo tutta la corsa che mi ero fatta.
Una volta preso posto, controllai di aver preso tutto: avevo sia il telefono che le cuffie, mentre nel mio zaino avevo solo una penna e un quaderno che di solito usavo per disegnarci quando mi annoiavo, ma penso che come primo giorno possano andare bene.
Richiusi la zip, iniziai ad ascoltare un po' di musica come sempre e, una volta arrivata in fermata, scesi e mi incamminai verso l'università.
Dopo aver seguito le istruzioni del mio telefono per dieci minuti buoni, finalmente mi ritrovai davanti l'inferno che avrei dovuto affrontare per cinque ore; osservai l'edificio per qualche secondo, presi fiato e poi ci entrai, perdendo ogni speranza di sopravvivenza, per poi chiedere indicazioni al primo che passava.
T/N: "Scusa, sai dirmi dov'è la 1A delle facoltà di biologia?"
X: "É la prima classe a destra dopo aver salito le scale che portano al secondo piano"
T/N: "Ok, grazie" risposi in modo apatico mentre salivo le scale con poca voglia di vivere.
Una volta arrivata al secondo piano ed aver trovato la porta giusta, entrati in classe, trovando all'interno un sacco di studenti che parlavano tra loro.
'Ok, manteniamo la calma. Non mi aspettavo così tanta gente, ma posso cavarmela.... Spero' Pensai mentre cercavo un posto isolato da tutti in cui potevo nascondermi al meglio possibile. Fortunatamente era libero un banco nell'angolo a destra proprio in ultima fila, il posto ideale per una come me, non c'era nemmeno nessuno accanto. Mi sedei lì, appoggiando lo zaino per terra ed iniziai a guardare il telefono in attesa che arrivasse il prof.
Finalmente suonò la campanella e tutti gli studenti iniziarono a prendere posto sul banco che avevano scelto, poco dopo entrò anche il prof, presentandosi alla classe e facendoci presentare tutti quanti, perdendo l'ora intera.
L'ora dopo, l'altro prof sembrò un po' piú rigido, infatti si limitò a presentarsi e a fare l'appello, dopodiché iniziò a spiegare subito la sua materia: biologia.
'Odio i professori che spiegano fin dal primo giorno, non può inventarsi qualcosa per perdere tempo?'
Stavo prendendo qualche appunto confuso, cercando di tenere il passo con l'insegnare, quando la lezione fu interrotta da un ragazzo castano, alto circa 1.90 m che entrò in quel momento.
Prof: "Ah, entriamo adesso eh? C'é già qualcuno che vuole saltare il primo giorno di università a quanto vedo" disse l'insegnante con tono chiaramente infastidito. "Ringrazia il cielo che non voglio mettere note fin dal primo giorno; trova un posto e segui la lezione"
L'alunno rimase in silenzio, ma chiaramente seccato dalla predica, infatti sbuffò, alzando gli occhi al cielo per poi dirigersi verso il banco vuoto accanto al mio.
'Cazzo ma perché proprio vicino a me?'
Il ragazzo prese posto, si tolse le cuffiette che stava indossando, tirò fuori dallo zaino una penna e un foglio e poi mi girò nella mia direzione.
X: "Ehi bellezza, sai che cazzo insegna la prof ciclata?" mi chiese con nonchalance.
Io lo guardai un po' spiazzata dal suo modo di fare e dal nomignolo con cui mi aveva chiamata.
T/N: "Cosa?"
X: "Sei sorda? Ugh, cosa cazzo insegna?"
T/N: "Biologia" mi limitai a dire con tono piatto, tornando a prendere appunti.
Il ragazzo stette in silenzio per qualche secondo, provando a capire qualcosa di quello che era scritto alla lavagna ma poi si girò nuovamente verso di me.
X: "Oi, dopo mi passi gli appunti? Non sto capendo un cazzo di sta merda"
T/N: "Perché dovrei? Potevi arrivare in tempo"
X: "Uff, che palle, anche te rompi il cazzo quanto sta prof del cazzo. Pensavo che una ragazza carina come te fosse anche gentile" disse facendo un sorrisetto malizioso.
Io rimasi di nuovo scioccata dalle sue parole, anche se intuii che fosse quel genere di ragazzo che ci prova un po' con tutte.
T/N: "Lasciami in pace"
X: "Uff, che noiosa che sei" disse mentre prendeva la sua penna in mano e iniziava a giocherellarci al posto di scrivere qualcosa sul foglio appoggiato sul banco.
Finalmente finì anche quest'ora e, quando il prof se ne andò, notai alcuni ragazzi alzarsi e andare a parlare con qualcuno. Io però rimasi seduta nel mio angolino, riguardando i miei appunti e sbirciando il foglio del mio compagno di banco dato che l'avevo visto scarabocchiare qualcosa ad un certo punto. Pensai che avesse preso qualche appunto, ma per mia sfortuna, quando guardai sul suo foglio, notai solo dei cazzi disegnati qua e là.
X: "Che c'é, ti piacciono i miei disegni?" mi chiese con lo stesso sorrisetto malizioso di prima, notando che stavo guardando il suo foglio.
T/N: "No, non proprio..." risposi onestamente, rimanendo ancora un po' spiazzata da quello che avevo visto; il ragazzo però sembrava divertito, anche se provò a soffocare le sue risatine.
X: "Sembri turbata"
T/N: "Non lo sono"
X: "Ah no? Allora chi sei?"
Roteai gli occhi, ma poi risposi capendo che stava chiedendo come mi chiamassi.
T/N: "Sono T/N"
X: "T/N eh? Beh, piacere T/N, io sono Adamo"
Stavo pensando a cosa rispondergli, quando in quell'esatto momento entrò l'altro prof, facendo sedere e zittire tutti.
Si presentò anche lui, fece l'appello e poi proposte un'attività alla classe.
Prof: "Allora ragazzi, oggi voglio che facciate amicizia con i vostri compagni di banco"
'Yeee, fantastico' commentai sarcasticamente tra me e me, alzando lo sguardo al cielo.
Prof: "e lo farete parlando in inglese, dato che é la materia che insegno"
T/N: "Ancora meglio" dissi sarcastica, pensando ad alta voce per sbaglio.
Adamo: "Cosa?" mi chiese un po' confuso girando lo sguardo verso di me.
T/N: "NIENTE! Inizia a parlare di te"
Adamo sembrò felice di sentire quelle parole, infatti sul suo volto apparve un enorme sorriso fiero.
Adamo: "Grazie per avermelo chiesto piccola, mi piace un sacco parlare di me-"
T/N: "In inglese" lo interruppi io, cosa che sembrò seccarlo e gli fece roteare gli occhi, fortunatamente però mi ascoltò e iniziò il discorso seppur con una pronuncia terribile.
Adamo: "Okay, so... uhmm... I'm Adam baby, the hottest guy in this shit school, aand... uhm... All the girls love me, aand- oh, and they also want only me and wanna fuck with this fucking perfect boy over here 'cause I'm the fucking dickmaster, baby~" disse in modo molto narcisistico con estremo orgoglio. Io rimasi perplessa dalle informazioni che avevao appena acquisito e guardai il castano in modo confuso e traumatizzato.
(Traduzione se serve a qualcuno: Ok, quindi... uhmm... Sono Adamo, baby, il ragazzo più figo di questa scuola di merda, ee... uhm... Tutte le ragazze mi amano, ee- oh, e inoltre vogliono solo me e vogliono scoparsi questo ragazzo fottutamente perfetto qui davanti a te perché sono io il fottuto capo dei cazzi, tesoro~")
T/N: "Cosa ho appena sentito-"
Adamo: "Oh non hai capito? Se vuoi ti ripeto. Io son-"
T/N: "No no, non preoccuparti, ho capito benissimo. Anche se avrei preferito non farlo" mormorai più a me stessa che a lui.
Sfortunatamente, Adamo mi sentì e ridacchiò divertito, per poi trarre vantaggio dalla mia timidezza.
Adamo: "Sicura di aver capito? Se vuoi posso darti una dimostrazione pratica" disse con fare malizioso e perverso, con ancora quel sorriso divertito sul viso.
T/N: "NO NO NO! Non ci tengo"
Adamo: "Sicura? Ci perdi tu, eh" disse continuando a guardarmi con aria divertita e soddisfatta.
T/N: "Sicurissima. Ora torna a parlare in inglese"
Adamo: "Ma che cazzo, te stai parlando in italiano"
T/N: "E allora?" chiesi alzando un sopracciglio. "Io posso perché non sono io quella che si sta presentando. Ora continua al posto di fare il coglione"
Adamo: "Signorsì" disse facendo il saluto militare per darmi fastidio, cosa che funzionò anche se provai a nasconderlo.
'Vabbé dai, almeno mi ha ascoltata. Spero solo che abbia degli hobby più normali...'
*piccolo skip time*
Adamo: "Basta mi sono rotto il cazzo" disse stiracchiandosi sulla schiena. "Perchè non ti presenti tu adesso, dolcezza?"
T/N: "Devo proprio? So, I'm T/N, I don't like you and I hate being called by a name that isn't mine"
Adamo: "Got it honey" disse divertito, facendomi un occhiolino che non apprezzai molto.
(Traduzione se serve a qualcuno: T/N: "Allora, sono T/N, tu non mi piaci e odio essere chiamata con un nome che non è il mio"
Adamo: "Capito dolcezza")
Alla sua provocazione e all'occhiolino, incrociai le braccia infastidita, ma vedendo che Adamo non recepiva il messaggio, decisi di continuare a parlare di me cercando di dare meno importanza ai suoi ulteriori commenti.
Finalmente suonò la campanella di fine ora e anche quella che segnava la pausa pranzo.
T/N: "Si! Grazie mondo" esultai mentre prendevo il mio telefono.
Adamo: "Che c'é piccola, non ti piace la mia compagnia?" mi chiese guardandomi con aria divertita, mentre teneva appoggiava la testa con una mano.
T/N: "Non proprio" dissi onestamente, alzandomi e dirigendomi verso la mensa.
Adamo continuò a guardarmi da distante come un maniaco, poi però decise anche lui di alzarsi dal posto e di andare verso le macchinette della scuola.
'Si, finalmente non l'ho piú in mezzo alle palle' esultai mentalmente mentre mi sedevo ad un tavolo della mensa dopo aver comprato un panino al g/p (gusto panino).
Purtroppo però, non sarei rimasta sola a lungo...
Angolo baka †
Wewe bellissimi, questo capitolo é già meglio del primo, infatti Adamo é già comparso 👀✨
Ad ogni modo, spero che la storia vi stai piacendo o comunque ispirando.
Fatemelo sapere con un commento o lasciando una stellina, io adesso vado a bermi un caffé e a scrivere il prossimo capitolo; bye byeee <3
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