film
anno: 2018.
genere: teen drama-romance.

durata: 1h 50min
trigger warning: nessuno
rating: 13+
(il trailer è pieno di spoiler quindi non consiglio di vederlo :,))

Recitazione e credibilità

Credo che questo non sia il punto forte o il cavallo di battaglia del film ma c'è di peggio alla fine tbh

Sicuramente Katherine Langford aveva fatto decisamente un lavoro migliore in Tredici, infatti la star del film è Nick Robinson, che con la terza stagione di "Love, Victor" sta tornando ad essere il white boy del mese (beh, qualcuno doveva pur riempire il vuoto lasciato da Kit Connor).

Il cast non è penoso come mi aspettavo, ma sicuramente non da oscar lmao.

Fotografia e costumi

Qui giocano in casa. L'estetica mi è piaciuta molto, e per essere un film LGBT del 2018 è quasi innovativo il fatto che non ci siano particolari richiami all'era Gay Depressed Tumblr del 2016.

Forse avrei insistito su un'estetica che richiamasse più l'ambientazione teatrale e avrei cambiato i costumi al povero Simon che per un'ora e cinquanta minuti si veste sempre con la stessa felpa e la stessa giacca, ma delinea uno degli aspetti importanti del protagonista.

Trama
("Il diciassettenne Simon Spier non ha ancora detto ad amici e parenti di essere omosessuale. Su internet si innamora di un ragazzo, che scopre essere uno studente del suo stesso liceo.")

Un po' banale e scontata. E' probabile, anzi, quasi certo che io abbia visto questo trope duemila volte in altre salse. Specifichiamo che mi spaventa l'egoismo degli amici di Simon, che fa qualsiasi cosa per salvarsi da possibili umiliazioni pubbliche in quanto non è ancora pronto a fare coming out, che mettono al primo posto le loro relazioni piuttosto che la protezione dell'identità dell'amico e non capiscono che gesto orrendo e disgustoso sia l'outing.

Tuttavia, mantiene vivo l'interesse in quanto il film si snoda sullo scoprire chi sia il Blue con cui Simon si scrive.

punteggio finale: 7/10

-f