Capitolo 14
Non riesco a smettere di pensare a ciò che è accaduto l'altra notte davanti al magazzino, quello che siamo riusciti a fare quel giorno mi ha resa talmente felice che sono finita per riflettere su una cosa.
Se quella luce verde non ci avesse colpiti non avremmo mai conosciuto queste persone e sicuramente ora non saremmo qui a fare quello che stiamo facendo, se tutto questo non fosse accaduto ora ci troveremmo senza alcun dubbio davanti al televisore o al telefono a guardare cosa combinano le persone sui social.
Come potrei scordare quel momento? L'altra notte una splendida luce ha coperto l'intero villaggio ed è stato un momento magico, talmente magico che sono stata contenta di essere stata pietrificata per migliaia di anni.
"Kinuyo. Quel vestito ti piace?"
"Ikuyo, ti prego. Il negozio sembra carino ma lo sai anche tu che non indosserei mai quel vestito. Quel verde acqua sta bene a te e lo sai che non mi ci vedo per niente."
"Allora entriamo, io prendo quello e tu quello rosa che c'è lì di fianco. Eh? Che te ne pare?"
"Non amo il rosa. Lo prenderò bianco."
"Ma come sei difficile. E va bene, prendi quello che vuoi basta che non aspettiamo l'orario di chiusura per entrare Kinuyo!"
Sorrido nel ricordarmi di quella scena, alla fine abbiamo fatto proprio come ha detto e siamo andate al compleanno di Yuzuriha con indosso quei meravigliosi vestiti.
Stavano bene a entrambe e abbiamo ricevuto molti complimenti quella sera, anche se a me non interessava riceverne.
"Ehi. Tutto bene?" apro gli occhi dopo aver sentito la sua voce e visto che sono sdraiata la vedo guardare in basso.
"Ah, sei tornata. Stavo riflettendo."
"Su Chrome, Kinro e Taiju?"
"Circa. Non solo."
"Racconta." si siede di fianco a me, mentre io mi tiro su sbadigliando un paio di volte.
"Ricordi quei due vestiti?"
"Vestiti? Quelli che abbiamo indossato per la festa di compleanno di Yuzuriha?"
"Già."
"Beh, come potrei non ricordarmene. Quella sera ti ho dovuta trascinare dentro spingendoti altrimenti non ero sicura che saresti entrata. Come mai ti sono tornati in mente ora?"
"In realtà non ne ho idea. Te non ripensi mai a quei giorni? Non ti capita mai di pensare alla vita che vivevamo prima che accadesse tutto questo? Quando ancora avevamo tutto e non eravamo costrette a fare nulla. Cioè, più o meno, solo che non lavoravamo come facciamo ora. 3700 anni fa bastava studiare e aiutare i propri genitori in casa mentre adesso dobbiamo ricreare tutto da zero. Ad essere sincera non mi dispiace affatto, sono felice di essere finita qui e di aver incontrato tutti gli altri. Questo Stone World è riuscito a cambiarmi in meglio, ora ho voglia di fare talmente tante cose che la me di una volta potrebbe morire di infarto se mi sentisse. E tu Ikuyo, la pensi anche tu allo stesso modo?"
"Già. Non posso negare che mi manca fare certe cose, come andare a scuola e al club di scienze, fare shopping o andare al cinema. Ovviamente vorrei che anche tutte le persone che conosciamo fossero qui con noi ora ma alla fine penso che non potevamo chiedere di meglio. Ci troviamo in questo Stone World insieme ai nostri amici e stiamo bene, poi ci stiamo divertendo tantissimo no? Sono felice di trovarmi qui insieme a tutti loro." le sorrido e poco dopo mi alzo finendo per stiracchiarmi braccia e gambe, se resto qui un altro po' a parlare di queste cose rischio di mettermi a piangere sul serio e ora non ne ho voglia.
"Bene. Io vado da Kinro!"
"Oh beh, salutamelo."
"Ti raggiungo dopo okay?" sorride e dopo avermi guardata con il suo solito sguardo da 'dopo voglio sapere tutto' mi lascia uscire senza dire nulla, anche se delle volte è troppo insistente non so cosa farei senza di lei, le voglio sempre bene qualsiasi cosa lei faccia.
[Kinro]
Questa mattina abbiamo terminato prima gli allenamenti a causa di un imprevisto, è stata Kinuyo a insistere e visto che ci teneva a dare una mano ai suoi amici non vedo perché non avrei dovuto accontentarla.
"Kinro. Sto morendo di fame."
"Dovevi fare colazione."
"Ero in ritardo! Se avessi fatto tardi mi avresti come minimo rimproverata mezz'ora, non avevo voglia di sentirti!" mi dice alzando il tono della voce e mettendo il broncio, come al solito quando salta la colazione la colpa è mia.
"È la terza volta che succede. Ti ricordo che tre giorni fa hai avuto un mancamento e abbiamo dovuto interrompere. Invece di dare la colpa a me mangia qualcosa e arriva in ritardo. Inutile ricordarti che le leggi sono leggi, ti rimprovererei comunque." sospira e dopo essersi fermata mi colpisce alla spalla, la sua espressione sembra abbastanza seccata.
"Sei noioso. Smettila con queste leggi e torna a essere il ragazzo di ieri." mi dice, ricordandomi della scena ridicola a cui è stata costretta ad assistere a causa mia, avrei dovuto fare più attenzione e non avrei mai dovuto mostrarle quel mio lato.
Sono stato un idiota ma posso rimediare, non mi scioglierò mai più in quel modo per una ragazza di cui non dovrebbe importarmi nulla, le leggi sono leggi e non devo assolutamente accettare la sua presenza nel villaggio.
"Riguardo quello. Dimentica tutto."
"Eh? Perché dovrei?"
"Fallo e basta. Non chiedere."
"Oh...Senti. Possiamo parlarne?"
"No."
"Kinro!" si avvicina e mi afferra il polso, di conseguenza mi volto di scatto verso di lei prendendole entrambi i polsi e avvicinandola a me, guardandola con lo sguardo freddo che ho sempre avuto e sempre dovrò continuare ad avere nei suoi confronti, deve capire che le leggi vanno rispettate e presto metterò fine anche ai nostri allenamenti, dopotutto non vedo perché dovrei allenare una sconosciuta.
"Ho detto, di no. Sei sorda?"
"Non sono sorda ma non puoi chiedermi di dimenticare ciò che è successo ieri. Kinro, che cosa ti prende? Sei strano. Forse ti imbarazza il fatto che io abbia visto un lato di te che non hai mai mostrato a nessuno oppure semplicemente non vuoi che le persone ti credano una persona tenera. Beh queste sono solo ipotesi ma finché non me ne parli non posso aiutar—" improvvisamente la blocco avvicinandomi col viso e tirandole su il mento con due dita, il rossore sul suo volto è impossibile da non notare e i suoi occhi sono belli come la prima volta che li ho visti.
Vorrei accettare la sua presenza nel villaggio e fare finta di nulla ma non posso farlo, se lo facessi sarebbe un problema e io non voglio causare problemi a nessuno.
Lascio andare le dita e mi volto arrivando a darle le spalle, non riesco a comportarmi come dovrei quando sono in sua compagnia e deve sempre essere tutto così difficile.
Non mi era mai capitata una situazione simile e non ho idea di come fare per gestirla.
"Kinro...Che hai..."
"Se vuoi aiutarmi sta lontana da me."
"Eh? Scordatelo. Io non ti lascio in quelle condizioni razza di idiota. Quindi ora vieni nella mia capanna, ti siedi e ne parliamo. Se ti azzardi a darmi una risposta negativa ti faccio svenire e ti trascino lì dentro con la forza, hai capito brutto testone fissato con le leggi?" continua lei ignorando completamente le mie parole, non sembra volersi arrendere e inoltre ora mi chiama anche come fa Chrome, è così fissata con lui che invece di stare qui a perdere tempo con me dovrebbe raggiungerlo e aiutarlo in quello che sta combinando insieme agli altri, mi chiedo perché invece non lo stia facendo.
"Ehi, mi stai ascoltan—" prima di finire la sua domanda la interrompe Kujaku, si sta avvicinando a noi senza dire nulla.
"Kinro. Ti trovo bene."
"Si. Ciao anche a te, biondina. io sono Kinuyo, la nuova arrivata. Visto che hai interrotto la nostra conversazione almeno potresti prendere in considerazione l'idea di presentarti. Risulterebbe una forma di maleducazione e antipatia a prima vista non farlo non credi anche tu?" la guardo per un attimo notando con che espressione e con che tono si sta rivolgendo a Kujaku, sembra quasi non si sopportino a vicenda, eppure non si sono mai parlate.
"Devo ammettere che hai ragione, Kinuyo. Il mio nome è Kujaku. Noto con piacere che tu e Kinro andate d'accordo. C'è forse qualcosa che state tenendo nascosto e che l'intero villaggio dovrebbe sapere? Ad esempio una relazione segreta." continua lei mentre Kinuyo si avvicina di qualche passo, fino ad arrivarle vicina.
"Qualcosa che il villaggio dovrebbe sapere oppure qualcosa che tu, vorresti sapere? Kujaku-chan."
"Mi hai scoperta. Sei davvero in gamba sai? Ma non hai comunque risposto alla mia domanda anzi, hai preferito evitarla. Posso considerarla come una risposta, Kinuyo?"
"Sai cosa penso? Al fatto che sono già sommersa da un sacco di problemi, in confronto a quello che devo affrontare io ogni giorno della mia vita a partire dal momento in cui ho lasciato le persone che amo di più al mondo nelle mani del nemico fino a quando ho messo piede qua dentro tu non conti niente. Le tue parole non mi sfiorano minimamente e sai una cosa? Con il passare del tempo ho imparato a cambiare in meglio il mio orribile carattere, ma quando si tratta di avere a che fare con gente come te non ho autocontrollo, quindi prima che io dia di matto ti consiglio di sparire e non avvicinarti più a Kinro. Anche perché è così ovvio no? Ti trovi qui per il semplice fatto che mi consideri un pericolo ma lui non ti ha mai considerata in tutto questo tempo, quindi perché credi debba farlo ora?"
"Santo cielo. Kinro, non le dici nulla? Questa estranea se la sta prendendo con me inutilmente e non fa neanche parte del villaggio, dovresti mandarla via..." non ho molto chiaro cosa sta succedendo, forse lo sta facendo perché è stata costretta da qualcuno o forse tutte le cose che ha detto finora le pensa veramente, ma comunque sia quando passo troppo tempo insieme a Kinuyo arrivano sempre guai, sembra quasi che li attiri a se.
"Lui non manda via nessuno. Ora dobbiamo parlare di una questione importante e visto che ci hai portato via tempo prezioso ti chiederei gentilmente di andartene senza fare storie. È stato un piacere conoscerti, Kujaku-chan." dopo averle rivolto uno strano saluto Kujaku si allontana da noi ed io finisco per guardare un attimo Kinuyo, avrei una mezza idea sul motivo ma vorrei comunque capire da lei perché si è comportata in quel modo.
"Quella era una scenata di gelosia?" le chiedo, vedendola poi distogliere lo sguardo e iniziare a camminare seguita da me, mi ha messo di nuovo il broncio.
"Eh? Ma quale scenata di gelosia. È solo che non riesco a sopportare le persone così, voglio dire, a te quella li non piace." mi fermo di nuovo a guardarla, fermando i nostri passi, fermandoci così quasi al centro del villaggio.
"Sei qui da neanche due settimane e pretendi di sapere ogni cosa che mi riguarda quando in realtà non sai nulla. Se ti dicessi che quella ragazza mi piace che cosa faresti? Andresti a chiederle scusa? Se io ora ti dicessi che sono sempre stato innamorato di lei come la prenderesti? Se venissi a sapere che è sempre stata la mia ragazza fino a poche settimane fa come reagiresti? Rispondi, Kinuyo." le chiedo.
Nulla di ciò che ho detto è la verità e non so neanche perché stiamo affrontando questo argomento dato che non me ne dovrebbe importare niente di lei, però voglio conoscere la sua risposta.
"In realtà non so cosa rispondere, non mi aspettavo una domanda simile e mi sento piuttosto strana in questo momento. Stando a quello che sto provando ora credo che mi darebbe fastidio ma credo comunque che rispetterei la situazione visto che non sono nessuno per decidere al posto tuo, nonostante questo non andrei a chiederle scusa."
"Capisco."
"E poi...Non ti lascerei mai a nessun altra." si mette le mani sulle labbra dopo aver pronunciato quelle parole.
Non nego che mi ha lasciato sorpreso ma sono sicuro che non sappia neanche cosa ha detto, quelle parole sono uscite dalla sua bocca senza che lei lo volesse.
"Ehi, Kinro. Sono sorpresa di vederti con lei, sei ancora insieme a quella splendida ragazza. Sai, non ti sei mai attaccato a nessuna così tanto. Mi farebbe molto piacere se ce la presentassi." mi volto una volta sentite alle nostre spalle le parole di mia madre, accompagnata dalla presenza di mio padre, questa non ci voleva.
"Si. Lei è Kinuyo, la straniera."
"Kinro...Sei davvero pessimo a presentare le tue amiche quindi faccio da sola. Io sono Kinuyo, per me è un vero piacere fare la vostra conoscenza." sorride con il suo dolce sorriso e mia madre fa lo stesso, sembra che Kinuyo le piaccia molto.
"Anche per noi è un piacere credimi. Vi vedo molto uniti, passate molto tempo insieme ultimamente e ne sono felice." non sono del tutto convinto delle sue parole, c'è sicuramente dell'altro sotto altrimenti non si sarebbero scomodati per arrivare fin qui, voglio dire, è ovvio che non si siano mossi solo per incontrare Kinuyo.
"Kinuyo cara, se non ti dispiace potremmo parlare da soli con nostro figlio? Non te lo rubiamo per molto sta tranquilla."
"Certo. Ti aspetto davanti tu sai dove. Se non ti presenti ti vengo a cercare hai capito? A dopo e buona chiacchierata. È stato davvero un piacere incontrarvi, spero che avremo modo di parlare di nuovo in futuro. Buona giornata." dice e poi si allontana salutando solo con una mano mentre mia madre fa lo stesso, ho un pessimo presentimento.
"Dove vi siete dati appuntamento?"
"Dai tesoro non essere così severo. Io la trovo davvero molto carina." sorride.
"Non abbiamo nessun tipo di relazione. Però mi piacerebbe sapere il motivo per cui avete voluto conoscerla. Ginro parla troppo, ve ne ha parlato lui e avrà sicuramente esagerato nel farlo." rispondo io spostandomi di qualche passo insieme a loro, in modo che nessuno ci disturbi.
"Hai indovinato, è stato lui a parlarcene ma non ha detto nulla di cattivo. A lui piace molto Kinuyo come ragazza e crede che ti faccia davvero bene però..." si volta verso mio padre che a differenza di mia madre ha un espressione seria in volto, glielo si legge in faccia che è costretto a non approvare la mia relazione del tutto inesistente con Kinuyo, non è lui che decide in questo villaggio.
"Il torneo inizierà a breve. Se dovessi innamorarti di una ragazza sarebbe un problema per te. Lo capisci vero?"
"Noi non siamo contrari ma siamo comunque i tuoi genitori e abbiamo il diritto di preoccuparci per te...Anche se beh, qui è tuo padre quello più testardo." continua lei osservando un attimo alla sua destra, questa cosa mi fa incazzare anche se non dovrebbe.
"Devi provare a starle lontano."
"Non posso farlo. La sto allenando."
"Non sei tu che decidi."
"Le leggi sono leggi, questo non l'ho dimenticato. Ma non smetterò di starle accanto a causa di quel torneo." dico a mio padre che mi risponde a sua volta, non sta facendo altro che intromettersi nella mia vita e di questo non ho alcun bisogno, sono in grado di prendere certe decisioni da solo.
"Quella ragazza ti piace proprio." continua lui lasciandomi completamente bloccato nel rispondergli, ora cosa dovrei dire? Che vorrei che la smettesse di starmi così addosso ma allo stesso momento non riesco a smettere di pensarla? Se gli dicessi una cosa del genere significherebbe che sono innamorato di lei e io questo non voglio accettarlo, però...
Non posso continuare a fare finta di nulla e mentire a me stesso, quindi quali sono i miei sentimenti per quella ragazza? Che cosa provo realmente per Kinuyo?
"Anche se così fosse, non sono costretto a darti spiegazioni a riguardo. Ti pregherei quindi di non intrometterti nella mia vita privata."
"D'accordo, come preferisci. Però ricorda bene le mie parole. Se continui a passare del tempo insieme a quella ragazza potresti finire per pentirtene." subito dopo si allontana seguito da mia madre, che poco prima mi aveva salutato con un sorriso e poggiando una mano sul mio petto, come segno dell'amore che prova.
Ora sto andando verso la capanna di Kinuyo, lei è la fuori che mi sta aspettando proprio come mi aveva detto poco prima di andarsene, è davvero bella.
"Sono qui."
"Ce ne hai messo di tempo. Avanti, entra."
"Senti Kinuyo...Io—" mi interrompe afferrandomi il braccio, rivolgendomi poi un occhiolino insieme a una linguaccia.
"Scherzetto."
"Aspetta, di quale scherzo parl—" improvvisamente si mette a correre trascinandomi via con lei, quindi stando al suo comportamento non aveva intenzione di entrare nella capanna fin da subito.
"Stiamo andando da Senku e gli altri! Forza datti una mossa, non vedo l'ora di iniziare a lavorare!" mi dice iniziando a correre anche sul ponte fino a a oltrepassarlo.
Detesto ammetterlo ma non mi stanco mai della sua compagnia e non intendo rinunciarci per nulla al mondo, in fondo posso dire o pensare quello che voglio ma sarebbe inutile negare l'evidenza.
Anche se non sono convinto vada bene come cosa stare insieme a lei mi rende felice e non posso fare nulla per evitarlo, di conseguenza una volta compreso cosa provo realmente per Kinuyo non permetterò a nessuno di intromettersi nella mia vita e di allontanarmi da lei, se ciò che provo è amore farò tutto il necessario per continuare a starle accanto, anche se questo significherebbe infrangere le leggi, non potrei permettermi di perderla.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro