𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 34
I ragazzi stavano per incontrare i Re:vale.
I giorni passarono in fretta e l'arrivo del loro programma arrivò in un baleno; la giovane li accompagnò entusiasta.
"Non vedo l'ora di incontrarli. Mi sono sembrati persone socievoli, soprattutto Momo. Sono sicura che andremo d'accordo." disse sorridente, unendo le dita di entrambe le mani l'una con l'altra.
"Il fatto che abbiano chiesto di te non ti mette ansia?" le domandò Mitsuki, dopo aver visto la sua espressione rilassata ma altrettanto su di giri.
"Perché dovrebbe?"
"Comunque sia, non so quanto ci convenga andare a fiducia con Aika. Ha un modo di vedere le persone tutto suo. Per quanto ne sappiamo potrebbe vedere dei mostri come cagnolini indifesi." si intromise Iori, portando l'azzurrina ad aggrottare le sopracciglia.
"Simpatico. Beh, anche tu sembri una persona a cui non piacciono le cose carine e coccolose, eppure mi pare che tu ne abbia a palate." rispose, avvicinandosi all'amico con il viso, in modo da poter utilizzare un tono di voce inferiore a quello precedente.
"Ti sarei grato se non tirassi fuori l'argomento davanti agli altri." rispose, ma avendola provocata non poteva di certo non fare niente, infatti aveva già pensato a una contromossa.
"Indosserai il pigiama coniglio?"
"Non se ne parla."
"Se vieni nella mia stanza non ti vedrà nessuno. Potremo scattarci delle foto e nessuno saprà mai che le abbiamo fatte. Ho installato un'applicazione l'altro giorno, i filtri che si possono utilizzare sono adorabili." insistette, sicura che avrebbe vacillato dopo una tale proposta.
"Andata."
"Bene, ho vinto." disse, sistemandosi poi accanto a lui.
La mente del ragazzo aveva elaborato una serie di immagini riguardanti quella proposta.
Iori trovava quei pigiami estremamente carini, per non parlare di quanto fosse incuriosito dai filtri, quindi non c'era modo che rifiutasse.
"È vero, prima saresti saltata addosso a Tenn Tenn per strappargli i capelli. Adesso invece ti sei innamorata, di queste cose non capisco nulla." disse il fratello, mantenendo le braccia dietro la nuca.
"Non giudicare un libro dalla sua copertina. Aika non conosceva Kujo-san, di conseguenza non poteva esprimere un parere a mente lucida e si basava sulle cose di lui che vedeva, ovvero quelle che non era in grado di sopportare. Mentre adesso quel sentimento si è trasformato in amore, proprio perché ha conosciuto lati di lui che prima non vedeva." continuò Iori lasciando tutti un po' perplessi, dopotutto un attimo prima aveva detto ben altro.
"Iori, che cosa ti ha detto Aika per convincerti a dire qualcosa di simile?" chiese Mitsuki, al che il fratello si voltò verso di lui con un'occhiata.
"Quella cosa."
"Oh! Quella cosa? Aika, sei geniale." si complimentò, rivolgendo un occhiolino all'amica, che indicando l'arancione con un dito fece lo stesso.
"Io continuo a non capire nulla." disse Tamaki, portando Sogo a sorridergli.
"Già, e cosa sarebbe quella cosa di cui parlate?" si intromise il rosso, aggiungendo un dolce broncio.
"Nanase-san, una cosa da niente. Non te ne preoccupare."
Successivamente cominciarono a fare un ripasso sul duo in questione, li avrebbero incontrati a breve quindi era necessario farlo, per sicurezza.
Partirono da Momo.
Stando alle informazioni era una persona vivace e molto popolare, che in quel periodo stava lavorando molto a diversi varietà.
"I programmi in cui partecipa Momo-san sono sempre molto allegri e divertenti." spiegò Sogo al rosso, ma la giovane faticò a trattenersi, così si avvicinò per inserirsi nel discorso.
"È vero, li guardo spesso. A volte mi capita di farlo anche insieme a Sogo e ci divertiamo tantissimo. Anche per questo non vedo l'ora di incontrarlo, voglio conoscerlo di persona." disse lei sorridendo all'amico, che si convinse di quanto il membro dei Re:vale fosse una brava persona.
"Allora deve essere una persona gentile."
"Sai che quel tipo dalla lingua tagliente che è tuo fratello è conosciuto come «l'angelo dei nostri tempi» in tv?" si intromise Iori.
"Tenn-nii è un angelo!" rispose, accennando un broncio talmente carino da ricordare quello di un orso di peluche.
"Come mai non prendi le difese di nessuno tu?" chiese Iori, osservandola con espressione sospetta.
"Non voglio esprimermi." rispose, chiudendo gli occhi ma rimanendo con le braccia conserte.
È vero che ha la lingua tagliente, ma non posso negare che abbia un lato dolce.
Riku hai ragione, Tenn è proprio un angelo.
Pensò tra se e se, cercando di non destare alcun tipo di sospetto, ma inutilmente.
"Sarà meglio." rispose.
Anche se non continuò con il discorso l'espressione dell'amica era chiara come il sole, per lui era come avere davanti un libro aperto.
"E ora Yuki-san. È una persona dall'indole calma e tranquilla. Viene spesso elogiato per le sue doti recitative." continuò la bionda, riprendendo in mano l'argomento iniziale.
"Yuki-san è proprio un figo."
"Già, lo penso anche io." rispose lei a Mitsuki.
"Sai Aika, non capisco quale sia il tuo tipo di ragazzo ideale e sono abbastanza sicuro che non lo capirò mai."
"Iori, mi stai attaccando troppe volte oggi."
"Questo non è vero." negò, ma in risposta l'azzurrina fece una linguaccia, subito dopo aver fatto comparire un broncio sul suo viso.
Successivamente, dopo essersi soffermati sul parlare dei film di Yuki, si prepararono ad entrare.
"Con permesso! Loro sono gli IDOLiSH7 della Takanashi Production e Aika, sempre della nostra agenzia. E io sono la loro manager, Takanashi. Siamo felici di poter lavorare con voi oggi." li presentò la bionda, poi in gruppo si fermarono per fare un inchino di ringraziamento.
"Ah, siete il gruppo che ha sconfitto i TRIGGER. Ehi tu, posso dire una cosa?" domandò Momo, sollevando un dito in direzione del rosso, ma prima che quest'ultimo potesse rispondere intervenne Iori.
Dalle espressioni sul volto dei Re:vale non sembravano per niente di buon umore, quindi l'amico aveva tutte le ragioni di preoccuparsi.
"Aspetta! Se hai qualche domanda, risponderò io!"
"Andrai benissimo anche tu, allora." rispose, mettendo ancora più in agitazione Iori; una goccia di sudore gli scese lungo il collo.
"Di che si tratta?"
"Al Black or White...Siete stati fenomenali!" si complimentò tutto d'un tratto, alzandosi addirittura in piedi dall'entusiasmo, facendo così crollare la maschera che aveva fino a un attimo prima.
"Mi avete commosso da morire! Siete stati bravissimi sia a cantare che a ballare! Non vedevo l'ora di conoscervi!" confessò, facendo una breve pausa prima di continuare.
"Ma visto che parlavate su quanto fossimo spaventosi, mi è venuta voglia di farvi uno scherzetto. Così ho provato a comportarmi in modo spaventoso! Allora, vi ho lasciato a bocca aperta?"
"Ehi, Momo! Se ti metti a parlare così tanto senza prendere fiato, li spiazzerai!"
"Ma ci sono così tante cose che voglio dire!" rispose all'amico, che subito dopo si presentò, scusandosi per lo spavento che gli avevano fatto prendere.
Sembravano veramente delle brave persone, stavano continuando a bisticciare scherzando tra loro, Tamaki gli aveva anche trovato dei soprannomi.
L'aria si era alleggerita e la giovane non potè trattenersi, si lasciò andare in una breve risata, ma si fece sentire da tutti i presenti.
"Aika! Per me è un piacere conoscerti! Ti dispiacerebbe venire più vicino? Devo dirti una cosa molto molto importante! Non ce la faccio a trattenermi!" le chiese Momo sorridente, lasciando l'azzurrina di sasso, era come spiazzata.
Non si aspettava una richiesta tanto improvvisa, ma questo non voleva dire che non le andasse di farlo.
Infatti si avvicinò subito, ma senza dire nulla.
Improvvisamente il ragazzo le afferrò le mani, scuotendole su e giù un paio di volte, nel mentre cercava di complimentarsi.
"Sei stata fantastica durante quella sfilata l'altro giorno! Non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso! Sembrava come se stessi luccicando, il rosso è proprio il tuo colore! Quello non era l'abito originale, come avete fatto a sistemarlo in così breve tempo? Ah sono troppo curioso voglio tutti i dettagli!"
"Oh...Si, grazie..." rispose; sentiva come se l'energia di Momo la stesse travolgendo.
La stava riempiendo di complimenti senza riprendere nemmeno fiato, era una risorsa instancabile di energie.
"L'ho vista anche io. Complimenti Aika. Ti ho trovata splendida." le disse Yuki, facendola appena arrossire in viso; non le capitava quasi mai ma in una simile situazione era inevitabile.
Tuttavia non si era presentata da loro per rimanere immobile come una statua, inoltre non era da lei, così cercò di riprendersi in modo da poter dire ciò che voleva.
"Siete davvero gentili, mi avete lasciata senza parole e non è facile che accada." confessò, ma come volevasi dimostrare non ci volle molto prima di vederla tornare in sé, riacquistando la calma.
"Momo, non vedevo l'ora di incontrarti. Spesso seguo i tuoi varietà e mi divertono tantissimo. Usciamo insieme qualche volta." continuò l'azzurrina, sorridendo dopo avergli rivolto un occhiolino.
"Aika! Anche tu..." sospirò Sogo.
In quel momento si notava davvero tanto la somiglianza tra i due fratelli.
"Che bello! Usciamo insieme molto spesso, mi devi raccontare un sacco di cose su di te! Sono sicuro che siamo compatibili al duecento per cento! Mi piacerebbe avere un'amica come te!" rispose entusiasta.
A quel punto la giovane si spogliò di qualsiasi preoccupazione.
Il ragazzo la metteva talmente a suo agio che le era impossibile parlare con lui come se fosse un suo senpai, lo vedeva più in ambito confidenziale, come un amico.
"Splendido, ci scambiamo i contatti?"
"Certo!"
Gli amici rimasero sorpresi della velocità con la quale riuscì a legare insieme a lui.
Non avevano mai visto nessuno di così rapido a socializzare con qualcuno, Aika li aveva lasciati di nuovo senza parole.
Presto si sarebbero ritrovati ad assistere a una conversazione senza fine, di cui la portata principale sarebbe stata una serie di domande dei gusti reciproci.
Erano talmente incontrollabili che non solo sembravano amici che non si vedevano da tempo, ma le prove sarebbero potute saltare.
Qualcuno doveva andare a fermarli.
[Più tardi, in macchina]
Era andato tutto bene, i Re:vale erano davvero brave persone, lavorare con loro in futuro non gli avrebbe fatto altro che piacere.
Poco prima di lasciare il posto però Yuki chiese a Yamato di parlare in privato, e quest'ultimo rifiutò inventandosi una scusa.
Nessuno aveva ancora toccato l'argomento, ma qualcuno doveva pur farlo.
Non era chiaro il motivo per cui si comportò in quel modo ma si poteva intuire.
Forse lo conosceva.
Aika pensava che questa fosse l'unica spiegazione possibile visto il modo in cui aveva risposto, dava come l'impressione di volerselo levare di torno.
"Yamato-san, sei sicuro della tua scelta?" chiese il rosso, ripensando ancora all'accaduto.
"Eh? Ah, sì." rispose il leader, distogliendo un attimo lo sguardo dal finestrino; era chiaramente distratto.
"Per caso vi conoscevate già? Ho sentito che hai un sacco di conoscenze nel setto-" provò a dire il biondo, ma i MEZZO" non gli diedero il tempo di terminare la frase.
L'amico si insospettì, così chiese loro il motivo di quella reazione esagerata.
Avevano detto che non era una buona idea tirare fuori questo tipo di argomenti, quindi si chiese la ragione.
"Quando si parla di certe cose diventi di umore nerissimo, Yama-san." rispose Tamaki per entrambi.
"Davvero? Quindi eravate preoccupati per quello? Scusate, davvero."
"Yamato-san, non bullizzare i più piccoli. Ogni tanto fatichi a controllarti. Sembri un po' infantile." si intromise Mitsuki, portando l'amico a ridere appena subito dopo.
"Mitsu, non è un po' presto per te per fare certi discorsi da adulto?"
"Guarda che sono un adulto da un pezzo! Vuoi vedere le foto della mia cerimonia della maggiore età, eh?!"
"È adorabile." aggiunse Iori, mostrando un attimo prima una foto del fratello durante la cerimonia di cui parlava.
La giovane non riuscì a trattenersi, era un po' preoccupata per Yamato ma non appena sentì Iori pronunciare quelle parole cominciò a dimenarsi; voleva vedere quella foto.
"Iori! Fammela vedere, alza il telefono!"
"Cosa- No! Non darle ascolto!"
"Troppo tardi. Nii-san accettalo, sei adorabile."
"Sta zitto!"
"Ah! È davvero adorabile." disse.
Era come se avesse un paio di stelle al posto degli occhi, probabilmente avrebbe chiesto all'amico di mandarle la foto per messaggio in seguito.
"Vuoi stare zitta anche tu?" si innervosì, portando Aika a ridere appena.
Quando l'arancione si innervosiva diventava estremamente adorabile.
Questo lo pensavano sia lei che Iori, ma se l'avessero detto Mitsuki avrebbe senz'altro dato di matto.
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