[La sera di Natale]

Avevano organizzato tutto nei minimi dettagli, dopo lo scambio dei regali avrebbero cantato e ballato tutti insieme.

La sera prima, dopo il rientro di Aika, andarono al karaoke per divertirsi, ma visto che potevano farlo anche a casa almeno per Natale decisero di non uscire.

Rimanere al dormitorio trasmetteva un'atmosfera famigliare.

Dopo cena si sedettero in cerchio in salotto, con i rispettivi regali tra le mani oppure accanto.

Non vedevano l'ora di sapere cosa ci fosse all'interno dei vari pacchetti e a chi fosse capitato chi.

Non stavano più nella pelle, soprattutto il rosso, Mitsuki, Nagi, Tamaki e Aika, tra tutti erano quelli con più energie.

"Bene, chi comincia?"

"Seguiamo l'ordine di come siamo seduti, in questo modo non faremo confusione." rispose Sogo a Yamato, ma rimaneva comunque il problema di chi doveva ricevere per primo il regalo.

"Partiamo da Aika, siete tutti d'accordo?" chiese il rosso, voltandosi verso gli altri.

La giovane notò qualcosa di strano nei loro sguardi.

Si stavano scambiando occhiate come se avessero pianificato qualcosa dall'inizio, il che suscitò curiosità in lei, ma rimase ugualmente in silenzio in attesa che gliene parlassero loro.

"Aika, Buon Natale. Da tutti noi." continuò Riku, porgendole un pacchetto, che l'azzurrina non esitò ad aprire.

"Un album di foto?"

"Sono le foto di tutti i momenti che abbiamo passato insieme, le foto che abbiamo scattato durante i nostri viaggi e non solo. Abbiamo deciso di raccoglierli e di inserirli qui dentro. Per ringraziarti del tuo supporto. Ti vogliamo bene, Aika." concluse sorridente.

La giovane non sapeva come rispondere, si sarebbe volentieri messa a piangere ma preferiva evitare di farlo, era talmente emozionata e felice che gli occhi le diventarono lucidi.

"Grazie di cuore, ragazzi. Vi voglio bene, davvero."

"Lo sappiamo." rispose Mitsuki.

"Però non piangere, altrimenti ci rovini la festa."

"Certo. Continuiamo pure!" disse, in risposta a Iori, che le rivolse quelle parole con tono scherzoso.

Mamma, abbiamo finalmente trovato una famiglia.
Presto troveremo anche Aya e saremo di nuovo insieme, vedrai.
Pensò, osservando gli amici con dolcezza.

Era ancora presa dal momento, ma era davvero convinta di aver trovato la famiglia che cercava.

"Aika, Buon Natale." le disse Iori, porgendole un pacco, rivelando così di essere il suo Babbo Natale segreto.

"Ah! Non ci credo! Quanto è carino, ne hai preso uno anche per te Iori?" gli chiese, portando le mani in alto in modo da osservare meglio il pigiama a forma di coniglio, esaltandosi anche per il cappuccio.

"Nemmeno per sogno."

"Dai, che noioso."

"Tocca a me adesso! Il mio regalo è per Tamaki!" disse Mitsuki; da lì cominciarono a scartare la maggior parte dei regali.

Si scoprì che Tamaki era il Babbo Natale segreto di Yamato, per questa ragione non sapeva da dove partire e se ne lamentava, ma in qualche modo riuscì a cavarsela.

Per Aika invece le sorprese non erano finite, il suo Babbo Natale segreto non si era ancora rivelato, ma si venne a sapere che era proprio il rosso.

Come regalo le fece una cover per il telefono con sopra le versioni Chibi dei due.

Come idea è molto carina, era andato a farsela personalizzare personalmente.

A fine giro arrivò il turno di Sogo.

L'amica non vedeva l'ora di dargli ciò che aveva cercato appositamente per lui.

Ci ha messo molto per trovarlo, è stato difficile ma alla fine ha vinto lei.

"Buon Natale, Sogo."

Il bianco scartò il pacchetto, notando con entusiasmo l'oggetto in questione.

"Non ci credo, sei riuscita a trovarlo! Ma come hai fatto?"

"Segreto."

"So, che cos'è?"

"È Tabasco Habanero. La sua salsa è la più piccante."

"Eh? So-chan, vuoi bruciarti completamente la lingua?"

"Non preoccuparti, sono abituato." rispose con un sorriso, lasciando il resto del gruppo alquanto perplesso al riguardo.

Anche se si trattava della salsa più piccante sapevano avrebbe risposto in quel modo.

"In realtà avrei voluto regalarti qualcosa di più speciale, per ringraziarti per tutto. Ma quando mi si è presentata l'occasione non ho potuto ignorarla." confessò, mettendo una mano dietro la nuca.

"Aika, è un bellissimo regalo. Mi piace moltissimo! Se non me l'avessi regalata tu chissà quando l'avrei provata. Ti ringrazio."

"Allora ne sono felice." rispose sorridente a sua volta.

Era contenta della sua reazione.

A giudicare dall'espressione che aveva fatto era davvero al settimo cielo, tuttavia la giovane ancora non voleva rinunciare al regalo speciale, quindi l'avrebbe cercato in seguito.

Successivamente improvvisarono un karaoke, ma visto che erano tutti idol dovevano rendere le cose più divertenti, altrimenti non ci sarebbe stato alcun gusto.

Se non si possono rovinare voce e intonazione allora tanto vale provare con altro.

"Il primo che sbaglia una nota è fuori dai giochi. Siete pronti?" chiese loro dopo aver preparato il video sullo schermo che avevano davanti.

La giovane era l'unica a fare parte della giuria, il suo compito era quello di controllare ed eliminare chi sbagliava.

Il gioco consisteva nel cantare una loro canzone, tutti nello stesso momento, nel frattempo avrebbero dovuto guardare una serie di video divertenti e cercare di non cedere alle risate.

Non era affatto semplice, ma era divertente quindi decisero di accettare la proposta di Aika.

Dopo aver dato il segnale cominciarono a cantare, ma persino lei faceva fatica a trattenersi; era proprio curiosa di vedere chi avrebbe vinto.

Il primo a uscire dai giochi fu Tamaki, seguito da Mitsuki, che essendo stati eliminati andarono a sedersi accanto ad Aika sul divano.

"Dai, ma che razza di video è questo!" osservò l'arancione ridendo subito dopo, mentre l'azzurro quasi si fece andare l'acqua di traverso, ma ancora nessuno venne eliminato.

"Come fanno a non cedere? Sono dei mostri."

"Io punto tutto su mio fratello, vincerà lui."

"Io faccio il tifo per So-chan."

"Allora io punto su Riku."

"Perché nessuno fa il tifo per me?" intervenne Yamato.

Dopo aver cantato la prima canzone fecero una breve pausa, vista la situazione potevano concedergliela.

Continuarono a giocare appena un paio di minuti dopo e alla fine vinse Nagi, inaspettatamente.

Nessuno puntò su di lui ma riuscì ad avere la meglio anche sul leader.

La serata però non era ancora finita, ne avevano di tempo per rifarsi.

Aika prima di cominciare con qualche altro gioco approfittò della confusione per prendere il telefono.

Gli amici stavano facendo casino per decidere la prossima cosa da fare, non riuscivano a mettersi d'accordo.

"Ragazzi, mentre decidete faccio una telefonata."

"Salutaci Kujo." rispose Mitsuki.

In un primo momento ne rimase sorpresa ma era talmente evidente che avrebbe potuto aspettarselo, ormai la conoscevano abbastanza da capire le sue azioni.

Il telefono squillò un paio di volte ma il ragazzo non la fece attendere oltre.

"Ehilà. Tutto bene?" le domandò, dal tono si poteva percepire stesse sorridendo.

"Ci stiamo divertendo. Te invece, sei insieme a Gaku e Ryu?"

"Sì, siamo al locale."

"Oh, è Aika? Aika! Come stai?" si intromise Gaku, avvicinando il viso al telefono per farsi sentire, mentre l'amico allontanò il suo aggrottando le sopracciglia.

"Sto bene grazie, Ryu dov'è?"

"Sono qui. Vi state divertendo lì?"

"Sì, moltissimo."

"Mi fa piacere."

"Ora basta, se volete parlare con lei chiamatela con il vostro telefono. Non è educato intromettersi nelle conversazioni altrui senza il consenso dei diretti interessati." li rimproverò allontanando l'oggetto da loro, era un filo seccato.

"Non ti agitare, volevamo solo salutare. Che antipatico." rispose il grigio, rimettendosi seduto poco dopo aver detto un'ultima cosa per farsi sentire dall'amica.

"Aika, ci sentiamo un'altra volta. Questo qui ti vuole tutta per sé."

"Idiota, ma che dici." disse sottovoce, posando la mano sul telefono come per coprirlo.

Davanti a quelle parole era arrossito appena, mentre l'amico aveva un sorrisetto sul volto.

Era chiaro che l'avesse fatto apposta.

La giovane dall'altra parte dello schermo arrossì, ma non disse nulla, al contrario cercò di stuzzicarlo sfruttando le parole di Gaku.

"Comunque sia, ho chiamato solamente per farti gli auguri. Auguro un Buon Natale a te e gli altri, mi raccomando diglielo. Sempre che tu sia disposto a farlo ovviamente."

"Per quale ragione non dovrei farlo? Non dare corda a questo qui. Beh, Buon Natale anche a te e gli IDOLiSH7. Tra poco toccherà a voi. Mi raccomando di non deludermi, vedete di non perdere." le disse, riferendosi al Japan Idol Music Awards che si sarebbe tenuto a breve.

Il vincitore avrebbe sfidato i TRIGGER al Black or White, bastava questo per dargli la carica necessaria che li avrebbe portati alla vittoria, non c'era modo che perdessero.

"Risparmiati la preoccupazione di consolarci, non perderanno."

"Ne sono sicuro. Beh, buona fortuna."

"Grazie. Io vado, mi stanno chiamando. A presto." rispose l'azzurrina, dopodiché attaccò e raggiunse gli altri in salotto.

L'unico pensiero di quella serata doveva essere divertirsi, insieme alla sua nuova famiglia.

"Eccomi, arrivo!"

[Japan Idol Music Awards]

La giovane si trovava in compagnia della bionda, davanti i camerini.

Erano sul punto di chiamarli ma da fuori si avvertiva un forte casino, probabilmente erano nervosi e si stavano dando la carica.

Ma loro non erano di certo gli unici a volerlo fare, l'amica non glielo avrebbe permesso.

Anche lei era intenzionata ad augurare loro buona fortuna, questa volta però come si deve.

Una volta chiamati fuori si ritrovarono Aika davanti, pronta a fare un discorso.

"Prima di lasciarvi andare mi sento di dovervi dire una cosa. Ne abbiamo passate tante insieme e a un certo punto siamo quasi finiti per rovinare tutto, ma siamo riusciti a superarla. Se parlo al plurale è perché mi considero parte del gruppo in qualche modo, quando capita qualcosa a voi ci sono dentro anche io e credo la pensi così anche la manager. Quello che voglio dire è che so che potete farcela, anzi sono sicura che ce la farete. Dopo aver vinto tornate qui sorridenti, dopotutto questo è solo un piccolo passo per la sfida con i TRIGGER." disse.

Tuttavia invece di essere ringraziata gli amici scoppiarono a ridere, al che la giovane si chiese cosa ci fosse di tanto divertente nel discorso che aveva appena fatto.

"Aika, certo che fai proprio schifo con gli incoraggiamenti!" le confessò Mitsuki, tenendosi la pancia.

"Ehi! Non ridete! Lo so di fare pena ma almeno ci ho provato. Un minimo di riconoscimento insomma." rispose, incrociando le braccia e chiudendo gli occhi, puntandoli altrove.

"Aika." la chiamò il rosso, facendola così voltare.

"Grazie."

L'amica rivolse loro un dolce sorriso, mentre gli amici allungarono le braccia, in modo che tutti potessero posare l'uno la mano su quella dell'altro; serviva un incoraggiamento come si deve.

"IDOLiSH7. Andiamo e vinciamo!" gridò Yamato, dopodiché tutti alzarono le mani al cielo.

Successivamente si recarono sul palco.

Poco prima che salissero la giovane pensò a qualcosa che avrebbe tanto voluto dirgli.

Siamo una famiglia. Ma questo lo terrò per me fino al Black or White, il giorno in cui batterete i TRIGGER.

Era convinta che al livello in cui si trovavano ce l'avrebbero senz'altro fatta, quindi non avrebbe atteso a lungo.

Al termine dell'esibizione annunciarono i vincitori.

Avevano vinto, esattamente come si aspettava.

Rimaneva solo un ultimo ostacolo da superare, i TRIGGER, ma al livello in cui erano Aika non aveva dubbi su chi sarebbe uscito vincitore.