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𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 30

[Il giorno seguente]

Come concordato insieme agli amici Aika scrisse un messaggio a Tenn.

Visto che al centro commerciale erano tutti insieme lo fece davanti a loro.

Scrivere alla persona che ci piace in presenza di qualcuno a cui teniamo e che può darci una mano in caso di dubbi o indecisioni.

La giovane aveva ben sette persone che coincidevano con questa descrizione.

Era fortunata.

Inizio Flashback

"«Domani ti va di vederci? Devo darti una cosa.» Va bene così?" chiese tenendo gli occhi fissi sullo schermo, ma non appena l'amico le diede una risposta negativa li portò su di lui.

"No, devi rimanere sul vago." rispose Iori.

"Ma che senso ha rimanere sul vago? Devo dargli il regalo, non dichiararmi. Se gli chiedo solo di vederci fraintenderà."

A quel punto il ragazzo si passò una mano tra i capelli, più precisamente portò su la frangia.

Rimase così un paio di secondi, dopodiché si ricompose per cercare di spiegarle meglio.

"Ma se non rimani vaga rovinerai la sorpresa."

"Non ho mai detto che deve essere una sorpresa."

"Pensaci. Sicuramente non si aspetta un regalo da parte tua, quindi se rimanessi sul vago avresti l'occasione di sorprenderlo." le spiegò.

Non che avesse avuto molta esperienza in amore ma la sua intelligenza bastava.

La giovane a quel punto realizzò quanto fosse ignorante in materia, non se la cavava per nulla in queste cose non avendo mai sperimentato niente di simile, quindi non pensava alle varie possibilità.

Tuttavia per non farsi scoprire dal ragazzo non poteva permettersi distrazioni, a differenza sua non si sarebbe mai fatto scoprire, quindi doveva darsi una calmata.

Improvvisamente si tirò un paio di schiaffi alle guance, da entrambe le parti, come per cercare di svegliarsi.

"Ho capito. Devo semplicemente essere l'Aika che ha sempre conosciuto, quella di sempre. In questo modo non capirà mai ciò che provo."

"Oh, vedo che sei tornata in te." si complimentò il leader, vedendola carica.

Ho capito di essere innamorata e ho perso la calma, ma non devo sembrare una bambina, altrimenti non mi vedrà mai in quel modo.
Si ripetette tra sé e sé.

Aveva capito quello che doveva fare, aveva compreso come comportarsi.

Anche se al cuore non si comanda in certi casi bisogna avere un po' di autocontrollo, altrimenti non finirà bene.

La giovane doveva limitarsi a rimanere se stessa, parlare normalmente con lui come aveva sempre fatto, senza cadere nel panico per qualunque banalità.

Si era distratta un attimo, i sentimenti mai provati che stava sperimentando presero il sopravvento, portandola a fare qualcosa che normalmente non si sarebbe mai spinta a fare.

Ma l'amore non doveva cambiarla, era lei a dover avere il controllo della situazione.

Finalmente aveva capito.

«Sei libero domani?»

Fine Flashback

Aika arrivò con un paio di minuti di anticipo, o almeno così credeva.

Si erano dati appuntamento in un posto abbastanza affollato.

Sapendo come era fatto probabilmente non era in anticipo, ma non si era accorta della sua presenza.

"Aika, sei in anticipo." disse, avvicinandosi a lei.

Era uscito allo scoperto facendosi spazio tra le persone che camminavano sul marciapiede.

"Non ci credo, sei sicuramente tu quello arrivato prima."

"Non ho detto che sei arrivata per prima, ma che sei in anticipo rispetto al solito. Beh, possiamo dire che siamo arrivati insieme. Vuoi bere qualcosa?" le domandò sorvolando su quanto appena accaduto, ma il suo sorriso innocente non poteva sperare di fregarla.

Aika non era come una persona qualunque, sapeva intendere alla perfezione i suoi modi, senza contare che discutere in continuazione con lui la aveva aiutata a capirlo meglio.

"Non cambiare argomento." disse.

Aggrottò le sopracciglia e socchiuse appena gli occhi per fargli intendere di aver compreso dove voleva arrivare.

"Non prendertela, ho solo detto la verità."

"Di un po', vuoi litigare?"

"Figurati, non sono venuto fino a qui per discutere. Comunque, a cosa devo tutta questa eleganza?" le chiese, notando di nuovo l'outfit della ragazza.

Al suo arrivo aveva avuto modo di osservarne ogni dettaglio con attenzione, ma non gli dispiaceva farlo di nuovo.

Indossava la stessa maglia a maniche lunghe di colore nero di quel giorno, quella con il collo alto che aveva quando andarono a pattinare.

A coprirle la testa un cappellino bianco e il cappotto del medesimo colore, era molto elegante, a tal punto da dover abbinare anche le scarpe ad esso.

Si notava che era stato scelto tutto accuratamente, ma la giovane questo non poteva ammetterlo.

Doveva comportarsi come al solito, tuttavia questo non le vietava di scegliere con cura i propri vestiti.

Inoltre in viso si poteva notare una lieve forma di trucco, ma solo osservando con attenzione, cosa che l'amico aveva fatto più volte.

Vedere quanta cura ci aveva messo nel prepararsi lo portò a sorridere.

"Di cosa parli? Sono vestita come al solito."

"Di solito tendi a indossare abiti sportivi."

"Adesso dovrei tenere conto a te di come scelgo di vestirmi? Con chi ho il piacere di parlare, il mio stilista?"

"Se me l'avessi chiesto quando hai cominciato avrei avuto molto da ridire, per fortuna hai migliorato il tuo stile. La tua immagine ne avrebbe senz'altro risentito." rispose, dopo averla vista incrociare le braccia e avvicinarsi con il viso.

I loro contrattacchi consistevano nel tirarsi frecciatine a vicenda, ma ultimamente si divertivano nel farlo, era così da quando hanno cominciato ad andare d'accordo.

"Antipatico, guarda che il mio stile non era niente male."

"Se lo dici tu. Ad ogni modo, ho accettato di vederti per un motivo in particolare. Ho qualcosa da darti." le disse, vedendolo poi tirare fuori qualcosa dal sacchetto che teneva con la mano destra.

"Tieni, è per te." continuò porgendole l'oggetto, che Aika prese istintivamente.

"Anche tu mi hai fatto un regalo? Non ci credo, non dovevi." rispose entusiasta.

Non c'era nemmeno bisogno esprimesse ciò che sentiva, la sua espressione parlava da sé.

"Quindi anche tu ne hai uno per me." le rispose, portandola così a sorridere di nuovo; l'amico pensò subito quanto fosse dolce.

"Cavolo, così non vale. Doveva essere una sorpresa."

"Ci siamo dati appuntamento con le stesse intenzioni, che piacevole coincidenza, non trovi? Se non mi avessi scritto quel messaggio ti avrei telefonato io ieri sera, dopo il lavoro."

"Allora forse non avrei dovuto scriverti." disse, confessando apertamente quello che sentiva in quel momento.

Era al settimo cielo, non gliene importava di lasciare indizi che avrebbero potuto portare alla scoperta i suoi sentimenti.

Come suo solito stava solo facendo quello che sentiva.

"Beh, non lo apri?" le chiese, in attesa di vedere la reazione della giovane, che non si fece ripetere due volte di vedere l'interno del sacchetto.

Quando vide il regalo rimase senza parole, non perché non sapesse cosa dire, ma si ricordò di quella chiacchierata in libreria, durante la quale il ragazzo le parlò di quel libro.

"La danzatrice di Izu, te ne sei ricordato?"

"Sono stato io a consigliartelo."

"E se l'avessi già comprato cosa avresti fatto?"

"Ero sicuro che non l'avresti fatto." rispose, ma questa volta Aika si limitò a sorridere, senza rispondere con qualche frecciatina.

"Adesso tocca a te però. Andiamo a sederci laggiù." continuò, raggiungendo poi insieme a lui la panchina alle loro spalle, così facendo si sarebbe trovato più comodo nel guardare il contenuto della borsa.

Tenn prese la scatola presente dentro il sacchetto che l'azzurrina portava con sé, aprendola senza ulteriori attese.

"Perché il rosa?"

"Non ti piace?"

"Al contrario, mi piace molto. Ti ringrazio."

"Menomale." rispose dolcemente, facendo un sospiro sollevato.

"Temevi che non mi fosse piaciuta?"

"Beh, in realtà un po'. Ma appena l'ho vista mi sei venuto in mente. Ho pensato subito che ti sarebbe stata benissimo, ma anche che...Mi piacerebbe vederti con quella indosso." disse arrossendo appena in viso, esitando un attimo prima di pronunciare l'ultima frase.

Il ragazzo venne colto alla sprovvista, non si aspettava una risposta simile, ma il problema stava in quello che aveva provato ascoltando quella confessione.

"Non preoccuparti, la indosserò senz'altro." rispose, rivolgendole un dolce sorriso.

Cavolo, ha un viso troppo carino.

La giovane si sentiva sul punto di sciogliersi.

"Dimmi Aika, devi rientrare subito al dormitorio?"

"Ho ancora un po' di tempo, perché me lo chiedi?"

"Mi chiedevo se ti andasse di andare al Yomiuriland Park. Forse per le luminarie potrebbe rivelarsi troppo tardi, ma per il parco divertimenti c'è speranza." le propose, fermandosi a guardarla, in attesa della risposta che tanto desiderava.

Le aveva proposto di rimanere insieme per divertirsi al Luna Park, ma se il tempo glielo avrebbe concesso avrebbero camminato l'uno accanto all'altra ammirando le Luminarie.

Voleva vedere le Luminarie ma si è accontentato del parco divertimenti.
Questo non è come un appuntamento?
Pensò, ma senza darci troppo peso, non voleva farsi illusioni di cui in futuro avrebbe potuto pentirsi.

"Va bene, andiamo."

Successivamente si recarono a Yomiuriland Park.

C'erano molte attrazioni, che presto si sarebbero circondate di luci per Natale.

"Allora, quale vuoi provare per prima?"

"Secondo te?"

"Quelle più spericolate. È da te."

A quel punto la ragazza sorrise, afferrando l'amico per il polso, poi cominciò a correre verso l'area delle sue attrazioni preferite.

Tenn non aveva molta voglia di salire su quelle estreme, ma lei l'avrebbe trascinato anche di controvoglia, salvo se ne fosse stato terrorizzato, ma per fortuna non era il suo caso.

Anche perché per farle una proposta simile doveva già mettere in conto un certo tipo di giostre, non era una ragazza che andava su quelle tranquille.

Ne provarono qualcuna, sembravano divertirsi molto insieme.

"Ho i capelli tutti spettinati, questa si che é una giostra." disse ancora con il fiatone, ma con un sorriso sulle labbra, poi si mise una mano nei capelli, tirandosi su con il busto.

"Già, forse sarebbe meglio fare una pausa."

"Eh? Chi ha mai parlato di pausa. C'è ancora un posto in cui voglio andare."

"Sarebbe?"

"Non è ovvio? La ruota panoramica." disse, indicandola subito dopo.

Non ci volle molto a convincere l'amico, dopotutto a entrambi sarebbe piaciuto salirci insieme all'altro, ma nessuno dei due poteva ancora spingersi al punto da confessarlo.

Non c'era molta coda, fortunatamente riuscirono a salire dopo appena qualche minuto.

Ormai il sole era calato completamente.

All'interno della cabina si respirava un'aria rilassante.

Guardare al di fuori del finestrino era estremamente piacevole, la giovane non si sarebbe mai stancata di farlo.

"È la prima volta che vieni qui?"

"Già. È bellissimo."

"Aspetta ancora qualche secondo, tra un attimo sarà anche meglio." rispose, portando la sua attenzione verso di lui, mentre il ragazzo si fermò a guardare fuori, posando una mano sopra il vetro.

In un attimo Yomiuri Land Park si cosparse di luci, dando vita a uno spettacolo a dir poco splendido, proprio come l'amico aveva detto.

"Abbiamo fatto in tempo." sussurrò lei, non distogliendo gli occhi dalle luci; agli occhi di Tenn ricordava una dolce bambina.

Aika non si rese conto del tempo che era passato, in quel momento non le importava, era come se tutto si fosse fermato per lasciarle vivere quell'indimenticabile istante.

L'amore è come un giro su una ruota panoramica, inizi il giro e arrivi in cima, ma quando scendi è tutto finito.
Si ritrovò a pensare, con sguardo perso nel vuoto.

Il loro momento magico stava giungendo al termine quasi ancora prima che iniziasse.

Non durò nemmeno cinque minuti, ma era felice di aver avuto l'occasione di passare parte della vigilia con la persona di cui era innamorata.

Se non si è una coppia solitamente non ci si vede il ventiquattro dicembre, eppure era proprio quello che accadde quel giorno.

Una volta scesi uscirono dal parco divertimenti, Aika scrisse un messaggio a Mitsuki per avvisarli che sarebbe rientrata a breve.

Anche se riflettendoci su se fosse stato per gli amici le avrebbero permesso di vedere le luminarie insieme al ragazzo, poi però chi l'avrebbe spiegato al Presidente?

"Mi sono divertita. Ti ringrazio per avermi mostrato questo indimenticabile scenario, sono di nuovo in debito con te."

"Questo significa che mi porterai un camion di ciambelle? Se ogni volta che sei in debito con me deve finire in questo modo preferisco tu non lo sia, vuoi forse farmi ingrassare?" le chiese con tono scherzoso.

"Non sarebbe una cattiva idea. Però questa volta pensavo a qualcos'altro."

"Mi incuriosisci. Di cosa si tratta?" le domandò di nuovo, incuriosito dall'idea che aveva avuto.

La giovane sorrise.

Aveva passato talmente tanto tempo insieme a lui che era finita con il raggiungere il proprio limite, così smise di trattenersi.

In un attimo si avvicinò al viso del ragazzo, finendo con il posare le labbra sulla sua guancia, rubandogli un bacio che lo lasciò senza parole.

Non se l'aspettava, dopotutto come avrebbe fatto, Aika è imprevedibile.

"Allora io vado, grazie ancora per il regalo."

"Sicura che non vuoi che ti accompagni?"

"Non preoccuparti, ti scrivo appena arrivo."

"Va bene. A presto."

"Ci sentiamo per gli auguri." rispose lei, allontanandosi successivamente.

Non voltarti, non voltarti.
Si ripetette.

Avrebbe tanto voluto tornare da lui e rimanerci ancora per un po', ma doveva resistere.

Non aveva accettato la sua compagnia perché sapeva che non ce l'avrebbe fatta, dopo quanto aveva fatto il cuore sembrava battere talmente forte che era come si trovasse a un passo da saltarle fuori dal petto.

Aika si mise una mano sul petto, poi sospirò, con l'intenzione di riacquistare la calma necessaria prima di rientrare.

Se non altro, in un certo senso le luminarie le avevano viste.

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