𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 15
Il momento tanto atteso arrivò.
Da quando la manager ne fece parola con loro non smisero di pensarci neanche un secondo, non potevano non esserne entusiasti.
Il gruppo si trovava su un aereo diretto a Okinawa per girare il video della canzone del debutto, perciò non vedevano l'ora di arrivare.
Aika era seduta di fianco a Sogo, poco prima era accanto alla bionda ma visto che voleva fare due chiacchiere con l'amico chiese a Nagi di scambiarsi di posto.
"Non ce la faccio più a stare seduta. Voglio scendere." disse, muovendo su e giù le gambe un paio di volte.
Aveva passato gran parte del tempo a guardare fuori dal finestrino, a differenza del fratello volare non la preoccupava più di tanto.
Il suo unico pensiero era quello di scendere e divertirsi insieme agli amici.
Non sarebbe apparsa nel videoclip, ma poteva stare insieme a loro tra una pausa e l'altra, dopotutto non avrebbero avuto le telecamere puntate contro tutto il tempo.
"Hai resistito fin troppo eh. Aika, come mai non hai paura di volare? Tamaki-kun sembra avere gli incubi."
"Non saprei. Non mi dispiace volare."
"Ho capito. Beh, divertiamoci insieme oggi okay?" le disse rivolgendole un dolce sorriso, proprio come faceva di solito.
Spesso capitava che la giovane si ritrovasse a pensare a lui come un angelo sceso dal cielo, inoltre non era un segreto quanto gli volesse bene.
Successivamente la manager espose al ragazzo il programma, era preoccupata per lui e l'azzurrino dato che avevano il doppio del lavoro rispetto agli altri.
"E poi non so, mi sembri dimagrito Sogo-san." disse, attirando così la completa attenzione della giovane, che si voltò verso di loro.
"No, assolutamente! E Tamaki-kun è ancora uno studente, ma ce la sta davvero mettendo tutta."
Aika voleva evitare di intromettersi ma per lei fu impossibile, era preoccupata tanto quanto la manager.
"Scusa la domanda, ma sei sicuro che il programma non vi crei problemi? Se fosse troppo-"
"Non preoccuparti. Ci siamo impegnati tutti in vista di questo giorno." la bloccò, ma in risposta Aika posò una mano sul suo viso, facendolo così voltare verso di lei.
"Aika, cosa c'è?"
"Mi raccomando, non devi esagerare. Me l'hai promesso."
Il bianco rise appena, prima di rivolgerle l'ennesimo sorriso.
Era felice di sapere quanto si preoccupasse per la sua salute ma allo stesso tempo pensava non ce ne fosse motivo.
"Non preoccuparti, davvero. Pensiamo a passare una bella giornata."
"D'accordo."
"Ti preoccupi tanto per So eh." fece notare Yamato.
"Naturalmente. Non è buon segno che sia dimagrito. Questo sconsiderato non ascolta mai quello che gli dico." disse cambiando posizione sopra il sedile, portando entrambe le mani sopra lo schienale e spostando la testa per guardare l'amico in faccia.
"Sconsiderato?"
"Si, non ti devi sforzare capito?"
"Va bene, però adesso torna seduta composta." le disse, poi Aika fece quello che le era stato chiesto.
A breve sarebbero arrivati a destinazione.
[Dopo l'arrivo]
Fecero molte cose insieme; appena arrivati presero un pulmino che li portò in città.
Visitarono il posto divertendosi, provarono degli Yukata e lavorarono insieme a delle sculture di ceramica.
Si stavano divertendo come matti e la giornata non era ancora giunta al termine.
Dopo aver comprato i ghiaccioli si spostarono in spiaggia.
"Tamaki-kun, se ti siedi ti faccio il codino."
"Okay." rispose, cominciando a prendere posto sotto l'ombrellone.
La giovane si sedette accanto a lui, voleva farsi sistemare i capelli visto che anche Nagi lo stava facendo a Mitsuki.
Non voleva rimanere l'unica senza averlo fatto, inoltre la vedeva come una cosa carina.
"Falli anche a me."
"Ehi, ci sono prima io."
"Guarda che non siamo in fila dal parrucchiere. Ci mette un attimo a farli a entrambi." rispose, non prima di aver mostrato una linguaccia.
"Sistemo Tamaki-kun e poi arrivo da te, ho in mente qualcosa di diverso da una coda." le disse, facendole così aumentare la curiosità.
Attese solamente un attimo, dopotutto il fratello non doveva fare chissà cosa, le code si fanno in fretta.
"Okay, sei pronta Aika?" le chiese e lei annuì.
"Che acconciatura le vuoi fare So-chan? Sono curioso."
"Lo vedrai. Aika, girati verso di me."
A quel punto l'azzurrina si scambiò uno sguardo con il fratello, erano entrambi molto curiosi di sapere cosa avrebbe fatto.
Ci mise appena qualche minuto, ma già da subito si poteva intuire cosa ne sarebbe uscito fuori.
Aveva cominciato da tre piccole ciocche quindi si trattava di una treccia fatta con solo una piccola parte di capelli.
"Sei davvero bravo sai? Dovrei prenderti come parrucchiere personale." disse con tono scherzoso, giocando un po' con la treccia appena fatta.
"Dai, non esagerare."
"Comunque è bellissima. Grazie."
Improvvisamente arrivò Yamato, che con una pistola ad acqua bagnò appositamente i due fratelli.
Non appena Aika avvertì il getto d'acqua si alzò.
"Dai non te la prendere, è solo un po' d'acqua."
"Appunto, è solo un po' d'acqua. Quindi se ne hai il coraggio sfidami, ti mostro quello che so fare." lo sfidò divertita.
Amava quel tipo di giochi fatti in compagnia, soprattutto quelli con l'acqua.
Successivamente decisero di giocare a pallavolo, ma non prima di un bagno rinfrescante.
"Per prima cosa scegliamo le squadre." disse Yamato.
"Io sto con Aika. Non lascerò che finisca come la partita di Basket." disse l'azzurrino, alzando il braccio prima della seconda frase.
"Tama, non vale. Se la metti così anche io la voglio nella mia squadra, ma per fare le cose in modo equo ci conviene decidere prima i capitani, che a turno sceglieranno uno di noi. Io mi propongo come capitano." disse, lasciando sul volto degli altri un'espressione di disaccordo; era alquanto chiaro che tipo di intenzioni avesse.
"Hai fatto quel discorso serio e poi anche tu alla fine vuoi arrivare ad Aika."
"Dai Mitsu, ci ho provato."
"Se invece mantenessimo le squadre dell'altra volta?" propose il rosso.
"Non sarebbe una cattiva idea." rispose Iori, pensandoci un po' su.
"Io voglio stare con Sogo e Riku. Tanto giocheremo più partite, come prima potremmo riprendere le squadre della partita di Basket." lanciò una contro proposta la giovane, che si rivelò ottima, così scelsero di fare come diceva lei.
Alla fine il tempo per giocarne di più l'avevano, perchè non sfruttarlo?
"Va bene, ma io non sto dietro. Altrimenti quella mi buca le mani." disse Tamaki, facendo così sorridere la sorella.
Sembrava quasi stessero per affrontare un mostro invece di una persona.
"Dai Tamaki, nella prossima starò con te. Comunque, ricordo come se fosse ieri quel giorno e ora siamo di nuovo qui a giocare tutti insieme, con le stesse squadre." disse la giovane, fermandosi poi a far ruotare la palla, mentre gli altri si sorrisero a vicenda.
"Che aspettiamo, facciamo come quella volta allora. Divertiamoci!" continuò lei, ricevendo l'approvazione di tutti prima di dare il via alla partita.
Yamato come la prima volta assunse il ruolo dell'arbitro, mentre Aika andò in battuta.
"Mi raccomando Aika non andarci piano! Non ci sottovalutare." la avvertì Mitsuki, mettendosi poi in posizione di ricevere.
"Tranquillo. E poi sono più brava a Basket." rispose cercando di rassicurarlo, tuttavia appena fece la sua battuta arrivò subito il primo punto.
"Fortuna che sei più brava a Basket, questo era un siluro." osservò l'amico dando uno sguardo alla palla.
"È brava in tutti gli sport." disse il fratello, portando la giovane a sorridere.
Forse sarebbe stato meglio non andarci giù troppo pesante.
[Dopo le partite]
Rimasero a giocare sotto il sole per un po', per le squadre fecero a rotazione in modo che tutti si ritrovassero con compagni diversi dalla partita precedente.
Dopo aver terminato tornarono in spiaggia e camminando si misero a parlare di quanto accaduto sul campo, ridendo e scherzando.
Una giornata come quella gli serviva proprio.
I ragazzi si avvicinarono al mare con l'intenzione di farsi un secondo bagno, tuttavia Aika si allontanò un attimo prima di unirsi.
Il rumore delle onde le fece venire in mente qualcosa che non aveva mai avuto modo di sperimentare, quindi decise di provare.
Andò a cambiarsi, poi si fece dare una tavola e raggiunse gli altri in acqua, notando solo dopo il suo arrivo che anche il biondo ne aveva una.
Gli amici si presero un momento per guardarla, ne rimasero sorpresi ma neanche tantissimo.
Quando si trattava di lei dovevano aspettarsi di tutto, ma in quell'istante il surf non gli era proprio passato per la mente.
"Non hai mai fatto surf."
"Cosa cambia? Voglio solo provare." rispose a Mitsuki, tenendo la tavola sollevata.
"Si ma non basta essere brava negli sport, non ce la farai al primo tentativo."
"Eh? Allora se dovessi farcela mi paghi da bere, ci stai?" disse avvicinando il suo viso a quello del ragazzo, aveva tutta l'intenzione di provocarlo.
"Caspita, certo che certe volte fai proprio paura." rispose, vedendola poi prendere le distanze di qualche passo.
"È una tsundere." aggiunse Iori.
A quel punto la giovane si fece avanti, voleva aspettare che l'onda giusta arrivasse ma non andò come sperava.
Ancora non c'erano onde molto alte, quindi non poteva alzarsi in piedi sulla tavola.
"Potevamo venire in un posto con onde più alte, mi sarei risparmiata la fatica di cambiarmi." disse, voltandosi dall'altra parte.
"Nessuno ti ha detto di farlo ma ormai l'hai fatto, quindi non pensarci e divertiti." le disse l'arancione, riempiendola di schizzi l'attimo seguente.
"Divertente. Intendevo dire che l'avrei fatto più tardi se l'avessi saputo, quindi non cantare vittoria. Salirò su quella tavola e ti farò vedere quanto sono capace." rispose sorridente, puntando il dito contro l'amico, il tutto mentre si lanciavano schizzi d'acqua a vicenda.
"Secondo me invece cadrai come quella volta che hai tentato di prendere il ragno."
"Hai voglia di prendermi in giro eh? Allora assaggia questo!" lo avvertì lanciando un getto d'acqua contro di lui; si stavano divertendo moltissimo.
"Vi siete dimenticati di noi? Avete commesso un grave sbaglio. Non va bene." disse Yamato con tono minaccioso.
Aveva in mano una pistola ad acqua appena caricata, quindi era chiaro ciò che avrebbe fatto.
"Aika! Preparati, adesso ci vendichiamo! Siamo tutti contro di te! Se vinco a me i budini." le disse sorridente sollevando le braccia, così l'azzurrina sorrise a sua volta.
"Ci sto. Il primo che mi fa cadere vince da bere. Tanto sono brava a stare in equilibrio." si vantò, puntando con fierezza il dito contro se stessa.
"C'è un limite a quanto tu possa resistere in acqua. Ti butteremo giù." rispose il leader, facendo il segno con la mano contro il mare.
Successivamente Sogo e Riku si schierarono dalla parte della giovane, sostenendo che non era corretto giocare da sola contro tutti, così ancora una volta formarono una squadra; anche Nagi si unì.
Aika si dimostrò brava a schivare gli amici, ma nemmeno lei avrebbe resistito a lungo, di fatti infine Iori la fece cadere.
Tra una cosa e l'altra passarono una giornata davvero divertente, per loro indimenticabile, e come da programma terminarono le riprese per il video.
"Alla fine non sei riuscita a cavalcare l'onda, però non te la sei cavata male, dovresti esserne felice." la rassicurò l'amico, vedendola mordere il ghiacciolo appena comprato.
"Sapevo che non era facile, ci riuscirò la prossima volta no?" rispose, dando un altro morso e facendo l'occhiolino a Sogo.
Angolo autrice:
Vi metto qui un paio di immagini di Aika in questo capitolo.
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