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𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 1

In una piccola palestra con un paio di canestri, presente al piano di sotto dell'agenzia, si stava tenendo una partita.

Era un'amichevole di Basket, per ammazzare la noia era un ottimo rimedio, non che un buon modo per conoscersi meglio tra loro.

Aika era in squadra con Nagi, Sogo e Riku, erano un ottimo team, essendoci però un giocatore di troppo qualcuno si ritrovò a restare fuori in attesa di un cambio.

"Fatemi entrare, mi sono stufata di restare a guardare." disse tenendo le braccia conserte e mettendo un broncio, rimanendo accanto a Yamato che in quel momento faceva loro da arbitro.

"Eh? Non se ne parla, sei troppo brava negli sport." rispose il fratello, sventolando una mano come segno di disapprovazione.

"Mica decidi tu scusa. Appunto per questo, un motivo in più per farmi giocare."

"Siamo fregati, arbitro partita terminata."

"E falla finita, Nagi dammi il cambio."

"Yes, My Lady." rispose, mentre le andava incontro per cederle il posto.

Aika era un fenomeno negli sport, e a volte proprio per questo arrivava a chiedersi come fosse possibile non avendone mai praticato uno.

Tuttavia vide questo suo talento come una cosa positiva, quindi smise di farsi domande e accettò la sua bravura.

Le piaceva fare ginnastica e tenersi in forma, alzarsi la mattina presto per andare a correre per lei era qualcosa che non poteva saltare, non andava a scuola quindi in un certo senso era costretta a concentrarsi su altro.

"Finalmente, mi stavo annoiando a stare fuori. Riku, facciamo canestro okay?" disse al rosso, ricevendo un segno positivo con le mani.

L'azzurrina si ritrovò sia Mitsuki che il fratello a marcarla, con lo sguardo cercava di trovare uno spazio per tirare e allo stesso tempo guardare come era messo Riku, in modo da sapere se passare la palla o provare a tirare a canestro.

In un attimo si smarcò, trovò il momento giusto per farlo ed eseguì alla perfezione un tiro da tre, facendo entrare la palla.

"Oh yes! Nice!" esclamò il biondo esaltandosi, ricevendo in cambio un occhiolino da parte della ragazza.

La partita andò avanti, terminando con la vittoria della squadra di Aika, grazie a un tiro di Riku che entrò dritto nel canestro.

Anche se si erano appena conosciuti Aika si trovò da subito a suo agio con loro.

Era una ragazza socievole che andava d'accordo con tutti, se capitava però che qualcuno non le andava a genio, anche solo a pelle, lo evitava.

Era contenta di aver conosciuto persone con cui sembrasse intendersi a meraviglia.

Nagi il primo momento in cui la vide si avvicinò, sollevandole delicatamente la mano; il fatto che adorasse le ragazze era evidente ma Aika riuscì ad accorgersi subito della sua dolcezza.

Iori e Mitsuki invece erano fratelli proprio come lei e Tamaki, avevano caratteri diversi ma entrambi non le dispiacevano, il maggiore essendo quello un po' più vivace e simile a lei era quello con cui sembrava intendersi meglio.

Yamato era il più grande tra loro e si notava, però lo trovava simpatico, anche se si era limitato a fare l'arbitro e non avevano avuto chissà quale conversazione.

Sogo e Riku invece le sembrarono subito persone dolci e gentili, guardarli le donava una tranquillità inaspettata.

Terminata la partita la manager entrò, presentandosi e comunicando loro che sarebbe stata lei ad assistere i ragazzi nei panni di manager.

Aveva un'aria gentile, caratterialmente lei e Aika davano l'idea di essere molto differenti ma alla giovane sarebbe piaciuto andare d'accordo, dopotutto erano le uniche ragazze dell'agenzia e avere una sorta di amica avrebbe potuto rivelarsi piacevole.

L'aria felice che si era venuta a creare nella stanza non durò molto, la manager si assentò un attimo e quando tornò comunicò che a causa di un imprevisto il gruppo sarebbe dovuto essere di quattro ragazzi e non di sette, quindi tre di loro non ce l'avrebbero fatta.

Aika pensò a quanto sarebbe stato triste non apparire in televisione per il fratello, se non ce l'avesse fatta non avrebbe potuto farsi riprendere dalle telecamere e Aya non sarebbe tornata.

Come se la notizia non fosse bastata, Iori e Riku si misero a discutere a causa del modo di rivolgersi del primo nei confronti della manager, c'era una forte tensione.

[Dopo il provino]

Nessuno sapeva che fare o cosa dire, ognuno era preso a fare qualcosa come guardarsi intorno e fissare il soffitto in attesa di notizie.

Aika non riusciva a stare ferma, così si mise accanto a Sogo a fare esercizio.

"Sembri molto elastica, fai spesso questo genere di esercizi?" le chiese il ragazzo con un sorriso, usando un tono gentile, fermando per un attimo i suoi movimenti.

"Si, non ce la faccio a stare ferma." rispose sollevando una gamba, distendendola maggiormente con il braccio sinistro.

"Ti capisco. Nel tempo libero vado a camminare con la musica nelle orecchie, mi rilassa. Tenersi in forma e in allenamento fa sempre bene." le disse sorridendole nuovamente, spostando la mano sopra la gamba che aveva disteso a terra.

"Quando ci faranno sapere i risultati?" chiese il fratello, mentre il ragazzo dai capelli bianchi si alzò per andare in direzione del rosso.

"Riku-kun, stai bene? Vuoi che ti prenda qualcosa da bere?"

"Vengo anche io. Se avete richieste dite pure. E fratellone niente budini da re, parliamo di qualcosa da bere okay?" disse giocando d'anticipo, sapeva che Tamaki avrebbe chiesto di comprare una quantità immensa di budini.

Era perdutamente innamorato di quelli, erano la cosa che più preferiva, li avrebbe mangiati a qualunque ora.

"Uffa, ma ho fame!" rispose abbassando la testa dolcemente, aggiungendo un lieve broncio.

Insieme a Soko e Aika andò anche Yamato, per lei era un'occasione per conoscerlo un po' meglio.

"Sei venuta anche tu perchè non riuscivi a stare ferma eh." chiese Sogo basandosi su quello che le aveva detto prima.

"Indovinato, avevo bisogno di prendere un po' d'aria. In quella sala prove non c'è nemmeno una finestra, così non gira l'aria." rispose, camminando con entrambe le braccia sollevate e portate dietro la testa.

Davanti a quelle parole Yamato rise appena.

"Beh, non hai tutti i torti."

[Non molto dopo]

Rientrarono non appena terminato di prendere le bibite richieste, si fermarono a parlare un paio di minuti prima di sdraiarsi sul pavimento posizionandosi a semi cerchio; ancora nessuno aveva dato loro le notizie che cercavano.

"Allora, come andrà?" chiese l'arancione.

"A seconda dei risultati, saremo in Heaven or Hell." rispose il biondo.

"Succeda quel che deve succedere, dopo ce ne andiamo tutti a mangiare il ramen, okay?" propose di nuovo Mitsuki, dopo aver risposto alle parole del biondo, anche la giovane però non voleva rimanere in silenzio.

"Ragazzi, non credete sarebbe divertente poter passare i prossimi giorni tutti insieme? Credo che formiate un gruppo veramente splendido, inoltre ci siamo trovati subito in perfetta sintonia. Separarci ora mi renderebbe triste." confessò, osservando il soffitto.

Aika decise di parlare apertamente, era sempre stata quel tipo di ragazza, non avrebbe mai detto addio a quei ragazzi senza prima esporre loro il suo pensiero.

"Già." rispose Mitsuki sorridente, era naturale la pensassero tutti come lei.

"Te invece che cosa farai Aika?" le chiese Sogo posando gli occhi su di lei, che aveva preso posizione tra il fratello e Yamato.

"Non saprei. Forse mi faranno fare la donna delle pulizie."

"La donna delle pulizie? Ma che dici." rispose il ragazzo accanto a lei con un sorriso.

Sul volto dell'azzurrina si poteva notare un evidente espressione divertiva, che andava a evidenziare un tono scherzoso, tuttavia sul serio non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto.

"Se sono qui oggi è solo perché senza Tamaki sarei rimasta sola. Non so dove andò una volta che sarete diventati degli idol." rispose, continuando a osservare avanti a sé.

Non conoscendo le intenzioni del Presidente chiedersi come sarebbe andata a finire era naturale per lei, chi non ci avrebbe pensato.

Poteva solo attendere.

"Potresti debuttare insieme a noi!"

"Eh? Ma l'hai chiesto sul serio?"

"Perché? Che cosa c'è di male?" continuò il rosso, alzando appena la testa in modo da poter guardare Iori negli occhi.

La risposta che aveva dato lo infastidì appena, tuttavia Aika si trovava d'accordo con Iori, non aveva speranze di debuttare con loro e non era suo interesse farlo.

"Ti ringrazio Riku. Però sono d'accordo con lui, con il talento che avete insieme diventerete sicuramente famosi. Io non avrei speranze. Non sono nata per fare la cantante." rispose con gentilezza, evitando così una seconda lite tra i due.

"Ma allora cosa potresti fare?" insistette il rosso, rimuginando nei suoi pensieri.

"Ci sono! Una Lady così bella farebbe un successone come modella! Non trovate?" si intromise il biondo, esaltandosi come di solito, ancora una volta sembrava avesse un paio di stelle al posto degli occhi.

"Come idea non è male."

"Yes!" rispose a Yamato, prima che quest ultimo si voltò verso l'azzurrina.

"Sempre meglio che la donna delle pulizie no?" le chiese sorridente, portando la giovane a pensare se fosse realmente fattibile.

Non aveva mai tenuto in considerazione l'idea di diventare una modella, aveva senz'altro un bel fisico ma non era toppo alta, nel mondo della televisione sono molto fiscali a riguardo.

"Beh ecco, non saprei." rispose, distogliendo lo sguardo, ormai si era messa seduta per via della situazione che si era venuta a creare.

"Secondo me dovresti pensarci. Possiamo parlarne con la manager appena arriva, così vediamo cosa ne pensa lei." intervenne il bianco, rivolgendole un dolce sorriso.

Aika trovava dolcissimo come si stavano preoccupando per lei.

"Va bene. Sentiamo la manager allora." disse, notando successivamente le espressioni sul volto dei ragazzi.

Sembravano molto felici, l'azzurrina pensò ancora una volta a quanto fosse un peccato dividere quel gruppo.

"Sono sicuro che sarai perfetta Aika! Vedrai, non c'è paragone con le altre! Perché io ho la sorella più bella del mondo!" disse sorridente.

La giovane sapeva che aveva esagerato appositamente in modo da farle acquisire maggiore sicurezza, le voleva davvero bene.

"Grazie fratellino."

A quel punto Aika sorrise, mettendosi poi nuovamente sdraiata a braccia aperte, come tutti fino a pochi minuti prima.

"Comunque tornando al discorso del ramen, non era male l'idea. Voi come lo prendete?" chiese, indirizzando la conversazione sull'argomento precedente.

Anche se li aveva interrotti aveva intenzione dall'inizio di riprendere la questione, trovava carina l'idea di andare a mangiare qualcosa insieme.

"Io voglio il ramen al brodo di maiale."

"Io voglio quello col brodo di pesce." disse il biondo in seguito alla risposta di Tamaki.

"Allora, un giro dei locali?"

"Troppe calorie." rispose Iori al fratello, poi continuò Tamaki.

"Basta fare esercizio per smaltirle, no?"

La tensione sembrava essersi affievolita, si stavano divertendo talmente tanto a discutere sul da farsi che per un momento l'ansia di conoscere l'esito venne inconsciamente messa da parte.

Erano appena le sedici e venti, non avevano passato molto tempo insieme ma già si intendevano a meraviglia.

Aika non poteva che continuare a sorridere in loro compagnia, non poteva sapere se si sarebbero separati, quindi ne doveva approfittare.

Improvvisamente il rosso fece qualcosa, alzò il braccio e sciolse il pugno della mano, poi espresse un desiderio a voce alta.

"Un giorno... Fai che un giorno i nostri sogni si avverino."

La giovane sorrise, l'attimo successivo tutti fecero la stessa cosa del rosso, sperando che quel giorno arrivasse il più presto possibile.

Al tramontare del sole la manager entrò, portando tutti a posizionarsi davanti a lei, nessuno di loro poteva prevedere quanto stava per accadere.

Andrò dritta al punto, li aveva già fatti attendere troppo.

Disse subito loro che erano passati tutti, il che li portò addirittura ad abbracciarsi a vicenda, non riuscivano a credere di avercela fatta.

"Sarà un piacere lavorare assieme, membri!" disse Mitsuki, posizionandosi accanto alla manager.

Aika invece teneva ancora le braccia avvolte al corpo del fratello, neanche lei era riuscita a frenare l'emozione.

"Grazie, manager. Sei stata tu a ottenere questo risultato, vero?" chiese Sogo, in risposta la bionda scosse un po' la testa dolcemente.

"No, dovete ringraziare il fascino che distingue ciascuno di voi!" rispose, ricevendo in cambio le scuse da parte di Iori, che le affermò di essersi riguadagnata la loro fiducia.

A quel punto i ragazzi posarono gli occhi sulla giovane, che ormai aveva allontanato le braccia dal fratello, pensavano che quello fosse il momento giusto per parlare con la manager.

Mitsuki le fece cenno con la testa, mentre Nagi un occhiolino, erano tutti pronti a sostenerla.

"Manager. Potrei parlarti di una cosa?"

"Certo! Cercherò di aiutarti nel miglior modo possibile!" rispose con convinzione, sembrava molto determinata, si vedeva che era pronta a impegnarsi al massimo.

"Non so per quale motivo mi trovo qui, so bene che senza Tamaki non mi rimane nessuno e per questo ora sono insieme a lui. Però vorrei rendermi utile in qualche modo, loro hanno pensato a un lavoro come modella. Ecco, pensi che io possa esserne in grado?" chiese con un filo di imbarazzo.

Non era il tipo di ragazza che si imbarazzava spesso ma non aveva mai pensato di finire a lavorare come modella, era naturale si sentisse un po' insicura.

"In realtà il Presidente ha pensato la stessa cosa. Se per te va bene Aika, potrai fare la modella e restare insieme a tutti loro!" rispose sorridente, sperando che la giovane avrebbe dato una risposta positiva.

"Non sono molto alta. Siete sicuri che non sarà un problema?" domandò.

In realtà voleva solo un chiarimento, se il Presidente le aveva fatto una tale proposta sapeva ciò che stava facendo.

"Assolutamente, non ci sarà nessun problema. Dovrei solamente credere tantissimo in te stessa, al resto ci pensiamo noi." rispose con un occhiolino, portando l'azzurrina a sorridere.

Immaginava le fornisse una risposta che non le avrebbe procurato ulteriori insicurezze.

Aika sapeva che la sua statura avrebbe potuto essere soggetta a critiche, ma non le importava, perché era abbastanza forte da poterle sopportare.

"Va bene allora, ci proverò. Mi fido di voi."

"Oh Yes!"

"Sono sicuro che andrai benissimo!" le disse Mitsuki in seguito alle parole di Nagi.

Erano tutti felici di non doversi separare da lei.

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